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La Mille Miglia compie 90 anni e si presenta nella sua edizione 2017 che si svolgerà dal 18 al 21 Maggio sul tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia. Anche quest'anno farà tappa a Parma. Evento clou, la cena con i piloti a Palazzo Ducale.

Parma, 7 febbraio 2017

La Mille Miglia compie 90 anni e si presenta nella sua edizione 2017: ieri a Brescia è stato illustrato il programma della mitica rievocazione della corsa della Freccia Storica, che, per il terzo anno consecutivo, farà tappa a Parma. Mantenendo la formula ripartita su quattro tappe in altrettante giornate, la Mille Miglia 2017 si terrà quindi da giovedì 18 a domenica 21 maggio, come sempre collocata nel calendario automobilistico internazionale nel week-end antecedente quello del Gran Premio di Monaco di Formula 1, a Monte Carlo.

"Siamo orgogliosi di ospitare anche quest'anno – ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - una tappa della Mille Miglia, un evento molto importante per la città in grado di sostenere il turismo e un'occasione preziosa per consegnare al resto della nazione e all'estero un'immagine di eccellenza della nostra città. Quest'anno la prestigiosa cornice in cui si svolgerà l'evento clou della cena con i piloti sarà Palazzo Ducale: un momento significativo per riscoprire e far conoscere un affascinante luogo di Parma".

millemiglia2017-parma

 

Guarda le foto della scorsa edizione, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 07 Febbraio 2017 13:39

Mitsubishi ASX 2017

Tante le innovazioni applicate alla Mitsubishi ASX 2017. La casa giapponese punta sul restyling che si nota subito nel frontale ridisegnato e ispirato alla Outlander. All'interno un nuovo sistema di infotainment con schermo 7pollici: SDA, Smartphone Link Display Audio che si connette agli smartphone iOS o Android.

Prezzi da 20.190 euro per il 1.6 benzina da 117Cv. 

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Mitsubishi ASX 2017 interni-infotainment 

 

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Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 22 Gennaio 2017 11:43

Formula 1, arrivano i missili!

Inizia una nuova era: regolamento stravolto e vetture da record. La Formula 1 si rifà il look, più veloce che mai.

di Matteo Landi

Saranno le Formula 1 più veloci di sempre. Circa cinque secondi al giro più rapide delle vetture 2016, un'enormità. Sarà come assistere alla nascita di una nuova categoria se si pensa che, in tempi recenti, spesso un distacco analogo ha diviso le migliori F1 dalle prime vetture della serie cadetta Gp2. Il terzo stravolgimento tecnico in meno di dieci anni che potrebbe significare l'ennesima rivoluzione dei valori in campo. Come accadde con le pesanti modifiche aerodinamiche volute dalla Federazione nel 2009 per aumentare i sorpassi e rinvigorire lo spettacolo in pista. Al tempo Ross Brawn neo-proprietario della Honda, mai in lotta per il titolo nonostante gli importanti sforzi economici profusi, vinse il mondiale con la sua squadra nell'unico campionato disputato dalla Brawn Gp, grazie soprattutto ad un'intuizione, il diffusore "con il buco", che aggirava in modo geniale il regolamento tecnico appena entrato in vigore. Brawn vendette poi la squadra campione del mondo, nel corso dell'anno ridimensionata nell'organico per poter sopravvivere nonostante risorse economiche estremamente limitate, alla Mercedes, lasciando strada libera all'antagonista del 2009 Red Bull che grazie al direttore tecnico Adrian Newey, geniale ingegnere aerodinamico ed aerospaziale, vinse tutti i titoli in palio dal 2010 fino alla recente rivoluzione tecnica del 2014 che ci ha consegnato la grande Mercedes dominatrice dell'era "power unit". Le prestazioni delle vetture del primo anno del periodo "turbo-elettrico" risultarono piuttosto contenute rispetto agli standard della massima Formula, tanto che in diverse occasioni una vettura di Gp2 avrebbe potuto tranquillamente qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1, seppur nella seconda parte dello schieramento. Proprio quell'anno ai piani alti del grande Circus iniziarono a pensare ad un regolamento che avrebbe riportato le Formula 1 a volare, lasciandole a quel livello di eccellenza tecnica a cui già era arrivata con power unit dotate di piccoli motori turbo capaci con l'ausilio di due sistemi di recupero di energia a sprigionare 800 cavalli pur consumando il 30 per cento in meno di carburante. Nel corso dei tre anni appena trascorsi gli ingegneri hanno sviluppato la nuova tecnologia portando le power unit a potenze prossime alla soglia dei 1000 cv che, nel 2017, sarà ampiamente superata.

