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Parmigiano Reggiano: Carlo Mangini nuovo direttore marketing, trade marketing e sviluppo commerciale del Consorzio. Manager ligure laureato in economia aziendale all'università di Genova, Mangini ha una lunga esperienza nel settore alimentare. Il suo incarico sarà pienamente operativo dal 14 marzo 2019.

Reggio Emilia, 6 marzo 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha istituito un nuovo ruolo direttivo al quale affidare le politiche di sviluppo commerciale, di valorizzazione del marchio e di rafforzamento di tutto il team dedicato alla gestione degli investimenti di marketing. Un potenziamento che si inserisce nel solco della politica innovatrice inaugurata dal presidente Nicola Bertinelli al momento del suo insediamento, avvenuto ad aprile 2017.

Il nuovo ruolo direttivo è stato affidato a Carlo Mangini, manager ligure laureato in economia aziendale all'università di Genova. Mangini ha maturato lunga esperienza nel settore del largo consumo contribuendo - prima come direttore commerciale e infine nel ruolo di direttore generale commerciale - alla crescita di un marchio leader in uno dei mercati più dinamici dell'alimentare, quello della frutta secca e disidratata.

Il profilo professionale richiesto dalla presidenza doveva avere una consolidata esperienza nel settore dell'agrifood, ottime relazionali con le principali insegne distributive e una chiara visione degli scenari commerciali in modo da anticipare le risposte attese dal consumatore. Tutte caratteristiche che sono state riscontrate nella figura di Carlo Mangini e che sono state alla base dei suoi recenti successi professionali.

Partecipando ad un recente comitato esecutivo ed al CDA del 25 febbraio 2019, Mangini ha avuto l'opportunità di indicare alcune aree progettuali che impegneranno la sua direzione, ricevendo la condivisone di tutti i consiglieri presenti.

Il suo incarico sarà pienamente operativo dal 14 marzo 2019, data che coinciderà con la presenza del Consorzio ad un importante convention che si terrà a Milano e a cui parteciperanno tutte le principali imprese produttive e distributive del largo consumo.

 

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Oltre 95 mila voti per 200.000 aiuti concreti la raccolta solidale realizzata grazie ai Fondi UniCredit Carta E. Diciassette le Organizzazioni Non Profit premiate in Emilia Romagna per un totale di circa 24mila euro.

Oltre 95 mila voti in 51 giorni, 177 Organizzazioni Non Profit premiate, una media giornaliera di oltre 1.900 voti e quasi 120.000 euro di donazioni aggiuntive raccolte da oltre 5.500 sostenitori. Sono questi i numeri della decima edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione "1 voto, 200.000 aiuti concreti - Un gesto che arriva al cuore" organizzata da UniCredit, alla quale hanno preso parte 1.460 Organizzazioni Non Profit presenti sul sito www.ilmiodono.it.

In Emilia Romagna, 17 associazioni si sono aggiudicate il dono di UniCredit per un totale di circa 24mila euro.
Grazie a questa iniziativa, anche quest'anno la Banca ha premiato diverse realtà impegnate nel Non Profit, mettendo a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando le carte di credito UniCreditCard Flexia Classic Etica, UniCreditCard Visa Infinite in versione Etica e UniCreditCard Business Aziendale in versione Etica, senza costi aggiuntivi per il titolare.

Dallo scorso 12 dicembre, clienti e non di UniCredit, tramite il sito www.ilMioDono.it  - la piazza virtuale realizzata da UniCredit per facilitare l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono sostenere questo settore - hanno potuto esprimere la loro preferenza per una delle associazioni in gara votando e contribuendo con una donazione. Il voto è stato possibile attraverso le principali piattaforme social (Facebook, Twitter e Google) o via e-mail.

