Alla fine del 2014 in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese. I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2015 -

Il 2014 si è chiuso, per le imprese reggiane, con un saldo positivo pari a 175 unità. A fronte di 3.699 nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, infatti, sono state 3.524 quelle cancellate "non d'ufficio", ovvero imprese che hanno espresso la volontà di non proseguire l'attività.
Alla fine del 2014, quindi, in provincia di Reggio Emilia si contano 56.041 imprese.

Si è raggiunto, nell'anno, un saldo positivo nonostante nell'ultimo trimestre del 2014 abbia chiuso i battenti un maggior numero di imprese rispetto alle nuove aperture; un segnale, questo, che mostra come non sia ancora da considerare superato il pesante periodo congiunturale.
I settori che sono risultati in crescita, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, appartengono tutti al terziario: in particolare, i servizi alle imprese e alle persone che rappresentano ora il 23% del totale imprese reggiane, e in quest'ambito le aziende, in un anno, sono passate da 12.817 del 2013 a 12.919 (+0,8%).

Più in dettaglio, hanno raggiunto le 1.225 unità le aziende che svolgono attività di supporto per le funzioni d'ufficio, ricerca e selezione del personale, vigilanza, pulizia, cura e manutenzione del paesaggio e noleggio, mentre sono cresciute del 3,9% (raggiungendo le 1.017 unità) le aziende che svolgono servizi di informazione e comunicazione, che comprendono la produzione di software, la consulenza informatica, l'elaborazione dati, l'hosting e la gestione di data base.
Non mancano andamenti positivi anche per i servizi sanitari e di assistenza sociale e per le attività che comprendono la logistica e il magazzinaggio, ad esclusione dei trasporti che registrano un calo del 5,1%.
In crescita del 2,5%, nonostante le difficoltà, le attività ricettive e di ristorazione che passano dalle 3.122 unità del 2013 a 3.201, mentre si contrae il commercio, in particolare quello al dettaglio: sono stati 387, infatti, i negozi che hanno abbassato le serrande nel corso del 2014 contro 251 nuove aperture.

Oltre al commercio, i settori che in un anno hanno visto ridursi maggiormente la propria consistenza sono stati – insieme all'agricoltura che, con 133 aziende in meno (-2,1%), prosegue nella contrazione strutturale della sua base imprenditoriale – le costruzioni, che sono passate da 12.737 a 12.530 imprese (-1,6%) e le attività manifatturiere (da 8.263 a 8.034 pari a -2,8%). Fra queste ultime, le attività che nel corso del 2014 hanno maggiormente risentito della mancata ripresa economica sono prevalentemente quelle che caratterizzano il territorio reggiano: tessile-abbigliamento (-7,3%), ceramica (-4,3%), alimentare (-4,2%), metalmeccanica (-2%).
In crescita del 5,9% le attività che riguardano la riparazione, la manutenzione e l'installazione di macchine ed apparecchiature, indice, forse, di una maggior attenzione nei confronti di attrezzature già in possesso delle imprese per poter proseguire nella propria attività.

tabella cciaare feb2015

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Reggio Emilia su dati Infocamere

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Mercoledì 4 febbraio in CNA una giornata dedicata alla tecnologia di servizio alla condivisione con altre aziende: gli strumenti disponibili sul mercato e i finanziamenti per acquistarli -

Modena, 3 febbraio 2016 -

La capacità competitiva delle Pmi è sempre meno legata alle sue azioni individuali: a fare la differenza, oggi, è piuttosto la capacità di interagire efficacemente con altre imprese. La parola d'ordine della "nuova" economia, insomma, sia nel settore manifatturiero che quello dei servizi, sembra essere condividere e collaborare, un'attività nella quale vengono in aiuto le nuove tecnologie che consentono di abbattere i limiti – anche economici, ma non solo – che in passato erano imposti dalla dimensione aziendale.

E' per affrontare questi temi e illustrare queste nuove tecnologie che CNA ha organizzato, per mercoledì 4 febbraio, alle 18, presso la sede provinciale di via Malavolti 27, a Modena, un convegno intitolato "collaborazione ed efficienza". Sul palco, in una serata che avrà un contenuto molto estremamente operativo, saranno Fabio Casalin, di CNA Consulenza, Riccardo Guiati (Ima) e Luca Mongiorgi (Iungo).

Dopo un aperitivo, alle 20.45, si parlerà di come è possibile finanziare gli investimenti tecnologici utili anche a questo scopo. Oggi, infatti, la Regione Emilia Romagna mette a disposizione delle imprese un interessante bando per finanziamenti a fondo perduto di investimenti in Ict e gestione. Armando Cassanelli, del servizio Incentiviamo di CNA, e Giovanni Taddei, consulente della società di intermediazione finanziaria Finimpresa-Serfina, avranno il compito, di illustrare appunto il bando, le modalità di partecipazione e gli altri strumenti a disposizione delle imprese per affrontare gli investimenti in quest'ambito.

La serata è aperta gratuitamente al pubblico previa iscrizione sul sito di cna www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Disponibile in tutti gli uffici postali della provincia di Reggio Emilia assicura un maggiore rendimento e servizi online esclusivi, a costo zero -

Reggio Emilia, 3 febbraio 2015 -

I Libretti di Risparmio Postale sono il mezzo di investimento più semplice, sicuro ed economico: non prevedono spese di gestione, si possono aprire presso un qualsiasi ufficio postale e sono garantiti dallo Stato Italiano. In provincia di Reggio Emilia sono oltre 124.000 quelli attivi nelle varie tipologie, a conferma della predilezione degli italiani per questo strumento di risparmio.
Il Libretto Smart, emesso da Cassa depositi e prestiti e distribuito da Poste Italiane, è la soluzione ideale per far crescere in tranquillità i propri risparmi: tutti i titolari possono assicurarsi da subito un tasso di interesse "premiale" dell'1,50% annuo lordo fino al 30 giugno 2015.

La novità riguarda le somme versate entro il 31 marzo 2015 e sarà operativa per chi manterrà fino al 30 giugno 2015 un saldo superiore o uguale al 90% del saldo iniziale, attivando contestualmente (entro il 30 giugno 2015) la Libretto Card, la carta elettronica con microchip che semplifica e rende più veloci le operazioni di versamento presso tutti gli Uffici Postali e i prelievi di denaro anche negli oltre 7.000 sportelli automatici Postamat (45 nel Reggiano). Infine, il Libretto Smart dovrà essere tenuto attivo fino al 31 dicembre 2015. In assenza di una di queste tre condizioni il Libretto Smart sarà remunerato al Tasso Base in vigore nel periodo considerato.

Il Libretto Nominativo Smart è stato ideato per i clienti alla ricerca di un rendimento sempre competitivo e interessati anche all'operatività on line. Infatti, oltre al tasso di interesse premiale, sono a disposizione del titolare una serie di funzionalità tramite il servizio di Risparmio Postale On Line (RPOL), accessibile dal sito www.poste.it, che permette di consultare il saldo, la lista movimenti e sottoscrivere o rimborsare Buoni dematerializzati, nonché verificarne il valore.

Inoltre, i titolari di Libretto Smart possono accreditare somme sul proprio Libretto tramite bonifici bancari, trasferire somme dal proprio conto BancoPosta o da un Libretto Ordinario, ricaricare la propria Carta Postepay utilizzando la Carta Libretto o la APP Risparmio Postale. La sicurezza è garantita dai sistemi di Poste Italiane ed è rafforzata nel caso di operazioni dispositive, grazie all'utilizzo di un codice "usa e getta".

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 15:15

Modena - Lavorare in sicurezza in caseificio

Confcooperative e Uniservizi hanno organizzato corsi di formazione per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Hanno svolto le lezioni pratiche in un caseificio, dove hanno sperimentato concretamente come si guidano in totale sicurezza muletti e altre attrezzature di lavoro mobili. Sono i 37 dipendenti di 19 caseifici del Frignano, tutti aderenti a Confcooperative Modena, che tra dicembre e gennaio hanno partecipato a sei corsi per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. Le attività formative sono state organizzate da Confcooperative Modena, gestite da Irecoop (ente di Confcooperative per la formazione professionale) e finanziate da Foncoop (fondo paritetico interprofessionale della cooperazione).

«L'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – spiega Francesca Ferrari, l'esperta di Uniservizi per la sicurezza sul lavoro - prevede che tutti gli operatori addetti alla conduzione di macchine e attrezzature di lavoro, quali piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre e mobili, muletti, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo debbano essere abilitati mediante la partecipazione a corsi di formazione con verifiche finali entro il 12 marzo 2015. In caso contrario non possono continuare a condurre i mezzi sopra indicati». «Ogni corso è stato articolato in un modulo teorico e in uno pratico – aggiunge Anna Carla Cadegiani, coordinatore della sede Uniservizi di Pavullo - La parte teorica si è svolta nella sala riunioni di Confcooperative a Pavullo, mentre quella parte pratica è sempre stata effettuata in un caseificio. Questa modalità ha consentito di garantire una maggiore efficacia alla formazione». Sono stati erogati quattro corsi per addetti alla conduzione delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e due per addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti); le lezioni sono state svolte dall'ingegner Franco Bianchini, consulente di Uniservizi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 13:25

"Ma che musica..." per i giovani modenesi

Il progetto della Onlus Tra Campi e Quadre rivolto ai giovani adolescenti e preadolescenti, con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della musica come canale di aggregazione e socializzazione, prende vita grazie a UniCredit Carta E -

Modena, 2 febbraio 2015 –

Si chiama "Ma che musica..." il progetto ideato dall'Associazione Tra Campi e Quadre Onlus e dedicato ai giovani adolescenti. Si tratta di una delle iniziative a carattere sociale realizzate in Emilia Romagna grazie ai contributi raccolti con UniCredit Carta E, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il titolare, raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata, alimentando un fondo destinato a attività e progetti di solidarietà. L'iniziativa ha portato in regione sostanziosi contributi destinati all'acquisto di beni funzionali all'attività sociale svolta da organizzazioni Non-Profit attive sul territorio e aderenti a Il Mio Dono, la rete di solidarietà di UniCredit.

