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Giovedì, 28 Settembre 2017 10:41

Salmone o non Salmone, questo è il problema!

Affermazioni contrastanti, addirittura estreme, sulla qualità dei Salmoni allevati. Le fake news invado sempre più il campo dell'alimentare e della salute con articoli talmente efficaci da risultare quasi impossibile la smentita. Il caso del salmone ne è una prova allarmante.

di Lamberto Colla - Parma 28 settembre 2017 - Ormai sono all'ordine del giorno le notizie allarmanti su quello o quell'altro prodotto alimentare. La moda del "senza" (senza lattosio, senza glutine, senza olio di palma, senza zucchero, senza ...) sta pian piano traslocando dai elementi di base a addirittura il prodotto commestibile. Non passerà tanto tempo che non avremo che da mangiare veramente solo cavallette, sino a quando si scoprirà che contengono una sostanza tossica capace di avvelenare un uomo di 80 chili in soli 120 anni.
Comunque, a parte quest'ultima frivolezza, negli ultimi gorni, in particolare sui principali social media, è tornata alla ribalta la notizia della pericolosità del Salmone d'allevamento: "10 buone ragioni per cui non mangiamo salmone".

Riprendendo un articolo dell'autorevole SLOW FOOD del febbraio 2014, la campagna contro il Salmone Norvegese si è fatta più intensa e addirittura macabra, in grado quindi di suonare le corde più sensibili di ciascuno di noi. Salmoni che vivono la loro vita negli escrementi e alimentati con mangimi contenenti elementi altamente dannosi. Consigli a non consumare assolutamente il Salmone soprattutto alle donne gravide, pena la probabile messa al mondo di un neonato con forti deficienze nel cervello. Pare addirittura che "la dottoressa Anne-Lise Bjørke Monsen ha rischiato la sua carriera per aver divulgato questa informazione".

Da un lato quindi l'autorevolezza di Slow Food, dall'altro quella del cacciatore di "balle cosmiche" "BUTAC.IT" che, al riguardo, nel settembre 2016, smonta punto per punto le tesi così ben confezionate, citando persino le smentite dichiarazioni emanate dall'Ateneo americano al quale apparteneva lo stesso prof. David O. Carpenter, dalle cui ricerche tutto ebbe inizio (consigliamo la lettura).

L'ultima citazione di Butac.it è sulle dichiarazioni del dott. Henrik Stenwig (direttore dell'ambiente e del settore veterinario della Norwegian Seafood federation di Oslo) secondo il quale il salmone d'allevamento norvegese non viene da allevamenti intensivi, perché in Norvegia non ce ne sono. Ogni azienda che alleva salmoni deve avere determinate caratteristiche, ed è sottoposta a verifiche per avere le autorizzazioni, e da qui una per una smonta tutte le accuse riportate da TzeTze e SlowFood.

Infine, è di poche ore fa, che l'EFSA è intervenuta sulla questione del "Salmone Pallido". Il salmone d'allevamento "taroccato" con sostanze chimiche per colorarne la carne di rosa per il quale l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha escluso problemi per la salute. "Tra le principali caratteristiche che contribuiscono al suo successo - sottolinea Giovanni D'Agata dello Sportello dei Diritti, oltre al tipico gusto, vi è senz'altro il tipico colore rosa-arancio della sua carne, che tutti diamo per scontato sia frutto sempre e solo della natura e della sua alimentazione. La realtà, purtroppo, è che nella gran parte dei salmoni di allevamento, la colorazione dipende da una sostanza chimica che viene aggiunta nel mangime. È ciò è determinato dalla provenienza dei pesci: i salmoni selvatici sono naturalmente rosa poiché si nutrono di gamberetti e altri crostacei, ma sul mercato sono la parte minore (meno di 500'000 tonnellate in tutto il mondo e provenienti soprattutto dell'Alaska). La maggioranza, infatti, proviene dagli allevamenti, concentrati in Norvegia, Cile, Scozia e pochi altri paesi. Il salmone di questo tipo si nutre principalmente di farina di pesce, olio di pesce e altre sostanze (non gamberetti). Di conseguenza dovrebbe avere una carne bianca o grigia. Gli studi di marketing, però, hanno dimostrato che questa versione "pallida" non attrae, o che comunque i consumatori non sarebbero disposti a spendere molto per acquistarlo. Per ovviare a questo problema è intervenuta l'industria farmaceutica, che è riuscita a ricreare in laboratorio il colorante, chiamato astaxantina (dal greco "astacus", granchio). La prima azienda a commercializzare questa sostanza col nome di Carophyll Pink è stata la Roche, in Svizzera, ma dal 2003 la produzione è stata ceduta alla olandese DSM. Sul mercato c'è anche il Lucantin prodotto dalla tedesca BASF. Molti si sono chiesti, quindi, se questo componente sia sicuro per la salute dei consumatori. Per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non sussiste alcun problema. Il tossicologo Gabriele Aquilina - che assieme a un team di esperti è stato incaricato di valutare gli effetti dell'astaxantina – ha sottolineato che "gli studi non hanno evidenziato alcun rischio per la salute umana". Senza l'aggiunta di astaxantina la carne sarebbe pallida ( www.dsm.com ). Sul metodo di valutazione, però, c'è più di un aspetto che merita attenzione. La prassi, infatti, vuole che sia la stessa azienda ad incaricare e finanziare un laboratorio per esaminare l'eventuale tossicità del suo prodotto. Ed è su queste analisi che poi si basa la valutazione degli esperti EFSA. Come si fa, dunque, ad essere certi dell'oggettività di questi esami? Secondo Aquilina, le regole stringenti sulla tracciabilità delle sperimentazioni rappresentano una garanzia: se il laboratorio commettesse delle irregolarità, verrebbe depennato dalla lista dei centri accreditati. Resta da chiarire, però, il motivo per cui l'EFSA preferisce non rendere noto il nome del laboratorio. Anche la filiera produttiva del salmone non è sempre trasparente al 100%. Nella maggior parte dei casi, sulle confezioni viene indicato solo il paese di provenienza, ma non il singolo produttore. In Svizzera, per esempio, in un'inchiesta giornalistica appositamente dedicata è stato chiesto a tre dei principali gruppi della grande distribuzione elvetica d'indicare la provenienza esatta dei salmoni: Coop "per ragioni di concorrenza non fornisce il nome dell'allevamento", così pure Migros ("il nome del singolo produttore non viene comunicato"), mentre solo Manor ha dichiarato di lavorare con un solo allevatore scozzese, "Loch Duart", che non fa uso di astaxantina sintetica."

