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Il Questore di Parma chiude per 15 giorni il Bar Caffetteria "Maria Luigia" di Colorno.

Nella giornata di ieri, 20 dicembre 2018, è stato notificato al titolare del pubblico esercizio ad insegna "CAFFETTERIA MARIA LUIGIA", ubicato in piazza Garibaldi a Colorno, il provvedimento emesso dal Questore di Parma, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), con il quale è stata disposta la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del suddetto pubblico esercizio, per un periodo di 15 giorni.

Il provvedimento del Questore, che ha come finalità la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, è stato adottato a seguito di una operazione di polizia giudiziaria compiuta, nel corso della settimana scorsa, dai militari del Comando Provinciale di Reggio Emilia che ha portato all'arresto di un soggetto legato al pubblico esercizio per i reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Posta la evidente pericolosità sociale della caffetteria, diventata luogo di spaccio di sostanze stupefacenti e di frequentazione di persone gravitanti in ambiente criminogeno, il Questore di Parma, con tale provvedimento, ha così inibito la prosecuzione di una situazione di pericolosità sociale al fine di prevenire il reiterarsi di condotte criminali.

Tale provvedimento, adottato a seguito di una tempestiva attività della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Parma, impegnata quotidianamente in una azione di monitoraggio del territorio e di vigilanza sull'andamento dell'ordine e della sicurezza pubblica della provincia, è stato reso esecutivo in data odierna dai Carabinieri di Colorno.

Pubblicato in Cronaca Parma
Venerdì, 21 Dicembre 2018 09:03

Raccolta fondi Filomena

Il gruppo AMO COLORNO ha deciso di fare azione concreta per dare una mano alla famiglia Cataldi, a seguito della tragica scomparsa di Filomena, brutalmente assassinata da un vicino di casa (che ormai verrà riconosciuto incapace d'intendere e volere). La famiglia di Filomena dovrà pagarsi anche le spese legali a causa della mancanza di un fondo governativo atto a sostenere le vittime di femminicidio.

Si è deciso quindi di avviare una raccolta fondi dal titolo "Un salvadanaio per Filo". Raccolta che durerà fino al 10 di gennaio del prossimo anno. Il ricavato della raccolta verrà interamente devoluto alla sorella di Filomena, Rosangela, e servirà per risarcire parte delle spese legali da loro sostenute.

Vogliamo mobilitarci perchè la solidarietà è meravigliosa, ma un atto concreto vale più di mille parole.

Chiunque voglia supportare la nostra raccolta, può contattarci via email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o scrivere al gruppo Amo - Colorno direttamente su facebook.

 

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Il gruppo AMO - COLORNO ha deciso di scrivere alle più alte cariche dello stato per ciò che sta accadendo in merito alla vicenda di Filomena Cataldi, brutalmente assassinata da un vicino di casa di origini cinesi a San Polo di Torrile. La missiva è stata indirizzata al presidente della repubblica Sergio Mattarella e ai ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Nello scritto si chiede di intervenire sulle leggi attuali, al fine di garantire pene certe per gli autori di femminicidi, indipendentemente dall'eventuale capacità di intendere e volere, intervenendo anche sul caso proprio di Filomena, e l'istituzione di un fondo governativo per il pagamento delle spese legali in favore delle famiglie delle vittime, da elargire come si fa con il patrocinio gratuito per gli aventi diritto.

Dopo un lungo colloquio con Rosangela (la sorella di Filomena), membra di AMO - COLORNO, si è deciso di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far si che ciò che accade alla famiglia Cataldi, non capiti più. Rosangela sta attraversando un momento terribile, e nonostante ciò deve farsi forza per cercare di "consolare" le sofferenze dei genitori settantenni e di sua figlia, che da un pò di tempo non riesce più a dormire la notte e che ha iniziato a frequentare uno psicologo temendo di subire la stessa sorte della zia. Rosangela è una ragazza forte e di cuore che ha visto spegnere il suo sorriso perdendo una delle persone più importanti della sua vita. Per lei Filomena era tutto, era più di una sorella. Era un'amica, una confidente, la metà del suo cuore e il suo ossigeno. La sua perdita è stata la fine di un bellissimo percorso d'amore famigliare; la perdita di due vite anziché di una sola. La fine di una bellissima favola.

