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La nota della Gilda Insegnanti di Parma sul "Patto per la Scuola" -

Parma, 4 giugno 2014 -

E' stata diffusa la notizia che l'Amministrazione comunale di Parma ed un nutrito gruppo di dirigenti scolastici, insieme ad altri soggetti, avrebbero sottoscritto un "Patto per la Scuola": è grave che un'iniziativa di questo genere non abbia coinvolto anche quelli che la scuola la fanno, gli insegnanti.

I docenti italiani ai tavoli istituzionali sono rappresentati da cinque organizzazioni firmatarie del contratto di categoria, da quanto ci risulta chi ha portato avanti le trattative per addivenire alla sottoscrizione di questo "patto" parmigiano, ha scelto, forse senza rendersi conto del vulnus che ha creato di non coinvolgere tutte e cinque le organizzazioni titolari della rappresentanza collettiva. Almeno la Gilda degli Insegnanti è stata esclusa, eppure è l'unica del comparto scuola che si fregia di rappresentare esclusivamente i docenti, ed in particolare quelli della scuola statale. Al di là della scelta politica che ci inorgoglisce, per il semplice fatto che essa dimostra che siamo distinti e distanti dalle formazioni politiche, passate e presenti, sussiste un problema giuridico che in questo caso riguarda l'Amministrazione Scolastica territorialmente competente:
il Contratto Collettivo Nazionale prevede chiaramente che quando un funzionario istituzione intende sottoscrivere un accordo con altre istituzioni, che in qualche modo preveda il coinvolgimento del personale docente, deve fare una semplice informazione preventiva alle rappresentanze sindacali, altrimenti l'atto dal punto di vista formale non impegna gli insegnanti.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams di Parma, a tal fine precisa: "E' la terza volta di seguito che si comportano così, lo hanno fatto per il protocollo sui farmaci, per l'avvio di Giocampus e adesso per questo Patto di cui ci sono ignoti i contenuti, e che magari avremmo anche condiviso. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, a questo punto ci chiediamo se non sia il caso che il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, quale autorità gerarchicamente superiore, non provveda ad intervenire. In tema di relazioni sindacali il comparto scuola a Parma sembra viaggiare per conto suo rispetto al resto della nazione, è bene chiarire che eventuali coperture politiche a questo modo di fare non ci riguardano".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

La Gilda degli Insegnanti di Parma rende noto di aver formalizzato alle autorità competenti una richiesta, relativa al comportamento di un'addetta dell'ente Invalsi, affinché vengano adottati i più opportuni provvedimenti nei confronti della stessa.

Parma, 30 maggio 2014 -

Il comunicato -

La Gilda dopo aver effettuato un accesso agli atti amministrativi in una scuola parmense è venuta in possesso di una mail, in cui la referente dell'ente Invalsi invitava esplicitamente, senza mezzi termini, i dirigenti scolastici ad eludere le competenze del collegio dei docenti, che è competente a deliberare in merito all'adesione delle scuole ai progetti, di qualsiasi tipo, proposti da organismi esterni. La Gilda rileva che qui nel Parmense i dipendenti dell'Invalsi ed i loro preposti hanno un comportamento assurdo, vogliono relazionarsi con il mondo della scuola eludendo le rappresentanze del corpo docente. Un comportamento paradossale. L'Invalsi è l'unico ente pubblico che a Parma non intrattiene alcuna tipo di relazioni sindacale. Addirittura coloro che sono responsabili dell'Invalsi, rifiutano di adempiere a tutte le procedure burocratiche relative alle loro attività di rilievo statistico, pretendendo che siano le scuole ad accollarsi gli oneri. I docenti quando fanno evincere queste incongruenze, che sono un chiaro sintomo di svalutazione ed abbassamento dei livelli qualitativi della scuola, vengono talvolta colpiti da sanzioni disciplinari.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda Unams, precisa: "Non sappiamo chi politicamente abbia dato garanzie a queste persone dell'Invalsi di avere nel nostro territorio un comportamento così sbarazzino, per quanto ci riguarda noi non conosciamo nessuno, né abbiamo mai definito alcunchè in merito all'azioni messe in atto dall'Invalsi, è reagiamo di conseguenza".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti sull' ente di ricerca Invalsi, che rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti -

Parma, 21 maggio 2014 -

La Gilda degli Insegnanti intende ribadire che l'ente di ricerca Invalsi, rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti di Parma e provincia: i docenti pur non avendo alcun rapporto contrattuale con quella istituzione, vengono praticamente costretti a prestare attività impiegatizia per l'Invalsi, talvolta, con metodi assai discutibili che sarebbero meritevoli di approfondimenti anche giudiziari. Considerando che vengono turbarti e distolti dalle lezioni, creando anche un danno ai ragazzi. La Federazione Gilda Unams ha formalmente chiesto ai dirigenti dell'Invalsi l'avvio di relazioni formali con le rappresentanze di categoria, ha anche chiesto ai dirigenti scolastici di rivendicare dallo stesso ente risorse per sopperire agli oneri economici che le scuole sono costrette ad accollarsi per le attività che sono di competenza dell'Invalsi stesso, che ribadiamo è un ente esterno ed autonomo rispetto alle scuole.
Per gravi vicende avvenute nel passato qui a Parma e nel Parmense, in merito al prevaricazioni non conformi al buon senso ed al galateo, su istanza della Gilda Unams sono state presentate anche due interrogazioni parlamentari. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, tiene a precisare: "Questi signori che gestiscono l'Invalsi parlano di merito e valutazione delle scuole, nonostante siano stati nominati dalla politica e non hanno nel loro galateo l'uso di remunerare chi deve lavorare per loro. Inoltre è bene chiarire che non trattandosi di insegnanti, si tratta di profani del mondo della scuola vorremmo almeno conoscerli, o magari parlare con i politici che li hanno messi li".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi -

 

Parma, 14 maggio 2014 -

Il comunicato della Gilda insegnanti -

 

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi, quiz a crocette predisposti dall'istituto di ricerca che è uno dei tanti carrozzoni pubblici, sperpero di soldi del contribuente. A Parma succede qualcosa di particolare, rispetto all'Invalsi:


1) da tempo la Gilda, in rappresentanza degli insegnanti chiede un incontro con i dirigenti dell'ente di ricerca, per concordare il lavoro che esso richiede. In pratica i dirigenti dell'Invalsi, pretendono che tutte le incombenze burocratiche e amministrative vengano svolte a carico delle scuole. Loro non provvedono ad incaricare i loro dipendenti, scaricano sugli altri. In alcuni casi i dirigenti scolastici, probabilmente a loro volta intimoriti, non sapendo come fare per trovare manovalanza gratuita, intimoriscono il personale paventando provvedimenti disciplinari pur sapendo che un ente di ricerca non ha il potere di usare, gratis, persone di altre istituzioni. Una sorta di caporalato idecente.


2) Su questa vicenda al Senato, su istanza della Gilda, è ancora in itinere un'interrogazione parlamentare della Sen. Adele Gambaro, per un episodio avvenuto lo scorso anno alla Direzione Didattica Fratelli Bandiera, dove un docente è stato colpito da un provvedimento disciplinare, per non aver lavorato per conto dell'ente Invalsi. A sanzionarlo un preside che è anche assessore del Pd, aspetto che dà un'evidente valenza politica all'accaduto. Infatti i vertici dei partiti politici non hanno mai imposto all'Invalsi di confrontarsi con le rappresentanze dei docenti.


3) Recentemente un'altra interrogazione parlamentare è stata presentata dall'On. Ivan Catalano perché compiendo un formale accesso agli atti, abbiamo potuto constatare che una funzionaria dell'Invalsi, aveva suggerito al dirigente dell'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro, addirittura di eludere le competenze del Collegio dei Docenti, competente a deliberare in merito all'adesione ai progetti didattici. In quel caso l'Invalsi aveva proposto un'iniziativa grazie alla quale esso incassa finanziamenti europei.