Gomme, ali, passo lungo: i cambiamenti saranno evidenti

Nel mese di Febbraio vedremo per la prima volta le nuove vetture, capaci di velocità record in curva grazie ad un'aerodinamica estremamente più efficace ed al grip meccanico elevato garantito da gomme del 25% più larghe rispetto a quelle fornite nel 2016 da Pirelli, che rimane forniture unico. Saranno vetture più larghe, con ala anteriore a freccia, alettone posteriore più basso e largo ed un diffusore più grande ed efficace. Avranno inoltre un passo leggermente più lungo, dettato anche dalle dimensioni di un serbatoio che potrà ospitare 105 kg di carburante in luogo dei 100 concessi nelle ultime tre stagioni. Avranno un aspetto più "racing" e saranno sicuramente più impegnative per i piloti che si troveranno ad affrontare sforzi fisici da F1 d'altri tempi.

Ferrari si affida a piloti d'esperienza. Mercedes anche. Williams richiama Massa

In Ferrari non sarà uno shock per Vettel e Raikkonen, che hanno corso con valori di carico aerodinamico ben superiori a quelli generati dalle ultime Formula 1. Non lo sarà neanche per Massa, autore di uno dei più brevi ed emozionanti abbandoni della massima Formula, con la lunga camminata in lacrime sotto la pioggia di Interlagos mentre vestito da una bandiera brasiliana salutava il pubblico di casa. Il brasiliano correrà in Williams anche nel 2017, al fianco del giovane Lance Stroll, dato che Bottas se ne è andato in Mercedes per colmare il vuoto lasciato dal campione del mondo Rosberg. A Brackley, dopo l'addio del tedesco, avevano due opportunità: dare una chance al collaudatore Pascal Wehrlein, nel 2016 anche pilota titolare della Manor, oppure optare per Bottas, pilota Williams gestito da Toto Wolff. Alla fine la scelta è ricaduta sul secondo, seppur per un contratto di un solo anno di durata, a dimostrazione della fiducia non proprio illimatata verso un buon pilota che tuttavia le ha spesso "prese" dal quasi pensionato Massa, top driver ormai a termine carriera che ha dato il meglio di sé in Ferrari fra il 2006 ed il 2008. Wehrlein sarebbe stata una scommessa ma in Mercedes avrebbero potuto contare comunque sul talento di Hamilton, a sua volta scommessa McLaren nel 2007 quando lo ingaggiò da assoluto debuttante, in attesa di vedere sbocciare definitivamente un pilota che comunque ha ben figurato nel 2016 al volante della Manor, regalandole anche il suo unico punto iridato dell'anno.

Manor: sarà al via?

Proprio la piccola squadra inglese rischia di non essere della partita nella stagione che verrà: gli attuali amministratori, subentrati a Stephen Fitzpatrick dopo che il 6 gennaio è stata messa in amministrazione controllata la "Just Racing Services Ltd", società che segue la gestione in pista della squadra di Banbury, cercano dei compratori. Vedremo se riusciranno ad essere in pista per i primi test pre-stagionali che si disputeranno a fine febbraio quando si terranno a cascata tutte le presentazioni delle nuove vetture: per la Ferrari la data fissata è il 24, un giorno dopo la Mercedes.