Le 177 Organizzazioni che hanno consuntivato almeno 150 punti e un minimo di 5 "Donazioni Plus", come previsto dal regolamento, sono state ammesse nella rosa delle aggiudicatarie del dono di UniCredit. È possibile prendere visione della classifica collegandosi al sito www.ilMioDono.it 
I 200 mila euro di quest'anno, sommati agli importi delle edizioni precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l'iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a oltre 2.600.000 euro la somma complessivamente distribuita dal 2010.

Destinazione Po: a Parma giovedi' 7 marzo l'autorità di distretto presenterà il piano strategico per la difesa e lo sviluppo del territorio nell'area del grande fiume.

All'iniziativa, che si terrà a Palazzo Soragna a partire dalle 9, realizzata con il supporto della L6 WP1 del Progetto Creiamo PA e con il sostegno dell'UPI, è prevista la partecipazione di numerosi e qualificati portatori d'interesse di tutta l'estesa area distrettuale, istituzioni e membri del Governo.

Parma, 6 Marzo 2019 – L'Autorità di Distretto del Fiume Po presenterà agli stakeholder nazionali e locali il percorso di consultazione che porterà alla definizione del nuovo Piano Strategico di Gestione delle Acque per il triennio 2019-2021: domani, giovedì 7 marzo, a Parma, nella sede e con il sostegno dell'Unione Parmense degli Industriali, si svolgerà il workshop tematico "Destinazione Po – Piano Strategico di Gestione delle Acque del Distretto – Attività 2019-2021" una sorta di riunione degli Stati Generali di tutta l'area interessata dalla rilevante azione di pianificazione.

Quella organizzata nella location di Palazzo Soragna, in Strada al Ponte Caprazucca a Parma a partire dalle ore 9, sarà una giornata di approfondimento dedicata alla conoscenza delle diverse attività di pianificazione e gestione della risorsa idrica nonché ai numerosi progetti di sviluppo ideati e realizzati dall'Autorità di Distretto del Fiume Po. Era dunque fondamentale coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati dall'aggiornamento dei nuovi Piani al fine di trarre una complessiva, ma approfondita valutazione di molteplici scenari socio-economico-ambientali.

Si parlerà di analisi e di gestione del rischio alluvioni, di bilancio idrico anche in relazione ai repentini mutamenti climatici e al ruolo operativo dell'Osservatorio e nel dettaglio sarà presentato il ricco calendario delle attività del prossimo triennio. Manifesto per il Po, il progetto di riciclo e lotta agli inquinanti da plastiche "Un Po d'Amare", il progetto Vento, la Consulta della Pesca e Lotta al bracconaggio, il mondo delle produzioni di eccellenza agro-industriali, la gestione di un'efficiente distribuzione delle acque dei Consorzi di bonifica e della candidatura del tratto del medio Po denominato Po Grande a Riserva Mab Unesco.

Vasta la platea di invitati, tra cui i principali stakeholder istituzionali e tecnici del settore idrico e non solo.

L'introduzione della giornata, dopo i saluti di benvenuto della Presidente dell'UPI Annalisa Sassi, sarà curata dal Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli. La mattinata, coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, vedrà alternarsi al microfono diversi relatori sui vari temi indicati:

- ACQUA E PIANIFICAZIONE Michela Miletto, Unesco Deputy World Water Assessment Programme;

- MANIFESTO PER IL PO Luca Imberti, Presidente Manifesto per il Po;

- CONTRATTO DI FIUME Gabriela Scanu, Osservatorio Nazionale Contratti di Fiume MATTM;

- AGRICOLTURA TRA SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ Ettore Prandini, Presidente Nazionale COLDIRETTI;

- CONSORZI DI BONIFICA: EFFICIENZA NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RISORSA IDRICA Francesco Vincenzi, Presidente nazionale ANBI (Consorzi di Bonifica).

Alla presenza di numerosi figure istituzionali la sessione sarà conclusa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Guido Guidesi.

