Redazione

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Un'altra prova di forza dei crociati che allungano la serie di vittorie consecutive battendo il Frosinone e si portano a soli due punti proprio dai ciociari. Gran bel gioco e Di Gaudio mattatore di giornata con una doppietta.

Parma, 8 aprile 2018 - di Luca Gabrielli

E adesso il gioco si fa molto interessante. Il Parma sconfigge anche il Frosinone dopo aver battuto pochi giorni fa anche il Palermo sempre al Tardini e si porta a soli due punti dalla seconda posizione che vale la promozione diretta in Serie A.

Solo un mese fa avrebbe gridato allo scandalo pensare a una situazione del genere ma come ha detto il mister D'Aversa nella conferenza stampa post partita, qualcosa è scattato nella testa dei giocatori dopo la figuraccia di Empoli. Ora in campo si vedono undici giocatori uniti e determinati a raggiungere la vittoria fin dalle prime battute di gara. Le trame di gioco sono ben costruite e continue nell'arco dei novanta minuti, non più azioni sporadiche e prive di mordente. I giocatori con maggiore esperienza come Munari, Calaiò  e - quando in campo - Lucarelli, hanno preso per mano la squadra dando la sensazione di una maturità mai raggiunta in questa stagione. Non è più utopia ora parlare di promozione diretta anche perché le squadra davanti e a pari punti stanno rallentando e la classifica ora è davvero corta. Palermo e Frosinone, le dirette concorrenti dei crociati, stanno vivendo un momento di flessione e il Parma ne sta approfittando al meglio battendo proprio questo due squadre negli ultimi scontri diretti e mostrandosi superiori a loro sotto tutti i punti di vista. Ora non bisogna abbassare la guardia e continuare a battere il ferro finché è caldo a cominciare da venerdì sera contro il Cittadella che verrà sempre al Tardini a vender cara la pelle per un posto nei playoff.

 

Finalmente Di Gaudio fa vedere di che pasta è fatto

I tifosi da un po' di partite lo stavano fischiando perché di quel funambolico giocatore visto a Carpi ancora non si avevano avuto tracce. Di Gaudio fino alla partita di Frosinone aveva solo fatto vedere sprazzi della sua classe con giocate però fini a se stesse, nessun goal e nessun assist decisivo. Dagli spalti la pazienza sembrava davvero finita per l'ala sinistra ma ecco che nella parità decisiva contro la seconda in classifica è uscita la prestazione perfetta del fantasista. Al 20' ha regalato il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo e al 37' ha raddoppiato sfruttando una grave disattenzione della difesa del Frosinone. Di Gaudio nel primo tempo ha mostrato quella concretezza che nelle altre partite gli era mancata e si è inalzato a mattatore di giornata. Unica nota stonata di giornata è stato il palo colpito al 10' da Calaiò su calcio di rigore ma la forza del Parma si è vista proprio da questa situazione sfavorevole che in passato avrebbero mandato nel pallone i giocatori. Ora si deve continuare così sfruttando l'entusiasmo che si respira in città e seguendo la strada tracciata dalle ultime prestazioni. Il traguardo del secondo posto è lì, a pochi punti, che aspetta il Parma.

Gran serata di gala quella tenutasi venerdì allo Star Hotel Du Parc di Parma, organizzata dall'influenzar e conduttore parmigiano Luca Ovrezzi. Ospite d'onore Katherine Kelly Lang. La nota attrice americana della soap opera Beautiful è tornata nella nostra città in tutta la sua bellezza e cordialità prestandosi alle foto di rito coi presenti.

Premiate le realtà imprenditoriali cittadine sinonimo di Made in Italy d'Eccellenza. Fra i Vip presenti Paola Di Benedetto appena uscita dall'Isola dei Famosi, Mariana Rodriguez concorrente del Grande Fratello Vip e Simone Susinna naufrago dell'Isola dei Famosi.