"Voglio esprimere - ha detto il Presidente della Onlus Tra Campi e Quadre, Riccardo Masetti - il ringraziamento mio e di tutta l'Associazione a UniCredit che, attraverso una specifica iniziativa dedicata al mondo delle Onlus, ci ha permesso di accedere a un contributo di 10mila euro, per la realizzazione del nostro progetto "Ma che musica...", rivolto ai giovani adolescenti e preadolescenti, con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della musica come canale di aggregazione e socializzazione. Siamo convinti infatti che, nonostante viviamo tutti una vita frenetica, in un universo molte volte "preconfezionato", sia ancora possibile (anzi necessario) favorire e sviluppare rapporti tra le persone partendo anche dal mondo della musica. Musica che tutti i giovani apprezzano e conoscono, anche se, nella maggior parte dei casi, soltanto come consumatori "passivi". Noi crediamo, invece - prosegue Masetti -, che rendere i giovani protagonisti attivi, facilitando e offrendo loro un percorso musicale guidato, attraverso l'uso di strumenti e attrezzature all'altezza dei tempi e con il supporto di nostri volontari che conoscono la musica, sia una opportunità per creare e valorizzare percorsi di crescita formativa che aumentano l'autostima e il senso di responsabilità, requisiti assolutamente necessari per aiutarli a superare le prove che devono affrontare ogni giorno, cercando le risposte "in loro stessi" piuttosto che in altri ambiti. Le attrezzature e gli strumenti musicali acquistati grazie al contributo di UniCredit Carta E, inoltre, permetteranno ai ragazzi non solo di imparare e provare, ma anche di suonare dal vivo all'esterno, durante le estati calde e, a volte noiose, per creare momenti di aggregazione e socializzazione aperti anche il resto della popolazione del nostro "piccolo pezzetto di quartiere", facendo della musica un ulteriore "strumento" dello stare insieme"".

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Positiva l'attenzione dimostrata dal sindaco, ma non mancano i motivi di preoccupazione. La replica: investire senza far leva sulle imposte è possibile, inaccettabile e ingiustificato l'aumento della Tari -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Nei giorni scorsi il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha risposto alle domande sottoposte da rete Imprese Italia dimostrando attenzione al rapporto con le Associazioni di rappresentanza delle imprese. Alcune risposte, però, non entrano nel merito delle questioni o lo fanno in modo distorto. E' il caso della prima domanda, rispetto alla quale è improprio confrontare la tassazione 2012 e quella attuale: troppo diverse sono le normative in questione. In ogni caso recenti indagini hanno evidenziato un aumento delle imposte sugli immobili produttivi, nel periodo 2011-2014, superiore al 24%.
Il sindaco, inoltre, giustifica gli aumenti impositivi annunciati con la necessità di finanziamento della spesa in investimenti. Secondo Rete Imprese sarebbe possibile attivare questi ultimi senza aumentare le tasse, ma ricorrendo all'indebitamento, previsto peraltro dal patto di stabilità, e mai a così buon mercato nella storia recente, e alla vendita di parte della partecipazione comunale in Farmacie Comunali spa, che non può certo definirsi strategica.

A proposito dell'aumento della Tari (3,7%), è inaccettabile che questo sia connesso all'aumentare dei crediti inesigibili. Piuttosto, va rimarcata l'assenza di un dettagliato piano economico-finanziario messo a punto dal gestore del servizio rifiuti, come prevedrebbe invece la legge. Ecco perché, in attesa di questo piano, si ritiene doveroso il congelamento di ogni ipotesi al rialzo della Tari.
Comprensibile, invece, l'invito alla riflessione in merito alla partecipazione del Comune in enti, fondazioni, società partecipate, riflessione rispetto alla quale le Associazioni richiedono un coinvolgimento per poter entrare nel merito delle scelte.
E' senz'altro positiva l'intenzione di elaborare il futuro PSC in ottica partecipativa. A questo proposito, Rete Imprese Italia invita sin d'ora a puntare sulla riqualificazione, rispetto alla quale il commercio di vicinato può rappresentare un elemento di qualità e rigenerazione urbana.
Positivo anche l'impegno a valutare l'esternalizzazione di servizi a gestione diretta, anche se occorre comprendere quali siano i servizi individuati e quando si pensa di procedere alla loro effettiva esternalizzazione attraverso procedura di evidenza pubblica. Così com'è necessario individuare quei servizi non essenziali destinati, come annunciato da Muzzarelli, alla soppressione sul medio periodo.

In ogni caso – conclude la nota di Rete Imprese Italiarimane la grande preoccupazione per le conseguenze negative di un rialzo della pressione tributaria locale pari a 9 milioni di euro ipotizzato dal sindaco, conseguenze depressive che potrebbero addirittura elidere gli effetti positivi del piano di investimenti comunali.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Programmazione controlli autovelox e auto detector nella settimana dal 02 al 07 febbraio 2015 -

Parma, 2 febbraio 2015 -

Programmazione controlli autovelox e auto detector settimana dal 02 al 07 febbraio 2015 -

CONTROLLI AUTOVELOX

lunedì 02/02/2015 via ARGINI PARMA PORPORANO

martedì 03/02/2015 via VITTORIA

mercoledì 04/02/2015 via TRAVERSETOLO LOC. MARANO

giovedì 05/02/2015 via FELICE DA MARETO LOC. BOTTEGHINO

venerdì 06/02/2015 via MANTOVA

CONTROLLI AUTODETECTOR

lunedì 02/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA EST E ZONA CENTRO (MONTANARA-VIGATTO-CITTADELLA)

martedì 03/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA OVEST E ZONA CENTRO (SAN PANCRAZIO-PABLO-GOLESE -OLTRETORRENTE)

mercoledì 04/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA EST E ZONA CENTRO (LUBIANA-S.LAZZARO-S.LEONARDO)

giovedì 05/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA OVEST E ZONA CENTRO (MOLINETTO-S.PANCRAZIO-PABLO-OLTRETORRENTE)

venerdì 06/02/2015 CONTROLLO SOSTE E FERMI FISCALI ZONA EST E ZONA CENTRO (LUBIANA-S.LAZZARO-S.LEONARDO-CITTADELLA)

(Fonte: Comune di Parma)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 12:13

Modena - Settore costruzioni: crisi senza fine

In sette anni perso oltre il 35% del fatturato, ma mancano iniziative di sostegno al settore, penalizzato, al contrario, dalle nuove norme come
lo "split payment" -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Nel giro di sette anni l'edilizia modenese ha lasciato sul campo il 35,5% del proprio fatturato. E se qualcuno pensa che la crisi sia finita, basta citare la flessione del 10,9% che il settore delle costruzioni ha segnato a giugno 2014 rispetto a dodici mesi prima, dati certificati dalla minuziosa analisi dell'indagine TrendER di CNA regionale.

"Un simile calo di fatturato ha una conseguenza diretta in termini di chiusure di aziende e perdita di occupazione. E anche se poi molti lavoratori tentano la carta dell'attività in proprio, il risultato netto di questo processo è il depauperamento della professione". E' un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, per la crisi pluriennale che condiziona un settore che ha importanti ricadute su tutta l'economia. "Edilizia ferma significa anche un rallentamento degli investimenti nel settore e quindi conseguenze negative anche per l'industria estrattiva o la meccanica, tanto per fare un paio di esempi".
Come uscire da questa impasse? "Servono investimenti – continua Vincenzi – a cominciare dal settore pubblico. Pensiamo alla tutela del territorio, e noi sappiamo quali siano le implicazioni dell'assenza di manutenzione dei fiumi e delle montagne, ad esempio. Non meno importante è l'edilizia scolastica, e la riqualificazione delle città. Azioni per lee quali esistono anche risorse, la cui utilizzazione, però, è spesso ostacolata dalla burocrazia e da vincoli ispirati dalle norme per la finanza pubblica, come il patto di stabilità".

E' paradossale, secondo il presidente degli edili di CNA, chiedere ai cittadini e alle imprese di investire, quando al contrario le istituzioni sono le prime a tagliare. Si tratta di una linea di rigore a senso unico che non fa certo bene all'economia nel suo complesso e al settore costruzioni in particolare.
"Come se ciò non bastasse, le recenti norme introdotte dalla Finanziaria vanno a rendere sempre più difficile la vita delle imprese che, malgrado la crisi, in questi anni hanno resistito". E' il caso dello "split payment" e del "reverse charge", due norme che prevedono che l'azienda non riscuota l'iva dal cliente (il pubblico nel caso dello "split", il privato per ciò che riguarda il "reverse") ma che debba attendere il rimborso da parte dell'erario, se a credito.
"Ciò significa meno liquidità da parte delle imprese, e un livello di burocrazia ancora maggiore, per tutti gli adempimenti necessari al rimborso".
Una complicazione che si aggiunge al raddoppio, dal 4 all'8%, della ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali.