"Per il Distretto del Po – ha rimarcato il Segretario Generale in sede di presentazione dell'iniziativa – quella del 7 marzo all'Upi sarà un'occasione rilevante per mostrare e concertare con i portatori di interesse i numerosi campi di azione e di programmazione all'interno dei nuovi ed estesi confini del neonato Distretto, che oggi vanno dalla Valle d'Aosta alle Marche, dopo il riassetto e l'accorpamento delle soppresse Autorità di Bacino".

L'evento, cui è invitata la stampa, sarà rivolto alle Amministrazioni regionali e locali, tra i quali Regioni, Province, Comuni, Anci, Uncem, Università, Ordini professionali, Cnr, Consorzi di Bonifica, Aipo, Consorzio del Ticino, Associazioni agricole e ambientaliste. Si tratta in larga misura dell'insieme degli stakeholder che saranno chiamati successivamente a portare i propri contributi e osservazioni proprio per migliorare la pianificazione distrettuale, la sua efficacia e il coinvolgimento degli attori che saranno chiamati a recepirne le indicazioni nei propri strumenti di settore.

All'evento è possibile iscriversi sulla piattaforma di Eventbrite (ISCRIVITI); oppure inviando una mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , specificando il titolo dell'evento "Destinazione Po".

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Martedì, 05 Marzo 2019 16:27

Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili

In flessione il latte spot e il burro mentre restano stabili il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

di Virgilio Parma 5 marzo 2019 -

LATTE SPOT Tendenza lievemente negativa per il latte spot. Cede tra 43,30 e 44,33€/100 litri di latte, e anche il latte intero pastorizzato spot estero prosegue, per la terza settimana consecutiva, la discesa del prezzo che si adagia all'interno della forbice tra 36,60 e 37,63 €/100 litri di latte. Non si attenua la flessione (-2,9%) del prezzo del latte scremato spot estero che scende tra 17,08 e 18,11€/100litri di latte.

BURRO E PANNA Scivola di 10 centesimi il prezzo del burro quotato a Milano. 4 centesimi lasciati sul terreno dalla Crema a uso alimentare mentre è rimasto inalterato il prezzo della Panna quotata a Verona. Tiene il prezzo dello zangolato parmense , ormai ai minimi storici.

Borsa di Milano 4 marzo 2019:
BURRO CEE: 3,90 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,15 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,30 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,10 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,92 €/Kg. (-)
MARGARINA febbraio 2019: 0,87 -0,93€/kg (=)

Borsa Verona 4 marzo 2019: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,85-1,95€/Kg. (=)

Borsa di Parma 1 marzo 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,80 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 5 marzo 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,80 - 1,80 €/kg.

GRANA PADANO Milano 4 marzo 2019 - Lieve frenata del prezzo del Grana Padano. Confermati tutti i prezzi.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 - 8.0 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,35 - 8,55 €/Kg. (=)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 - 9,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50-6,65 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO Parma 1 marzo 2019 - Prezzi stabili per il Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 -11,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 -11,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 12,10 - 12.55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,85 - 13,35 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,85 - 14,25 €/Kg. (=)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

 

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(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

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http://mulinoalimentare.it

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Sappiamo bene che, oggi come oggi, la tecnologia e internet stanno prendendo sempre più piede nelle nostre vite. Lo si nota anche semplicemente riflettendo sul fatto che ormai tutti hanno uno smartphone sempre connesso alla rete, ai social network e così via.

Il mondo di internet, quindi, è sempre più vicino a quello reale ed è proprio per questo modo che, quando si devono effettuare delle ricerche, si fa sempre più uso di Google e dei vari motori di ricerca.

A tal proposito, ci si domanda spesso quali siano i siti più in voga al momento. Capire quali sono le tendenze da questo punto di vista può anche aiutare chi desidera avviare un proprio progetto online. Conoscendo i gusti del pubblico è più semplice, infatti, andare a individuare un segmento di mercato nel quale inserirsi.