Insomma, concludendo, poche le certezze e molto contrastanti tra di loro. Tra norme poco precise e centri di ricerca non sempre in grado di garantire l'equidistanza dal problema, resta in capo al buon senso del consumatore la decisione d'acquisto e di consumo di un determinato prodotto che, come è il caso del Salmone, garantirebbe all'organismo importanti elementi nutrizionali (omega 3 ad esempio) oltre al piacevole e raffinato gusto.

Per ora ad averla vinta, almeno in termini di presenza sul web, è l'informazione negativa!

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Sequestro record da parte dell'Interpol di prodotti medicali e farmaci contraffatti in tutto il mondo commercializzati in "rete". Lo "Sportello dei Diritti": l'ennesima conferma dei rischi degli acquisti online di farmaci e prodotti medicali

L'Interpol ha annunciato in data odierna un sequestro record di 25 milioni di prodotti medicali e farmaci contraffatti a livello globale distribuiti su internet, per un valore superiore a 51 milioni dollari (43 milioni di euro).

Tra i farmaci sequestrati vi sono integratori alimentari, analagesici, trattamenti per l'epilessia, prodotti nutrizionali, ha detto in un comunicato stampa rilasciato dall'agenzia di cooperazione della Polizia internazionale, che ha sede a Lione (sud-est della Francia).

L'operazione Pangea X, è questo il nome dell'inchiesta, è stato condotta in 123 paesi, un numero record, tra il 12 e il 19 settembre. Ha proceduto a 400 arresti e sono stati chiusi ben 3.584 siti web e più di 3.000 annunci pubblicitari su internet che reclamizzavano prodotti farmaceutici sono stati sospesi. Secondo l'Interpol, Pangea X è anche interessata alla vendita illegale di apparecchi medicali, quali impianti dentali, profilattici, siringhe e materiale chirurgico, che ha portato a sequestri per 500.000 dollari (420.000 Euro).

L'Interpol ha riportato nella sua dichiarazione la partecipazione per la prima volta di molti paesi africani. Pericolo per i consumatori "La vendita di prodotti farmaceutici contraffatti o falsi è una preoccupazione crescente nel mondo perché è un pericolo per la salute degli ignari consumatori che ritengono che i farmaci sono sicuri," secondo quanto sostenuto da Immanuel Sam, responsabile dell'ufficio Interpol in Namibia.

L'operazione Pangea è stata lanciata nel 2008. Solo otto paesi parteciparono all'inizio. L'Interpol è preoccupata per il crescente flusso nel corso di un decennio di prodotti farmaceutici non autorizzati o non controllati su internet.

Questa tendenza "mette in pericolo la vita", ha lanciato l'allarme il direttore esecutivo per la polizia all'Interpol, Tim Morris. «Il fatto che siamo arrivati a tali risultati significativi dopo dieci anni di funzionamento di Pangea dimostra che la vendita online di farmaci vietati è una sfida persistente e crescente» per le autorità interessate, ha detto Morris.

Pangea X mira inoltre a sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi connessi con gli acquisti di farmaci su internet, secondo l'Interpol. Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", dell'ennesima conferma dei rischi connessi agli acquisti online di farmaci e prodotti medicali, per i quali da tempo continuiamo a segnalare i pericoli per la salute in quanto la frode è dietro l'angolo per l'impossibilità di verificare preventivamente la genuinità dei prodotti.

Allerta allergie per possibili contaminazioni di alimenti. Simply e Auchan ritirano lotti di Marzapane, Auchan richiama yogurt Teddi, Carrefour il Marzapane.

1- Allergeni non segnalati in etichetta: Simply e Auchan ritirano lotti di marzapane. Il prodotto presenta uovo! Sono a rischio coloro che soffrono di allergia.

