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Lunedì, 04 Aprile 2016 08:58

F1, Bahrain: Ferrari, un podio e tanta amarezza

Vince ancora Rosberg. Ferrari di nuovo a podio, stavolta con Raikkonen. La gara di Vettel va in fumo ancora prima di iniziare. La velocità c'è, l'affidabilità no.

di Matteo Landi

Doveva essere l'inizio della grande sfida Hamilton-Vettel. Avremmo dovuto assistere ad un duello rusticano fra il campione del mondo in carica ed il pilota più titolato del Circus, con i rispettivi compagni di squadra pronti a sfidarsi per le briciole. Invece Rosberg vince ancora e trova in Raikkonen l'unico sfidante. Ha vinto l'affidabilità di Rosberg, più solido del compagno di squadra, scattato bene dalla seconda posizione in griglia, vedendo alle sue spalle il poleman Hamilton sprofondare in classifica a seguito di un contatto con Bottas. Il campione del mondo riuscirà poi a conquistare l'ultimo gradino del podio grazie ad una vettura che, seppur acciaccata, si è dimostrata di gran lunga la più veloce in pista dopo la gemella di Rosberg e la Ferrari di Raikkonen. Ha vinto l'affidabilità Mercedes, in grado di portare nuovamente al traguardo entrambe le vetture, a differenza di una Ferrari che per la seconda gara di fila vede al traguardo solo un suo pilota.

Ferrari: le prestazioni hanno un prezzo

L'inizio di questo mondiale vede concretizzarsi le paure ed, in parte, anche le speranze dei tifosi ferraristi. Lo scorso anno la seconda gara corrispondeva alla prima vittoria di Vettel con la rossa. Quest'anno si traduce nella fumata bianca che nel giro di ricognizione ha portato il tedesco ad uno sconcertante ritiro. Il risultato, tuttavia, non è sempre determinato dalla prestazione. A differenza di un anno fa, quando la Rossa tagliò per prima il traguardo in Malesia in virtù di una serie di fattori che realizzarono lo scenario perfetto e difficilmente ripetibile per la Ferrari, le vetture guidate da Vettel e Raikkonen mostrano adesso lo stesso passo del duo Mercedes. In Australia la Ferrari aveva la gara in pugno e solo la bandiera rossa ed un errore di strategia l'hanno relegata al terzo gradino del podio. Stavolta Raikkonen, partito malissimo, è riuscito in pochi chilometri a risalire dalla quinta alla seconda posizione, mantenendo di fatto il distacco iniziale subito da Rosberg fino alla fine, segno di una monoposto ormai veramente veloce a conferma degli enormi progressi Ferrari nelle prestazioni, come mostrato e dichiarato in inverno dalla squadra di Maranello. Ma i miracoli in questo caso non esistono, se non sotto forma di un grande lavoro che la Ferrari ancora non ha terminato, e che dovrà adesso concentrarsi sull'affidabilità. E' difficile che le "roboanti" dichiarazioni pre-stagionali di Marchionne abbiano messo in crisi una squadra indubbiamente sotto pressione. E' chiaro invece che ogni progresso porta con se degli "inconvenienti" che dovranno essere risolti a breve termine perchè il campionato è ancora lungo e permette di recuperare i punti persi, ma per completarlo ogni vettura dovrà impiegare non più di cinque power unit.

Raikkonen: costante e veloce. Con questa Ferrari è rinato

A Maranello possono però gioire, oltre che per la prestazione ritrovata, anche per la convincente gara di Raikkonen: partenza a parte, ha mostrato le unghie e si è reso autore di numerosi sorpassi, tutti compiuti con grande autorevolezza. In alcuni frangenti è sembrato addirittura il pilota di inizio carriera, quello che contese il mondiale a Schumacher prima e ad Alonso poi, vincendolo finalmente nel 2007.

Haas e Vandoorne, le rivelazioni

Possono gioire anche per i risultati della debuttante Haas, da tanti chiamata "la Ferrarina" vista la forte influenza Ferrari nel progetto ed il motore che equipaggia le vetture della squadra americana: ancora una volta a punti con Grosjean. Altro debutto eccellente è stato quello di Vandoorne. Alonso, reduce dal brutto incidente in Australia non avendo ricevuto l'autorizzazione dai medici a partecipare alla gara ha quindi lasciato il sedile al terzo pilota McLaren, campione in carica della Gp2. Il belga, dopo aver battuto in prova il compagno di squadra, il campione del mondo 2009 Jenson Button, ha conquistato il decimo posto portando a casa l'unico punto che finora vanta la squadra anglo-nipponica. L'avesse ottenuto Alonso adesso sentiremmo parlare di un mezzo miracolo. In Formula 1, come detto, i miracoli però non esistono. Non è un miracolo neppure la ritrovata forma di Rosberg, lo scorso anno apparso veloce e consistente solo nelle ultime gare, autore adesso di un inizio campionato che dimostra quanto abbia negli ultimi mesi lavorato su se stesso. Battendo Hamilton con le armi che meglio conosce: costanza, concentrazione e freddezza. In una parola, affidabilità.