Foto di Francesca Bocchia

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Domenica, 08 Aprile 2018 09:15

Chiuso per lutto

Una tragedia senza fine. Il 2018 è iniziato male e sta proseguendo peggio. Le morti sul lavoro crescono e questi ultimi sono sono stati segnati, indistintamente da nord a sud, da troppi decessi sul lavoro.

di Lamberto Colla Parma 8 aprile 2018 -

La statistica sottolinea che sono 1,67 i decessi registrati quotidianamente da inizio d'anno, con un +11% rispetto lo scorso anno.

Ma dietro a questi sterili numeri ci sono le tragedie familiari dei cari che hanno perduto il loro babbo, fratello o sorella o addirittura due congiunti, come nel caso dei due fratelli deceduti, insieme a altri due operai, mentre facevano manutenzione in una azienda lombarda, la Lamina, peraltro ben nota per l'elevata attenzione alla sicurezza.

Con l'ultimo incidete mortale plurimo, due uomini "deceduti sul campo" (un terzo è in gravissime condizioni) a Crotone, travolti da un muro di cemento armato, al quale si aggiunge la morte del Vigile del Fuoco lombardo delle scorse ore, i primi 90 giorni del 2018 hanno già raccontato di oltre 150 morti bianche.

Un trend in crescita proporzionalmente con l'aumento del lavoro che rimane comunque inaccettabile e vuol significare che qualcosa è venuto a mancare, nelle normative, nelle conoscenze sui rischi da infortuni sul lavoro.

Nel terzo millennio non si può essere ancora testimoni di una simil mattanza.

Tre morti in Toscana, due a Livorno e uno ad Arezzo, uno in Emilia, poi ancora due a Catania e due nel giorno di Pasqua in Lombardia ai quali si è aggiunto il Vigile del Fuoco deceduto venerdi scorso (ben 20 da inizio d'anno) e infine i due di Crotone. Questa la macabra geografia degli ultimi 15 giorni.

Eppure nel nostro paese, stando al parere degli esperti, esiste una legge l'81/2008 "Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" sarebbe una "buona legge". Ma, perché un "ma" esiste sempre, alla fine c'è la crisi che spinge gli ultrasessantenni a fare ancora lavori per i quali non sarebbero più idonei, o la sempre più spinta precarizzazione del lavoro che costringe sempre più lavoratori a "accettare" lavori con più alto tasso di rischio.

Infine, ma non da ultimo, la riduzione dei controlli, spesso determinati dalla necessità di contenere i costi della pubblica amministrazione.

Nonostante la "buona legge", "Vita.it" richiama le "responsabilità" governative segnalando che, a dieci anni dalla introduzione del testo Unico, sono ancora una ventina i provvedimenti da attuare e alcuni riguardano materie anche di grande rilievo. E nemmeno l'introduzione del Jobs Act, che con i suoi decreti attuativi ha modificato direttamente e indirettamente la normativa sulla sicurezza sul lavoro, non è riuscito ad affiancare obiettivi di semplificazione e razionalizzazione a quello di completamento del relativo quadro normativo.

Insomma, in Italia o si muore per mancanza di lavoro e qui si dovrebbe aprire il capitolo dei suicidi. o per eccesso di lavoro.

E... se si ha la fortuna di non perire, spesso si è nelle condizioni di soffrire per la precarizzazione e l'inadeguatezza dei salari al costo della vita.

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I dati sugli infortuni
Secondo gli ultimi dati disponibili rilevati dall'Open Data INAIL, in Italia nel 2017 le denunce d'infortunio sul lavoro sono state 635.433 (a fronte delle 636.812 del 2016 con variazione rispetto al 2017 del -0,21%), ben 1.029 quelle relative ai casi con esito mortale (a fronte delle 1.018 del 2016 con una variazione rispetto al 2017 dell'1%) e 58.129 quelle riguardanti le malattie professionali (a fronte delle 60.347 del 2016 con una variazione rispetto al 2017 del -3,6%).