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Mercoledì, 28 Ottobre 2015 13:32

Decine di docenti parmensi senza stipendio da due mesi

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla situazione dei numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia e non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre: "Altro che Buona Scuola è un disastro!". Decreti ingiuntivi in arrivo. -

Parma, 28 ottobre 2015 -

Numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre, il Ministero dell'Istruzione non è nemmeno in grado dare una spiegazione logica a questa gravissima situazione. Parlano di "Buona Scuola", in realtà si sta determinando il caos. Nei giorni scorsi i parlamentari parmensi del Pd si erano preoccupati del solo caso dei docenti della Scuola Europea, peraltro in maniera assai "sui generis": hanno presentato un'interrogazione parlamentare pur essendo parte integrante della maggioranza, facendo parte della compagine che esprime il governo dovrebbero essere compartecipi delle decisioni. L'unica cosa che sanno fare di fronte ad una grave situazione come questa è quella di interrogare se stessi, conquistando così un po' di ribalta mediatica senza la sostanza delle cose.
La Gilda degli Insegnanti ha già chiesto un incontro urgente al Ministro, per quanto riguarda Parma il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo: "Invita i colleghi ad attivarsi per ottenere un decreto ingiuntivo, rivalendosi sulla tesoreria delle scuole e sui fondi degli uffici decentrati".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -

Parma, 27 ottobre 2015 -

La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".

Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.

La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -

Parma, 26 ottobre 2015 -

La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Docente di Traversetolo indagata, ha presentato prove agli inquirenti che si tratta di calunnia, denunciate due persone.

In merito al caso della docente di Parma accusata di aver insultato gli alunni, addebitandole addirittura dell'odio razziale. La Gilda degli Insegnanti di Parma rappresenta che già nei giorni scorsi la docente, la quale ha oltre 10 anni di insegnamento alle spalle e che è stimata pubblicamente, ha esibito alla Procura prove, audio e video che fanno emergere un quadro di normale vita scolastica. Inoltre, due persone sono state denunciate per calunnia ed un avvocato è stato segnalato all'Ordine professionale competente, per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha il sapore della chiacchiera paesana ingigantita per antipatia contro una persona.

La Gilda degli Insegnanti già de tempo segue la vita scolastica di Traversetolo e proprio in merito a comportamenti anomali, da parte di qualche persona del paese, nei confronti dei colleghi, recentemente ha prodotto un volantino dal titolo "Maleducati Basta".

Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, Salvatore Pizzo, che conosce gli atti giudiziari e la persona coinvolta, precisa: "La collega è una persona dall'eloquio forbito, ha titoli più alti di quelli usuali di un docente di scuola elementare e spesso nel corso della sua carriera è stata sempre apprezza anche dai genitori di molti alunni. Stanno distruggendo moralmente e fisicamente una persona che è portatrice sana di galateo"

Un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione diffida all'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo da parte della Gilda degli Insegnanti. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

La Gilda degli insegnanti ha inoltrato un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione, quali l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza (ex Provveditorato agli Studi), contestualmente ha diffidato l'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo (Parma) dal compiere atti di ingerenza nelle prerogative degli organismi e dei docenti del locale Istituto Comprensivo di Scuola Statale.

L'iniziativa segue una singolare mozione votata recentemente dalla maggioranza del locale Consiglio Comunale, che senza averne titolo pretende di intervenire nell'offerta formativa della scuola, nella definizione degli orari delle lezioni ed addirittura nelle modalità di verifica degli apprendimenti degli alunni, attività che nulla hanno a che vedere con le competenze dei Comuni, esse competono ad altri organismi di rilievo Statale e non locale, quali il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d'Istituto, oltre che ai singoli insegnanti, i quali nel valutare gli alunni e nell'esercizio delle loro funzioni tutte rivestono qualifica di Pubblico Ufficiale. La Gilda degli Insegnanti ricorda che la componente dei genitori, democraticamente eletta, per legge è rappresentata nel Consiglio d'Istituto e che lo stesso organismo è obbligatoriamente presieduto da un genitore.

Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda, fa evincere: "Evidentemente certi consiglieri comunali di Montechiarugolo si credono parlamentari, non hanno l'esatta dimensione del loro ruolo speriamo glielo ricordi il Signor Prefetto. Non poteva che trattarsi di una maggioranza politica a prevalenza PD, oramai le pressioni politiche verso la scuola parmense non si contano più, noi resisteremo nella difesa dell'indipendenza della scuola statale e dei suoi docenti. Ai politici locali ricordiamo che il comparto scuola ha i suoi rappresentanti tra cui noi della Gilda, che di certo non restiamo silenti di fronte alle loro ingerenze".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda Unams di Parma ad ulteriore chiarimento di quanto espresso recentemente in merito all'IstitutoComprensivo di Montechiarugolo precisa che in merito alle rivendicazioni relative a quella scuola, non è interessata ad avere come controparte gli amministratori di enti esterni all'Amministrazione Scolastica, quali sono quelli dei Comuni.