 

Pubblicato in Motori Emilia
Venerdì, 01 Aprile 2016 16:40

Carpi, c'è l'ostacolo Sassuolo

Per continuare la volata salvezza, i biancorossi di Castori proveranno a far proprio il derby. Castori: "Contro il Verona avevo detto che serviva una grande partita, oggi con il Sassuolo dico che servirà una partita speciale."

Di Andra Melli

Modena, 1 aprile 2016

Alla ricerca della terza vittoria consecutiva, un filotto che ancora manca al Carpi in Serie A targato Fabrizio Castori. Contro il Sassuolo, un derby complicato e pieno di emozioni, i 3 punti lancerebbero i biancorossi completamente fuori dalla zona retrocessione. "Affrontiamo una squadra molto forte che fa bene ormai da anni. Hanno i meccanismi di gioco ben consolidati ed una società alle spalle che ha fatto delle ottime scelte. Da parte nostra hanno il massimo rispetto come sempre, ma noi abbiamo il nostro obiettivo e non vogliamo fermarci. La squadra sta bene fisicamente e per noi è importante mantenere il ritmo alto in ogni partita, perchè è una nostra forza». Cosa hanno lasciato le gare con Frosinone e Verona? "Sono già alle spalle. Abbiamo lavorato sotto l'aspetto fisico e tattico in queste due settimane per fare il meglio nelle prossime 8 partite, senza guardare al passato. Contro il Verona avevo detto che serviva una grande partita, oggi con il Sassuolo dico che servirà una partita speciale. Eravamo sott'acqua ed ora galleggiamo e non vogliamo tornare sotto", spiega il tecnico biancorosso, che fa il punto sui disponibili e su quelli che saranno costretti ad alzare bandiera bianca. "Lollo è sicuramente recuperato, mentre su Jerry aspettiamo domattina. Aspettiamo queste 24 ore per sciogliere gli ultimi dubbi. Mancheranno gli squalificati Crimi e Suagher. De Guzman? Ci può dare quella qualità che a volte può essere determinante. Non può avere ancora il ritmo gara dei 90 minuti, quindi nel finale può fare la differenza».

Pubblicato in Calcio Modena
Venerdì, 01 Aprile 2016 15:29

Sassuolo, l'Europa passa anche dal derby

Domani i neroverdi tornano al "Braglia" dove conquistarono la massima serie. Gara speciale, ma Di Francesco chiede la massima concentrazione.

di Andrea Melli

Modena, 1 aprile 2016

"Una partita speciale, per i nostri tifosi in particolar modo, ed è giusto rispettarlo, al di là che ci siano cinquanta o diecimila spettatori. Una gara che ha un doppio valore, per loro che sono rientrati alla grande nella lotta per la salvezza, e per noi che dobbiamo cercare di raggiungere il Milan, cosa non facile ma che dobbiamo provare a fare. Dobbiamo avere l'ambizione di poterci migliorare e il fatto che il Milan sia davanti a noi fa sì che l'obiettivo sia raggiungerlo, anche se potenzialmente non c'è partita. Ma dobbiamo provarci, per migliorarci e alzare l'asticella". Alza l'asticella Eusebio Di Francesco alla vigilia del derby: si gioca al "Braglia", che come ricorda il tecnico neroverde rievoca bellissimi momenti. Bellissimi, forse i più belli tra quelli che mi legano al Sassuolo e li terrò sempre con me. Ma dobbiamo pensare al presente, affronteremo una squadra in forma dal punto di vista fisico e mentale, sarà una battaglia. Hanno grandissima voglia di fare bene, sono giocatori che vengono dal basso e si vede, perché cercano di mettere tutto quello che hanno in campo. Devono essere da esempio anche per quelli che magari sono sempre più in alto, dobbiamo sapere che per prevalere su di loro dobbiamo essere alla loro altezza dal punto di vista dell'atteggiamento mentale e della cattiveria agonistica", spiega Di Francesco, certo che la partita avrà alti toni agonistici. "Sarà una partita maschia. In questi allenamenti ho fischiato pochi falli, le partite dure bisogna anche saperle interpretare. Noi eravamo dalla parte del Carpi due anni fa, sappiamo cosa significa".