La comunicazione è stata diffusa sui siti della catena di supermercati Simply e Auchan e riguarda solo i consumatori allergici all'uovo. I prodotti interessati sono 2 lotti di Marzapane pasta di mandorle. I supermercati precauzionalmente hanno già attivato le procedure di ritiro dei prodotti dalla vendita. Nello specifico sono i prodotti con denominazione di vendita: lotti L. 170403 e L. 170608 "Marzapane pasta di mandorle" 225g EAN 8003600010143. Ragione sociale commercializzante: Rebecchi Fratelli Valtrebbia S.p.A. Bollo di identificazione dello stabilimento: Via Ungaretti, 7 29029 RIVERGARO (PC). Motivo del Richiamo: ETICHETTATURA NON CONFORME : Prodotto non conforme per possibile presenza di tracce uovo non dichiarate in etichetta. Popolazione interessata: Soggetti intolleranti o allergici all'uovo. L'ingestione di cibi contenenti sostanze con potere antigenico non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare degli effetti che si manifestano rapidamente subito dopo l'ingestione di un particolare alimento ed è quindi più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni dell'organismo oltre ad essere immediate sono, di solito, violente. La reazione allergica produce shock anafilattico e di solito risponde ai tradizionali Test Allergici Cutanei e quindi, è anche relativamente più facile da individuare. Per shock anafilattico si intende una sindrome clinica provocata da esposizione ad un allergene, è la reazione più grave e può, se non curato, portare alla morte. È molto meno frequente delle intolleranze alimentari (su 50 casi, solo 10 sono allergie). Può portare anche alla morte, mentre è molto raro che le intolleranze alimentari possano causare il decesso di una persona. I sintomi delle allergie alimentari sono simili a quelle provocate a chi soffre di allergia ai pollini: sono comuni gli arrossamenti pruriginosi della pelle, gli eczemi, le eruzioni o i gonfiori, l'orticaria, arrossamenti e bolle, le dermatiti; ma anche irritazione delle labbra e della bocca o problemi respiratori (riniti, congiuntiviti, asma) o problemi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea). Per tale ragione è facile capire quanto la "sicurezza" di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico ... sicurezza che dovrebbe derivare dalla lettura attenta delle etichette. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che, rimarcando l'allerta di Simply e Auchan , invita i consumatori allergici a non utilizzare i prodotti e a contattare e a restituire le confezioni al punto di vendita per la sostituzione. Trattandosi di un problema rilevante, le aziende hanno avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti in rete. Il richiamo riguarda tutta Italia. I supermercati Simply e Auchan, nell'avviso ai clienti pubblicato sui siti internet di pertinenza comunicano che "Il richiamo è stato disposto per proteggere i soggetti allergici all'uovo da possibili rischi. Per tutti gli altri consumatori il prodotto sopraindicato non comporta alcun pericolo per la salute. I consumatori che fossero in possesso dei suddetti lotti di questo prodotto sono invitati a riportarli in questo punto vendita che provvederà al rimborso. Per qualsiasi chiarimento vi preghiamo di rivolgervi all'Ufficio Qualità Rebecchi numero 334.3629642.

 

2- Auchan richiama yogurt Teddi Fattoria Scaldasole: possibile contaminazione da Glutine non dichiarato in etichetta. Il prodotto è distribuito in tutta Italia

Nuova allerta alimentare. Nello yogurt Teddi Fattoria Scaldasole è presente del glutine non dichiarato in etichetta. Per questo motivo la catena di supermercati Auchan lo sta ritirando da propri scaffali. La comunicazione è stata diffusa sul sito dell'azienda e riguarda solo i consumatori allergici al GLUTINE.

Quattro sono le tipologie di yogurt ritirate: Yogurt Intero alla Banana 2x115g Teddi Fattoria Scaldasole 8010795006219 L.171024 / 24/10/2017;Yogurt Intero all'Albicocca 2x115g Teddi Fattoria Scaldasole 8010795006202 L.171024 / 24/10/2017; Yogurt Magro Mela e Cannella 250g Fattoria Scaldasole 8010795002617 L.171020 / 20/10/2017 e Specialità con Yogurt Magro Nocciola 250g Fattoria Scaldasole 8010795002556 L.171025 / 25/10/2017.

Il prodotto è commercializzato da Fattoria Scaldasole , via Donizetti 7 – Monguzzo (CO) – Italia Marchio di identificazione dello stabilimento IT 03 229 CE. Motivo del Richiamo: Possibile contaminazione da Glutine non dichiarato in etichetta. Popolazione interessata: Soggetti intolleranti o allergici al GLUTINE. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che, rimarcando l'allerta di Auchan , invita i consumatori allergici a non utilizzare i prodotti e a contattare e a restituire le confezioni al punto di vendita per la sostituzione. Il richiamo riguarda il Canale di tutta Italia. Il supermercato Auchan, a scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei propri clienti, avverte sul proprio sito che : "LA POSSIBILE PRESENZA DI GLUTINE IN QUESTI PRODOTTI LI RENDE NON IDONEI AL CONSUMO DA CONSUMATORI CELIACI, ALLERGICI O INTOLLERANTI AL GLUTINE." I consumatori allergici o intolleranti sono invitati a non consumare i prodotti segnalati, e a riconsegnarli al punto vendita in cui è avvenuto l'acquisto. (Il consumo non costituisce invece alcun rischio per i soggetti non allergici al glutine/ non intolleranti al glutine). Per maggiori informazioni, per i consumatori è attivo un numero verde : 800 253972 dalle 9:30 alle 12:30.