"La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".
"Si tratta – conclude Vincenzi – di norme davvero inique, che vanno in direzione opposta al sostegno del settore, che, al contrario, avrebbe bisogno di misure fiscali agevolative, ad esempio a favore delle giovani coppie, e di un allentamento del patto di stabilità che favorisca la ripresa degli investimenti".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Dal 1 febbraio si è chiuso il periodo transitorio: per disposizione della Regione Emilia Romagna ora è il medico a inserire il codice della fascia di reddito nella ricetta al momento della compilazione. Successivamente non potranno essere apportate modifiche -

Piacenza, 2 febbraio 2015

Occhio alla ricetta, paga l'importo corretto. È l'invito che l'Azienda Usl di Piacenza rivolge ai cittadini attraverso alcuni manifesti che sono stati posizionati in tutti i servizi ospedalieri e sanitari del territorio e presso gli studi dei medici e dei pediatri di famiglia. Per disposizione della Regione Emilia Romagna, la fascia di reddito indicata nelle ricette determina la partecipazione alla spesa sanitaria (ovvero il ticket): dal 1 febbraio si chiude il periodo transitorio, durante il quale il cittadino poteva correggere a mano (o inserire, se mancante) il codice corrispondente alla propria fascia di reddito.
Come si ricorderà, le fasce di reddito previste dalle disposizioni regionali sono tre: la fascia 1 (corrispondente al codice RE1) da 0 a 36.152 euro; la fascia 2 (codice RE2) da 36.153 a 70mila euro; la fascia 3 (codice RE3) da 70.001 a 100.000 euro.

È il medico a inserire il codice RE nella ricetta al momento della compilazione. L'invito al cittadino è quindi quello di controllare immediatamente, al momento del ritiro della prescrizione, per verificare che quanto indicato sia corretto. Successivamente non potranno essere apportate modifiche. Al momento della prenotazione, gli operatori di sportello Ausl applicheranno il ticket previsto per la fascia di reddito indicata nella ricetta. In assenza di dichiarazioni, si paga l'importo massimo.
È inoltre opportuno portare con sé copia della propria autocerficazione quando si va dal medico, in modo che il professionista possa indicare sulla ricetta la fascia corretta.

Ricordiamo che la fascia di reddito visualizzata dal medico, e che quindi viene inserita sulla ricetta, è quella registrata negli archivi Ausl a fronte di una autocertificazione presentata dal cittadino dal 2011. Eventuali cambi di reddito possono quindi essere comunicati agli sportelli Ausl tramite una nuova autocertificazione e non al proprio medico.
Per qualsiasi ulteriore informazione o per chiarimenti, i cittadini possono rivolgersi agli Uffici relazione con il pubblico ww.ausl.pc.it

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)

Alai, presidente del Parmigiano Reggiano: le quote agli allevatori sono una risorsa economica reale. Attenzione della politica, compiti dei Consorzi, interprofessionalità, più tutele all'estero e nuove aggregazioni d'impresa. L'intervento del ministro Martina.

Soragna-PR, 31 gennaio 2015 -  "Se la regolazione dell'offerta consentita dal "Pacchetto latte" dell'Unione Europea e adottata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano costituiva già una risposta strutturale all'esigenza di un nuovo equilibrio tra domanda e offerta capace di assicurare crescita e stabilità ai redditi dei produttori, questa stessa misura oggi appare ancora più rilevante nella sua portata". Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha aperto così il convegno che oggi a Soragna (dove ottant'anni fa venne firmato l'atto costitutivo del Consorzio di tutela) ha visto la partecipazione di tutte le associazioni del mondo agricolo cooperativo, degli assessori regionali all'agricoltura Simona Caselli (Emilia Romagna), Giovanni Fava (Lombardia) e del ministro Maurizio Martina. "La imminente cessazione di quel regime comunitario delle quote, che per trent'anni ha vincolato la produzione di latte - ha sottolineato Alai - apre scenari fondati su un'espansione della produzione europea, una esasperazione della competizione e quotazioni in ribasso: è proprio in questo contesto che l'assegnazione delle quote latte da trasformare in Parmigiano Reggiano direttamente agli allevatori ha attribuito ai produttori non solo la responsabilità e la possibilità di regolare i flussi, ma soprattutto un nuovo valore economico reale".

Ma a Soragna, ottant'anni dopo la nascita del Consorzio, le riflessioni di Alai si sono presto allargate ben oltre il tema del governo della produzione. "I tempi che stiamo vivendo - ha detto il presidente del Consorzio - esigono una nuova e grande attenzione da parte della politica, una grande difesa sindacale che riguarda il mondo dell'associazionismo e una forte evoluzione dei sistemi di aggregazione che investono le imprese, con ruoli sicuramente inediti anche per i consorzi di tutela". "E' in questo contesto che ci si deve chiedere - ha detto Alai - se il nostro Consorzio debba associare solo i trasformatori o anche gli allevatori, in un'ampia riflessione sulle sue funzioni, sull'interprofessionalità, sul come rendere più forte la coesione del sistema e sul ruolo fondamentale di quanti, all'interno del mondo agricolo, svolgono funzioni associative e di coordinamento, perché senza questo lavoro ampio e comune qualsiasi obiettivo diviene difficilmente perseguibile". Molto forte, da parte del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, l'appello alla politica e all'amministrazione pubblica: "conosciamo - ha detto Alai - le difficoltà della finanza pubblica e non sono comunque queste le risorse oggi prioritarie, quanto invece i sostegni per portare a compimento l'evoluzione interprofessionale del sistema e il sostegno per abbattere le tante barriere che in molti mercati ancora ci impediscono di entrare e quelle che in un numero ancora più alto di Paesi (vedi gli Usa, ad esempio) ci impediscono di tutelare e difendere la nostra denominazione da imitazioni e usurpazioni". "Per far crescere redditi e investimenti - ha concluso il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ricordando come tappa fondamentale quella degli accordi con gli Stati Uniti-TTIP - la priorità è rafforzare le condizioni per la crescita della domanda estera, che entro il 2020 dovrà valere il 50% sul totale della nostra produzione".

IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA: IMPEGNO CENTRALE SU INTERPROFESSIONE ED EXPORT

Precise le osservazioni del ministro Marizio Martina rispetto ai temi al centro del convegno, a partire da quello che ha definito "un gioco i squadra importante di tutte le forze in campo, perché le istituzioni, da sole, non possono risolvere problemi che coinvolgono direttamente altri soggetti ed altri attori importanti a tutela delle nostre eccellenze". Siano in ritardo, ha detto Martina, rispetto ad azioni sulle quali già da 2008 occorreva avviare n dibattito più concreto e produttivo, perchè è da allora che conosciamo i tempi della cessazione del regime delle quote latte UE: in ogni caso dobbiamo guardare avanti, puntando su due punti di forza: l'interprofessione nel sistema latte e formaggio, sulla quale il ministero farà la propria parte per essere elemento di stimolo e di coagulo riorganizzativo e, contemporaneamente, il rafforzamento dei consorzi di tutela in uno scenario che cambia e va riletto con una visione aperta. Per Martina, il problema è sì il mercato interno, ma soprattutto lo scenario internazionale: l'Italia - ha detto - è il Paese che meglio utilizza le possibilità di tutela offerte dalla Corte di Giustizia UE, ma fuori dall'Europa c'è il grande tema politico della protezione in grandi Paesi come gli Usa, molto attenti alla politica dei marchi, mentre noi siamo molto attenti alla tutela dele DOP. Il saldo - ha aggiunto Martina- è a nostro favore nelle trattative sull'agroalimentare, possiamo agire bene e con una buona tattica, e di fronte alle opportunità che abbiamo (e anche ai rischi comunque insiti nelle trattative) è fondamentale il tema organizzativo, il presentarsi uniti e capaci di migliorare le nostre piattaforme sulle nostre esortazioni.


Questo fine settimana, presso il Circuito di San Martino al Lago si disputerà il 1° "Rally Circuito San Martino del Lago", gara di apertura del nuovissimo campionato "Rally Circuit Series".

L'elenco iscritti alla gara cremonese conta trentatré vetture: cinque World Rally Car di cui una Subaru Impreza per Franco Uzzeni, due Ford Fiesta con Giacomo Ogliari (in forse per motivi di lavoro) e Mirko Puricelli, una Ford Focus per Lorenzo Della Casa ed una Peugeot 206 per Enrico Tortone. Sei sono invece le vetture Super Duemila con quattro Peugeot 207 per Terrini, Messori, Tolfo e Maggiulli e due Fiat Grande Punto per Riccio e Garcia. L'elenco prosegue con due Ford Fiesta R5, due N4, una A8, due Supermillesei, una R3T, una A7, due Peugeot 208 R2B per gli esordienti sedicenni Riccardo Pederzani e Gugliemo Ferrecchi, una N3, una A6, una N2 ed ancora una ciascuno per le classi RS3 e R1B.
Fra le cinque le Auto Storiche sarà la Ferrari 308 GT/B del mitico "Lucky" ad aprire le danze, a seguire la Lancia 037 di Costenaro, la Porsche 911 di Pasetto, la Golf GTI di Onofri ed infine la A 112 Abarth di Battistolli. In solitaria sarà la gara di Manetti con una Volkswagen Golf fra le Auto Classiche.

Soddisfazione in casa Autoconsult - Verini, team vincente che ha ideato la kermesse sul circuito sanmartinese.
Altrettanta soddisfazione anche per il Team Manager PROSEVENT Gabriele Casadei che porta così al varo la prima edizione del "Rally Circuit Series" composto, oltre che dalla gara cremonese, di altre due gare: il 1° Imola Rally Circuit - Enzo e Dino Ferrari - Imola (BO) 14 - 15 marzo ed il 1° Rally Event Città di Pavia - Tazio Nuvolari - Cervesina (PV) 18 - 19 aprile, eventi interamente organizzati dal sodalizio cesenate affiancato per il montepremi finale di oltre quarantamila euro da grandi marchi quali: Hankook Erst, Sparco, Panta Carburanti, Lubrificanti Valvoline e Dixi Divisione Chimica prodotti per la pulizia dell'auto.