Pubblicato in Calcio Modena

La storia del record insuperato di Voltolina: uomo d'acciaio che ha nuotato per un giorno fino in Albania. Il racconto di come ha gestito paura degli abissi, il sonno in 23 ore di nuoto, le emozioni... C'è chi è pronto a scommettere che Max ha già in mente qualcosa altro di eccezionale. Perché fermo proprio non sa stare...

di Alexa Kuhne

Parma, 2 aprile 2016

82440 bracciate in 23 ore e 44 minuti. Senza mai fermarsi.
Per fare quello che nessuno ha mai fatto: raggiungere, dalla Puglia, le coste albanesi.
Massimo Voltolina, 52 anni, volontà di ferro, come i suoi muscoli, a cinque anni di distanza dalla sua eccezionale impresa, detiene ancora un record affascinante: quello di aver nuotato, per un giorno intero, da Punta Palascia in Puglia a Punta Linguetta, in Albania.
Sport e ricerca hanno puntato sull'atleta parmigiano, perché Massimo è 'servito' anche alla scienza. A supportarlo e monitorarlo sono state quattro Università Italiane: Università Foro Italico di Roma, Università di Parma, Università di Foggia e Università del Salento con progetti di ricerca e Pubblicazioni scientifiche Internazionali ( International journal of sports physiology and performance). Oltre agli scienziati c'era anche la Marina Militare Italiana che, sull'Amerigo Vespucci, ha riconosciuto al nuotatore da primato il valore sportivo.
Sulla terra raggiunta a bracciate, quella albanese, Voltolina ha suggellato, simbolicamente, l'unione culturale tra due popoli, Italia e Albania.

IMG 5507 sport nuoto record parmigiano

Massimo, fisico asciutto e scattante ed energia incontenbile, non è nuovo ai migliori risultati: detiene il record tricolore di attraversata della Manica perché ha nuotato 13 ore da Dover a Calais in 43mila bracciate.
La sfida con se stesso è il fuoco che lavora, incessantemente, dentro di lui e anima la sua volontà di acciaio.
Infiammato, da bambino, dal libro "Da grande farò l'aviatore" pensava di volare, ma il fascino del mare ha finito per attirarlo a sè. Ed è stato un rapporto di amore, sfida, rispetto...
Alla passione ci ha aggiunto l'attrazione per lo sport al quale era già stato avviato suo padre Romano giocò nella Juventus di Sivori, anche se il piccolo e tenace Massimo era attratto dai motori (il sogno nel cassetto è ancora quello di correre la Dakar).
Gli ingredienti c'erano tutti e si sono miscelati così bene da provocare in Voltolina la scintilla, quella che lo ha spinto verso le competizioni più estreme, come quando, dal barbiere, sfogliando una rivista di triathlon, la specialità per "uomini d'acciaio" che si sfiancano tra corsa, nuoto e bici, è stato colpo di fulmine per questa disciplina durissima. 

Infatti Massimo non ci ha pensato due volte e ha ceduto al richiamo delle sfide più toste, quelle che, prima di tutto e di tutti, ti fanno competere con te stesso. Così ha gareggiato per 10 Ironman, di cui quattro campionati del mondo; nel 1997 in Germania ha centrato il miglior tempo in 9 ore e 8 minuti e nel 2002 è stato il primo atleta nazionale all'Ironman Hawaii.
Nel 2006 ha pensato di cambiare con qualcosa di altrettanto estremo: la traversata della Manica. E anche questa volta, l'esile e irriducibile uomo d'acciaio ha solcato il mare a bracciate in 13 ore e un minuto.
Ed è stato record italiano!
Niente sovrastrutture: solo tenacia, grande equilibrio, un costume da bagno e occhialini per vincere il freddo in acqua - dove la temperatura era fra i 14 e i 16 gradi - e la paura dell'imprevisto.
Il triatleta non era ancora soddisfatto. Nel 2011 ha deciso di fare la competizione più impegnativa della sua vita: ha voluto sfidare l'Adriatico. Ed è stato il primo a farlo: una traversata non stop a nuoto dall'Italia all'Albania, resistendo un giorno filato in acqua sarebbe stata la grande prova.
Alla domanda su cosa cerchi in queste imprese, Voltolina risponde che vuole "realizzare qualcosa che rimanga nel tempo, che porti un messaggio e aiuti a progredire e che non sia un semplice risultato agonistico". 

Da diplomato Isef (oggi è insegnante di educazione motoria alle superiori) ha associato alle iniziative sportive studi scientifici utilizzati da vari atenei italiani. "An Ulltraendurance Swimming Event From Italy to Albania: A Case of Study" è stato selezionato dall'American College of Sport Medicine, una delle più grandi organizzazioni scientifiche in materia di sport nel mondo. "Per formazione sono sempre interessato ai meccanismi metabolici del corpo più che alla sfida in se stessa", aveva commentato dopo aver soffiato a Leo Callone, per sei minuti, il precedente record di traversata a nuoto della Manica.

massimo voltolina targa sport nuoto record parmigiano

Cosa serve per essere come te? E, soprattutto, come ti sei preparato?
"La preparazione fisica conta ma ho puntato anche all'alimentazione, basandomi sulla scienza e approfondendo il mio sapere. Non ho fatto uso di integratori chimici, secondo una procedura di preparazione approvata dal Comitato etico della Federazione italiana nuoto, ma solo di carboidrati liquidi e sali minerali da immagazzinare ogni 15 - 20 minuti, mentre nuotavo. La preparazione è stata a tutto tondo, multidisciplinare: nuoto, corsa, bici, sky roll, sci di fondo, yoga, ginnastica artistica..."