Filomena manca da morire ai suoi cari e anche a tutti noi del territorio di Colorno e Torrile. Una mancanza che sente anche chi non la conosceva, continuandosi quotidianamente a chiedersi perchè tanta violenza e crudeltà nei confronti di una donna poco più che quarantenne, dal fisico esile e dal carattere gentile che mai avrebbe fatto male ad una mosca. Il dolore non se ne vuole andare e il giudizio della legge è stato crudele. E' come se Filomena fosse stata uccisa per la seconda volta". Il suo assassino è stato riconosciuto completamente incapace d'intendere di volere e quindi non farà nemmeno un giorno di carcere. Farà l'ergastolo presso una struttura REMS e alla famiglia di Filomena toccherà pagarsi addirittura le spese legali. Pensiamo che non sia giusto tutto questo. Che non sia giusto che la famiglia debba pagare un prezzo ancora più alto di quello che già ha dato.

Auspichiamo nella sensibiltà delle istituzioni perchè le famiglie di queste atroci disgrazie non possono e non devono essere lasciate sole. Hanno bisogno della vicinanza dello stato.

Il gruppo Amo Colorno
18/12/2018

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 17 Dicembre 2018 16:08

Nebbia e Neve da Colorno

Colorno - Via Giulio Onesti. In foto si scorge la palestra Ferrari. 

da Amo-Colorno

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 16 Dicembre 2018 08:33

I genitori di Colorno sulla Mensa scolastica

C'è chi impone ai piccoli studenti di non potarsi il pasto da casa, mentre intanto sui media nazionali viene divulgata la notizia che il servizio mensa pagato dalle famiglie a seconda del proprio ISEE, risulta scadente per non dire di peggio. Si parla del fatto che una mensa su tre sia irregolare. Si parla di cibo scaduto, di vermi e sporcizia, oltre che spesso di cibo insano ed insufficiente a sfamare correttamente un bambino, seguendone la giusta alimentazione per la sua età.

Una brutta storia raccontata per un paese, l'Italia, che da sempre ha la cultura culinaria come fiore all'occhiello. L'Italia, il paese del miglior cibo; capitale mondiale della cultura culinaria, divenuta famosa grazie alle pellicole di grandi attori Italiani quali Totò, Troisi e Mastroianni. L'Italia, il paese della pizza, degli spaghetti e del parmigiano.

Un paese che cala tristemente la testa di fronte a quelle aziende (spesso cooperative), che offrono un servizio inumano ai bambini, cercando di "centesimare" anche su una micca, pur di ottenere un ingiusto guadagno.

La cosa ci sconvolge e ci obbliga a chiederci: "Perché non hanno funzionato i tanto decantati controlli dell'eccellente Italia? Italia dei prodotti DOC, IGP, STG etc..?"

Non vogliamo generalizzare perché siamo consapevoli dell'esistenza di ditte serie, che offrono un servizio ottimale e scrupoloso; ma per quei fraudolenti imprenditori vigliacchi che indirettamente se la prendono con i bambini, occorre la massima severità sia sanzionatoria che penale. Chi non rispetta le più normali e semplici norme igieniche deve essere immediatamente chiuso in via definitiva e non deve più avere la possibilità di esercitare tale professione!

Ciò che vorremmo infine sottolineare è che la scuola ora è a tempo pieno, e quindi nel tempo pieno la mensa è tempo scuola a tutti gli effetti. Se abbiamo l'obbligatorietà scolastica, perché chiedere anche alle famiglie di pagare il pranzo dei loro figli?... Perché non realizzare un sistema pubblico per la fornitura del cibo e delle mense scolastiche?...
Pagare le mense e non avere un servizio decente è una vera e propria beffa che mette a repentaglio la salute dei nostri bambini.

