Redazione

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Giovedì, 05 Aprile 2018 14:21

Muffin salati alle verdure: ricetta

Questa settimana vi propongo una ricetta semplice, leggera e genuina perfetta anche per chi è intollerante al lattosio: i muffin salati senza glutine, senza uova e con latte vegetale. Sono ottimi nei buffet di aperitivi ma anche come antipasto o a merenda!

Ingredienti 

- 350 g di mix di farine senza glutine oppure per una versione col glutine farina di tipo 2 (come farine senza glutine potete mixare 150g di farina
- integrale di riso 100 g di farina di miglio e 50 di fecola di patate)
- 2 cucchiaini di lievito
- 1 pizzico di cannella
- 240 ml di latte di soia
- 200 g di carote
- 100 g di porro
- semi di sesamo nero
- 50 g di olio EVO
- 1 cucchiaino di sale

Procedimento

Per prima cosa mescoliamo la farina, il lievito e la cannella, poi aggiungiamo il latte vegetale e l'olio per formare un impasto morbido. Frulliamo le carote e il porro e li aggiungiamo all'impasto. Versiamo il tutto in uno stampo per muffin e cospargiamo ognuno con semi di sesamo.
Informiamo per circa 20 minuti a 180 gradi. 

Muffinsalati-alle_verdure-ricetta.jpg

Sono perfetti per uno spuntino o aperitivo sfizioso!

Buon appetito!

Testo e foto di Francesca Perrone, una vita da celiaca

A questo link troverete un'altra mia ricetta facile, sfiziosa e naturalmente senza glutine!

Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, appassionato di viaggi e membro di un'associazione che organizza traversate nel Sahara. I dodici turisti, 7 svizzeri e 5 italiani, sono stati liberati dai militari lunedì con un blitz.

MODENA – C'è anche un modenese tra i dodici turisti, sette svizzeri e cinque italiani, presi in ostaggio da una banda di separatisti in Camerun. Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, ex insegnante, grande appassionato di viaggi ed esperto viaggiatore. Manfredini, infatti, fa parte di un'associazione che organizza traversate del Sahara ed è stato in Africa un centinaio di volte.

I turisti europei facevano parte di un gruppo che era partito alla volta del Camerun con l'organizzazione African Adventure Group e stava effettuando un'escursione ai Twin Lakes quando è stato fermato e preso in ostaggio nei pressi di Moungo-Ndor da un gruppo di separatisti armati.

Una nota arrivata dal Ministero della Comunicazione del Camerun ha fatto definito i sequestratori "una banda di terroristi armati", da tempo attiva nella zona di Nguti, nel sud ovest del paese. I turisti sarebbero stati liberati lunedì, insieme a sei consiglieri municipali, grazie a un'operazione militare, durante la quale, continua la nota governativa, "decine di miliziani sono stati neutralizzati e sono state sequestrate grandi quantità di armi, munizioni e droga". I dodici turisti stanno bene e, a parte la grande paura, nessuno ha riportato danni fisici.

La zona occidentale del Camerun è anglofona, a differenza del resto del paese, ed è attualmente area di scontri tra i separatisti, che vogliono l'indipendenza, e il governo centrale. La situazione è peggiorata ulteriormente dopo che, lo scorso 1° ottobre, con atto di sfida, i ribelli hanno proclamato la nascita dello "Stato di Ambazonia", che ha fatto aumentare il numero di sequestri, di attacchi e di interventi militari, che oltre a raid e restrizioni sugli spostamenti, hanno imposto anche il coprifuoco.

L'episodio in via Graziani, alle porte del centro storico, martedì notte. La vittima è una 44, ricoverata al Policlinico di Modena in prognosi riservata. L'aggressore, un 40 enne italiano, ha precedenti per percosse.

MODENA – Ha infierito su di lei fino a fracassarle il volto a pugni e calci, lasciandola poi esanime sull'asfalto in un lago di sangue. Al punto che egli stesso ha chiamato la Polizia credendo di averla uccisa. La brutale aggressione è avvenuta martedì sera in via Graziani, alle spalle di via Ciro Menotti e a pochi passi dal centro storico. La vittima è una 44 enne, che conosceva l'aggressore, un 40 enne italiano con precedenti per atti di violenza, maltrattamenti e percosse.

Al ricevimento della chiamata, la Polizia si è recata sul posto indicato dallo stesso aggressore, che nel frattempo si era allontanato, insieme a un'unità del 118. La scena che si è presentata ai loro occhi era davvero terribile: la donna giaceva immobile a terra, con il volto coperto da una maschera di sangue. Dopo avere appurato che, per fortuna, era ancora viva ed averla stabilizzata, i sanitari l'hanno trasportata d'urgenza all'ospedale di Baggiovara, dove è tutt'ora ricoverata in prognosi riservata per le numerose fratture alle ossa del volto.

Pochi minuti dopo, gli agenti della Polizia hanno rintracciato nelle vie limitrofe anche l'aggressore, che vagava in stato confusionale e in preda all'agitazione. Sui suoi abiti, anche evidenti segni dell'atto di violenza ai danni della 44 enne. L'uomo è stato quindi condotto in Questura e per lui è scattato il fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio, anche alla luce nel suo passato violento.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l'aggressore e la vittima si conoscevano e, probabilmente, tra loro c'erano stati precedenti diverbi. La donna, martedì notte, si sarebbe trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato. Mentre percorreva via Graziani in sella alla sua bicicletta, si sarebbe imbattuta nel 40 enne, che avrebbe cominciato prima a insultarla, per poi passare dalle parole ai fatti. Prima avrebbe colpito la 44 enne con un pugno in pieno viso, facendola rovinare a terra, poi, mentre la donna tentava di rialzarsi, l'avrebbe tramortita sferrandole pugni e calci con una violenza inaudita. Infine, quando la poveretta aveva perso le forze per lottare, l'avrebbe poi afferrata per i capelli e le avrebbe sbattuto la faccia contro l'asfalto fino a farle perdere i sensi.

Solo dopo averla vista immobile, l'uomo in un momento di lucidità e, forse rendendosi conto della furia con cui aveva infierito sulla conoscente, temendo di averla ammazzata, ha chiamato la Polizia.