Uno dei segreti del suo training è comunque molto gradevole e parmigiano: Voltolina rivela di avere mangiato, nelle settimane precedenti la prova, tre culacce per aumentare la massa grassa del 5%. "Cuscinetti" protettivi quanto mai necessari dovendo restare ore in un'acqua a temperatura tra i 14 e i 16 gradi. 

Massimo si era preparato a tutto ma, per fortuna, nell'Adriatico faceva un po' più caldo: 28 -30 gradi a settembre e via con 85 chilometri a nuoto per un risultato sportivo e culturale che anche in questo caso ha importanti implicazioni: tre i progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con l'Università di Parma, Roma e Lecce. Il supporto della Guardia di Finanza e della nave Tremiti della Marina militare che hanno accompagnato la traversata per tutte le 24 ore.

C'è qualcosa in più, oltre al risultato sportivo, che ti ha gratificato? 
"L'approccio scientifico alle discipline sportive mi ha sempre affascinato. Capire, per esempio, come poter sviluppare quasi 100mila rivoluzioni dell'articolazione scapolo omerale (naturalmente per parte). Ho studiato e studio le scienze motorie, pensare a una persona che possa circondurre il braccio tutte quelle volte senza mai fermarsi per 24 ore, nel rispetto della fisiologia articolare, era per me un interrogativo molto affascinante. Ottimizzare l'equilibrio di tutte le articolazioni che partecipano al movimento è stato il mio personale studio. Capire come calibrare l'alimentazione, ossia cosa mangiare, in che quantità e a quali intervalli di tempo, per avere efficienza ed energia per un giorno intero, è stato un momento di approfondimento che ha spaziato dallo studio del metabolismo basale, il cambiamento della composizione corporea, l'equilibrio degli elettroliti... ". 
Quale emozione particolare porti con te?
"Sono stato 23h44' in mare scrutando gli abissi ascoltando il mare da dentro, di giorno e di notte...Mi sono sentito un privilegiato... le sensazioni sono uniche e inspiegabili...".

Quando e se hai avuto paura e come l'hai affrontata?
"Una sottile paura mi ha accompagnato sempre, soprattutto durante la notte. Una emozione molto forte, una esperienza indimenticabile. L'ho trasformata in energia, imparando a controllare la parte psico-emozionale..."

Hai mai pensato di non farcela?
"No, ho sempre pensato al positivo; ero tranquillo e sentivo la presenza di Sara (Sara Paini, responsabile del progetto Adriatico ndr), di Simone, il mio uomo ombra, e del resto dello staff...
Ero molto concentrato ad ascoltare il mio corpo e a controllare la fauna marina..."

Come è possibile tenere vivo lo stato di veglia per un giorno intero? "Lo stato di attenzione relativo al pericolo di vita non permetteva certo di rilassarsi troppo. La fauna marina era controllata con sonar. Le meduse e i tentacoli che esse perdono e rimangono in superficie sono stati determinanti nello stimolare il mio sistema nervoso simpatico e quindi nel darmi qualche svegliata con le scosse 'elettriche' tipiche delle punture".

Pensi di fermarti qui?
"Dopo questo lungo, meritato riposo mi stanno venendo nuove idee e sono legate alla montagna..."
Un'altra grande passione del triatleta. Forse, una nuova sfida...

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Pubblicato in Sport Parma
Giovedì, 24 Marzo 2016 16:39

Campionato Italiano Mud Run 2016

La seconda edizione del Campionato Italiano Mud Run è stata presentata ieri mattina a Milano, dal presidente del C.O. del CIMR Mauro Leoni, dal Vice Presidente del CIMR Alberto Rovera e dal Marketing Manager Italia di Merrel Margherita Petriello. Presente alla conferenza anche il campione italiano Mud Run 2015 Eugenio Bianchi e il team Merrell.

Milano, 24 marzo 2016

Il comitato organizzativo ha presentato ieri il secondo Campionato Italiano Mud Run, che prenderà il via il 2 aprile con la prima tappa a Cesano (Roma).

Nato negli USA, dove ha circa 4 milioni di partecipanti, il movimento Mud prende velocemente piede anche in Europa e in Italia, evolvendosi fino a diventare, nel 2024, disciplina dimostrativa alle Olimpiadi estive. L'obiettivo per questo secondo campionato è quello di dare sempre più visibilità alla disciplina, facendola crescere e aiutando gli organizzatori locali, anche grazie alla partecipazione di importanti partner: Merrell, Red Bull e Parmigiano Reggiano.