3- Richiamo prodotto a marchio Carrefour: "MARZAPANE pasta di mandorle." Il prodotto presenta uovo! Sono a rischio coloro che soffrono di allergia.

Carrefour ritira un lotto a suo marchio di marzapane per la presenza e riguarda solo i consumatori allergici all'uovo. Il prodotto in questione, è dall'azienda Rebecchi Fratelli Valtrebbia S.p.A.. La confezione interessata dal richiamo è quella di "Marzapane pasta di mandorle" in confezione da 225 grammi. Spiega Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti": "L'azienda Rebecchi Fratelli Valtrebbia S.p.A ha chiesto al proprio distributore italiano Carrefour il ritiro e il richiamo in via precauzionale di un tipo di marzapane per la possibile presenza di allergeni (uovo) non dichiarato in etichetta.

Oggetto del ritiro è "Marzapane pasta di mandorle" in confezione da 225 grammi, con codice a barre EAN 8012666033508 e termine minimo di conservazione 16/05/2018, lotto L. 170516.

Il motivo del richiamo è la presenza di tracce uovo non dichiarate in etichetta. Carrefour si scusa per il disagio e invita i consumatori allergici all'uovo a prestare particolare attenzione. Chi ha acquistato il marzapane può riconsegnare le confezioni al punto vendita per il rimborso. Per qualsiasi ulteriori chiarimento potete contattare l'Ufficio Qualità Rebecchi al numero 334.3629642 (lun-ven 8,30-18,30). "

Esselunga richiama due lotti di marzapane Rebecchi per tracce d'uovo non segnalate in etichetta. Sono a rischio coloro che soffrono di allergia.

I supermercati Esselunga hanno pubblicato il richiamo di due lotti di marzapane modellabile a marchio Rebecchi Fratelli Valtrebbia per la possibile presenza di tracce d'uovo non correttamente segnalato in etichetta.

Ad essere oggetto del provvedimento sono i lotti di produzione L.170403 da consumarsi preferibilmente entro lo 03/04/2018 e L.170608 da consumarsi preferibilmente entro lo 08/06/2018. L'azienda, scusandosi per il disagio, precisa che il richiamo è rivolto ai soggetti allergici alle uova, per tutti gli altri consumatori il prodotto è assolutamente sicuro. Si raccomanda agli allergici, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", di non consumare le confezioni di marzapane appartenenti ai lotti richiamati e riportare il prodotto al punto vendita d'acquisto, dove sarà rimborsato. Per qualsiasi chiarimento è possibile rivolgersi all'ufficio qualità Rebecchi chiamando il numero 3343629642 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30.

Lecce, 23 settembre 2017

L'azienda CAROZZI FORMAGGI ha richiamato in via precauzionale un lotto di formaggio Taleggio latte crudo per sospetta contaminazione da Listeria monocytogenes.

Ne dà comunicazione il Ministero della salute attraverso il portale dedicato ai richiami alimentari. Oggetto del richiamo un tipo di formaggio preincartato e porzionato commercializzato dall'azienda CAROZZI FORMAGGI srl con sede a BARZIO (LC), LOC. PRATO BUSCANTE. Il lotto n° 04827 riguarda il "TALEGGIO DOP LATTE CRUDO".

A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori si raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con medesimo lotto di appartenenza, di NON consumarlo e di restituirlo al punto vendita nel quale è stato acquistato. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, non esclude che l'ingerimento del prodotto gastronomico possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione. La listeriosi è un'infezione che si trasmette prevalentemente per via alimentare e può avere effetti gravi nell'uomo.

Il germe (Listeria monocytogenes), è un batterio largamente diffuso nell'ambiente, nel terreno e nelle acque di superficie, che tollera gli ambienti salati e le basse temperature (+2/+4°C). Alcune categorie di persone sono più a rischio di contrarre la malattia se presentano un sistema immunitario indebolito: anziani, neonati, donne in gravidanza, soggetti con altre malattie in corso che compromettono il sistema immunitario. Tuttavia anche i soggetti non considerati a rischio possono contrarre l'infezione e in qualche caso manifestare la malattia nella forma gastrointestinale.

Il veicolo principale di infezione nell'uomo è il consumo di alimenti pronti al consumo (in inglese: RTE "ready-to-eat") e di cibo crudo. Il batterio della Listeria si trova più comunemente sulla crosta di formaggi freschi molli, o in formaggi a base di latte crudo, salmone affumicato, carni fresche non stagionate, salumi, ma anche nei vegetali crudi. La cottura dei cibi uccide il germe, la conservazione in frigorifero no.

Una persona affetta da listeriosi può manifestare i segni di una sindrome simil-influenzale caratterizzata da febbre e dolori muscolari, a volte preceduti da diarrea o altri sintomi gastro-intestinali. Nel caso di pazienti immuno-compromessi la malattia può evolvere in modo molto più grave con setticemia e meningite. Nelle donne in gravidanza la malattia può portare a complicanze anche gravi per la gestazione. I primi sintomi si possono rilevare anche a distanza di 70-90 giorni dall'assunzione di cibo contaminato.

Le condizioni climatiche favorevoli annunciano la prossima fioritura dei funghi richiamando gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà, purtroppo non tutte commestibili. A volte alcune varietà, tossiche o velenose possono confondere il raccoglitore poco esperto con un grave rischio per la salute.