Ferrari, Mattia Binotto al comando ed una mano da Rory Byrne

Vedremo se la Ferrari riuscirà a risorgere dopo una delle stagioni più negative della sua storia. Il nuovo regolamento potrebbe essere l'occasione giusta per invertire la tendenza. L'esperienza inesistente di Mattia Binotto come direttore tecnico, già ottimo "direttore motori" ma al debutto a stagione 2016 in corso nelle nuove vesti in sostituzione di James Allison, desta qualche perplessità. Per la progettazione della nuova vettura la Ferrari si è avvalsa della consulenza di Rory Byrne: 73enne, creatore delle Ferrari della Golden Age di Schumacher e Todt. Basterà? Lo scopriremo probabilmente solo nella seconda metà della stagione quando le squadre "comprenderanno" del tutto le nuove monoposto che abbatteranno i tanti record sul giro che risalgono a più di dieci anni fa. I missili stanno arrivando. Siete pronti?

Pubblicato in Motori Emilia
Giovedì, 05 Gennaio 2017 12:31

Nuova Suzuki Ignis - VIDEO

La nuova Suzuki Ignis si caratterizza per i suoi 3,70m di lunghezza, quattro ruote e quattro posti spinta da 1.2 4cilindri benzina da 90 Cv con cambio manuale o automatico. Da 14.050 euro a 19mila euro, verrà proposta fino a fine mese con uno sconto di 2.100 euro su tutte le versioni.

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Suzuki Ignis nuova video

Pubblicato in Motori Emilia
Lunedì, 02 Gennaio 2017 13:23

Mercedes-Benz GLC Coupé

Una gamma sempre meglio articolata e pronta a soddisfare le esigenze degli automobilisti. Copia in formato ridotto della GLE Coupé, la Mercedes-Benz GLC Coupé è una sportiva a quattro porte con abitabilità da vettura più grande. In Italia sarà disponibile solo con la trazione integrale 4matic. Per quanto riguarda i motori il più potente tra i benzina sarà disponibile nella versione AMG.

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Mercedes-Benz GLC Coupe interni

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Martedì, 27 Dicembre 2016 15:16

Audi Q2 - VIDEO

Una nuova alternativa ai Suv di casa Audi: la Q2. Connettività, infotainment e sistemi di ausilio alla guida ridefiniscono gli standard della categoria. Un Suv compatto con all'interno lo stile classico Audio con display al di sopra della plancia, di 5.8 pollici. Il monitor MMI è di serie e vi è la possibilità di ricaricare lo smartphone a induzione. Come tutte le vetture Audi, rientra nel segmento Premium per la scelta dei materiali e delle componenti, coniugando i vantaggi di un Suv con quelli di un'auto sportiva. Prezzi da 25mila euro.

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audi Q2 auto motori video

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Martedì, 13 Dicembre 2016 16:17

Dacia amplia la gamma a GPL - VIDEO

La gamma Dacia ha avuto un grande successo a livello mondiale. Il nuovo motore 4 cilindri 1.6 con 115 Cv euro 6 montato sul Duster vanta ora alimentazione GPL con consumi ed emissioni minimi. Duster si distingue per la versatilità e capacità di unire lo spirito off road alle esigenze della vita quotidiana.

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dacia duster gpl

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Giovedì, 08 Dicembre 2016 11:03

Bmw Serie 3 GT - VIDEO

Il restyling della Bmw Serie 3 GT la vede più lunga dalle linee fluide e slanciate, nell'abitacolo oltre ai nuovi materiali si notano le modifiche a favore di una maggiore abitabilità creando un'auto ottima per viaggi lunghi e confortevoli. Per quanto riguarda la gamma motori: tre benzina nuovi tra 184Cv e 326Cv e addirittura 5 Turbo Diesel con potenze comprese fra 150Cv e 313Cv.

