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Editoriale: - Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela - Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano - Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza - Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari - Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po.

SOMMARIO Anno 17 - n° 06 11 febbraio 2018
1.1 editoriale
Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano"
3.1 viticoltura Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 ambiente e sprechi alimentari Galletti: "Contro gli sprechi i primi risultati importanti, ma dobbiamo fare di più."
4.2 salute NAS Milano: alimenti con additivi non autorizzati, seqestrate 200 mila confezioni di integratori
4.3 Salute e benessere Dev'essere condannato chi commercia o somministra alimenti infestati da parassiti non nocivi
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione. AGGIORNAMENTO
7.1 emilia centrale bonifica Emilia Centrale, ecco i progetti del Consorzio per oltre 21 milioni di euro inseriti nei piani di sviluppo rurale
7.2 export agroalimentare Istat: export agroalimentare a quota 37,6 miliardi
8.1 fiume po Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po -
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari .
10.1 latte MIPAAF Fondo latte: in corso pagamenti da parte di Ismea
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 11 Febbraio 2018 08:38

Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela

Laura Boldrini e Maria Elena Boschi erano presenti al funerale di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano 36enne ucciso a Fermo ai primi di luglio 2016. Istituzioni silenziate e, salvo quello della Meloni, nessun messaggio di cordoglio è giunto ai familiari di Pamela Mastroprietro, forse uccisa e fatta a pezzi da uno o più nigeriani.

di Lamberto Colla Parma 11 febbraio 2018 -
Quello di Emmanuel Chidi Nnamdi era diventato un caso nazionale soprattutto dopo che alti rappresentanti delle istituzioni gridarono il loro sdegno contro l'"omicidio razzista". Laura Boldrini e Maria Elena Boschi, oltre a una nutrita delegazione di Sinistra Italiana, andarono a Fermo per partecipare al funerale del 36enne nigeriano morto a seguito di una rissa dove aveva avuto la peggio. "Sono qui per rassicurare gli Italiani" aveva dichiarato la Presidentessa della Camera (video Vista).

Un anno e mezzo dopo, sempre nelle Marche, questa volta a Macerata, una giovanissima ragazza, Pamela Mastropietro, scompare dalla comunità nella quale tentava di riabilitarsi e viene trovata, due giorni dopo, fatta a pezzi dentro a due trolley con molti organi interni mancanti, forse utilizzati per riti voodoo.

Le indagini conducono a un nigeriano, Innocent Oseghale, dove all'interno della sua abitazione sono stati trovati i vestiti di Pamela e tracce di sangue.

Un'atrocità che grida vendetta e che si è purtroppo materializzata con Luca Traini, un improvvisato giustiziere che è andato a scaricare una trentina di pallottole contro la comunità africana maceratese, ferendone almeno 6, "Quando era tutto finito e avevo vuotato ormai i caricatori, - ha confessato Luca Traini - sono andato a Pollenza. Mi sono fermato con l'auto proprio nel luogo dove avevano ritrovato le valigie con i poveri resti di Pamela e là sono rimasto, per qualche minuto, in raccoglimento. L'avevo appena vendicata, sparando trenta colpi. E ci tenevo a dirglielo..."

Grazie a quest'epilogo psicodrammatico le attenzioni mediatiche e politiche si concentrano sul Traini, sulle sue letture "naziste" e della povera Pamela ci si dimentica o si finge di dimenticarsi.

E' Giorgia Meloni la prima a infuriarsi per la latitanza delle alte cariche dello Stato, troppo impegnati a "stemperare" i toni, come ha indicato di fare il Presidente Sergio Mattarella e a organizzare manifestazioni antifasciste e antirazziste.

Ma dal partecipare ai funerali di un nigeriano, di cui si scoprì essere membro effettivo della setta Black Axe i cui vertici erano seduti, poche panche dietro la Boldrini e la Boschi, alla totale assenza, compresa quella privata, il passo è troppo lungo.

Le parole e forse ancor più i silenzi possono ferire ancor più delle armi.

Un atteggiamento che, anziché stemperare gli animi, alimenta sempre più il disagio delle comunità native, di quegli italiani che, come i maceratesi, si sE allora la tensione sociale sale e prima o poi si arriverà agli scontri tribali.

Quanti Traini dobbiamo attendere di arrestare prima di comprendere che va salvaguardata la sicurezza e difesi i diritti di tutti?

E' ora che la politica si cali nella realtà della società, che acquisisca le reali percezioni di insicurezza e disagio dei cittadini; quelli che lavorano per campare e spesso campano solo per tentare di dare un futuro migliore ai propri figli.