Per meglio conoscere il mondo dei funghi nelle giornate del 23-24-25 Settembre i micologi dell'Ispettorato Micologico del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda Usl di Reggio Emilia saranno presenti con uno stand informativo alla fiera di San Michele a Castelnovo Monti in piazza Gramsci.

Inoltre a partire dal 25 settembre e fino al 24 novembre un micologo dell'Ispettorato Micologico sarà presente in orari e giornate stabilite in alcuni punti della provincia per assicurare ai cittadini la possibilità di fare riconoscere i funghi freschi spontanei raccolti a scopo di autoconsumo.

Ecco quali sono i punti di riferimento per il controllo micologico: Reggio Emilia, via Amendola, 2 - Dipartimento di Sanità Pubblica, 1° piano, lunedì e mercoledì dalle ore 14 alle ore 16, venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Castelnovo Monti, via Roma, 2 c/o Ospedale - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30. Scandiano, via Martiri della Libertà, 8, Servizio Igiene e Sanità Pubblica lunedì dalle ore 11 alle ore 12.30.

L'Ispettorato Micologico ha il compito di tutelare la salute della popolazione per gli aspetti legati al consumo di funghi. Tra le specifiche attività svolte di primaria importanza sono la verifica della commestibilità per funghi raccolti dal cittadino per autoconsumo e l'informazione sui rischi legati al loro consumo.

La commestibilità di un fungo infatti può essere stabilita solo dopo una corretta identificazione attribuendo il nome scientifico a cui corrisponde un giudizio di commestibilità / non commestibilità / tossicità. Di fronte a un fungo che non si è mai raccolto e che non si conosce, è bene diffidare dei presunti "esperti" rivolgendosi invece al personale qualificato degli ispettorati micologici che operano gratuitamente nelle AUSL.

I metodi empirici che alcuni si ostinano ad adottare per verificare la commestibilità dei funghi, come ad esempio l'utilizzo di aglio che diventerebbe scuro in presenza di funghi velenosi, o l'imbrunimento dell'argento, sono privi di ogni fondamento, altrettanto falso è che si possano mangiare con tranquillità tutti i funghi che crescono sugli alberi, nei prati o sono mangiati dalle lumache. È bene sapere che i funghi, anche quelli considerati commestibili, hanno una difficile digeribilità per cui è consigliato mangiarli cotti e in quantità moderata evitandone il consumo in pasti ravvicinati. Non sono in ogni caso l'alimento ideale per i bambini, le persone anziane, le donne in gravidanza, le persone intolleranti a particolari alimenti, farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi a fegato, intestino, pancreas e patologie renali.

Avvertenze speciali:
1. Raccogliere solo funghi conosciuti come sicuramente commestibili, integri e in buono stato di conservazione; scartare quelli troppo maturi o troppo giovani, ammuffiti, fradici o invasi da vermi.
2. I funghi vanno raccolti interi, senza tagliarli alla base, ma facendoli ruotare leggermente, avendo cura di non arrecare danno alla parte del fungo che rimane nel terreno (micelio) né all'ambiente circostante.
3. Portare sempre con sé un coltellino per pulire sul posto i funghi raccolti, eliminando alla base del gambo terriccio, foglie o altro, facendo attenzione a non alterare i singoli caratteri morfologici del fungo, ciascuno dei quali è fondamentale per un sicuro riconoscimento.
4. I funghi poco conosciuti o dubbi vanno riposti in contenitori separati per evitare, nel caso fossero velenosi, la frammentazione e il mescolamento con l'intero raccolto e trasportati integri per permetterne la corretta identificazione da parte dell'Ispettorato Micologico.
5. Raccogliere, per l'uso alimentare, solo funghi che si conoscono perfettamente e, in caso di incertezza anche minima, evitarne il consumo.
6. Usare recipienti rigidi e aerati, ad esempio cesti di vimini, per mantenere i funghi integri e freschi e favorire la dispersione delle spore; evitare nel modo più assoluto i sacchetti di plastica o simili perché favoriscono la putrefazione e la formazione di veleni.
7. Al rientro a casa ricontrollare con calma ogni esemplare raccolto.
8. I funghi non raccolti, anche se riconosciuti non commestibili, non devono essere distrutti o calpestati, poiché essi svolgono un ruolo importantissimo nell'equilibrio del bosco e sottobosco.
9. I funghi assorbono sostanze chimiche, pertanto evitare di raccogliere funghi lungo strade di intenso traffico, in prossimità di discariche e scarichi fognari, presso terreni coltivati e frutteti.

Recapiti telefonici Ispettorato Micologico: Reggio Emilia tel. 0522 335745, fax 0522 335460; Castelnovo ne' Monti tel. 0522 617341, fax 0522 612123; Scandiano tel. 0522 850389, fax 0522 850297 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domenica, 17 Settembre 2017 06:08

Il caffè, amico del cuore.

Dopo il burro cade un altro tabù. Il caffè fa bene al cuore. 4 tazze al giorno rientrano in una "dieta sana in persone sane". Una tazzina di caffè contiene circa 85 mg. di caffeina.