Il programma prevede: sabato 31 le verifiche sportive e tecniche dalle ore 9 alle 10, dopo di che andrà in scena lo shake down - test delle vetture in configurazione gara - mentre la manifestazione entrerà nel vivo alle 14,00 con le ricognizioni del tracciato di gara da parte dei piloti verificati; la competizione inizierà con la partenza della prima vettura alle ore 18,00 dal paddock del circuito, mentre l'arrivo della prima sezione della competizione sarà venticinque minuti dopo, alle 18.25 al termine delle prime prove speciali; dalle ore 9 del giorno seguente, domenica 1 febbraio, i concorrenti prenderanno nuovamente il via per la seconda fase della manifestazione, durante la quale si sfideranno sugli asfalti delle restanti sei prove speciali, compresa la quinta e più lunga frazione cronometrata il cui sviluppo raggiunge i 13,80 chilometri; l'arrivo e le premiazioni sono previsti alle ore 13.35.
Durante tutto il week-end, PROSEVENT sarà presente con il suo Motor Home per accogliere piloti ed addetti ai lavori e dar loro le necessarie informazioni sul "Rally Circuit Series" nell'intento di convogliare i concorrenti ed iscriverli alla nuova serie, forte dei prestigiosi premi finali quali Pneumatici messi a disposizione dalla Hankook Erst, buoni benzina dalla Panta Carburanti, Oli Lubrificanti Valvoline, Abbigliamento ed accessori Sparco e prodotti per la pulizia dell'auto della Dixi Divisione Chimica.

Prossime gare valide per il "Rally Circuit Series" sono:
1° Imola Rally Circuit - Enzo e Dino Ferrari - Imola (BO) 14 - 15 marzo (Organizzatore Prosevent)
1° Rally Event Città di Pavia - Tazio Nuvolari - Cervesina (PV) 18 - 19 aprile (Organizzatore Prosevent).

Al termine del 1° "Rally Circuito San Martino del Lago" verrà stilata una classifica di Campionato "RCS" e pubblicata sul sito appositamente allestito www.rallycircuit.it, dove sarà riservato anche un ampio spazio fotografico per i concorrenti iscritti alla nuova serie.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

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SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

1.1 editoriale Picconate alla Grecia! La finanza internazionale non perdona i ribelli.
2.1 nomine Alleanza Cooperative: Rosario Altieri è il nuovo presidente,
2.2 consumi Ismea, leggero rimbalzo dei consumi.
3.1 cereali Cereali, rientrano le previsioni pessimistiche sulla produzione canadese
4.1 Lattiero caseario Primi segnali di ripresa del burro
5.1 Agricoltura IMU: Moncalvo (Coldiretti), Governo mantiene impegni, bene Martina.
5.2 Ho.Re.Ca. Confesercenti Emilia Romagna, indilazionabile l'abbattimento fiscale.
6.1 terremoto Le utenze private vanno pagate da tutti, anche nei MAP..
6.2 EXPORT Distretti produttivi. In crescita l'export nel terzo trimestre 2014.
7.1 Expo 2015 La Fondazione Barilla ha presentato la "Carta di Milano" a Washington.

Cibus 5 COP

Altieri: "Il 2015 anno decisivo per proseguire il percorso verso la centrale unica"

Roma, 29 gennaio 2015 – È Rosario Altieri il nuovo presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane per il mandato 2015. Lo ha eletto all'unanimità l'assemblea dei delegati svolta al Palazzo della Cooperazione di Roma. Mauro Lusetti e Maurizio Gardini sono i copresidenti.

"Con l'Assemblea di oggi – ha detto il neo presidente Altieri – l'Alleanza delle Cooperative Italiane conferma la piena determinazione a proseguire speditamente sulla strada dell'unione organica del movimento cooperativo italiano rappresentato da Agci, Confcooperative e Legacoop, ribadendo la data del gennaio 2017 quale termine per la costituzione della Centrale unica".

La decisione assunta oggi dall'Assemblea di eleggere a presidente dell'Alleanza Rosario Altieri, numero uno di Agci "non deve e non può essere considerata un atto dovuto, ma la dimostrazione della coerenza e della lealtà dei rapporti tra le tre Associazioni di rappresentanza della cooperazione, a prescindere dalla loro consistenza quantitativa. La mia presidenza – ha proseguito Altieri – sarà caratterizzata da un ancora più forte livello di collegialità, indispensabile per assicurare il notevole e prezioso apporto che le due componenti maggiori dell'Alleanza si impegnano a non far mancare".
"L'Alleanza si impegna a fare la sua parte – ha concluso Altieri – affinché la Cooperazione diventi uno strumento efficace per la crescita e lo sviluppo, forte del contributo notevole che è in grado di assicurare e dell'altrettanto apprezzabile funzione sociale e di inclusione di cui questa forma di impresa è capace".
Il copresidente Mauro Lusetti nella relazione ha tracciato i punti del futuro prossimo dell'Alleanza. "Dobbiamo avere la capacitá di abbattere i muri che rimangono. Il 2015 è l'anno in cui l'Alleanza deve assumere un protagonismo maggiore: verso la politica, verso le altre organizzazioni, verso i cittadini. È necessario affermare un pensiero cooperativo importante perché dobbiamo essere interlocutori forti e credibili con la politica e con quelli che debbono essere i nostri alleati. Se non avremo la capacitá di stare al passo col cambiamento saranno altri che lo faranno. Dobbiamo essere orientati al nuovo".

Il copresidente Maurizio Gardini intervenendo ha detto "I fatti di cronaca che riguardano alcune cooperative ci pongono, in termini forti, la necessità di tenere alta l'attenzione sulla buona cooperazione che é l'assoluta maggioranza laboriosa del movimento. Una foresta di cooperatori laboriosi da difendere con rigore. Rispetto alle sfide del paese la cooperazione non si arrocca, é pronta al confronto è a proporre modelli di risposta ai bisogni del territorio dal quale non abbiamo mai delocalizzato".
In particolare parlando della delicata situazione politica ed economica del Paese, Altieri ha auspicato una elezione rapida del Presidente della Repubblica e ha espresso la certezza che il Parlamento saprà scegliere, tra le tante figure di prestigio del nostro Paese, una personalità in grado di garantire l'alto valore etico e sociale da sempre caratteristica dei Presidenti che si sono succeduti. Fa inoltre voti affinché il Governo continui nella sua opera di riforma delle Istituzioni e delle regole del gioco, in modo da determinare le condizioni per garantire, insieme alla diminuzione del peso della burocrazia, una maggiore competitività del sistema Italia.

(Fonte Alleanza Cooperative 29 gennaio 2015)

Domenica, 01 Febbraio 2015 11:08

Ismea, leggero rimbalzo dei consumi


L'ultimo scorcio del 2014, complice il calo del prezzo del petrolio e un tasso di inflazione ai minimi storici, regala un mini rimbalzo dei consumi alimentari delle famiglie italiane.

Roma - È quanto emerge dai dati del Panel famiglie Ismea Gfk/Eurisko relativi ai primi 11 mesi dell'anno, da cui si evince un recupero della spesa per alimenti e bevande di circa mezzo punto percentuale su base annua.

Un primo timido segnale di inversione di tendenza, dopo il dato particolarmente allarmante del 2013 ( -3,1% la contrazione della spesa alimentare) che prelude, se non a un rilancio dei consumi, quanto meno ad uno stop del trend flessivo che ha caratterizzato il periodo recente.

Il potere d'acquisto delle famiglie (in crescita dell'1,9% nel terzo trimestre dell'anno) ha trovato giovamento dall'inflazione vicina allo zero, dal calo del prezzo della benzina e da una politica di bilancio pubblico, dopo anni di austerity, un po' meno restrittiva, ma l'elevata disoccupazione e la frenata degli investimenti lasciano ancora dubbi su un auspicabile consolidamento del trend.

Tra le varie categorie di prodotto, aumenta in particolare la spesa dei derivati dei cereali (+5,6%), trainati prevalentemente dalla biscotteria (+6%). Si conferma la buona performance del complesso dei dolciumi (+4% in valore), e degli oli e grassi vegetali (+6,1%), con gli oli di oliva extravergine che spuntano un +3,3%.
Positivo anche il dato dei prodotti ittici, che stanno lentamente risalendo la china (+1,8%) dopo la caduta a doppia cifra del 2013. Tra le carni fresche, che avanzano nel complesso dello 0,7% (sempre in valore) si rilevano dinamiche divergenti, con i tagli bovini e avicoli in aumento rispettivamente dell'1,5% e del 4,7% a fronte del meno 6% della carne suina. In flessione anche la spesa delle famiglie in salumi (-0,8%), nonostante un aumento dei volumi acquistati.
Riguardo poi all'ortofrutta, secondo il panel famiglie Ismea- GFK/Eurisko - che monitora gli acquisti non solo presso gli scaffali della Gdo ma anche nel dettaglio tradizionale, mercati rionali, ambulanti e porta a porta - gli italiani hanno risparmiato, negli acquisti di frutta e verdura fresche, il 2,4% sul 2013, aumentando invece del 3,6% il budget destinato alla frutta trasformata. Un segmento in ridimensionamento nel carrello degli italiani è poi quello del latte e derivati (-1,1% in valore), che sconta sia la disaffezione nei confronti del latte fresco da parte di alcune fasce di consumatori (-5% la spesa, in presenza di un calo ancora maggiore dei volumi), sia la flessione degli acquisti di formaggi (-0,9%) dovuto in particolare ai freschi (-5,1%). Il comparto del beverage (+3,3%), al contrario, pare abbia trovato, dopo il tonfo del 2013, un nuovo slancio grazie soprattutto alle acque minerali. Per i vini il dato resta invece leggermente negativo, con un meno 0,2% sul 2013.

La tabella è consultabile su Ismea servizi a questo link http://www.ismeaservizi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5166

(Fonte Ismea 23 gennaio 2015)


Mantenuti gli impegni per la delimitazione dei terreni agricoli con l'esenzione.