La "gente comune" ormai non ne può più, dei nigeriani e affini, ma nemmeno dei populisti, perbenisti e per di più radical chic.

Video Funerale FERMO: https://youtu.be/Rz0d2ggdyRE 

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Editoriale: - Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani - Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro. - Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016 - Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti - Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie -

1.1 editoriale
Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro.
3.1 fieragricola dal 31/1 al 3/2 Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita.
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 bonifica Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti
4.2 scandalo test gas Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie
5.1 fieragricola "Tour" Fieragricola: il premio innovazione punta su sostenibilità e tecnologia.
5.2 parmigiano reggiano Nasce uno dei più grandi produttori dell'intero comprensorio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia tiene e anche il Super Euro.
7.1 eventi acqua "Il valore dell'acqua: coltiviamo insieme il nostro futuro". Appuntamento al 13 febbraio .
7.2 bovini da carne Ismea - tendenze dl bovino da carne
8.1 sicurezza alimentare Frammenti di vetro finiti nel sugo
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 4 28 gennaio 2018 -
Editoriale: - -35 giorni e già minacciano di "spread" - Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano. - Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna - La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda - Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.

SOMMARIO Anno 17 - n° 04 28 gennaio 2018

1.1 editoriale
-35 giorni e già minacciano di "spread"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano.
3.1 imprese e competenze La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda
3.2 ismea qualivita XV Rapporto Ismea-Qualivita: DOP e IGP patrimonio da 15 miliardi di euro
4.1 innovazione L'agricoltura 4.0 in Italia vale già 100 milioni di euro
4.2 vino eventi Bollicine in villa, 2° edizione
5.1 economia e imprese Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna
5.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: a FICO il Consorzio celebra Sant'Antonio Abate
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.
7.1 artigianato in rete ALAB, L'ITALIA S'È DESTA... DA PALERMO.
7.2 eventi SIA-Paris #SIA2018 Il Salone Internazionale dell'Agricoltura accoglie ogni anno circa 30.000 visitatori professionali
8.1 eventi Fromage - paris Parigi: Il Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari svela i suoi 10 colpi di fulmine 2O18
9.1 Fieragricola Verona Fieragricola: a Verona il Focus innovazione de L'Informatore Agrario
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 28 Gennaio 2018 11:59

-35 giorni e già minacciano di “spread”

Ancora interferenze e pressioni sugli elettori dal gotha della finanza mondiale e dai loro paggetti travestiti da Uemanoidi.

di Lamberto Colla Parma 28 gennaio 2018 -

A paventare i primi rischi è stato il commissario europeo Affari Economici Pierre Moscovici, molto preoccupato per l'Italia e la sua deriva "populista" che, con le prossime elezioni, potrebbe tracimare nel mancato rispetto dei parametri di Maastricht. "L'Italia è tra i rischi del 2018 per l'Unione europea" sottolineava il 16 gennaio scorso l'Uemanoide di turno. Una preoccupazione che lo logora oggi da commissario europeo ma molto meno da ministro delle finanze francese quando del 3% se ne faceva un baffo.

Silenziato il Francese di origine ebraica romena, che al coro di proteste, ha dovuto infine replicare con "Sono gli italiani che scelgono liberamente, non c'è nessuna interferenza e non ho mai pensato che delle elezioni possano essere un pericolo" ecco che "nuove" frecciate cominciano a arrivare dal mondo della finanza internazionale.

In un modo o nell'altro, i vari economisti di grido chi dal palcoscenico di Davos (World Economic Forum) chi dalle stanze della agenzia di rating lanciano ipotesi di scenari tragici per la nostra economia e le tasche degli italiani.

Insomma la minaccia è reale e l'"invito" a porre attenzione alle elezioni del 4 marzo è più che esplicito. Se dalle urne non dovesse uscire una maggioranza in grado di replicare un governo come quello imposto da Napolitano & C,. il rischio di uno spread che torni a raggiungere vette stellari è assai probabile.

spread-BTP-Bund-10anni-Spread elevato, tassi che si innalzano all'inverosimile e debito pubblico che sfora i parametri e imposizione di nuovi sacrifici.

Questo è quello che ci prospettano i portavoce dei governatori mondiali. Di quei pochi burattinai che, senza mostrare il proprio volto, gestiscono le sorti del pianeta.
Quegli stessi che sono riusciti a modificare la meravigliosa idea di una Europa Unita in un coacervo di tecnocrati incapaci ma molto ubbidienti e dal potere di sovrastare o condizionare le decisioni dei vari governi nazionali.