«La scorsa edizione, la prima, ha visto una partecipazione di 4.000 iscritti (di cui 500 competitivi), di cui uno su tre è donna, e ha segnato una svolta nella specialità del Mud Run. L'Italia è stata, infatti, la prima nazione ad aver messo a sistema il circuito già esistente di corse nel fango indipendenti, creando così una rete di rapporti tra tutte le associazioni e dando vita – per la prima volta in assoluto - ad un vero e proprio campionato» spiega Mauro Leoni, Presidente del C.O. del CIMR

ORGANIZZATORI MUD RUN 2016

Quest'anno le tappe saranno 10, grazie alla Sardegna (18/9) che si è appena aggiunta, e interesseranno sette regioni italiane: si parte il 2 aprile con la CROSS X RACE e si finisce il 22 ottobre a Firenze con l'INFERNO RUN. Le Mud Run (o Obstacel Race) sono una disciplina in crescita, per cui servono abilità e agilità, e coinvolgono sempre più i runner tradizionali e non.

«Il regolamento per gli atleti è semplice. Saranno proclamati Campione o Campionessa italiano Mud Run 2016, gli atleti che totalizzeranno il maggior numero di punti ottenuti in 7 delle 10 prove previste» informa Alberto Rovera, Vice Presidente del CIMR. «Le gare del Campionato Italiano Mud Run 2016 inoltre saranno le uniche a valere come qualificanti al Campionato Europeo OCR che si terrà il 12 giugno in Olanda».

Merrell, brand statunitense specializzato in calzature tecnico-sportive, ha deciso di mettere la sua esperienza e il suo know-how nel trail run a disposizione di tutti gli atleti del Campionato Italiano di Mud Run, fornendo scarpe con caratteristiche uniche di robustezza e leggerezza che permetteranno ai partecipanti di superare fango e ostacoli ed arrivare in fondo al percorso.

IL TEAM MERRELL mud run 2016

«Il claim del brand: Do what's natural sintetizza il DNA del marchio, il messaggio che vuole trasmettere è che correre diventa una cosa naturale e le scarpe Merrell aiutano a superare gli ostacoli in modo naturale.
Il modello scelto per la Mud Run e' All Out Crush: una scarpa che assicura stabilità, agilità e una perfetta tenuta anche sui terreni più fangosi. Il mondo delle Mud Run in Italia sta crescendo notevolmente e speriamo di crescere insieme con Merrell!» commenta Margherita Petriello, marketing manager Italia di Merrell Italia.

Eugenio Bianchi campione mud run 2015

È stato infine annunciato oggi che nel 2016 nascerà la prima Nazionale Italiana di Mud Run, che già da quest'anno rappresenterà l'Italia ai prossimi Campionati Europei OCR.

(Fonte: Ufficio stampa Campionato Italiano Mud Run)

Giovedì, 24 Marzo 2016 08:55

Campionato MUD RUN 2016 ai "fanghi" di partenza

 "Il campionato inizia il 2 aprile con la prima tappa a Cesano e si concluderà il 22 ottobre a Firenze con la seconda tappa dell'Inferno". Ad annunciare il via ufficiale al campionato Italiano Mud Run sono stati Mauro Leoni e Alberto Rovera affiancati da Margherita Petriello in rappresentanza del nuovo Main Sponsor MERREL.

Milano 23 marzo 2016 -  7 le regioni coinvolte nel campionato che quest'anno si arricchisce di un decima tappa a conferma della crescente attenzione verso questa specialità che sta conquistando un numero sempre più elevato, con crescita in progressione geometrica, di appassionati e di atleti con la A maiuscola, come il caso del campione in carica Eugenio Bianchi già tre volte campione mondiale di skiroll (2002, 2004 e 2013) e atleta di punta dello sci da fondo, che ieri a Milano ha ricevuto ufficialmente la targa di Campione Italiano 2015.

Da quest'anno le gare saranno qualificanti per il primo campionato europeo OCR European Championships e, a conferma della crescente popolarità, la disciplina entrerà nell'olimpo tra le specialità Olimpiche ai Giochi del 2024; un motivo in più per tracciare il percorso verso la costituzione di una squadra nazionale.

Alla conferencia stampa di ieri mattina a Milano, presenti tutti gli organizzatori delle gare e alcuni atleti di punta dei più accreditati Team come ad esempio Eugenio Bianchi, Agnese Soncini, Cristian Coletti e Paolo Giorni, i vertici di Mudrun hanno, ancora una volta, inteso sottolineare l'importanza di dedicare una grande attenzione all'organizzazione e soprattutto alla sicurezza di ogni singola manifestazione.