4) Abbiamo chiesto infruttuosamente a tutti i dirigenti delle scuole parmensi di rivolgersi all'Invalsi affinché si faccia carico degli oneri, che talvolta le scuole si devono accollare per soddisfare l'attività che viene imposta in nome dell'Invalsi.


Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams: "Preciso noi non siamo contro le rilevazioni statistiche, ma visto che intaccano le mansioni e le competenze dei docenti, non solo il diritto ma anche la buona educazione richiede che il tutto sia almeno concordato".

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)

 

La Gilda degli Insegnanti accoglie con soddisfazione la possibilità di incrementare il tempo pieno nella scuola primaria.

 

Parma, 12 maggio 2014 -

 

Comunicato di Gilda Insegnanti -

Ciò è stato possibile in alcune realtà scolastiche del territorio provinciale, che rientrano nei parametri, stringenti, previsti dal Ministero dell'Istruzione per ottenere classi a tempo pieno. Sono interessati gli Istituti Comprensivi “Bocchi” e “Ferrari” di Parma, di Collecchio, Fontanellato e San Secondo, e non è escluso che altri incrementi si possano avere con ulteriori risorse di organico che potrebbero essere disposte nei prossimi mesi dagli organi centrali. E' stata anche disposta la chiusura del plesso di Mormorola, nel comune di Valmozzola, a causa della denatalità c'erano solo quattro bimbi iscritti, che verranno indirizzati verso gli altri plessi dell'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro. Abbastanza positivo, per quanto riguarda la scuola primaria, il commento della Gilda Unams che per il tramite del coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, apprezza il fatto che in questo ordine di scuola l'organico provinciale dei docenti in provincia di Parma non cala, anche se ci saranno degli adattamenti a causa di un minore numero di bambini che arriveranno in prima negli Istituti comprensivi di Busseto e “Micheli” di Parma. 

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

Il comunicato della Gilda Insegnanti sul comportamento anomalo dell'ente INVALSI nel Parmense -


Parma, 31 marzo 2014 – 


La Gilda degli Insegnanti ha raccolto varia documentazione, mediante formale accesso agli atti, appurando che persone preposte dall'ente di ricerca Invalsi hanno contattato qualche dirigente scolastico parmense invitandolo esplicitamente ad eludere le competenze del Collegio dei Docenti. In pratica l'Invalsi ha la pretesa che le istituzioni scolastiche di Parma partecipino alle attività che esso propone, in particolare un'attività denominata "Valutazione e Miglioramento", senza che l'organo competente a deliberare, il Collegio dei Docenti, possa decidere in merito. A tal proposito l'On. Ivan Catalano (Gruppo Misto) ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione, scrive:: "... l'ente di ricerca Invalsi avrebbe suggerito di non sottoporre l'adesione al progetto alla deliberazione del collegio dei docenti; 
l'articolo 6 del DPR 275/99 che disciplina i processi decisionali inerenti all'autonomia didattica ed organizzativa, di ricerca e sperimentazione specifica che le istituzioni scolastiche, nelle loro articolazioni collegiali, curano la ricerca valutativa insieme alla progettazione formativa"- e precisa inoltre- "l'Invalsi, che impropriamente viene percepito quale organismo gerarchicamente superiore da taluni uffici scolastici, ad avviso dell'interrogante ha indotto in un'erronea buonafede alcuni funzionari in merito alla competenza a deliberare da parte del collegio dei docenti". L'On Catalano nell'interrogazione lamenta anche che: "L'ente Invalsi è l'unico organismo pubblico che opera in provincia di Parma senza intrattenere alcun tipo di relazioni sindacali", ed infine chiede "quali iniziative si intendano intraprendere, nei confronti dei preposti dell'Invalsi i quali trasmettendo una comunicazione, ad avviso dell'interrogante impropria, hanno creato turbamento nella serenità delle istituzioni scolastiche ed un poco opportuno inasprimento nelle relazioni tra l'amministrazione scolastica periferica e le rappresentanze sindacali". Salvatore Pizzo coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams, in merito alla questione dice: "L'Invalsi se vuole operare con gli insegnanti di Parma non può pensare di agire senza trattare con le rappresentanze di categoria, si diano una regolata perché gli sponsor politici che hanno, per quanto ci riguarda non ci creano sudditanza psicologica".

