Al presidio svoltosi in Via Gramsci presenti oltre ai dirigenti della Gilda degli Insegnanti e dell’Anief anche vari esponenti della politica locale: non è passata inosservata la presenza di una delegazione del partito di Fratelli d’Italia, forza politica che esprime il sottosegretario all’Istruzione On.Paola Frassinetti, segno che è nota anche nella maggioranza di governo la necessità di dare un nuovo corso all’ufficio IV, che in seno all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna (che è articolazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito) si occupa dei dirigenti scolastici.

I genitori da tempo si fanno interpreti del malessere lavorativo di vari docenti che, sentendosi poco tutelati dall’Amministrazione, non possono rischiare di esporsi in prima persona se non tramite le organizzazioni sindacali che scelgono e contrastano l'attuale assetto dirigistico 

La Gilda degli Insegnanti ogni situazione di disagio meritevole di intervento l’ha affrontata nelle competenti sedi e non mancherà di farlo anche futuro, una di esse è anche all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.    

Rileviamo però che il problema non è solo tecnico ma politico: i dirigenti scolastici vanno gestiti con fermezza e ordine, si tratta di un segmento assai minoritario del comparto che amministrano pur non essendo eletti da nessuno, per farlo serve una concertazione tra politica e parti sindacali che oggi manca

Il disagio vissuto a Fidenza è stato oggetto anche di due striscioni che qualcuno ha affisso sulla facciata dell’edificio scolastico: “Lasciamo Lavorare” e “La Scuola in pace”, frasi semplici ma per attuarne l’intento serve una nuova gestione dei dirigenti scolastici. 

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