Roma - Sono stati mantenuti gli impegni assunti a rivedere anche per il 2014 i criteri individuati per la delimitazione dei terreni agricoli con l'esenzione per tutti nei comuni montani e a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, o a chi a loro affitta, in quelli parzialmente montani.

E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l'esito del Consiglio dei Ministri straordinario sull'Imu agricola montana che, con il lavoro del Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina e su proposta del premier Matteo Renzi, ha fissato nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale per 3456 comuni (prima erano 1498) e parziale per 655. Il premier Matteo Renzi e il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina – sottolinea Moncalvo - hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti di quanti vivono e lavorano nelle aree di montagna dove svolgono un ruolo di presidio del territorio insostituibile per l'intera collettività.

Il testo prevede che a decorrere dall'anno in corso, 2015, l'esenzione dall'imposta municipale propria (IMU) si applica:
· ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat;
· ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all'articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat.
Tali criteri si applicano anche all'anno di imposta 2014.
(Ufficio Stampa Coldiretti 23 gennaio 2015)


Bollette energia elettrica nei Map (Moduli Abitativi Provvisori): l'assessore regionale alla Ricostruzione Palma Costi: "La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno, ma le utenze vanno pagate da tutti. Stiamo seguendo, insieme i Comuni, la questione: per chi si trova in condizioni socio-economico problematiche saranno attivate misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali"

Bologna – «La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno. Ma è chiaro che le bollette dell'energia elettrica consumata va pagata. Da tutti, anche da chi provvisoriamente risiede nei Map. È una questione di equità tra cittadini: il pagamento delle utenze personali prescinde dalla forma di assistenza post-sisma in cui ci si trova. Caso per caso - e i Comuni conoscono bene le singole realtà dei nuclei famigliari - dove si verificherà che i cittadini si trovino in condizioni socio-economico problematiche saranno avviate, misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali».

Così l'assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi rispondendo al deputato M5S sul tema dli pagamenti della bollettazione elettrica nei Moduli abitativi provvisori per molti dei quali gli utenti dall'istallazione ad oggi non sono stati coperti i costi.
Al pari di tutte le forme di assistenza anche per i Map – la cui unica spesa è quella dell'energie elettrica sia per la cucina e acqua sia per il riscaldamento - non è prevista la copertura delle spese per i consumi delle utenze in quanto strettamente legate alle abitudini personali dei singoli nuclei e peraltro spese di carattere non straordinario bensì sostenute a prescindere dall'evento calamitoso. Inoltre, le bollettazioni Enel per i consumi di energia elettrica nei Map, sono stati tariffati con particolare agevolazioni concesse dall'Autorità per l'energia elettrica oltre che, nei casi di importi elevati, sono già stati previsti pagamenti rateizzati.

«Non è accettabile parlare di vergogna. I Map - ha aggiunto l'assessore Costi - sono stati una scelta obbligata a fronte di una grande emergenza. Sin dall'inizio il Commissario ha provveduto a reperire soluzioni per far fronte all'emergenza abitativa derivante dal sisma. Tra questi gli alloggi in affitto, il Contributo di autonoma sistemazione e i Moduli abitativi urbani e rurali. Nei primi mesi si è fatto fronte a 45 mila persone sfollate e oltre 14 mila edifici inagibili: a fine 2012 sono stati chiusi i campi d'emergenza e i 757 Map sono stati una scelta, benché contenuta, obbligata».

Oggi i Moduli urbani occupati sono 485 e vi abitano circa 1.500 persone: dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012 i moduli realizzati erano 757 distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese), dove il sisma ha provocato i maggiori danni e la disponibilità di abitazioni era insufficiente a fronteggiare l'emergenza.
(Fonte Regione Emilia Romagna)

Monitoraggio del dissesto idrogeologico dell'Emilia Romagna, URBER - Unione Bonifiche Emilia Romagna: "Servono 894 interventi per un valore di 1 miliardo e 100 milioni. Rischio che si impenna del 10% in più rispetto all'anno scorso - 

Parma, 31 gennaio 2015 -

Lo stato geomorfologico della regione Emilia Romagna è gravissimo e senza essere accusati di allarmismo i dati più aggiornati raccolti minuziosamente sul territorio palesano questa realtà tutt'altro che rosea.
Il rischio di dissesto idrogeologico in tutta l' Emilia Romagna è peggiorato notevolmente aumentando complessivamente di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente.

A renderlo noto è l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) che il 5 febbraio prossimo presenterà al Governo a palazzo Chigi - nell'ambito del Piano Nazionale contro il Rischio Idrogeologico redatto da ANBI ( Associazione Nazionale Bonifiche Italiane)-, l'elenco dettagliato al centesimo degli interventi che, se realizzati in tempo utile, contribuirebbero in modo sostanziale alla messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di frane e alluvioni che minacciano le comunità e le attività economiche emiliano-romagnole.

Gli interventi complessivi che i Consorzi di bonifica regionali evidenziano sono ben 894 per un importo che supera ormai di gran lunga il miliardo di euro attestandosi sulla cifra di un miliardo e cento milioni di euro. Le opere da realizzare riguardano le manutenzioni "straordinarie" di bonifica, sistemazioni idrauliche, adeguamento e potenziamento delle opere di scolo delle acque, laminazione delle piene, realizzazione delle casse di espansione (fondamentali per la sicurezza anche dei centri urbani), consolidamento frane ripristino dei versanti montani dal dissesto, realizzazione di briglie di contenimento del terreno. La rapidità del cambiamento climatico, alla radice delle violente precipitazioni cadute in tempi assai più ridotti, ha fatto impennare il numero delle emergenze montane che hanno avuto conseguenze immediate e drammatiche a valle dove oggi contenere i flussi, accerchiati da una urbanizzazione invasiva, è diventato sempre più arduo, lento e costoso. La media del valore degli interventi in pianura infatti, contrariamente a quanto si possa erroneamente presumere, è ben più alta rispetto a quella registrata sui rilievi a causa degli obblighi di legge che scaturiscono dall'operare su territori inurbati.

Particolarmente significativo è il confronto che URBER propone con il recente passato e che nel dettaglio riguarda la comparazione con l'anno 2010 in cui le necessità dell'Emilia Romagna erano ferme a quota 564.046.000 di euro per 652 interventi auspicabili. Oggi l'ammontare complessivo ha fatto registrare un incremento esponenziale negativo pari al 40%; un dato eclatante e preoccupante che il Governo stesso e l'ANBI hanno posto di recente al centro delle loro priorità, un dato che in modo inoppugnabile mostra come sia impellente, anche e soprattutto in Emilia Romagna, il bisogno di intervenire con convinzione e mezzi per arginare il grave rischio idrogeologico. "Nonostante l'impegno profuso dagli enti, in primis la Regione Emilia Romagna, - sottolinea il presidente URBER Massimiliano Pederzoli - i fenomeni climatici avversi si ripetono a catena ed è per questo che la realtà fragile del territorio emerge tra le assolute priorità nazionali. Il bisogno è grande, i progetti ci sono, ora servono risorse adeguate."

(Fonte: ufficio stampa URBER)

Il rilancio di "Correggio Art Home" e dell'Informaturismo: nell'anno dell'EXPO Correggio scommette sulle proprie ricchezze anche culturali -

Reggio Emilia, 30 gennaio 2015 -

Nell'anno dell' EXPO, Correggio potenzia la propria offerta di accoglienza culturale e turistica nel nome di Antonio Allegri, grazie al rilancio del centro di documentazione Correggio Art Home cui, da martedì 27 gennaio, è stato affiancato, nella stessa sede della Casa del Correggio, in via Borgovecchio 39, lo sportello dell'Ufficio Turistico.

Aperto nel 2007, il centro di documentazione Correggio Art Home è un polo culturale in cui è possibile reperire tutte le pubblicazioni, le informazioni, i dati, le notizie, i documenti e le immagini riguardanti Antonio Allegri e si caratterizza per una sezione scientifica e una didattico-divulgativa. Il Centro intende porsi come punto di riferimento internazionale, non solo per gli studiosi del periodo ma, più in generale, per tutti gli appassionati d'arte.

L'Informaturismo invece offre assistenza al turista informazione sugli eventi, promozione della città e delle sue eccellenze ( in termini di personaggi illustri, monumenti e prodotti tipici), creazione di pacchetti turistici anche scolastici, promozione turistica a tutti i livelli.
Si parte con un servizio rinnovato che ha l'ambizione anche di gestire in forma distrettuale la promozione del territorio, dei suoi eventi e dei suoi itinerari, valorizzando tutte le sue eccellenze, da quelle storico-artistiche a quelle ambientali ed enogastronomiche, anche grazie ad un nuovo sito che permetterà di essere aggiornati in tempo reale, su tutte le iniziative dei comuni coinvolti: Correggio, San Martino in Rio, Campagnola, Rio, Fabbrico, Rolo.

Grazie a questa sinergia tra gli uffici siamo nelle condizioni di ampliare gli orari di apertura garantendo un servizio fruibile tutti i giorni compreso i festivi, ad accezione della sola giornata del lunedì.
"Si intende così ed anche in questo modo, continuare ad investire sui servizi", commenta Monica Maioli, assessore alla Promozione del Territorio del Comune di Correggio. "In una situazione economica non certo facile, questo vuole essere un ulteriore segnale di particolare attenzione nei confronti della cultura. Vorremmo attivare ogni sinergia possibile che ci permetta di arrivare pronti all'appuntamento con EXPO, una grande opportunità per tutto il territorio che vogliamo assolutamente cogliere. Il tutto è stato reso possibile attraverso l'utilizzo di risorse che già l'amministrazione avrebbe messo in campo, ma che in questo modo pensiamo possano trovare la migliore ottimizzazione possibile".