 

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Gilda Insegnanti: "Due mesi fa avevamo chiesto gli atti di rito e non sono mai arrivati. Eppure per il bilancio che ha sembra la "scuola di zio Paperone", ben vengano i controlli della Guardia di Finanza" -

Parma, 26 marzo 2014 -

 

La nota stampa della Gildda Isegnanti -

Riteniamo una cosa molto importante il fatto che le Fiamme Gialle stiano eseguendo controlli che riguardano la Scuola Europea di Parma, circa due mesi fa avevamo sollecitato atti che fanno parte delle normali relazioni tra rappresentanze firmatarie del comparto scuola ed amministrazione, quali l'informativa preventiva sull'organizzazione annuale e l'informativa successiva, sui compensi accessori pagati al personale, nell'anno scolastico precedente, con il cosiddetto Fondo d'Istituto. Tutte le altre scuole italiane forniscono normalmente questi dati, senza bisogno di solleciti, ciò avviene in appositi incontri tra amministrazione e sindacati, in quanto obbligatori. L'unica scuola che non solo non ha convocato mai le parti sindacali, ma alla quale abbiamo dovuto mandare un sollecito, tuttora inevaso, è la Scuola europea di Parma la quale ha un bilancio di oltre 12milioni e 400mila euro. Speriamo sia fatta chiarezza anche sulla mancanza che lamentiamo e che riteniamo grave. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams: "Non ci compete addentrarci nel merito dei controlli della Guardia di Finanza, ma è evidente che certi atteggiamenti, se tenuti da un'amministrazione pubblica, significa che sono avallati anche dalla politica che sovraintende l'andamento della pubblica amministrazione, e quando si parla di scuola europea sembrano tutti uniti e felici".

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

 

Da tempo l'ente di ricerca Invalsi, per il tramite dei dirigenti scolastici, pretende dal personale della scuola statale delle prestazioni lavorative, anche se coloro ai quali si rivolge (personale docente ed amministrativo) non hanno instaurato alcun rapporto di lavoro con esso. 

Il comunicato della Gilda Insegnanti Unams Parma -

Parma, 21 marzo 2014 -

Da tempo l’ente di ricerca Invalsi, per il tramite dei dirigenti scolastici, pretende dal personale della scuola statale delle prestazioni lavorative, anche se coloro ai quali si rivolge (personale docente ed amministrativo) non hanno instaurato alcun rapporto di lavoro con esso.

 

Una formale richiesta è stata notificata al Presidente dell’Invalsi, al Direttore Scolastico dell’Emilia Romagna, al Dirigente Scolastico Provinciale di Parma, all’Aran, ai responsabili locali dei partiti politici della maggioranza di governo e per conoscenza ai dirigenti scolastici. 

 

Purtroppo i docenti spesso vengono minacciati dai dirigenti scolastici di sanzioni disciplinari le quali, anche se di dubbia legittimità, per evidenti problemi anche inerenti alle costose spese legali, non vengono impugnate dagli interessati, costretti così a subire un’evidente situazione di tipo ricattatorio, che assume aspetti di maggior  gravità visto che avviene all’interno di una pubblica amministrazione qual è quella scolastica.

 

Una sorta di  “caporalato” al quale viene preposta la dirigenza scolastica, che nel caso di specie viene demandata a reclutare manodopera intellettuale a costo zero all’interno delle scuole. Solo in alcuni casi si riesce a compensare il lavoro svolto, attingendo dal Fondo d’Istituto delle scuole.

 

Su una vicenda di questo tipo avvenuta in una scuola di Parma è in itinere anche un’interrogazione parlamentare presentata dalla Sen Adele Gambaro, iniziativa a suo tempo richiesta della Gilda di Parma. 

 

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams di Parma, sulla vicenda interviene precisando: “I preposti dell’Invalsi e i politici che li appoggiano, se vengono sul nostro territorio cercando di poter disporre a loro piacimento del personale scolastico senza contrattare alcunchè con noi, non credano che ciò sia una passeggiata, devono imparare che la gente che lavora dev’essere pagata”.  