Nei giorni scorsi da Goldman Sachs l'ultima pesante invettiva: "il mercato non ignorerà il rischio elezioni ancora a lungo". "Crediamo - scrivono dall'agenzia di rating che il mercato sia compiacente - (ancora lo spread è basso intorno a 134 - ndr) - rispetto al rischio potenziale che dalle urna emerga un nuovo governo anti-europeista (ipotesi giudicata altamente improbabile da noi) o di una vittoria del centrodestra (abbastanza probabile, ma non ancora il nostro caso modello). Se comunque l'esito delle elezioni sarà la formazione di una grande coalizione volta a formare un governo (il nostro caso base), i prezzi degli asset italiani dopo il voto potrebbero tornare ai livelli attuali".
E poteva mancare dal coro la voce tedesca? Certo che no! Infatti è il Die Welt a lanciare la sua invettiva "L'Italia è l'assoluto fanalino di coda dell'eurozona, messo anche peggio della Grecia".

Troppi benevoli "Consigliori" cercano di indurci alla miglior scelta (per loro!) altrimenti nuovi dolori e catastrofi ci colpiranno.

Un motivo in più per andare a votare, in massa, e scegliere liberamente in barba a quelli che pretendono di soggiogarci.

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Di Lamberto Colla 26 gennaio 2018 - Troppo impegnata, sin da fine settembre, a cercare di negoziare un governo di larghe intese che non ha tempo per lanciare le solite frecciate contro l'Italia. Così, in prossimità delle elezioni, non potendo mancare all'appuntamento, la "Portinaia del condominio Europa" lascia che sia un suo "ufficio stampa", l'autorevole DIE WELT a pronunciarsi sulla questione italiana e la prossima chiamata alle urne.

"L'Italia è l'assoluto fanalino di coda dell'eurozona, messo anche peggio della Grecia" è la leggera sottolineatura espressa dal quotidiano tedesco Die Welt sulle pagine finanziarie in un articolo dall'eloquente titolo: "Se i greci lasciano indietro gli italiani". Un duro affondo che è acuito dal fatto che alcuni economisti delle banche d'affari ritengono che anche con le imminenti elezioni italiane, indipendentemente da chi vincerà, "non c'è da aspettarsi riforme di base", come sottolineato da Timo Schwietering, analista della banca Metzler. In pratica, per il quotidiano della teutonico "Solo riforme radicali, come in Grecia, potrebbero cambiare qualcosa".

Per Die Welt è una consuetudine "sparlare" dell'Italia. Un anno e mezzo fa titolava ''L'Italia è il Paese più malato d'Europa? " mentre nel 2014 titolava "L'Italia non si salverà" e nel 2013 metteva già i lavori avanti e commentava "Archiviata la pratica Cipro, ora per l'Eurozona il pericolo maggiore arriva dall'Italia".

Insomma la nostra politica pare sia molto stimolante al punto che molti dei nostri partner e alleati si sentono autorizzati a calare consigli piuttosto che minacce.

Dopo Pierre Moscovici, che il 16 gennaio commentava da buon Uemanoide , "L'Italia è tra i rischi del 2018 per l'Unione europea", dopo Goldman Sachs che il 25 gennaio scriveva che "il mercato non ignorerà il rischio elezioni ancora a lungo" e dopo alcuni economisti intervenuti a Davos ecco che anche Die Welt entra a gamba tesa sulla campagna elettorale italiana.

Per fortuna il popolo italiano è meno influenzabile di quanto questi "soloni" internazionali pensino e il 4 marzo andranno a votare con giudizio e, speriamo, in gran numero.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 23 21 gennaio 2018 -

Editoriale: -Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare - Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti. - LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV - More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus - Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni - Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA -

SOMMARIO Anno 17 - n° 03 21 gennaio 2018
1.1 editoriale
Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti.
3.1 imprese e competenze l'azienda presenta il proprio curriculum: la Conoscenza Condivisa entra in azienda e le persone sono felici
3.2 Allerta alimentare LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV
4.1 Sicurezza Alimentare More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus
4.2 Eventi Assemblea elettiva provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia
5.1 Eventi formaggi Il Parmigiano Reggiano eletto miglior formaggio al mondo a latte crudo
5.2 Bonifica Emilia centrale Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: deliberato il programma triennale
7.2 MIPAAF Siccità in Italia, avviato un piano d'azione da parte del MIPAAF.
8.1 salute e benessere Bere vino prima di dormire aiuta a perdere peso.
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Domenica, 21 Gennaio 2018 10:50

Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare

La Ue agevola i prodotti Italian Sounding e vanifica il lavoro del Ministro Martina. L'origine dei prodotti primari non si dovrà applicare ia prodotti DOP e IGP ma nemmeno per i "Marchi".

di Lamberto Colla Parma 21 gennaio 2018 -

Povero Ministro Maurizio Martina, quasi un intero mandato per fare approvare le norme che regolano l'etichettatura dei prodotti con l'introduzione dell'obbligo di indicarne l'origine (pasta, riso, latte, formaggi e pomodoro) che già dal 2019 di questi decreti si potranno fare i coriandoli.