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Intervento di somma urgenza disposto dalla Provincia grazie a un finanziamento regionale, per riaprire quanto prima al transito la Sp 7 "Pratissolo - Felina", da lunedì sera chiusa a causa di una frana in località Monte Lusino di Baiso, poco dopo il ponte sul rio Spigone -

Reggio Emilia, 30 gennaio 2015 -

Appaltati a tempo di record dalla Provincia di Reggio Emilia i lavori per riaprire quanto prima al transito la Sp 7 "Pratissolo - Felina", da lunedì sera chiusa a causa di una frana in località Monte Lusino di Baiso, poco dopo il ponte sul rio Spigone. Grazie a un finanziamento di 80.000 euro della Protezione civile regionale, la Provincia ha affidato un intervento di somma urgenza alla Morani Srl di Casina, che già oggi sta allestendo il cantiere.

"I lavori dureranno almeno un paio di settimane, ma molto dipenderà dalle condizioni meteo – spiegano il dirigente del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei, e Francesco VasiraniQuanto prima contiamo dunque di riaprire al transito, almeno a senso unico alternato, la Sp 7".
Soddisfazione per la rapidità dell'intervento da parte della Provincia di Reggio Emilia è stata espressa dal sindaco di Baiso, Fabrizio Corti. Grave, invece, il gesto di qualche sconsiderato che l'altra notte ha scaraventato giù dalla scarpata le transenne con le quali era stata chiusa la strada: la frana, iniziata lo scorso maggio e riattivatasi nei giorni scorsi, provoca infatti anche la caduta di massi di notevoli dimensioni.

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Fino al termine dei relativi lavori di consolidamento, la Provincia ricorda che il traffico rimarrà deviato nei seguenti modi: da Reggio Emilia a Baiso sulla Sp 7 all'incrocio con la località Gargola, quindi sulla Sp 98 e in seguito sulla Sp 107; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 107, quindi sulla Sp 98.
Per i mezzi pesanti (massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate, esclusi quelli diretti alla discarica): da Reggio Emilia direzione Baiso, alla rotatoria di Pratissolo proseguire per Castellarano sulla Sp 486R, quindi a Roteglia sulla Sp 27 per Baiso; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 27 direzione Roteglia, quindi sulla Sp 486R con direzione Reggio Emilia.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

La Camera di Commercio ha deciso di ampliare la fascia oraria di apertura dei propri sportelli -

Reggio Emilia, 30 gennaio 2015 -

Per rispondere alle esigenze del pubblico e favorire la possibilità di accesso ai servizi da parte delle imprese, la Camera di Commercio ha deciso di ampliare la fascia oraria di apertura dei propri sportelli.

Da lunedì 2 febbraio prossimo l'orario di apertura al pubblico sarà il seguente:
lunedì, mercoledì e venerdì: dalle 8,30 alle 12,30
martedì: orario continuato dalle 8,30 alle 17,15
giovedì: dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 17,15

(Fonte:Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Assemblea generale di tutto il personale scolastico delle Scuole Statali di Parma il 4 febbraio -

Parma, 30 gennaio 2015 -

Di fronte alla mancanza di garanzie relative al mantenimento delle attività di integrazione (per il prossimo anno scolastico) rivolte agli alunni disabili che frequentano le scuole Statali di Parma, servizio fino ad oggi fornito dal Comune, la Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) rilevando l'assoluto silenzio da parte del Ministero dell'Istruzione e degli uffici che da esso dipendono, ha convocato per mercoledì 4 febbraio dalle 8.00 alle 10.00, un'assemblea sindacale del personale scolastico statale delle scuole di Parma che si terrà all'Auditorium "Toscanini. Le scuole sono Statali e di fronte al venire meno dell'ente locale è dovere dell'Amministrazione scolastica centrale, ricercare e trovare insieme ai politici di riferimento ed ai rappresentanti di categoria soluzioni allo stato di emergenza che si sta prospettando. La Gilda ha rivendicato fino ad oggi, senza riscontri, interventi diretti del Ministero il quale dovrebbe agire, così come ha fatto negli anni scorsi nelle zone modenesi colpite dal terremoto, dove è stato assegnato in via straordinaria un organico aggiuntivo di personale docente e non docente. In base allo stesso criterio la politica faccia in modo che di fronte all'emergenza di Parma, dal prossimo settembre, venga garantita una dotazione organica aggiuntiva di docenti di sostegno per le scuole della città e maggiori incentivi per i collaboratori scolastici, affinchè possano assistere al meglio i ragazzi disabili in particolari momenti della vita scolastica. Dichiara Salvatore Pizzo: "Non abbiamo finalità politiche e non ci interessa fare la "voce grossa" solo con il Sindaco e i suoi assessori, ma anche nei confronti di chi a Roma dovrebbe decidere qualcosa. Questi politici parlano di "Buona Scuola" a vuoto, fortunatamente noi docenti non siamo la loro claque passiva come fanno tanti carrieristi ossequiosi".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

Dopo i sindaci del cratere, anche i Comuni di Modena e provincia aderiscono alla richiesta di proroga del versamento imposte. A Rete Imprese Italia anche l'appoggio, oltre che di Giancarlo Muzzarelli, del prefetto Michele di Bari e del presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani -

Modena, 30 gennaio 2015 -

Rete Imprese Italia, giovedì 29 gennaio, ha incontrato Prefetto, Presidente della Provincia e Presidente Camera di Commercio per avere un ulteriore appoggio istituzionale alla richiesta di una proroga di un anno del rimborso del finanziamento imposte ed una dilazione di quest'ultimo su cinque anni rispetto agli attuali due
Nicola Fabbri, vice presidente provinciale di CNA, dopo avere manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine in occasione dell'operazione di contrasto alle infiltrazioni mafiose collegate anche con la ricostruzione post sisma, ha illustrato nel merito le ragioni della richiesta di spostamento, giustificata dal limitato numero di imprese (oggi fermo al 9%) che hanno ricevuto l'integrale versamento dei contributi per la ricostruzione. "Una situazione – ha commentato il portavoce di Rete Imprese – che rende pressoché impossibile, per la stragrande maggioranza di imprese, avere le risorse necessarie per restituire tasse e contributi sospesi per sedici mesi dopo il sisma".

Una richiesta che ha registrato subito l'adesione di Giancarlo Muzzarelli, in qualità di sindaco di Modena e presidente della Provincia, all'appello unitario già sottoscritto dai sindaci del cratere. A proposito dei tempi della ricostruzione, Muzzarelli ha poi ricordato il ruolo delle regole, da non confondersi con a burocrazia, nelle indagini rispetto alle infiltrazioni malavitose, sottolineando la portata del sistema "sfinge" in termini di trasparenza nell'erogazione di fondi pubblici.

Il Prefetto di Modena, Michele Di Bari, da parte sua ha elogiato il lavoro delle Associazioni imprenditoriali per l'importante ruolo di interfaccia fra i legittimi bisogni e problemi delle imprese e le istituzioni. Il Prefetto ha inoltre assicurato tutto l'appoggio necessario affinché le proposte avanzate possano trovare gli interlocutori giusti negli uffici dei Ministeri coinvolti e che avranno un ruolo decisivo nel dare il proprio assenso all'approvazione dei provvedimenti richiesti.

Anche il presidente della Camera di Commercio Torreggiani ha dichiarato pieno appoggio dell'ente camerale all'iniziativa di Rete Imprese Italia, sottolineando l'utilità del provvedimento richiesto per mantenere in vita le imprese e di conseguenza l'occupazione. Torreggiani, ripercorrendo la complessità del provvedimento approvato a fine 2012 per il rinvio delle imposte per le imprese colpite dal sisma, complessità dovuta anche alla particolare e delicata situazione finanziaria dello Stato Italiano, ha ribadito la necessità di una legge sulle nazionale calamità naturali proprio per non doverci mai più trovare nella situazione in cui ci si è trovato il nostro territorio dopo il terremoto.

Erio Luigi Munari, Presidente di Confartigianato Lapam, ha ribadito la necessità di un segnale urgente da parte della politica per dare speranza a migliaia di imprese che hanno investito risparmi di una vita per fare ripartire le proprie aziende e dare lavoro ai propri dipendenti, mentre Carlo Galassi, presidente di Confcommercio, ha sottolineato le difficoltà in cui operano tanti piccoli imprenditori dei Centri Storici, in larga parte ancora inagibili e alle prese con una drammatica crisi di liquidità. Daniele Cavazza, in rappresentanza di Confesercenti, ha sottolineato il rischio che le difficoltà delle imprese si traducano in azioni disperate come il ricorso all'usura, con immaginabili conseguenze sull'ulteriore possibile infiltrazione della criminalità organizzata che da sempre gestisce questo "mercato".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. Confesercenti: "Bloccare il centro storico non è sostenibile per la qualità dell'aria e il commercio di Parma" -

Parma, 30 gennaio 2015 -

Mercoledì 28 gennaio, si è svolto un incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. L'emergenza annota 25 sforamenti, oltre il limite consentito del PM, nei primi 30 giorni del nuovo anno e l'Assessore Gabriele Folli ha proposto di attuare misure di contrasto come targhe alterne e restrizioni del traffico nel centro storico che in parte anticipano le misure restrittive previste dal nuovo piano regionale PAIR 2020.

Una soluzione che Confesercenti respinge da tempo in quanto non risolutiva per la questione ambientale e di poco profitto per i negozianti del centro che già vivono un periodo pesante dal punto di vista economico.
Sono oltre 10 anni che si risponde al problema ambientale con i giorni di blocco del traffico, ma sono altrettanti anni che il problema non si risolve «al giorno d'oggi vorremmo vedere una svolta nella politica ambientale più coscienziosa e consapevole - ha dichiarato Ernesto Monteverdi di Confesercenti - Il blocco del traffico all'interno dell'arco delle tangenziali o del solo centro storico ha già ampiamente dimostrato la sua inefficacia sul lungo periodo e un insufficiente effetto in termini di riduzione degli inquinanti nel breve periodo, causando inoltre effetti negativi su tutta la rete di vendita del centro storico».