Di Virgilio 17 settembre 2017 - Una buona notizia, per i grandi consumatori di caffè e non solo, giunge dal congresso europeo di Cardiologia che si è tenuto a Barcellona a fine agosto.

Dal congresso sono emerse sempre più conferme del pericolo derivante dall'assunzione di troppo sale con conseguente raddoppio del tasso di rischio di insufficienza cardiaca (più di 13,7 grammi al giorno) per contro, riguardo al caffè vengono confermati i suoi effetti benefici al punto tale da essere definito "una sostanza che può entrare nella lista della dieta sana" (Fonte "ANSA").

Dalla Danimarca invece le ricerche, ancora allo stadio di laboratorio, stanno confermando, quello che era solo una ipotesi dettata dalla osservazione empirica, che il caffè possa limitare notevolmente il rischio di incorrere nel diabete.

L'artefice di questo presunto benefico effetto del caffè è da imputarsi al cafestolo, sostanza che promuove la produzione di insulina e il controllo glicemico. E' il risultato di una ricerca su animali condotta da Fredrik Brustad Mellbye del policlinico universitario di Aarhus in Danimarca, ricerca pubblicata sul Journal of Natural Products.

In sintesi quindi emerge che per la salute bere quattro tazze ogni giorno, può essere parte di "una dieta sana in persone sane" e a questo si associa un minore rischio di morte fino al 64%, inoltre può contribuire a regolare l'insulina quindi a quasi dimezzare il rischio di incorrere nel diabete.

Resta comunque il fatto che, tra le controindicazioni, alle donne in gravidanza è sconsigliato l'assunzione massiccia di caffè poiché la caffeina riesce a penetrare rapidamente anche fino alla placenta, motivo per cui risulta sconsigliata, in dosi massicce, sia durante la gravidanza, sia nella fase di allattamento.

20170917-Caffeina molecolaCos'è la Caffeina
Appartiene alla classe degli alcaloidi, sostanze molto diffuse nelle piante. La si ottiene estraendola nella maggioranza dei casi dal caffè¨ e per essere precisi è un'alcaloide purinico esattamente come la teofillina, ricavabile dal té, e come la teobromina, ottenuta dal buon cacao.

Osservando con attenzione le etichette, spunta nella Coca Cola, nel cioccolato e in molte di quelle bevande energizzanti, ma anche in diversi farmaci analgesici.

Una tazzina di caffè contiene circa 85 mg. di caffeina.

Effetti della caffeina
Come l'atropina, la nicotina, la stricnina, la morfina e gli altri alcaloidi, la Caffeina agisce sugli animali anche a concentrazioni molto basse. Per gli atleti le proprietà di questa sostanza sono preziose: prendendone in dosi anche modeste, dai 200 ai 400 mg, prima di una gara, si riescono a sentire più attenti e concentrati e migliora anche la resistenza.

La caffeina sostiene il metabolismo basale e l'assunzione di 4-5 tazzine di caffè contribuiscono a consumare tra le 100 e le 500 calorie in più. Quindi non possiede un effetto dimagrante, come molti tendono a pensare, ma solo a favorire il metabolismo basale.

Tra i numerosi effetti della caffeina, oltre a quelli che riguardano il sistema cardiocircolatorio, influisce anche in quello respiratorio. Ad esempio, come anticipato, riesce a far aumentare il metabolismo corporeo ma anche la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e il numero di respiri. Ciò comporta un'aumento di ossigenazione del sangue.

20170917-Caffe-tostato
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Fonti:
ANSA - Salute e Benessere
Journal of natural product
Idee Green

Nuovi studi "contro" la sigaretta elettronica: aumenta il rischio di infarto. Secondo una ricerca americana il vapore emanato contribuisce ad occludere le arterie con conseguenze potenzialmente letali

Non si creda che l'alternativa fornita dalle sigarette elettroniche costituisca un "toccasana" per la salute dei fumatori. Sono numerosi gli studi che si stanno focalizzando sugli effetti dei vapori descritti dai produttori come assolutamente innocui e che purtroppo stanno rivelando numerose criticità anche di questi apparati. L'ennesima ricerca a dimostrarlo è stata recentemente effettuata presso l'Università della West Virginia, negli USA, dove è stato monitorato l'effetto della «nicotina elettronica» su un gruppo di ratti verificandone l'impatto a livello arterioso.

Ed i risultati, sono stati impietosi: il fumo della sigaretta elettronica ha causato alle arterie delle cavie il restringimento di quasi un terzo entro i 60 minuti dall'esposizione al vapore. Questa condizione può portare ad un pericoloso aumento della pressione sanguigna, destinato a peggiorare ulteriormente con l'incremento dell'esposizione: se i roditori stavano a contatto con il fumo di questi gadget elettronici per circa 20 ore alla settimana, il passaggio delle arterie si restringeva del doppio rispetto a quello dei ratti che non erano stati esposti alla nicotina.

«Questi risultati indicano che le sigarette elettroniche non possono essere considerate sicure e che causano effetti significativamente dannosi», ha fatto sapere l'equipe della ricerca che è stata presentata alla conferenza sulla salute del cuore Cardiovascular Aging: New Frontiers and Old Friends di Westminster, in Colorado. I problemi alle arterie sono strettamente associati al rischio di infarti e ictus. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è sempre bene ricordare alcuni principi di salute che appaiono banali ma che aiutano senz'altro a vivere meglio: fumare, così come avere un'alimentazione insalubre e uno stile di vita sedentario può contribuire ad occludere ed indurire la parete arteriosa, causando la condizione nota come arteriosclerosi. Altri rischi legati a questo problema sono l'angina e le malattie coronariche.