I siti che vanno per la maggiore in Italia

Cosa cercando gli italiani quando sono connessi a internet tramite il proprio pc, il proprio smartphone, un tablet e così via? Questa è la domanda che ci si deve porre e alla quale bisogna trovare una risposta.

Sono tanti i siti che vanno per la maggiore nel nostro paese e tra questi spuntano, soprattutto, i siti multi-argomento. Si tratta, quindi, di risorse molto utili per trovare dritte e consigli in merito a tecnologia, ma anche salute, benessere, moda e molto altro ancora. Un valido esempio può essere il sito Interrogati, che racchiude in sé una serie di sezioni, tutte molto importanti, all'interno delle quali è possibile trovare esattamente il consiglio che si cerca. Si possono, quindi, trovare le risposte a diverse domande di cultura, medicina, sport, si possono trovare consigli utili e molto altro ancora. Una risorsa da tenere sempre a mente.

Accanto a questa tipologia di siti, ci sono anche quelli dei vari giornali. Oggi come oggi, infatti, si tende a informarsi leggendo quelle che sono le versioni online dei quotidiani e questo soprattutto grazie, anche, alle condivisioni sui social network delle varie notizie. Anche questa tipologia di sito, quindi, è apprezzata dagli italiani, che tendono sempre più a informarsi in questo modo.

Naturalmente, anche i blog di moda e fashion vanno per la maggiore e fanno il pari con la diffusione di Instagram, altro social network che, al pari di Facebook, è sempre più diffuso e utilizzato, non solo dai giovanissimi.

Molto bene anche i siti che parlano di cucina. Del resto il nostro paese rimane sempre molto attaccato alla tradizione gastronomica e si è sempre alla ricerca di nuove e interessanti idee. Questa tipologia di sito, quindi, oltre a essere molto cliccata e anche decisamente molto amata dal pubblico di frequentatori di internet.

Altri siti che vanno forte in Italia

Quali sono gli altri siti che vanno forte nel nostro paese? Senza dubbio quelli che cercano di rispondere alle domande che ciascuno si pone. Per questo motivo, i siti e i blog di viaggi sono ancora molto apprezzati, perché riescono a dare delle dritte a chi deve partire e perché fanno viaggiare con la mente coloro i quali, invece, non possono farlo nell'immediato.

Bene anche i siti di sport, specialmente quelli che si occupano di calcio, lo sport nazionale e quello più amato. Anche i siti che parlano di musica sono apprezzati, sebbene non più come una volta.

 

 

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Il Parmigiano Reggiano è il formaggio DOP che vanta la più elevata produzione in aree di montagna: oltre il 20% delle forme proviene da zone appenniniche. Il Consorzio sarà presente con il Parmigiano Reggiano "Prodotto di Montagna" allo stand D/54.

Reggio Emilia, 5 marzo 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà protagonista con il "Prodotto di Montagna" a PITTI TASTE, il Salone dedicato alle eccellenze del gusto, dell'Italian lifestyle e del design della tavola. La quattordicesima edizione del salone si terrà da sabato 9 a lunedì 11 marzo 2019 alla stazione Leopolda di Firenze.
Per l'occasione, Aldo Bianchi - Responsabile dell'analisi sensoriale del Consorzio Parmigiano Reggiano - presenterà una selezione di Parmigiano Reggiano "Prodotto di Montagna" presso lo stand D/54.
Il Parmigiano Reggiano è il formaggio DOP che vanta la più elevata produzione in aree appenniniche: sono ben 110 i caseifici e oltre 1.200 gli allevatori che, con 65mila bovine e 400mila tonnellate di latte prodotte ogni anno, contribuiscono a fortificare l'economia del territorio montano di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