"Buon Fango a Tutti" e in bocca al lupo ma anche buon divertimento! (a seguire, in fondo pagina la galleria immagini della giornata)

Eugenio Bianchi 

Eugenio Bianchi

 

Agnese-Soncini

 

 

Agnese Soncini

 

- Il Calendario 2016 - aggiornamento -

- Cross X Race aprile 2016 Cesano, 00123 Cesano RM, Italia

- Inferno Run 7 maggio 2016 Cenaia, 56040 Cenaia PI, Italia

- Italian Mud Run Experience 5 giugno 2016 Frosinone FR, Italia

- Parmigiano Reggiano Hard Run 26 giugno 2016 Boves, 12012 Boves CN, Italia

- Cross X Race 16 luglio 2016 Ovindoli, 67046 Ovindoli AQ, Italia

- Farm Run 7 agosto 2016 Noceto, 43015 Noceto PR, Italia

- Scigamatt 10 settembre 2016 Lecco LC, Italia

- Nature Race 18 settembre 2016 Villasimius (Cagliari)

- La Matta Corsa 2 ottobre 2016 Campogalliano, 41011 Campogalliano MO, Italia

- Inferno Run 22 ottobre 2016 Firenze

Mercoledì, 23 Marzo 2016 08:52

The Hottest and Funny MudRun sta per tornare

Il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships. In provincia di Parma, a Noceto torna la più divertente e stravagante corsa nel fango! 

Parma, 23 marzo 2016 

Pronti via! Il campionato italiano MudRun sta per iniziare e il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" con la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships.

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione della Farm Run, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

Non "Tra mandrie e Cowboy" ma poco ci manca.
La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura propone una nuova e avvincente edizione. Gli ostacoli da superare saranno tantissimi: balle di fieno, vasche di pomodori da guadare e così via, ma soprattutto immancabile e onnipresente il fango, tra fossati, montagne di terra e ghiaia e alcune simpatiche sorprese che gli appassionati di questa impegnativa quanto affascinante specialità si troveranno a affrontare e, ovviamente a "tentare" di superare.

Nella pianura parmense, a pochi chilometri dagli Appennini e dalle dolci colline che ospitano le città termali di Salsomaggiore e Tabiano Terme, immerso nel Parco Naturale del Taro, Noceto è la cerniera tra tre importanti distretti agroalimentari noti in tutto il Mondo: il Parmigiano Reggiano, il Pomodoro, il Prosciutto di Parma e il Salame di Felino.

L'eccellenza agroalimentare nazionale concentrata in pochi chilometri quadrati perché, come ben racconta il noto giallista, parmigiano peraltro, Carlo Lucarelli, gli emiliano romagnoli quando devono fare qualcosa la devono fare bene "Siamo gente che lavora a Bologna, dorme a Modena e va a ballare a Rimini e ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia-Romagna. Qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, anche la notte qui, il mare e il divertimento diventa un'industria. Qui si fa, veloci e diretti come le strade che attraversano la regione. Si fa per stare meglio, gli asili, gli ospedali, le macchine più belle del mondo, in nessun altro posto del mondo, quando la gente va a tavola parla così tanto di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l'aceto balsamico, il ripieno dei tortellini, la cottura della piadina, e mica solo questo, sono più di 4.000 le ricette depositate in Emilia Romagna. La gente lo studia quello che mangia. Perché qui da noi, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, il maiale diventa cultura e diventa filosofia. Però poi mica rimane lassù, poi la si mangia..."

Ecco quindi che se si deve fare un'auto è una Ferrari o Lamborghini, se si deve fare un formaggio è il Parmigiano Reggiano, un prosciutto è il "Parma", quello con la corona, il vino più esportato è, guarda caso, il Lambrusco e l'aceto non può che essere "Balsamico" di Reggio o di Modena, ma sempre unico e inimitabile.

La FARMRUN vuole proseguire la storia, proporre una gara, selettiva ma divertente, competitiva ma solidale, dura ma appagante.
Tutte le contraddizioni che convivono in noi Emiliano Romagnoli vogliamo, non potremmo fare diversamente, proporle e offrirle a tutti, a vinti e vincitori, appassionati o turisti, tutti insieme a discutere, ridere e prendersi "in giro" attorno a una tavola, dove tutto è consentito, tranne essere tristi.

E allora via, lungo un percorso di 12 Km in cui il territorio sarà lo spettatore, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici e voi Mudrunnes i protagonisti e i nostri "sacri ospiti".

Tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

La FARM RUN è per TUTTI!

NON serve essere atleti per divertirsi, ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo per il percorso Competitivo o per quello NON Competitivo.

Vi aspettiamo, con sorprese, regali e tanta ospitalità il 7 agosto a Noceto. Una gara nel fango e una festa per tutti.