I GENITORI DI COLORNO per Il Gruppo
AMO - COLORNO

Pubblicato in Salute e Benessere Parma

Oggi pomeriggio nella sede della Provincia di Parma. Soddisfatto il Presidente Diego Rossi:" Un ulteriore passo avanti per il risolvere il problema. Entro l'estate prossima la riapertura del ponte".

Parma, 13 dicembre 2018 – Oggi pomeriggio, nella sede della Provincia di Parma, a Palazzo Giordani, sono state apposte le firme digitali in calce al contratto per i lavori di ristrutturazione del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore.
A firmare sono stati il Segretario generale della Provincia di Parma dott.ssa Rita Alfieri e Mauro Micheli della cordata di Parma Primo Micheli Officine meccaniche srl - Coimpa Consorzio Stabile Imprese associate.

"Un ulteriore passo avanti per risolvere un grave problema del nostro territorio, che coinvolge le popolazioni di due Regioni – afferma il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi –Per questo risultato possiamo ringraziare l'impegno della struttura tecnica che, con l'appoggio dell'intera Amministrazione, ha contenuto i tempi davvero al massimo possibile. Compatibilmente con il clima, le imprese procederanno ora all'impianto del cantiere. Entro l'estate 2019 avremo la riapertura completa del ponte "

 

Nella foto: Alfieri, Rossi, Micheli, Annoni

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Il gruppo AMO - COLORNO è da sempre impegnato a sensibilizzare la collettività sul rispetto verso i beni comuni. Diverse sono state le nostre segnalazioni sul degrado presente nei nostri parchi e per le nostre strade. Da sempre abbiamo guardato con occhio di riguardo il problema e denunciato atti di inciviltà e vandalismo. Riteniamo da sempre che la tutela del territorio in cui si vive e specialmente delle nostre aree verdi sia un dovere di tutti.

In merito a questo, siamo venuti a conoscenza di un fatto orribile avvenuto al parco Ducale di Parma venerdì 7 dicembre nel primo pomeriggio verso le 14.

Una coppia di fidanzati passeggiava tranquilla nel parco quando hanno notato un uomo allontanarsi da una panchina, lasciando su di essa una grossa quantità di rifiuti. Il senso civico del ragazzo in coppia, ha prevalso, e lo stesso ha avvisato l'uomo "che i rifiuti non si abbandonano" e che "esistono i cestini". L'uomo ha prima finto di non conoscere l'Italiano, e poi in Italiano perfetto, tirando fuori un coltello avvolto in un panno, ha minacciato di tagliare la gola al giovane. La ragazza spaventata è fuggita via gridando e chiedendo aiuto fino all'arrivo delle forze dell'ordine.

La storia ci lascia molta amarezza e rabbia. L'incività si combatte anche con un richiamo all'ordine. Non è possibile fare tutto ciò che si vuole, imbrattando, sporcando e danneggiando i beni della collettività.

Poteva sfociare tutto in tragedia e di certo la paura presa dai due poveri ragazzi li segnerà per parecchio tempo.

E' possibile che non si possa far nulla per deterrere episodi di tale inciviltà? Bisogna aver paura a rimproverare qualcuno per paura di ricevere una coltellata?... Bisogna ricorrere al detto "non sento, non vedo non parlo...??"

Molti di noi si impegnano ogni giorno a differenziare i rifiuti, a rispettare la natura e ad essere civili, ma a volte basta un soggetto come quello presente al parco Ducale di Parma, in quel tranquillo pomeriggio di ieri, a distruggere in un attimo il nostro impegno quotidiano.

Anche piccoli gesti all'apparenza innocui di maleducazione e inciviltà, in realtà creano grande degrado. Basta amplificare un singolo gesto per moltissimi altri. Questi limitati gesti di decadenza quotidiana, partoriscono atti di violenza, di criminalità, di sopraffazione del più debole che poi risultano molto difficili, se non impossibili da fermare.