Dopo tanti anni di insuccessi dal punto di vista ambientale la proposta sarebbe quella di spostare l'attenzione non tanto sui blocchi saltuari e temporanei, quanto piuttosto di creare in collaborazione un piano ambientale capace di includere iniziative culturali e di sensibilizzazione della cittadinanza, percorsi di formazione nelle scuole, attività di sostegno a quelle iniziative già in essere come il "piedibus" o il "biciBus" attualmente abbandonate alla buona volontà dei cittadini. Confesercenti ha inoltre proposto il riordino del servizio di trasporto pubblico, una maggiore efficienza nei collegamenti e un parco mezzi non inquinante e con prezzi ridotti del 50% per pendolari e studenti e convenzioni vantaggiose per incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico. Altro punto su cui lavorare potrebbe essere quello di aggredire il 60% delle emissioni in atmosfera non derivanti da traffico attraverso l'efficientismo dei riscaldamenti domestici ed industriali e l'obbligo di utilizzo di nuove tecnologie di filtraggio dei fumi con incentivi per chi utilizza nuove tecnologie ad impatto zero.
Maggiore attenzione si potrebbe porre anche sul parco mezzi privato e sul parco mezzi pubblico o sui mezzi per la raccolta rifiuti o mezzi di pulizia strada a spazzole che non utilizzano acqua sollevando enormi nubi di polvere.
«Ci aspettiamo una politica di svolta sui temi ambientali che non colpisca per l'ennesima volta solo chi opera e lavora in centro storico o solo i residenti del centro oppure solo i cittadini che non hanno una targa dispari e una pari. Ci aspettiamo una politica ambientale che pensi all'aria pulita in tutta la città, non solo all'aria del centro storico!» ha concluso Ernesto Monteverdi.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Domenica 1 febbraio è "Volley Insieme" con gli atleti Special Olympics dell'ASD Libertas Sanseverina, presso la palestra comunale di Lesignano -

Parma, 30 gennaio 2015 -

DOMENICA 1 FEBBRAIO 2015
PALESTRA COMUNALE DI LESIGNANO
MINITORNEO ESIBIZIONE DI PALLAVOLO RISERVATA AD ATLETI SPECIAL OLYMPICS

PROGRAMMA:
-Ore 8-8,30: Ritrovo organizzatori
-Ore 9: Ritrovo Atleti "Special Olympics"
-Ore 9,30: Inizio partite "Special Olympics"
-Ore 10,30: Fine partite e premiazioni "Special Olympics"
-Ore 11: Inizio amichevole esibizione Sitting Volley
-Ore 12: Fine Sitting Volley e premiazioni
-Ore 12,15: Aperitivo con pizzette e focacce

Sono invitati tutti, Atleti, Volontari che giocheranno in squadra con i nostri Atleti e tanto pubblico!!!

Volley insieme rid locandina

Ospiti della popolare trasmissione di Rai 2 I fatti vostri, i due fratelli, Linda e Andrea, che nel dicembre scorso sono stati protagonisti di un caso di trapianto di rene da vivente al Policlinico di Modena. Linda, 56 anni, ha donato con successo il proprio rene ad Andrea, 43enne affetto da una grave insufficienza renale -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Continua a suscitare tanta attenzione la storia dei due fratelli di Bomporto, Linda e Andrea, che nel dicembre scorso sono stati protagonisti di un caso di trapianto di rene da vivente al Policlinico di Modena. Linda, 56 anni, ha donato con successo il proprio rene ad Andrea, 43enne affetto da una grave insufficienza renale. Linda e Andrea parteciperanno domani, venerdì 30 gennaio 2015 alla trasmissione di Rai 2 I fatti vostri, condotta da Giancarlo Magalli. Assieme a loro sarà presente la dottoressa Elisabetta Rubbiani, medico della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Policlinico, diretta dal prof. Gianni Cappelli, che gestisce le liste di attesa e gli aspetti clinici del trapianto di rene, in stretta collaborazione con gli urologi e i chirurghi vascolari.

Nel corso del 2014 al Policlinico, sono stati eseguiti 27 trapianti di rene, di cui 5 da donatore da vivente e 1 combinato rene-fegato. Il totale della attività dalla apertura del Centro nel 1998 è di 518 trapianti di cui 52 da donatore vivente, una metodica possibile dal 2003 e 29 combinati, cominciati nel 2004. "I vantaggi del trapianto da vivente – spiega il prof. Gianni Cappelli si riferiscono sia a un minor tempo di attesa che permette di programmare il trapianto prima dell'inizio del trattamento dialitico sostitutivo sia dal punto di vista della sopravvivenza del rene e del ricevente che sono nettamente migliori rispetto a quelle derivate dal trapianto da cadavere. È una metodica da incoraggiare sicura sia per il donatore sia per il ricevente. Il potenziale donatore viene selezionato dopo un'attenta valutazione delle sue condizioni psico-fisiche. Tra i più frequenti motivi di esclusione ci sono l'ipertensione, una funzionalità renale non ottimale e nefropatie ereditarie. Alla fine della procedura di selezione è comunque il Presidente del Tribunale ad autorizzare il trapianto, dopo aver sentito gli interessati. Il donatore, infine, non viene abbandonato a sé stesso ma viene seguito per tutta la vita con visite di controllo periodiche."

La bella storia di Linda e Andrea è l'occasione per ricordare l'importanza della donazione degli organi nel suo complesso. I cittadini modenesi possono esprimere il proprio assenso o diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità, attraverso il progetto "Una scelta in Comune". Possono esprimere l'assenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità i cittadini maggiorenni iscritti nel registro della popolazione residente di Modena. Le persone saranno informate della possibilità attraverso materiale divulgativo, presente agli sportelli di via Santi 40, oltre che dall'operatore d'anagrafe.

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

Il Sindaco di Pavullo Romano Canovi, ha consegnato una targa a nome dell'Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza ad Andrea Dalmazzini, giovane pilota pavullese, che si è recentemente laureato Campione Italiano nell'impegnativa specialità "Cross Country Rally" -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Martedì pomeriggio, 27 gennaio, l'Amministrazione Comunale di Pavullo ha ricevuto in forma ufficiale, presso la sala consiliare del municipio, Andrea Dalmazzini, giovane pilota pavullese, che si è recentemente laureato Campione Italiano nell'impegnativa specialità "Cross Country Rally", alla guida di una Suzuki Grand Vitara. Dalmazzini, appena 21enne, ma con un approccio e una maturità da veterano, si è imposto, insieme al navigatore Daniele Fiorini, proprio sul filo di lana aggiudicandosi il titolo nell'ultima prova speciale della gara di chiusura, al termine di una lunga stagione fatta di sette appuntamenti distribuiti un po' in tutta Italia. Al pilota, che ha come sogno nel cassetto la partecipazione alla Dakar, della quale il Cross Country Rally è una derivazione in scala ridotta, è stata consegnata dal Sindaco di Pavullo Romano Canovi, una targa ricordo a nome dell'Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo)

Si trasferisce il negozio che vende capi usati, ma di qualità. La cooperativa riesce a far lavorare persone in difficoltà economiche -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Si trasferisce il negozio "Vintage Made" che a Carpi vende capi di abbigliamento, accessori e materiali d'arredo usati, ma di qualità, gestito dalla cooperativa sociale Eortè. Il social shop, aperto dal settembre 2010 in corso Fanti, si sposta in via Pola Interna 13. L'inaugurazione del rinnovato esercizio è in programma dopodomani - sabato 31 gennaio - alle 18.

«Al nostro social shop chiunque può portare i propri capi in conto vendita, purché in ottimo stato, ben conservati e puliti – spiega Federico Tusberti, presidente della cooperativa Eortè - Se il capo viene venduto, il ricavato va in parte alla cooperativa, che lo usa per le sue attività, e in parte al proprietario. Con questo sistema diamo nuova vita a capi firmati dimenticati negli armadi e, nello stesso tempo, offriamo a tutti la possibilità di acquistare un bel vestito a prezzi abbordabili».

Il social shop Vintage Made gestito da Eortè è aperto dal martedì al sabato grazie a un gruppo di volontari, perlopiù giovani. La cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena, è "figlia" di Venite alla Festa, una comunità di famiglie che si incontrano ogni settimana presso la parrocchia di San Bernardino per educarsi reciprocamente alla fede in Gesù. Oggi la cooperativa conta una novantina di soci, nove dipendenti (sei dei quali a tempo indeterminato) e una ventina di volontari.

«Siamo riusciti a distribuire un po' di ricchezza facendo lavorare per periodi più o meno lunghi persone che si trovavano in difficoltà economiche a causa della crisi», afferma Tusberti. Col tempo Eortè ha ampliato le proprie attività, sempre nell'ottica di aiutare le famiglie. Oltre al social shop di Carpi, Eortè gestisce la Casa del Glicine (un appartamento che accoglie temporaneamente madri in difficoltà), il Pane e le Rose a Soliera (un supermercato solidale per famiglie che faticano ad acquistare beni di prima necessità) e un bar nel centro di Soliera, recentemente rinnovato con uno spazio destinato alla musica live. «Siamo una piccola realtà di economia solidale che – conclude Tusberti - cerca di dare il proprio contributo per creare opportunità di lavoro e di relazioni».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Alla fiera del Motorsport per presentare tutte le iniziative messe in campo dalla PROSEVENT per la stagione 2015 -

Parma, 29 gennaio 2015 -

E quale miglior occasione come il "Motor Circus", la fiera del Motorsport a quattroruote tenutasi a Verona nello scorso week-end per presentare tutte le iniziative messe in campo dalla PROSEVENT per la stagione 2015?