Il Presidente
Giuseppe Ronchini

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 

Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

In allegato scaricabile la locandina

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

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Non accenna a finire il momento di grazia della squadra di Apolloni. Longobardi e Mazzocchi regalano la vittoria contro il Legnago ed il vantaggio sull'Altovicentino resta invariato.

Di Luca Gabrielli

Parma, 21 marzo 2016 

È un Parma che torna all'antico quello che si presenta a Legnago. Apolloni ripresenta il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha dato ai tifosi ducali per la maggior parte del campionato. Davanti a Zommers, la coppia centrale formata da Lucarelli e Benassi (al posto dell'acciaccato Cacioli) con ai lati Messina e Ricci. Corapi ritorna a centrocampo al fianco di Miglietta mentre dietro alla punta Longobardi, il trio di mezzepunte composto da Sereni, Baraye e Melandri.

Primo tempo a ritmo compassato e noioso

Fin dalle prime battute si vede che non è il solito Parma che azzanna l'avversario e che cerca in tutti i modi di passare in vantaggio. La gara prende subito una brutta china ed al 15' la squadra di casa impegna Zommers in una parata complicata. I crociati sono lenti e prevedibili, con Baraye sottotono e Longobardi ben controllato dai difensori. Ciononostante è lo stesso bomber crociato a rendersi pericoloso in un paio di occasioni ma senza trovare la via del goal.
Così il primo tempo si chiude sullo zero a zero con poche occasioni e molti sbadigli.

Ripresa all'arrembaggio con Longobardi e Mazzocchi sugli scudi

Parte il secondo tempo ed il Parma mostra un nuovo piglio ed una voglia di vincere che era mancata nei primi 45 minuti. Al 51' Longobardi porta in vantaggio i crociati, insaccando di testa un cross sulla trequarti di Miglietta. Il Parma si mostra letale nello sfruttare le poche occasioni avute a disposizione. Al 79' trovano addirittura il raddoppio con Mazzocchi, subentrato a Sereni, abile a superare Cibulko con un pallonetto di esterno destro. È il primo goal in maglia crociata per l'esterno ventenne e la rete che chiude la partita.
La squadra di Apolloni riesce a portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo e a mantenere il vantaggio sull'Altovicentino di nove punti.
Ormai sono convinti della promozione anche i tifosi crociati, accorsi in più di 500 a Legnago, festosi e inneggianti alla imminente salita in Lega Pro. Il Parma continua ad essere l'unica squadra dalla A alla D a non aver ancora perso una gare e ad avere la migliore difesa d'Italia con sole 12 reti subite.

Pubblicato in Calcio Parma

Doppietta Mercedes ma il risultato è bugiardo. Gara spezzata in due dal terribile incidente di Alonso e risultato stravolto. Mentre Ferrari dominava.

Di Matteo Landi

Parma, 21 marzo 2016

Alla fine vince il grigio ma il colore della prima gara è rosso. Rosso come le due monoposto che al via sono passate in testa dopo uno scatto fulminante che ha relegato Rosberg in terza posizione, con Hamilton protagonista di una partenza da incubo passando dalla pole position, conquistata sabato, alla sesta posizione al termine del primo giro. Rosso come la bandiera che ha sconvolto una gara che pareva già nelle mani di una Ferrari tornata veloce e potenzialmente vincente. Il risultato finale con doppietta Mercedes e Vettel terzo sembrerebbe indicare che ad anno nuovo non corrisponda vita nuova. Niente di più sbagliato. Il podio centrato un anno fa dalla Ferrari sembrava una vittoria, un anno dopo il terzo posto di Vettel è da considerarsi come un mezzo disastro.

Alonso inizia male: il suo errore compromette la gara di tutti

L'episodio chiave della gara avviene al 18esimo giro quando Alonso sbaglia clamorosamente la staccata e con la sua McLaren centra la debuttante Haas guidata dal messicano Gutierrez. Un incidente spaventoso, fortunatamente senza conseguenze fisiche per i piloti, che ha costretto la direzione gara ad interromperla ed i restanti piloti ad una nuova partenza dietro la safety car, azzerando così i distacchi. Inutile cercare responsabilità nella condotta di gara del pilota Haas: stavolta l'errore è arrivato dal due volte campione del mondo. Dopo un 2015 da dimenticare lo spagnolo dovrà cancellare in fretta anche questo inizio di mondiale per ripartire sereno già dalla prossima gara in Bahrain perchè la nuova McLaren non sarà un fulmine di guerra ma è certamente migliore di quella della passata stagione.

Ferrari: vittoria in mano poi tanta sfortuna. Ma che errori!