Non che il Ministro ignorasse il fatto che a Bruxelles si stesse lavorando a una misura comunitaria, tant'è che i decreti nazionali in questione  integrano la data di scadenza proprio in ragione dell'entrata in vigore del regolamento comunitario.

IMG 0657Ma quello che Martina probabilmente ignorava erano le poche ma sostanziali modifiche che sarebbero state introdotte dai soliti UEmanoidi-.

Il testo della proposta di regolamento è attualmente sottoposto a una consultazione pubblica (rigorosamente solo in inglese!) che si chiuderà il prossimo primo febbraio, nel quale si evince che l'origine dell'ingrediente primario sarà obbligatorio indicarla se diversa da quella del prodotto finito. Ad esempio: un pacco di pasta lavorata in Italia dovrà indicare anche l'origine del grano, se questo proviene dal Canada o dalla Turchia. Stessa cosa per un prosciutto fatto in Italia con cosce suine tedesche. Così per tutti gli altri alimenti.

Apparentemente sembrerebbe che il testo sia molto ben imparentato con quelli emanati lo scorso anno dal dicastero dell'"Agricoltura" e invece la bozza di Bruxelles, che è in discussione, potrebbe risultare un ulteriore mezzo "facilitatore" per le imprese esperte in "Italian Sounding" .

L'obbligo, infatti, non varrà per le Dop e Igp ma soprattutto non si applicherà ai marchi registrati che, a parole o con segnali grafici, indicano già di per sé la provenienza del prodotto.
Sarà quindi sufficiente avere un marchio registrato con una bandiera tricolore o un richiamo al nostro Paese per essere esentati dall'obbligo di indicare l'origine dell'ingrediente principale.

A essere precisi, laddove il marchio suggerisca una origine dell'alimento che non coincide con il Paese di sua ultima trasformazione sostanziale, essa deve venire precisata.

Ma precisata come? Dalla genericità più estrema fino al dettaglio locale:

– 'UE', 'non-UE' o 'UE e non-UE',
– macro-regione, che può abbracciare più Paesi, purché riconosciuta dal diritto pubblico internazionale',
- Stato membro o Paese extra-UE,
– Regione o altro territorio, all'interno di uno Stato membro o Paese extra-UE, purché intesi con facilità dal consumatore medio.
In alternativa, sarà possibile dichiarare in etichetta che 'l'origine dell'ingrediente (...) non coincide con l'origine del prodotto', o altra dicitura di pari significato.

Cosa decideranno di scrivere in etichetta, dal 1 aprile 2019, i Big Food internazionali come ad esempio i titolari dei marchi "Prego" di Campbell's, 'Miracoli' di Kraft Foods e 'Dolmio' di Mars?

Fatta la legge, trovato l'inganno!

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Editoriale: - Il diritto a essere sedotte - Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro - Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida - Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte - Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 02 14 gennaio 2018
1.1 editoriale
Il diritto a essere sedotte
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro.
3.1 imprese e competenze Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida
3.2 allerta alimentare Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia
4.1 maltempo Maltempo. Dalla Giunta sì ai 350 mila euro per i negozi, i ristoratori e piccoli artigiani colpiti da alluvione
5.1 mercato latte Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte
5.2 mercati e consumi Italiani sempre più Bio in GDO
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Persiste la fase di stabilità. Domani i dati USDA.
7.1 bonifica Consorzio dell'Emilia Centrale: per il 2018 oltre 10 milioni di euro per la difesa o lo sviluppo del territorio
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia.
9.1 scenario macroeconomico 2018 Scenario macroeconomico. Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 14 Gennaio 2018 14:27

Il diritto a essere sedotte

"Stop alla caccia alle streghe, provarci è un diritto dell'uomo". Il "manifesto" della Deneuve & C. infiamma le femministe.

di Lamberto Colla Parma 14 gennaio 2018 -

La seduzione è un gioco delle parti. Il maschio che rincorre e la femmina che fugge. Un gioco che ha delle regole e una sintassi tutta particolare e specifica. Non sempre il "no" di parte femminile è perentorio piuttosto il desiderio di allungare il periodo del gioco seduttivo, del corteggiamento. Altrettanto è vero che non tutti i maschi hanno la sensibilità di allentare la "presa" quando il rifiuto è più che palese e altri assumono comportamenti maldestri o ambigui.