Infatti l'imprenditore cesenate Gabriele Casadei presente in quel di Verona con il suo Motorhome, oltre a presentare le gare messe a calendario rally ha potuto illustrare ai presenti anche il neonato Campionato "Rally Circuit Series" sviluppato su tre gare in pista, di cui due organizzate direttamente dal suo staff.

Andando per ordine, già nel prossimo fine settimana sarà di scena il 1° Rally Circuito San Martino del Lago (CR), organizzato da Maurizio Verini e supportato dalla Autoconsult dove si celebrerà la prima assoluta dell'esordiente "Rally Circuit Series". Per questa nuova serie sarà poi la volta delle due gare interamente ideate da PROSEVENT con il "1° Imola Rally Circuit - Enzo e Dino Ferrari - Imola (BO) il 14 - 15 marzo" ed il "1° Rally Event Città di Pavia - Tazio Nuvolari - Cervesina (PV) il 18 - 19 aprile".

Seguiranno poi gli eventi su strada quali il "Rally della Romagna" - 6/7 giugno, il "Rally Città di Modena" - 28/29 giugno, il "RAAB" - 19/20 settembre, il "Ronde Colline di Cesena e Rubicone" il 31 ottobre ed infine il Master Show di Natale a dicembre.

Forte di questi importanti manifestazioni, il General Manager Casadei, nel contesto veronese ha stretto importanti accordi con emittenti televisive nazionali per seguire nel corso della stagione tutte le sue gare in programma e l'intero "Rally Circuit Series" dedicando spazi mirati.

Ed in merito all'"RCS" altri nuovi sponsor hanno confermato la propria presenza come la "Dixi Divisione Chimica" che metterà in palio i suoi prodotti per la pulizia della propria auto firmati dal campione del mondo rally Miky Biasion. Il marchio DIXI andrà così ad affiancarsi ad altri brand quali Sparco, Hankook Erst, Panta Carburanti e Valvoline.

Così prende sempre più forma ed interesse questo "Rally Circuit Series" e lo stanno dimostrando anche i piloti con le loro adesioni. Anche il forte driver varesino Giacomo Ogliari sarà della partita con una Ford Fiesta WRC, ma, per impegni di lavoro, potrà iniziare soltanto dal "1° Imola Rally Circuit - Enzo e Dino Ferrari - Imola in programma per il 14 e 15 marzo" forte del regolamento che acconsente una gara di scarto sulle tre in programma.

E proprio di regolamento bisogna informare di alcune grandi novità inserite in questi giorni, oltre l'aver aggiornato il montepremi considerevolmente incrementato consultabile sul sito www.rallycircuit.it

(Fonte: ufficio Stampa Prosevent)

Il 24 febbraio a Sofia, 5 marzo a Varsavia. Opportunità di business a costo zero per chi prende parte alla prossima edizione di Macfrut, 23-25 settembre 2015 a Rimini -

Parma, 29 gennaio 2015 -

Macfrut 3.2 entra nel vivo con i primi due road show nell'Est Europa insieme a UniCredit. Si parte con due capitali, il 24 febbraio a Sofia in Bulgaria, il 5 marzo a Varsavia in Polonia. Venti i posti disponibili in ogni tappa internazionale, la partecipazione è gratuita per le imprese che prendono parte alla prossima edizione di Macfrut International. In tali incontri, che si terranno presso la sedi locali di UniCredit, le società italiane presenti all'evento potranno incontrare importanti operatori del settore accuratamente selezionati dalla banca tra la propria clientela. In questi meeting, i partecipanti potranno conoscersi e presentare i propri prodotti, dandosi poi appuntamento a Rimini per approfondire le potenzialità commerciali emerse durante il Roadshow.

Proprio per supportare la sempre maggiore internazionalizzazione di MacFrut, UniCredit sostiene attivamente l'edizione 2015 della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit non è quello di un semplice sponsor: il Gruppo bancario è partner strategico di questa iniziativa. Infatti, grazie al network internazionale distribuito in circa 50 mercati, 8.600 sportelli, e oltre 148.000 dipendenti, UniCredit ha tutte le caratteristiche per sostenere Cesena Fiere in questo percorso. UniCredit può contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari di Macfrut. In particolare, grazie ad alla sua indiscussa leadership in Centro ed Est Europa, UniCredit sta fornendo assistenza logistica e organizzativa per supportare in modo concreto le tappe del Roadshow a partire da Sofia e Varsavia.

"Macfrut 2015 entra nel vivo come fiera internazionale di business, insieme al suo partner più prestigioso: UniCredit – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – I road show costituiscono un elemento fortemente attrattivo per i nostri espositori a cui viene offerta un'occasione unica per presentarsi a importanti mercati in ascesa, e ai loro target di riferimento. Per effetto della sinergia con UniCredit, le imprese locali di questi Paesi che espongono a Macfrut potranno finanziare la loro partecipazione a condizioni particolarmente vantaggiose. Inoltre, le imprese italiane interessate a promuovere la loro attività e il loro business in questi Paesi avranno a loro disposizione la rete degli UniCredit International Center (un network selezionato di persone con consolidata esperienza di business cross border) attraverso la quale i clienti potranno trovare tutti i prodotti e i servizi, anche di natura consulenziale, necessari per favorire l'internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana".

I road show a Sofia e Varsavia sono i primi di una serie di altri appuntamenti in programma nei prossimi mesi sempre nei paesi dell'Est Europa.
Il percorso di internazionalizzazione prosegue, congiuntamente, anche verso i Paesi dell'Africa Sub Sahariana con i quali sono stati stretti importanti rapporti grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, e con i Paesi del Sud America (Brasile in primis). Il tutto con l'obiettivo di ospitare a Macfrut 400 nuovi buyer da tutto il mondo.

Per informazioni sui road show: www.macfrut.com

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Conclusa la mostra con circa 10.000 visitatori. Tutti i dipinti faranno parte delle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma -

Parma, 28 gennaio 2015 -

Con circa diecimila presenze si è conclusa la mostra "La Collezione Renato Bruson. Boldini, Fattori, Lega, Segantini, Signorini e i vedutisti veneti dell'Ottocento", proposta da Fondazione Cariparma presso la propria sede e terminata il 25 gennaio scorso.

Un'esposizione che, da fine settembre 2014, con importanti riscontri presso la stampa nazionale e un crescente interesse di pubblico, ha fatto conoscere e apprezzare la "Donazione Renato Bruson", l'importante corpus di 71 dipinti di pittori dell'800 italiano che il celebre baritono, assieme alla moglie Sig.ra Tita Tegano, ha recentemente donato alla Fondazione Cariparma.

A cura di Giovanni Godi e Corrado Mingardi (che hanno inoltre curato il catalogo assieme a Fernando Mazzocca e Carlo Sisi), la mostra - articolata in un mirato percorso ad affrontare la serie dei macchiaioli, dei vedutisti veneti e delle opere di autori quali Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani – si è rivelata tra le principali proposte culturali dell'autunno parmense, un importante tassello che amplia la visione della produzione pittorica italiana di fine Ottocento e dei primi anni del secolo successivo.

La mostra ha suscitato particolare interesse non solo a livello locale ma anche italiano, con cospicue presenze di visitatori stranieri; sono state coinvolte anche le scuole di Parma e provincia, con oltre 60 classi (dalle scuole materne a quelle secondarie di secondo grado) che hanno avuto l'occasione di conoscere significative tele del panorama della storia dell'arte italiana.

«Sono felice che la mostra abbia registrato un così alto numero di visitatori – spiega il Maestro Renato Bruson – perché il poter condividere con il più alto numero di persone questi dipinti è stata tra le principali motivazioni che mi hanno spinto a donare la mia collezione alla Fondazione Cariparma.» «Ogni tela da me collezionata mi è cara – prosegue il Maestro Bruson - e so che la Fondazione Cariparma conserverà ogni dipinto nel migliore dei modi, facendo sì che diventi patrimonio della collettività.» «Inoltre – conclude il Maestro Bruson con un sorriso – so che mia moglie ed io potremo visitare i dipinti tutte le volte che lo desideriamo, ben sistemati presso le Collezioni d'Arte della Fondazione.»

«Il successo della mostra – aggiunge Paolo Andrei, Presidente della Fondazione Cariparma – ben testimonia la grandezza del gesto dei coniugi Bruson che, donando la loro preziosa raccolta alla Fondazione Cariparma - e, pertanto, alla comunità parmense - hanno permesso a tante persone, sia di Parma sia di altre città, di condividere la ricchezza di una collezione davvero unica e singolare.»

«Le opere della "Donazione Renato Bruson" – chiude Andrei – troveranno ora collocazione permanente all'interno delle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma, impreziosendone l'offerta e costituendo un nuovo punto di riferimento per appassionati e studiosi di questo periodo artistico.»

A testimonianza dell'interesse suscitato dalla mostra anche presso il circuito delle grandi mostre, alcune opere sono già state concesse in prestito per figurare in due importanti esposizioni della primavera 2015, a Forlì ("Boldini. Lo spettacolo della modernità") e Ravenna ("Il bel paese. L'Italia dal Risorgimento alla grande guerra, dai macchiaioli ai futuristi").

Il numeroso pubblico della mostra (di cui il "libro delle presenze" registra calorosi apprezzamenti e testimonianze) ha inoltre particolarmente gradito la sezione introduttiva alla mostra allestita dalla stessa Tita Tegano, la cui ben nota attività di costumista e scenografo tante volte si è intrecciata con quella del celebre consorte: fotografie, disegni, volumi, cimeli e estratti di critica musicale hanno rappresentato, nelle bacheche e sui pannelli, una "mostra nella mostra" per raccontare una carriera "a due".

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)