Al restart è divenuta da dimenticare anche la gara di Raikkonen, costretto al ritiro per un problema tecnico (evidentemente la sfortuna continua a vederci benissimo), mentre l'incubo di Hamilton, prima della sosta lontanissimo dai primi, si è trasformato in un bellissimo risveglio. Le due Mercedes con gomme medie, non dovendosi più fermare ai box hanno visto la vittoria venirle in contro. Sfortuna sì, ma anche qualche errore per la Ferrari: la squadra di Maranello ha ora a disposizione un'arma vincente ma al primo "inconveniente" dell'anno si è fatta trovare impreparata lasciando invariata la strategia di Vettel quando era evidente che la Mercedes avrebbe cambiato le carte in tavola. Frittata completata quando all'ultimo pit-stop gli uomini di Maranello perdono quei tre secondi che al termine della gara avrebbero permesso a Vettel scalare un altro gradino del podio. Rosso è così anche il cartellino che si merita il box Ferrari perchè adesso non si lotta più per conquistare le briciole lasciate dai piloti Mercedes ma per il bottino grosso. L'imperfezione di Vettel nel finale, fuoripista nel tentativo di rimanere incollato ad Hamilton dopo averlo "rimontato", è la ciliegina su una torta amarissima dopo il dolcissimo avvio di gara. Peccato.

Haas: che debutto!
Rosso è il motore che ha portato l'incredibile sesto posto a Grosjean e alla debuttante Haas: la squadra americana, in difficoltà nei test invernali, ha approfittato nel migliore dei modi delle variabili impazzite della gara conquistando così otto preziosi punti. La vettura, costruita dall'italiana Dallara e motorizzata Ferrari, ha mostrato anche una velocità sorprendente.

Toro Rosso: motore nuovo, vita nuova

Più veloci sono state le Toro Rosso, spinte quest'anno dalla power unit Ferrari, ma l'interruzione della gara ha stravolto anche le loro strategie portando Sainz e Verstappen alla nona e decima posizione finale. Nella prima parte di gara l'olandese era addirittura ai piedi del podio e sembrava in grado di poter conquistare un discreto bottino di punti.

Campionato 2016: regole incerte ma tanti motivi d'interesse

Rosso, tendente al nero, è anche il "cartellino" che si merita la Federazione Internazionale per il nuovo format di qualifica applicabile più facilmente ad un videogioco che alle dinamiche delle corse reali. Talmente nuovo che è già vecchio: fra due settimane si torna al sistema 2015. Vista la prima gara dell'anno non c'è bisogno di altri stravolgimenti: una Ferrari ritrovata in grado di competere ad armi pari con Mercedes, Rosberg che batte il plurititolato compagno di squadra Hamilton, sorpassi in pista assicurati dal temperamento del giovanissimo e vivace Verstappen, il rientro del team Renault che, visto il blasone, presto dovrà puntare ai piani alti, bastano per dire bentornata Formula 1!

 

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 20 Marzo 2016 15:06

A Noceto si corre nel fango con la Farm Run 2016

Sta per tornare la seconda edizione della Farm Run. In provincia di Parma, a Noceto, il 7 agosto, si volge la più divertente e stravagante corsa nel fango valevole per il campionato italiano ed europeo di Mud Run 2016. Aperte le iscrizioni per la gara competitiva, non competitiva e per i gruppi.

Parma, 20 marzo 2016

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione della Farm Run, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.
La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura propone una nuova ed avvincente edizione. Gli ostacoli da superare saranno tantissimi: balle di fieno, vasche di pomodori da guadare e così via, ma soprattutto immancabile e onnipresente il fango, tra fossati, montagne di terra e ghiaia e tanto altro.

Un percorso lungo 12 Km in cui il territorio sarà il vero protagonista, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici.
Tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

La FARM RUN è per TUTTI!

NON serve essere atleti per divertirsi, ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo con due modalità:

--corsa competitiva--
--corsa NON competitiva--

COSA VUOL DIRE?

Chi ambisce alla classifica del Campionato ITALIANO MUDRUN può iscriversi alla competitiva e sottostare al regolamento CIMR.

Chi vuole partecipare solo con l'obbiettivo di divertirsi e fra un ostacolo ed il successivo vuole poter camminare ridere e scherzare ecco che per loro la NON COMPETITIVA è l'ideale.

Sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la gara competitiva, non competitiva e per i gruppi. Saranno premiati anche i più divertenti TRAVESTIMENTI a tema fattoria!

E ricordate che... chi prima si iscrive meno spende!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti!

Hashtag ufficiali #mud_run #farmrun

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 
Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

In allegato scaricabile la locandina

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

locandina parziale farm run 2016 corsa nel fango noceto rid

farm run 2015 partenza gara corsa nel fango ft00000070 17

 

13 Mario dai videogiochi 1

farm run 2015 corsa nel fango e travestimenti 1

farm run 2015 fango piume donne ft00000232 27

18 Primo al primo giro