Occorre coinvolgere sempre di più e meglio tutta la comunità spiegando il senso civico e l'educazione, invitando i cittadini a fare squadra, allontanando dal nostro territorio nazionale chi non vuole rispettare le nostre regole e la nostra Italia.

Nicola Scillitani

Coordinatore cittadino

AMO - COLORNO

Pubblicato in Costume e Società Parma
Venerdì, 07 Dicembre 2018 10:22

Ponte sul Po: sospensiva respinta

Il Tar si è pronunciato contro la richiesta della ditta Edil2000, che aveva fatto ricorso contro l'assegnazione dell'appalto da parte della Provincia alla Coimpa. I lavori inizieranno a breve e si concluderanno dopo 150 giorni. Rossi: "Le pratiche saranno accelerate al massimo."

Parma, 6 dicembre 2018 – Il pronunciamento del Tar di ieri pomeriggio è una buona notizia per i territori di Colorno e di Casalmaggiore e per tutti coloro che devono attraversare quotidianamente il Po in quel tratto. Il Tribunale Amministrativo regionale infatti, con, l'ordinanza 192/2018 ha stabilito di non concedere la sospensiva dell'aggiudicazione chiesta dalla ditta Edilmecos in associazione temporanea di imprese con Lavori e Costruzioni Srl e con Edil 2000, che avevano fatto ricorso contro il bando e l'appalto promosso dalla Provincia di Parma, difesa dall'avvocato Paolo Michiara.
La sentenza di merito arriverà il 30 aprile 2019, ma nel frattempo la Provincia di Parma intende far partire i lavori al ponte.

E' soddisfatto presidente della Provincia di Parma Diego Rossi: "Questo primo pronunciamento sancisce che i nostri tecnici e la Commissione aggiudicatrice hanno lavorato bene – dichiara – Adesso conterremo al massimo i tempi tecnici per la sottoscrizione del contratto per partire al più presto, entro il 31 dicembre. Nel frattempo abbiamo già proceduto con gli accordi con i proprietari dei terreni. La Provincia di Parma ha fatto la sua parte efficacemente in tutta la partita."

Se non interverranno problemi imprevisti, i lavori si concluderanno entro 150 giorni dalla consegna ai vincitori dell'appalto, la cordata di Parma Primo Micheli Officine meccaniche srl - Coimpa Consorzio Stabile Imprese associate.

Si torna a parlare della cassa di espansione sul torrente Baganza in provincia di Parma. Una ipotesi alternativa alla cassa di espansione. le posizioni degli esponenti PSI.

Di Nicola Comparato Felino 15 novembre 2018 -
La cassa, la diga artificiale, l'ecomostro, un progetto costosissimo e di enorme impatto ambientale. Abbiamo già trattato questo argomento in un precedente articolo che potete rileggere cliccando a questo link http://www.gazzettadellemilia.it/economia/item/20523-in-merito-alla-cassa-d-espansione-sul-baganza-una-posizione-contraria.html  . Molti sono i pareri contrari su questo progetto e tra i cittadini della Val Baganza, in particolare i residenti di Casale di Felino, paese dove dovrebbe sorgere la cassa, molte sono le preoccupazioni per l'impatto ambientale dei lavori di costruzione e per il disagio che questi possono creare agli abitanti del luogo.

Anche da molti cittadini di Colorno la cassa di espansione sul Baganza non è vista di buon occhio. Si cerca una strada alternativa alla cassa, un progetto meno costoso e meno impattante.

Una valida opzione potrebbe essere quella proposta da Stefano Orlandini, professore ordinario di costruzioni idrauliche all'Università di Modena e Reggio Emilia. La sua idea, commissionata dall'Unione Parmense Industriali in seguito ad una valutazione delle associazioni agricole, consiste nel creare un serbatoio, sbarrando la valle con una diga ad Armorano, sopra Calestano. Così facendo, il territorio potrebbe trarne molti benefici, evitando molti disagi e portando guadagni di vario genere, anche di tipo turistico. Ma sentiamo il parere dei socialisti che da molto tempo seguono l'evolversi della situazione.