Il Consorzio nel 2015, con l'obiettivo di sostenere il valore aggiunto del formaggio prodotto in montagna, oltre a quanto già previsto dai Regolamenti comunitari legati all'origine, ha definito un progetto specifico che prevede una valutazione di qualità aggiuntiva da effettuarsi al ventiquattresimo mese di stagionatura. Nasce così il "Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio" proprio per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo della montagna e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate, oltre all'origine, anche alla qualità del formaggio.
Il Parmigiano Reggiano certificato "Prodotto di Montagna – progetto Qualità Consorzio" è immediatamente riconoscibile grazie al suo colore paglierino intenso dovuto ai fieni, ai prati e alle essenze presenti in montagna. All'esame olfattivo sono apprezzabili aromi di frutta fresca, spezie e brodo di carne, mentre al palato emerge l'equilibrio perfetto tra i cinque sapori (acido, salato, dolce, amaro e umami) accompagnato da una buona granulosità e solubilità.

La certificazione è rilasciata dall'Organismo di Controllo (Ocq-PR) dopo avere verificato il rispetto delle seguenti condizioni:

gli allevamenti dei produttori di latte destinato ad essere trasformato in formaggio atto a divenire 'Parmigiano Reggiano prodotto di montagna' devono essere ubicati all'interno delle zone di montagna: il 100% del latte viene munto pertanto nelle zone di montagna nell'alimentazione delle bovine da latte destinato ad essere trasformato in formaggio atto a divenire 'Parmigiano Reggiano prodotto di montagna', il 60% della materia secca, su base annuale, dell'alimentazione deve provenire da zone di montagna gli stabilimenti dei caseifici produttori di formaggio atto a divenire 'Parmigiano Reggiano prodotto di montagna' devono essere ubicati all'interno delle zone di montagna;

la stagionatura minima (12 mesi) della forma di formaggio atto a divenire 'Parmigiano Reggiano prodotto di montagna' deve avere luogo in stabilimenti ubicati all'interno delle zone di montagna

Al compimento dei 24 mesi di età il formaggio viene espertizzato per una seconda volta: solo al formaggio che sarà giudicato idoneo organoletticamente da un panel di esperti assaggiatori del Consorzio sarà apposto un marchio di selezione e otterrà la certificazione "Prodotto di Montagna".

Nel sito del Consorzio è presente un elenco dei caseifici con produzione certificata "Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio": http://bit.ly/2FB8JTF 

 

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Martedì, 05 Marzo 2019 09:45

Subaru richiama 1,3 milioni veicoli.

Subaru richiama 1,3 milioni veicoli. I modelli sono il Forester, l'Impreza e il più recente Crosstrek. Difetti all'interruttore dello stop dei freni auto costringono la Subaru a ordinare un richiamo di un milione e 300 veicoli negli Stati Uniti.

Difetti all'interruttore delle luci degli stop. Questo è il motivo che ha spinto la casa automobilistica giapponese a richiamare i modelli Forester, l'Impreza e il più recente Crosstrek in un periodo temporale che va dal 2006 fino al 2017.

In base alla spiegazione di Subaru, solventi contenenti tracce di silicone possono emettere dei gas in grado di filtrare negli interruttori e sospendere il contatto elettrico dei fari. L'interruzione dell'impianto elettrico collegato alle luci, ha aggiunto Subaru, non avrà comunque effetti sul funzionamento dei freni. Fino ad ora, spiega ancora Subaru, si sono verificati 33 casi negli Stati Uniti e il costruttore auto si impegna a risolvere l'anomalia.

Il richiamo è stato fatto su scala globale, ma non si conosce ancora il numero dei veicoli interessati in totale. Nell'attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo "Sportello dei Diritti", ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l'avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Subaru Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

(3 marzo 2019)

Pubblicato in Motori Emilia

Domenica 10 marzo prossimo, torna l'appuntamento con il Duathlon della Primogenita, la bella manifestazione sportiva che si svolge sotto la prestigiosa ombra di Palazzo Farnese in piazza Cittadella. Per questa quarta edizione si attendono alla partenza circa 150 atleti che percorreranno di corsa le vie del centro piacentino, da Piazza Cittadella a via Gregorio X a via della Ferma, e poi in bici sulle strade lungo le mura, da via Maculani a via XXI Aprile passando per Porta Borghetto

Anche quest'anno non mancheranno all'appello gli atleti piacentini tra cui Tania Molinari, già vincitrice della passata edizione e Michele Pezzati, entrambi in questa stessa gara lo scorso anno si erano laureati campioni provinciali di specialità.