I nostri interlocutori ufficiali sono quelli preposti dal Ministero dell'Istruzione, noi siamo rispettosi di tutte le Istituzioni e dei ruoli di ciascuno, vorremmo che ognuno facesse la propria parte senza che i decisori politici facessero in modo di farci sapere per via mediatica, quello che dovrebbe esserci notificato nell'ambito delle normali relazioni sindacali e nel rispetto degli organi collegiali.

Palanzano e Monchio delle Corti la Gilda degli Insegnanti annuncia un possibile esposto in Procura: "Non rispettate le prerogative sindacali"

La Gilda degli Insegnanti, per quanto riguarda il progetto didattico Palanzano – Monchio delle Corti nel precisare che non è stata convocata al tavolo di concertazione previsto dalla legge regionale, che non ha ricevuto le informative preventive che gli spettano per contratto, che non si ha traccia della delibera del Collegio dei Docenti e che in queste condizioni dovrà sedersi al tavolo contrattuale decentrato, pretende che siano rispettate le prerogative delle rappresentanze territoriali dei dipendenti del comparto scuola della Provincia di Parma.

Se ciò non accadrà muoveremo i passi nelle sedi opportune, ci riserviamo anche un esposto alla Procura della Repubblica, che piaccia o no ai politici di rilievo locale tra i sindacati rappresentativi del comparto scuola c'è anche la Gilda, la quale ribadisce nuovamente che non ha nulla in contrario al fatto che vengano svolte attività didattiche nell'ex Plesso di scuola secondaria di Primo Grado di Monchio delle Corti, in cui vengano coinvolti alunni frequentanti le scuole site a Palanzano, ma in risposta a certe affermazioni che hanno avuto risalto mediatico, espresse da soggetti locali che non hanno titolo alle relazioni sindacali per conto degli organi del Ministero dell'Istruzione, precisiamo che la competenza a deliberare sui progetti didattici è del Collegio dei Docenti, così come statuisce l'art. 7 del decreto legislativo 297/94, esso è l'organismo "sovrano" della scuola, ha delle attribuzioni specifiche previste dalla legge e noi della Gilda le difendiamo a spada tratta, specie qui nel Parmense dove soggetti estranei al Ministero, spesso politici di rilievo locale, pretendono di sovrapporsi ad esso senza averne titolo.

Il Collegio dei docenti come cita espressamente la legge, si insedia "all'inizio di ciascun anno scolastico" ed a nessun insegnante possono essere imposte attività da esso non deliberate, ricordiamo a qualche collega che ciò è tra i cardini della libertà di insegnamento.
Inoltre, come nel caso di Monchio e Palanzano, trattandosi di un accordo tra Istituto ed enti esterni, in questo caso i due comuni, per contratto a noi ed agli altri quattro sindacati tocca ricevere un'informativa preventiva che non è giunta.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Facciano deliberare dal collegio, ci mandino le informative preventive previste dalla legge le quali ci spettano in automatico per dare esecutività agli accordi e per noi tutto sarà pacificamente in regola, altrimenti adiremo agli organi competenti. Ci meraviglia che si voglia giocare sul fatto che incidentalmente nel Consiglio d'Istituto, l'unico organo che pare abbia deliberato qualcosa, incidentalmente ci sia anche qualche attivista sindacale, il contratto di settore delinea chiaramente come vanno composte le delegazioni sindacali, la politica locale e i suoi adepti se ne facciano una ragione"

Massima solidarietà della Gilda Insegnanti a quanti si stanno adoperando per mantenere l'esistenza di una scuola secondaria di 1° grado (ex media) a Monchio. -

Parma, 6 agosto 2015 -

La Gilda degli Insegnanti, quale associazione professionale dei docenti italiani e contitolare della rappresentanza collettiva di categoria, da sempre impegnata a difendere l'esistenza e il mantenimento dei livelli scolastici della scuola statale sul territorio, esprime la massima solidarietà a quanti si stanno adoperando per mantenere l'esistenza di una scuola secondaria di 1° grado (ex media) a Monchio, tuttavia esprime un duplice suggerimento affinchè tutto sia regolare per giustificare lo svolgimento, una volta a settimana, di attività scolastiche a Monchio degli alunni frequentanti il plesso di Palanzano:

a) Il progetto didattico da quanto ci risulta è stato approvato dal Collegio dei docenti dell'Istituto Comprensivo di Corniglio in carica lo scorso anno scolastico 2014/15, ma la delibera riguarda un'attività da svolgersi nel prossimo anno scolastico, quindi per avere un atto realmente efficace dovrebbe deliberare l'organo collegiale in carica per l'anno scolastico 2015/16, non quello dell'anno precedente. Ciò potrà avvenire agli inizi di settembre quando l'organismo si insedierà. Se tale deliberazione non dovesse avvenire ogni docente neo arrivato nell'Istituto di Corniglio, in base alla propria libertà didattica, potrebbe ritenersi non vincolato ad aderire.
b) Inoltre, ancora una volta, facciamo presente che l'organizzazione della rete scolastica sul territorio può essere modulata previa concertazione con le parti sociali, l'obbligo è contenuto nell'art.45 comma 2 della Legge Regionale n. 12 del 30 giugno 2013,