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Bmw Serie3 GT nuova

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Sabato, 03 Dicembre 2016 19:15

Rosberg, dal titolo mondiale all'addio shock!

Il neo campione del mondo dice basta con effetto immediato. La meravigliosa storia di un uomo che ha saputo fermarsi una volta raggiunto l'Olimpo.

di Matteo Landi

"Voglio cogliere l'occasione per annunciare che ho deciso di interrompere la mia carriera in F.1 in questo momento. È difficile da spiegare, è da quando avevo sei anni che il mio sogno era quello di diventare campione del mondo di F.1. Ora ci sono riuscito”. Undici stagioni nella massima serie, 25 anni nelle corse. Una carriera iniziata come il figlio di Keke, campione del mondo di F1 nel 1982, terminata come Nico Rosberg. A pochi giorni dalla conquista del suo primo titolo mondiale il tedesco, a Vienna per ricevere il trofeo riservato al primo classificato nella massima serie, coglie tutti di sorpresa con l'annuncio shock del suo immediato ritiro dal Circus. Tutti tranne Toto Wolff, venuto a conoscenza della decisione del suo pilota dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, e Lewis Hamilton, a cui Rosberg aveva deciso di rendere nota la sua scelta prima di rivelarla al mondo intero, in segno di rispetto verso il rivale di sempre.

La storia di Nico, nel nome del padre

Una vita vissuta con l'unico obiettivo di diventare Campione del Mondo di Formula 1, raggiunto all'undicesima stagione nella massima Formula. Il figlio di Keke è arrivato ai vertici per gradi. Non è entrato in Formula 1 dalla porta principale come successo ad altri figli d'arte come Jacques Villeneuve, al debutto nel 1996 sulla Williams, nello stesso anno vincitrice del mondiale con Damon Hill, e come Michael Andretti, che ha corso la sua unica stagione di Formula 1 al volante della stessa McLaren con la quale Senna conquistò 5 gran premi. Rosberg, vincitore del primo campionato di GP2 della storia, ha mosso i primi passi in Formula 1 al volante di una delle Williams più modeste di sempre. A centro gruppo si è fatto le ossa, prima di arrivare nel 2010 alla Mercedes, proprio quell'anno al ritorno nel mondiale dopo il ritiro avvenuto alla fine del lontano 1955. Al fianco di Michael Schumacher, rientrato nelle corse dopo tre anni di inattività, ha imparato a lavorare al meglio con ingegneri e meccanici, a compimento di un processo di maturazione che gli ha permesso nel 2013 di combattere alla pari con il nuovo compagno di squadra Lewis Hamilton. Doveva essere la vittima sacrificale prima di Schumacher poi di Hamilton ed invece il figlio di Keke era ormai pronto a brillare di luce propria, dopo aver vissuto di quella riflessa del padre. Le sconfitte del biennio 2014-2015, quando al volante della migliore monoposto del lotto si è dovuto inchinare a Lewis Hamilton, avrebbero potuto spegnere le sue ambizioni iridate. Rosberg ha invece trovato in esse nuova linfa, caricandolo per un 2016 “la va o la spacca”. Un anno in cui ha dato tutto, focalizzato verso l'obiettivo di una vita. Un anno in cui ha, per sua stessa ammissione, sacrificato persino la famiglia. Con l'attenzione rivolta verso il suo lavoro, ha vissuto quasi con distacco il primo anno di vita di sua figlia. Una stagione terminata con la gioia di Abu Dhabi, ma che è costata molto a Nico. Così tanto da non voler più ripetere tanti sacrifici. Adesso che Rosberg ha coronato il grande sogno Vivian ha di nuovo un marito.