Cristiano Manuele Segretario Provinciale del PSI Federazione di Parma: "Non portare a termine opere infrastrutturali è uno sperpero di denaro pubblico che il nostro Paese non può più permettersi, il nostro Paese non può permettersi di pagare sanzioni per opere incompiute e non usufruire dei vantaggi legati all'utilizzo pubblico. Le soluzioni per risolvere i problemi del Baganza possono essere diverse, il patto di fiume, già auspicato dalla Segreteria del Psi e siglato dai Comuni della Val Baganza pochi mesi orsono, è un buon viatico ma non deve restare un bel progetto su carta intestata!"

Manuel Magnani Consigliere Comunale PSI Collecchio e Consigliere Unione Pedemontana Parmense: "I socialisti della Pedemontana parmense rilevano con soddisfazione gli studi compiuti dal professor Orlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto illustrato dal professor Orlandini permetterebbe, oltre che a mettere al sicuro Parma e i paesi a valle quali Colorno, anche di proteggere il medio corso del Baganza e quindi i paesi e i territori di Calestano, Felino, Sala Baganza e Collecchio; di produrre inoltre energia completamente rinnovabile, garantisce inoltre un importante riserva di acqua assai utile per le necessità dell'agricoltura a valle in particolare per la coltivazione del pomodoro, può generare un importante richiamo turistico con possibilità di portare lavoro nelle terre di montagna. Tutti coloro che difendevano il mastodontico e assai invasivo progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna dicevano "lasciate parlare gli ingegneri!" a screditare le nostre convinzioni di liberi cittadini. Ebbene, ora che un professore univesitario ha parlato cosa hanno da dire costoro? Chiediamo quindi che si vada verso una revisione del progetto, il progetto della cassa di espansione cosi come pensato avrà forti impatti nella zona di costruzione con sbarramenti fuori terra alti fino a 16 metri equivalenti ad un palazzo di 4 – 5 piani, lavori che si protrarranno, salvo imprevisti, per almeno 5 anni con pesanti ripercussioni ambientali per il traffico di camion generato."

Paola Biacchi Capogruppo PSI a Colorno: "Pur rispettando le preoccupazioni degli amministratori di Collecchio, Sala e Felino, mi auguro che non ci siano rallentamenti ulteriori nell'iter relativo alla realizzazione della cassa di espansione del Baganza. Potrà infatti laminare ben 4,7 milioni di metri cubi di acqua ed eleverà il grado di sicurezza dei centri urbani di Parma e di Colorno anche a fronte di una piena eccezionale. Sono consapevole che servono anche monitoraggi continui e ulteriori lavori anche nel territorio colornese. Gli amministratori comunali socialisti per questo tengono sempre alta l'attenzione sul problema idraulico e hanno organizzato o condotto diversi incontri con Aipo e Bonifica per portare le nostre preoccupazioni e sollecitare risposte."

Dottoressa Rosina Trombi socialista ed ex vicesindaco di Felino: "Il PSI di Pedemontana ha espresso la sua posizione in un ordine del giorno posto al Consiglio dell'Unione da Manuel Magnani , consigliere del PSI a Collecchio ... in sostanza a tutti sta a cuore la tutela di Parma e Colorno ma nello stesso tempo vorremmo la tutela delle popolazioni a monte della cassa .... Quando nel 2011 si è votato il protocollo tra i vari comuni interessati non vi era l'ipotesi di un'opera così mastodontica, impattante sull'ambiente e sull'abitato a monte.... Nel progetto presentato nel marzo 2017 a Felino si è constatato il costo esorbitante ma non sono state previste tutele lungo tutto l'asse che con l'alluvione dell'ottobre 2014 si sono rese evidentemente necessarie per la tutela del territorio e delle industrie di Felino, Sala Baganza, Calestano e Collecchio.... La preoccupazione a Felino è inoltre legata alla gestione della cantieristica e realizzazione dell'opera relativamente ai disagi alla viabilità e all'ambiente dove sorge l'abitato di Casale.... Speriamo che la recente costituzione del Patto di fiume possa prendere in considerazione e rispondere alle preoccupazioni di cui sopra."