Sanità. Uova contaminate: la Regione decide a scopo cautelativo il blocco della commercializzazione per alcuni allevamenti emiliano-romagnoli. Venturi e Caselli: "Abbiamo usato il principio di massima precauzione, in attesa degli esami di laboratorio. La catena dei controlli funziona, ma serve l'impegno anche dei produttori e delle loro associazioni"

Oggi gli assessori regionali hanno incontrato i produttori di Assoavi e Unaitalia. "La Regione da sempre impegnata a garantire produzioni sane"

Bologna – Blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per alcuni allevamenti avicoli dell'Emilia-Romagna dai quali provengono -oltre che da due allevamenti in altre regioni- le uova sgusciate liquide, vendute in Calabria, su cui sono state rinvenute tracce di Fipronil, anche se in percentuali che gli esperti giudicano molto al di sotto della soglia di tossicità.

La decisione, in attesa dell'esito degli esami di laboratorio, è stata presa dalla Regione Emilia-Romagna dopo una segnalazione, nell'ambito del Piano nazionale di controllo predisposto dal ministero della Salute.

Nel corso della mattinata di oggi gli assessori regionali alle Politiche per la salute Sergio Venturi e all'agricoltura Simona Caselli hanno annunciato il provvedimento in occasione di un incontro con Assoavi e Unaitalia, due delle principali associazioni di produttori del settore.

"E' un'iniziativa che abbiamo adottato mettendo in atto il principio di massima precauzione- spiegano Venturi e Caselli- a tutela della salute pubblica, ma anche di una filiera che rappresenta in Emilia-Romagna una punta di eccellenza. Siamo di fronte a un importante settore produttivo che nella nostra regione è da sempre sottoposto a controlli rigorosi dalla fase produttiva a quella di commercializzazione. Il provvedimento adottato oggi garantirà nell'immediato che tutte le produzioni sospette siano ritirate o non immesse nel mercato, in attesa nei prossimi giorni degli accertamenti laboratoristici da parte della sede di Brescia dell'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia-Romagna".

"Alle Associazioni dei produttori -aggiungono gli assessori- abbiamo detto una cosa chiara: la Regione da anni è impegnata a garantire produzione sane, che tutelino la salute delle persone in primo luogo, nonchè la qualità dei prodotti. C'è la catena dei controlli delle autorità sanitarie, che anche in questo caso ha dimostrato di funzionare bene e che nei prossimi giorni proseguirà e, anzi, verrà estesa a tutti gli allevamenti".

"Consideriamo positivamente - concludono Venturi e Caselli - la volontà delle Associazioni di dotarsi di rigidi protocolli di autocontrollo da applicare a tutti gli associati, al fine di controllare capillarmente tutta la filiera produttiva. Noi, come Regione, saremo inflessibili nell'esigere comportamenti corretti, perché non si scherza e non si fa profitto sulla salute dei consumatori. Qualora emergessero o si evidenziassero problemi, oltre a segnalarlo agli organi competenti, deve essere immediatamente bloccata la commercializzazione dei prodotti sospetti, in attesa degli accertamenti".

Il provvedimento che è stato assunto oggi si inserisce in un più generale impegno dell'assessorato regionale alle Politiche per la salute per controllare l'eventuale presenza di produzioni non regolari, dopo l'allarme lanciato nei giorni scorsi su lotti di prodotto provenienti da Germania, Belgio e Olanda.

Il fipronil e il campionamento

E' un antiparassitario vietato dal 2014 sulle produzioni vegetali, attualmente autorizzato solo quale antiparassitario per gli animali domestici.

Il piano di campionamenti è in fase di avanzata realizzazione sul territorio emiliano-romagnolo.

Da subito il Servizio sanitario regionale ha potenziato il sistema dei controlli, mettendo in campo una serie di campionamenti aggiuntivi ed assicurando nel contempo la massima collaborazione al Ministero della salute ed ai Nuclei Antisofisticazioni e Sanità.

Dal 14 agosto ne sono stati già effettuati 53 su uova, prodotti ovo-derivati, pasta fresca all'uovo e carne di gallina e gli esiti sui primi quattro, effettuati a Bologna, sono negativi. /PF

Venerdì, 18 Agosto 2017 15:20

1990, Parma abbraccia Charlie Alpha

Parma abbraccia Charlie Alpha, un equipaggio di soccorso sempre pronto ad alzarsi in volo. La commemorazione di colleghi e autorità in ricordo di Claudio Marchini, Annamaria Giorgio, Corrado Dondi e Angelo Maffei.

Parma 18/08/2017 - Un intero equipaggio perse la vita durante la missione di soccorso con il volo Charlie Alpha: la tragedia è stata ricordata questa mattina, come ogni anno, presso il cippo in via Casati Confalonieri, con la commemorazione delle vittime – il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei – da parte dei colleghi e delle autorità presenti.
L'incidente avvenne alle 8.20 del 18 agosto 1990 quando l'elicottero EHCA Charlie Alpha precipitò sul monte Ventasso, a causa della nebbia fitta, dopo essersi alzato in volo dalla base dell'Ospedale Maggiore di Parma per soccorrere un ferito nell'Appennino reggiano.