La competizione sportiva ha sempre suscitato in tutti le edizioni un ottimo gradimento fra i partecipanti che durante la gara possono ammirare e scoprire la città.

L'organizzazione della manifestazione come sempre sarà a cura del Piacenza Sport, capitanato dall'innarestabile presidente Stefano Bettini, che solo due settimane fa ha dato vita a Maleo (LO) ad un'altra importante gara valida come tappa del circuito Duathlon Cross nazionale e selezione degli atleti in vista del mondiale. In questa occasione ancora una volta ha ben figurato Tania Molinari conquistando il secondo posto assoluto nella gara femminile. Differentemente dalle scorse edizioni il percorso gara ha attraversato il giardino del Castello di Maleo, eccezionalmente aperto per l'occasione. La gara era intitolata alla memoria di Aaron Bertoncini l'atleta Junior che militava nelle fila del Piacenza Triathlon ma tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale poco prima della sua prima convocazione proprio nella nazionale di Duathlon Cross.

Il Duathlon della Primogenita a Piacenza avrà inizio domenica mattina a partire dalle ore 12,30 per l'inizio della gara femminile e, a salle 14,00 quella maschile.

La premiazione sarà nella palestra Mazzini alle ore 16,30

DUATHLON LA PRIMOGENITA 10 MARZO 2019
PROGRAMMA
RITROVO: Piazza Cittadella (PC)
Distribuzione pacchi gara dalle ore 10,45 fino alle ore 11,45
ZONA CAMBIO(Piazza Cittadella): apertura ore 11,00, chiusura ore 12,00.
BRIEFING: ore 12,10 piazzale zona cambio
SPUNTA FEMMINILE: ore 12.15
PARTENZA: 1° batteria femminile ore 12,30
SPUNTA MASCHILE: ore 13.50
PARTENZA: 2° batteria maschile ore 14,00
Ritiro bici dalla zona cambio fino alle ore 16.00 poi sarà incustodita
PASTA PARTY: alle ore 14.00 per le donne e alle ore 16.00 per gli uomini
PREMIAZIONI : ore 16,30 Palestra Mazzini

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Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza

Il dollaro statunitense e lo yen hanno preso leggermente quota nelle ultime ore in seguito a un aumento delle tensioni internazionali dopo che il Pakistan ha dichiarato di aver abbattuto due aerei indiani: una escalation di tale rapporti potrebbe dunque continuare a sostenere il ricorso a valute di rifugio sicuro come – appunto – quella statunitense e quella giapponese.

Da quanto sopra ne è derivato che l'indice del dollaro contro un paniere di sei valute principali è salito dello 0,15% a 96,155 punti, riducendo alcune delle perdite del giorno precedente. L'indice aveva infatti perso lo 0,4% durante la notte prima, quando diminuì a 95,948 punti, il valore più basso dal 5 febbraio, dopo che il presidente federale Jerome Powell ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti sarebbe rimasta "paziente" su ulteriori aumenti dei tassi di interesse, sposando così un nuovo e più trasparente approccio da "colomba".

Dal canto suo, l'euro ha perso lo 0,1% a 1,1377 dollari, con la valuta verde che – come abbiamo già rammentato – attira propensioni maggiori in tempi di tensioni politiche e turbolenze di mercato a causa della sua elevata liquidità. Lo yen, che viene percepito come un altro porto sicuro per gli investimenti, è intanto salito a 110,38 unità per dollaro dalla chiusura del giorno precedente di 110,585, apprezzandosi anche nei confronti dell'euro.