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Pubblicato in Ambiente Parma

E’ uno dei festival fotografici più significativi a livello nazionale. Tema della 9° edizione: la famiglia italiana. Presentato stamattina in Provincia da Canova, Montali, Balestrazzi. Esposizioni visitabili fino al 25 novembre. 

Parma -

La nona edizione del ColornoPhotoLife, uno dei festival fotografici più significativi a livello nazionale, si svolgerà dal 9 all’11 novembre 2018 nella Reggia e in altre sedi del Comune di Colorno, con mostre fotografiche, proiezioni, conferenze e workshop.

E’ stato presentato stamattina a Palazzo Giordani da Michela Canova Sindaca di Colorno e Delegata provinciale al Patrimonio, PierLuigi Montali  fondatore del festival e presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light, Antonella Balestrazzi presidente di Antea -Progetti e Servizi per la Cultura e il Turismo. La Provincia di Parma, che patrocina l’iniziativa insieme a Comune di Parma, di Colorno e Regione, ha anche messo a disposizione gli spazi più prestigiosi della Reggia.

Il festival, grazie alla qualificata collaborazione con CSAC, presenta opere di importanti autori sulla scena nazionale e internazionale, ma offre anche agli appassionati fotografi di ogni livello l’occasione di esporre le proprie opere al fianco di quelle di grandi maestri e vedere le tendenze in atto nell’ambito della fotografia nazionale. 

 

A PARMA

A dare il via alle tre giornate, l’inaugurazione l’8 novembre della mostra di uno dei più grandi esponenti italiani del ritratto fotografico: Efrem Raimondi con “La mia Famiglia”, nello spazio espositivo BDC28 di Parma, che resterà aperta fino al 25 novembre: venerdì dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 16 alle 20.

 

A COLORNO

Le mostre quest’anno presentano autori di  gran calibro: Gianni Berengo Gardin con “Dentro le case” dall’archivio dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma), Hazel Kingsbury Strand (moglie del famoso fotografo Paul) con “Luzzara – La famiglia Lusetti”, Enrico Genovesi con “Nomadelfia” e Gisella Congia con “Me, the imperfect mother” negli spazi espositivi del Piano Nobile della Reggia

Nell’Appartamento del Principe saranno visibili i lavori di Luigi Briselli (“Eternamente famiglia”), Giuseppe Codazzi (“La famiglia delle case della carità”) e la collettiva “Lab di Cult Fiaf 032 – Colorno/Parma” degli autori che hanno partecipato al laboratorio sul tema «La Famiglia in Italia». 

Nell’Appartamento del Duca, sempre nella Reggia, esporranno Stefania Adami con “Barconi d’alto bordo”, Anna Alvoni (“Ragazze sul divano”, la fotografia vincitrice del premio Colornophotolife 2017), Lucia Castelli (“Italiani d’Istria”), Fabio Moscatelli (“Qui vive Jeeg”, a cura di Loredana De Pace) e Farida Saglia (“39. In my father’s clothes”). 

Nello spazio espositivo MUPAC (Museo dei paesaggi di terra e di fiume) al primo piano dell’Aranciaia, sarà allestito il Rural project di Davide Grossi. 

Nello spazio espositivo Venaria e sotto i portici della Reggia troveranno posto altre opere realizzate nei laboratori Di Cult Fiaf: 18 laboratori in 7 Regioni italiane, progetto tematico condiviso a livello nazionale con la rete dei gemellaggi nei festival: “FacePhotoNews” di Sassoferato (AN), “Una penisola di Luce” di Sestri Levante (GE), CARPI Foto Festival del Grandangolo di Carpi (MO).