Analogie con il passato, ma Nico è una storia a parte

Rosberg se ne va da campione del mondo, come Mansell nel '92, Prost l'anno dopo, Stewart nel '73 ed Hawthorn nel '58. Lasciando stare gli ultimi due esempi, correvano in epoche in cui era un privilegio quasi raro terminare le corse per scelta personale e non del destino (fra l'altro Hawthorn lo anticipò di poco, morì al volante della sua Jaguar pochi mesi dopo il suo ritiro dalla Formula 1), le storie di Mansell e Prost si avvicinano solo apparentemente a quella di Rosberg. Prost si ritirò appagato ma di mondiali ne vinse ben 4, Mansell lo fece dopo la conquista del suo primo ed unico titolo rimanendo però nel mondo delle corse ed arrivando l'anno successivo al titolo Cart. Il "leone" inglese non seppe poi resistere alla nostalgia e fra il '94 ed il '95 tornò sporadicamente in F1, giungendo addirittura ad un'inaspettata vittoria in Australia, ma questa è un'altra storia. Quel che fa notizia è anche l'età alla quale ha scelto di ritirarsi il fresco campione del mondo, 31 anni. Alla stessa età Michael Schumacher conquistò il terzo dei sette titoli vinti, il primo al volante della Ferrari. L'età della piena maturità agonistica. Una scelta coraggiosa quella Rosberg che merita rispetto perchè non dev'essere stato facile dire basta. Anche se Nico ha rivelato che “l'unica cosa che ha reso difficile la decisione è che così facendo sapevo di mettere in difficoltà la mia altra famiglia, quella delle corse”. Ed effettivamente adesso la Mercedes è spalle al muro.

Mercedes, e ora?

Dopo esser arrivata ai ferri corti con un pilota, Hamilton, che ha messo in imbarazzo la squadra ad Abu Dhabi fregandosene delle indicazioni che gli arrivavano dai box, mettendo a rischio anche la conquista del Gran Premio, adesso la Mercedes dovrà trovare un degno sostituto di Rosberg. Impossibile considerando che i top driver attuali sono legati da contratti di ferro. Dunque a meno di sorprese la squadra tedesca avrà la possibilità di far crescere uno dei piloti del suo vivaio ed il principale indiziato è il collaudatore Pascal Wehrlein, campione DTM nel 2015 e pilota titolare Manor in Formula 1 nella stagione appena trascorsa. Per la squadra che ha vinto gli ultimi tre campionati non sarebbe del tutto un salto nel vuoto ma sicuramente una scelta sottotono. Comunque meno coraggiosa di quella che fece la McLaren nel 2007 quando scelse di farsi rappresentare nel mondiale da Hamilton, un debuttante che poi avrebbe vinto tre mondiali.

Grazie Nico

Con l'abbandono di Rosberg se ne va un altro della vecchia guardia, in un anno che ha visto l'addio di Button e Massa. Non sappiamo se Nico un giorno ci ripenserà. Se cadrà di nuovo nella tentazione di tornare al volante di una Formula 1 come successo a tanti grandi del passato. Non sappiamo se il suo sarà solo un primo addio e se ci sarà un ritorno. Certamente non si può che ringraziarlo, per quanto ci ha mostrato in pista, per i suoi duelli con Hamilton, per l'umanità che ci ha mostrato proprio con questo addio. Dopo 25 anni di corse in cui da figlio di Keke, è divenuto Nico e poi un vero campione.

Pubblicato in Motori Emilia
Martedì, 29 Novembre 2016 16:25

Citroen C3 WRC 2017

Citroen C3 WRC è ancora un concept, la vedremo nella versione definitiva durante la prossima stagione del Campionato Mondiale Rally 2017. La Citroen ha diffuso le prime immagini della C3 WRC che si ispira alla nuova C3 e si mostra ultrasportiva, muscolosa e scolpita, riprendendo gli elementi stilistici della versione di serie. Carrozzeria però più ampia e maggiore aerodinamicità grazie al paraurti anteriore con spoiler.

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In collaborazione con www.videomotori.eu 

Citroen C3 WRC 2017 concept rally

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