Tornando all'evento in apertura del nostro odierno approfondimento, come ci rammenta Comefaretradingonline.com il Pakistan ha abbattuto due jet indiani il giorno dopo che aerei da guerra indiani avevano colpito all'interno del territorio del vicino per la prima volta dalla guerra del 1971, spingendo così le principali potenze mondiali ad esortare i rivali, armati di strumenti nucleari, a mostrare moderazione.

Finora la reazione del mercato Forex sulle principali valute è stata relativamente limitata, poiché le tensioni tra i due Paesi erano già elevate e dunque già "prezzate" dagli investitori. Dunque, l'attenzione sarà ora principalmente focalizzata sul fatto che il conflitto possa o meno mostrare dei segni di escalation, che tutte le principali parti internazionali cercano ovviamente di evitare. La rupia indiana è intanto scesa dello 0,4% a 71,36 per dollaro.

Per quanto attiene le altre valute, il dollaro australiano, tipicamente sensibile ai cambiamenti nel sentiment del rischio globale, è passato da un minimo di $0,7182 verso uno scatto particolarmente importante. La sterlina è stata poco scambiata a $1.3249 dopo esser cresciuta più dell'1 per cento durante la notte ad un picco di cinque mesi a questa parte, pari a $1.3288.

Ricordiamo come sulla sterlina pesano principalmente le evoluzioni in ottica Brexit. Martedì che il primo ministro britannico Theresa May ha offerto ai legislatori la possibilità di votare per ritardare il termine di uscita dall'area UE, aprendo pertanto ufficialmente alla possibilità di evitare un abbandono da Bruxelles in maniera caotica.

Rimane ora da comprendere che cosa accadrà nel corso dei prossimi giorni, e se il premier May riuscirà o meno ad avere un deciso supporto che permetterà al primo ministro di poter negoziare con maggior vigore tali termini con la controparte comunitaria

Pubblicato in Economia Emilia
Martedì, 05 Marzo 2019 06:01

Mais: concimare bene per raccogliere meglio

La concimazione del mais è uno degli elementi fondamentali che determinano le rese produttive e la qualità finale

PARMA – Le analisi dei laboratori di ricerca del Consorzio Agrario di Parma, in collaborazione con i dipartimenti accademici, ci consegnano un panorama provinciale del nostro comprensorio che evidenzia una sostanziale carenza di alcuni elementi rilevanti nei terreni a vocazione agricola.

In particolare si confermano determinanti, se non decisivi, gli apporti e soprattutto le capacità di assimilazione delle colture di quantità adeguate di potassio e di fosforo.

Il "caso" mais, per esempio, risulta quanto mai esemplificativo. Nelle piantagioni infatti si tende ad apportare molte unità di azoto tralasciando una giusta distribuzione di tutti gli altri elementi necessari.

Tornare ad effettuare la concimazione di fondo con concimi ternari diventa quindi sempre più importante per evitare di asportare continuamente elementi essenziali nel terreno che lo potrebbe portare ad un progressivo impoverimento. Le possibili criticità produttive e qualitative del mais dipendono da una serie di fattori di differente natura: Clima: influiscono sulla temperatura del terreno durante la germinazione e sulle escursioni termiche notturne che facilitano la crescita della pianta. Risorsa idrica: la disponibilità di acqua è essenziale per una corretta vigoria della pianta e facilita l'assimilazione dei nutrienti.

Corretta nutrizione: apportare tutti i nutrienti al mais permette una florida crescita in tutte le fasi di sviluppo. Biotici: l'attacco di patogeni, quali Piralide, Diabrotica od Elateridi, può causare danni quantitativi e qualitativi della granella e facilitare l'ingresso di funghi che portano ad un innalzamento delle aflatossine. Fornendo tutti gli elementi necessari, il mais cresce nelle migliori condizioni nutrizionali e si riduce uno dei principali fattori di stress. Gli esperti del CAP sono a disposizione per qualsiasi tipologia di consiglio mirato.