Le esposizioni di Colorno saranno visitabili fino al 25 novembre 2018.

Ingresso gratuito nei giorni del festival ai i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Esposizioni Piano Nobile e Appartamento del Duca nelle settimane successive al festival solo con visite guidate: sabato, domenica e festivi: ore 10, 11, 15, 16, 17 (inizio ultima visita) Biglietto Intero € 6,50 - Biglietto Ridotto € 5,50. 

Esposizioni Appartamento del Principe: sabato, domenica efestivi: 10 -12 e 15- 18 ingresso libero. Esposizioni Aranciaia: sabato, domenica e festivi 10 -12 e 14,30 -17,30 – ingresso libero

 

PROGRAMMA 

Giovedì 8 novembre

Ore 19: Parma (spazio espositivo BDC28), inaugurazione mostra “La mia Famiglia” di Efrem Raimondi.

 

Venerdì 9 novembre

Ore 18: Reggia di Colorno, Sala del Trono, inaugurazione Festival, saluto delle autorità, presentazione mostre con i curatori e gli autori e giro delle mostre in Reggia.

Ore 21: Aranciaia 1° piano, inaugurazione mostre, laboratori e proiezione audiovisivi “30 anni di Color’s Light”

 

Sabato 10 novembre

Ore 9-17,30: workshop Enrico Genovesi  presso Sede Color’s Light  e Simona Ghizzoni presso Venaria

Ore 10: Reggia di Colorno, apertura stand Libreria specializzata incontri programmati 

Ore 10-12,30:  Reggia di Colorno - Sale espositive, letture portfolio su prenotazione

Ore 10,00 – 12,30:  Aranciaia, lettura audiovisivi AV Lab

Ore 11,15–12,15: Reggia di Colorno - Sala del trono conferenza con Gisella Congia «L'immagine della maternità: tra miti, stereotipi e verità» 

Ore 14,30 -18: Reggia di Colorno - Sale espositive, lettura portfolio su prenotazione

Ore 15,00 – 17,00: Aranciaia - 1° piano, lettura audiovisivi AV Lab

Ore 18: chiusura spazi Reggia, MUPAC e Aranciaia

Ore 18,30 -20: Aranciaia - 1° piano, Lectio Magistralis di Efrem Raimondi

 

Domenica 11 novembre

Ore 9/17,00: workshop presso Sede Color’s Light e presso Venaria 

Ore 10: Reggia di Colorno, apertura stand Libreria specializzata, incontri programmati 

Dalle ore 10: Parma - CSAC, visite guidate con Paolo Barbaro (gradita prenotazione)

Ore 10-17,30: Aranciaia, Area Tecnica con SONY-OLYMPUS-TAMRON-SIGMA-GODOX-Zhiyun 

Ore 10-12,30: Reggia di Colorno - Sale espositive, letture portfolio su prenotazione

Ore 11,15–12,15: Reggia di Colorno - Sala del trono, Alberto Prina e «l’esperienza di fotografia Etica di Lodi»

Ore 15,00-16,30: Reggia di Colorno - Sala del trono, Reggia: Loredana De Pace incontra gli autori Enrico Genovesi, Nicoletta Cotechini, Giuseppe Codazzi e Luigi Briselli

Ore 17: Reggia di Colorno - Sala del Trono, proclamazione dei vincitori del “Portfolio Maria Luigia” con assegnazione dei premi e chiusura del Festival 

Ore 18: Parma – CSAC, tavola rotonda con Paolo Barbaro e Simone Terzi su «La famiglia in Italia, fotografie iconografiche».

 

Domenica 18 novembre

Ore 16: Parma – CSAC, Lectio Magistralis di Gianni Berengo Gardin.

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Per informazioni e iscrizioni alle letture portfolio (entro il 5 novembre):

ColornoPhotoLife - Tel: 348 5259409 Sito web: www.colornophotolife.it

Pagina FB: https://www.facebook.com/groups/223731227644440/?ref=bookmarks

 

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Fonte: Provincia di Parma

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