La Gilda è una parte sociale in quanto firmataria del CCNL comparto scuola ed è rappresentativa dei docenti in base alle norme vigenti, ma così come le analoghe organizzazioni di categoria non è stata mai interpellata.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti, fa anche presente "Siccome questo tipo di progetti didattici costituiscono uno degli elementi della contrattazione collettiva integrativa decentrata, quando tra poche settimane ci siederemo al tavolo contrattuale riguardante l'Istituto Comprensivo di Corniglio potrebbero emergere problematiche che, facendo i passi giusti, possono essere evitate in partenza, purtroppo nel Parmense si fa largo la moda di discutere di scuola senza i rappresentanti di docenti e personale scolastico, che fino a prova contraria sono regolarmente eletti".

(fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota stampa della Gilda Insegnanti. Salvatore Pizzo: "Qualora dovessimo riscontrare interferenze concrete da parte dell'ente locale nel funzionamento della scuola statale, ci troveremmo di fronte ad un caso da sottoporre al Prefetto. -

Parma, 5 agosto 2015 -

"I consiglieri comunali non hanno alcun titolo ad intervenire nel funzionamento degli uffici Statali e dei loro organismi, è grave l'interferenza che qualche semplice componente di un ente locale si permette nei confronti delle determinazioni degli organi di governo dell'Istituto Comprensivo "Barili" di Montechiarugolo, istituzione che risponde al Ministero dell'Istruzione e non al Comune. La deliberazione sugli orari scolastici è di competenza degli organi collegiali che nulla hanno a che vedere con i consiglieri comunali, in particolar modo è bene precisare che il Consiglio d'Istituto è eletto democraticamente e in esso sono presenti anche i rappresentanti delle famiglie, anzi un genitore per legge lo presiede; i consigli comunali non hanno titolo ad intervenire sulle scelte didattiche che sono di competenza del Collegio dei docenti, organismo composto da professionisti di nomina statale che, è bene ricordare, a differenza di un qualsiasi consigliere comunale nell'esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali con poteri autoritativi e certificativi; chiunque, avendone titolo, può impugnare gli atti degli organismi scolastici davanti al giudice, di certo il Comune non è la sede preposta a valutare alcunché in materia competenza della scuola statale.

Inoltre, se e quali progetti svolgere compete alla libertà didattica degli insegnanti, ancor oggi garantita dalla Costituzione, che non sono per nulla tenuti a dare "garanzie" a qualsivoglia ente locale. Il Comune è solo il locatore dell'immobile ed è una chiara invasione di campo il fatto che dei semplici consiglieri comunali, si permettano di proporre le modalità di rilevazione degli apprendimenti degli allievi che afferiscono alla libertà didattica dei docenti.

Appare inoltre surreale l'ipotesi di coinvolgere i bambini infraquattordicenni nelle scelte di organismi istituzionali."

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti, precisa: "Qualora dovessimo riscontrare interferenze concrete da parte dell'ente locale nel funzionamento della scuola statale, ci troveremmo di fronte ad un caso da sottoporre al Prefetto sollecitando i provvedimenti che saranno d'uopo – ricordiamo ai consiglieri comunali di Montechiarugolo che la Scuola Statale e i Carabinieri sono gli unici organismi statali presenti nel loro territorio, provino ad interferire anche con le decisioni dell'Arma, così avranno più contezza di quali sono i limiti del loro ruolo – continua - solo da un gruppo politico a maggioranza Pd potevamo aspettarci tali intromissioni indebite, del resto è il partito che ha appena varato la legge contro gli insegnanti, che di certo non mollano rispetto a queste allarmanti prese di posizione".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti: "Una dittatura che umilia i docenti". -

Parma, 27 luglio 2015 -

A Langhirano vengono offerte tribune pubbliche a coloro che hanno appena approvato la legge dal truffaldino nome "Buona Scuola", che in realtà introduce nelle istituzioni scolastiche una dittatura che umilia i docenti. La Gilda degli Insegnanti si meraviglia come delle benemerite associazioni, anche a Langhirano, diano spazio a rappresentanze politiche che stanno calpestando la democrazia, introducendo il libero arbitrio e l'umiliazione dei docenti con criteri totalitari e prevaricatori. Infatti stanno conferendo ai dirigenti scolastici, che hanno come riferimento superiore funzionari di nomina politica, enormi poteri discrezionali che esporranno le scuole al clientelismo ed ai condizionamenti di tipo mafioso.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, a tal proposito afferma: "I parlamentari del Pd di Parma, insieme ai loro alleati verdinian-cosentiniani hanno una grave responsabilità politica, la loro riforma li ha di fatto resi oppositori del corpo docente italiano. I docenti non abbasseranno i toni del dissenso nei confronti del PD, anche a livello locale, finchè la legge contro gli insegnanti non sarà abrogata o almeno modificata".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)