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Di fronte al persistere della volontà di sottoporre al controllo le appartenenze sindacali (quindi di riflesso anche le tendenze politiche), la Gilda ha preso una sofferta decisione: in occasione delle prossime elezioni europee ed amministrative invita i cittadini tutti a votare per protesta "scheda nulla".

Parma, 19 marzo 2014 -

Al Convitto Nazionale Maria Luigia, domani (giovedì 20 marzo) dalle ore 8 alle 10, si terra un'assemblea del personale docente e non docente di sette scuole di Parma, essa riguarda anche gli Istituti Comprensivi "Sanvitale", "Montebello", "Puccini" e "Albertelli – Newton", il Liceo d'arte "Toschi" e il Liceo delle Scienze Umane "Sancitale". L'assemblea, che è stata indetta dalla Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams), è la seconda che si tiene in città, la prima ha coinvolto altre 11 scuole. Il personale scolastico è in fibrillazione dopo aver preso atto che le forze politiche della maggioranza di governo, nel Parmense, non riescono a fare in modo che venga garantita la libertà di opinione ai dipendenti statali, così come avviene nel resto d'Italia. Di fronte al persistere della volontà di sottoporre al controllo le appartenenze sindacali (quindi di riflesso anche le tendenze politiche), decisa dal Ministero dell'Economia che, per il tramite della Ragioneria Territoriale dello Stato, ha disposto che le adesioni e le cancellazioni dai sindacati di ogni dipendente statale, debbano essere controfirmate dai capi ufficio, la Gilda ha preso una sofferta decisione: in occasione delle prossime elezioni europee ed amministrative invita i cittadini tutti a votare per protesta "scheda nulla". Una protesta che intende sottolineare il fatto che i politici Parmensi non hanno alcuna voce in capitolo su quanto a Roma viene deciso sul territorio, questa decisione permarrà fino al ritiro o alla rettifica del provvedimento emesso lo scorso 15 gennaio. Il Coordinatore Provinciale Salvatore Pizzo, precisa: "La Gilda si è rivolta agli avvocati, ma il problema non è solo di diritto è pesantemente politico, infatti, dopo l'esperimento di Parma la stessa inquietante modalità si è diffusa anche nella vicina Piacenza. Questi politici non possono trincerarsi dietro la firma del burocrate di turno, si tratta di una decisione politica senza precedenti e che vogliono tenere sotto traccia. Stanno avvelenando il clima nella Pubblica Amministrazione, già gravata dalla scarsità di risorse. Noi non ci pieghiamo e raccogliamo il guanto di sfida".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Domenica, 16 Marzo 2014 09:53

Scuola di Mezzani. Le precisazioni di GILDA.

 

Mezzani: anche la Gilda mercoledì aveva scritto alle autorità competenti per il rischio relativo alla rimozione di amianto

Parma 16 Marzo 2014 -- - -

In merito ai rischi relativi alla rimozione dell'amianto dal tetto della palestra della scuola di Mezzani, la Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams), nella giornata di mercoledì aveva inviato una comunicazione al Comune di Mezzani, All'Asl, e per conoscenza alla dirigenza scolastica, auspicando che fossero prese tutte le misure precauzionali per garantire la sicurezza di docenti, non docenti e allievi della locale scuola primaria. Il Coordinatore Provinciale della Gilda, Salvatore Pizzo, precisa: “Esprimiamo solidarietà ai colleghi docenti ed ai genitori tutti, e ci meraviglia che i docenti della scuola non avessero ricevuto comunicazioni formali da chi di competenza. Va ricordato che spesso sfugge alle autorità ed anche alla stessa amministrazione scolastica che gli insegnanti nell'esercizio della loro funzione sono pubblici ufficiali, con poteri autoritativi e certificativi, ed in mancanza di disposizioni degli organi preposti, accorgendosi di quello che stava avvenendo, nel vuoto comunicativo, lasciati soli di fronte ad un fatto simile avrebbero potuto assumere decisioni inusuali che avrebbero creato sicuramente delle inutili difficoltà e malintesi”.