Un gioco e un comportamento ancestrale che si fondono creando un'atmosfera isolata dal resto del mondo all'interno del quale i due contendenti si confrontano e, frequentemente, uno dei due soccombe al NO verbale e non verbale dell'altro sesso.

Nel periodo della mia gioventù erano molto più gli uomini che ricevevano "il due di picche", come si diceva all'epoca.

Tanti i NO ricevuti (tantissimi anche dal sottoscritto) e tanti sogni spezzati.

Ma poi passava e via si ricominciava la ricerca della nuova possibile conquista, quella che ti faceva svolazzare le farfalle nello stomaco.

E' comunque molto difficile accettare un NO ma lo è altrettanto affermarlo; un po' per il rischio di essere classificata negativa, un po' per il timore di fare soffrire l'altra persona.

Ricordo anche dei "predatori seriali", gli appassionati di statistica, che nell'arena della mega discoteca "la chiedevano a tutte" perché prima o poi, "una su mille cascava nella rete".

Niente di strano e niente di violento, solo un gioco di ruolo.

E' questo, in sintesi, quello che Catherine Deneuve e le altre cento intellettuali francesi hanno voluto sottolineare con il "manifesto" pubblicato su "Le Monde" schierandosi apertamente contro questa violenta ondata di "puritanesimo".

«Lo stupro è un crimine, ma tentare di sedurre qualcuno, anche ostinatamente o in maniera maldestra, non lo è, come la galanteria non è un'aggressione machista», si legge sul manifesto.

Per le firmatarie, pur lodando «una legittima presa di coscienza delle violenze sessuali esercitate sulle donne, in particolare in ambito professionale», «questa liberazione della parola è diventata oggi il suo contrario: intimidiamo le persone affinché parlino "correttamente", mettiamo a tacere chi non si allinea e quelle donne che rifiutano di conformarsi sono considerate traditrici e complici». «Gli uomini - aggiungono - sono stati puniti sommariamente, costretti alle dimissioni quando tutto quello che hanno fatto è stato toccare il ginocchio di qualcuna o cercare di rubare un bacio, parlato di argomenti intimi durante cene di lavoro o aver inviato messaggi a connotazione sessuale a donne per la quale l'attrazione non era reciproca».

Parole che hanno fatto infuriare le "femministe" dure e pure.

A capeggiare la replica femminista, - come riportato dall'ANSA nel pezzo firmato da Paolo Levi da Parigi - è stata la militante Caroline De Haas, che ha raccolto una trentina di firme per denunciare l'iniziativa di Deneuve & C.. La De Haas, intervistata da France Info, ha detto fra l'altro: "Le firmatarie della tribuna su Le Monde sono per la maggior parte delle recidive in materia di difesa di pedo-criminali o di apologia dello stupro". "Questa tribuna - si legge nella dura replica ripresa da tutti i media - sembra un po' quel collega fastidioso, quello zio noioso che non capisce quello che sta accadendo. Appena si fa un passo avanti nell'eguaglianza, anche se di mezzo millimetro, delle anime pure ci mettono subito in guardia sul fatto che rischiamo di cadere nell'eccesso. Ma nell'eccesso ci siamo in pieno, in Francia ogni giorno centinaia di migliaia di donne sono vittime di molestie, decine di migliaia di violenze, centinaia di stupri. Ogni giorno. La caricatura è questa".
Insomma, "i maiali e i loro alleati/e si preoccupano - concludono le femministe - e fanno bene. Il loro vecchio mondo sta per scomparire. Lentamente, troppo lentamente, ma inesorabilmente. Qualche reminiscenza polverosa non cambierà niente, anche se pubblicata su Le Monde".

In conclusione, ognuno giudichi liberamente da che parte stanno gli eccessi. Personalmente rivendico di essere persona seria e a posto, che nel gioco della seduzione ha sempre trovato il piacere anche nelle innumerevoli delusioni.

Il NO è un diritto ma il fatto di "provarci" non deve mettere a rischio l'onorabilità e soprattutto di essere tacciato per "maiale" o ancor peggio di "pedo-criminalità".

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