A commemorare i colleghi scomparsi in missione di soccorso, le principali autorità cittadine, tra le quali tutti i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato che partecipano alla rete di emergenza-urgenza territoriale e i famigliari dell'equipaggio scomparso. "Nel ricordo delle vittime – ha sottolineato il direttore sanitario dell'Ospedale Antonio Balestrino – non arretreremo nel nostro impegno di portare aiuto alle persone che hanno bisogno, grazie al volontariato e alla comunità civile che ci circonda". Il saluto a tutti i colleghi che operano oggi al sistema di soccorso è arrivato anche dal direttore amministrativo dell'Azienda Usl di Parma Marco Chiari che ha messo in luce "la forza tangibile dei valori di riferimento".

Attivo a Parma da 29 anni con il suo primo intervento il 19 luglio 1988 a Varsi, oggi il soccorso con elicottero dei servizi d'emergenza 118 è esteso a tutto il Paese grazie all'utilizzo di elicotteri attrezzati per le emergenze sanitarie che consentono interventi in tempi rapidi e tempestività dell'ospedalizzazione con la possibilità di scegliere il luogo di cura più idoneo a seconda della patologia.
L'attività prevalente dell'elicottero, gestito dalla Centrale operativa 118 Emilia Ovest, è il soccorso primario, cioè quello eseguito direttamente sul luogo dell'evento, ma ugualmente importante è l'attività di trasporto da ospedale a ospedale, in particolare verso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma centro di riferimento regionale – secondo il modello Hub & Spoke – per le elevate specialità di Trauma center, Neurochirurgia, Cardiologia e Cardiochirurgia, Neuroradiologia, Nefrologia, Clinica Chirurgica e trapianti d'organo, Ematologia e Centro trapianti midollo osseo, Centro Ustioni e Terapia intensiva neonatale.

Pronti, via. Decollo in 3 minuti
Nel corso del 2016 gli interventi "dall'alto" sono stati 854 (304 a Parma, 294 a Reggio Emilia e 232 a Piacenza e 24 su altre province), con un andamento in lieve crescita rispetto al 2015 e al 2014, quando l'elisoccorso si levò in volo rispettivamente 826 e 808 volte. Analizzando i dati per luogo di intervento, si rileva che nel 2016, l'elicottero è intervenuto con maggior frequenza sulle strade (46,72%) e nelle abitazioni private (34,78%).

Analizzando i dati per codice di gravità, nel 2016 sono state soccorse e ospedalizzate 384 persone con codice 3 (paziente con immediate minacce alla sopravvivenza), mentre nel 9% circa dei casi non si è reso necessario il ricovero del paziente. Quest'ultimo dato indica una sovrastima della Centrale Operativa 118 al momento della chiamata di soccorso, giustificato dalla necessità di intercettare tutti i casi più gravi.
I mesi di maggiore attività dell'elisoccorso sono solitamente quelli tra maggio e settembre. L'elicottero può alzarsi in volo in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale. Dal momento della richiesta di soccorso, l'elicottero è pronto per decollare entro tre minuti dall'attivazione. Questo lasso di tempo è incomprimibile in quanto legato a procedure aeronautiche, mentre il tempo medio di volo sulle tre province di competenza è di circa 12/13 minuti, fino a un massimo di 20 minuti per le zone più lontane delle tre province.
Al servizio diurno, dal 1° giugno di quest'anno è stato aggiunto il volo notturno che opera a partire dalla base di Bologna. Si tratta di un periodo sperimentale volto a ottimizzare un servizio compreso in una fascia oraria prima scoperta.

L'equipaggio dell'elicottero BK 117 C2 in dotazione alla Centrale Operativa 118 Emilia Ovest è composto da un medico anestesista-rianimatore (proveniente a turno dai Servizi di Anestesia e Rianimazione di Parma, Piacenza e Reggio Emilia), due infermieri dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, di cui uno con compiti di coordinamento della missione e gestione della sicurezza in volo e uno con funzione in prevalenza assistenziale.

Il servizio di elisoccorso è integrato su base regionale e si avvale di 4 mezzi, di cui 3 dislocati presso gli eliporti delle Centrali operative 118 Emilia Ovest (Parma), Emilia Est (Bologna), Romagna (Ravenna). Il quarto, dotato di verricello per il soccorso alpino, è di stanza a Pavullo nel Frignano. L'elisoccorso della Centrale Emilia Ovest effettua servizio anche nelle zone di confine delle province di Mantova, Cremona, Lucca e Massa.

Nel caso dell'elisoccorso di Parma si registra un progressivo aumento degli interventi verso le zone di confine della bassa Lombardia, fino a raggiungere, nei primi 7 mesi di quest'anno, i 14 voli.

Centrale operativa 118 Emilia Ovest
La Centrale Operativa 118 Emilia Ovest dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma gestisce tutte le chiamate di soccorso sanitario per le province di Parma, Piacenza e Reggio.
All'unificazione della Centrale operativa Emilia Ovest, realizzata alla fine del 2014, si è arrivati grazie a investimenti tecnologici e percorsi condivisi con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie di tutte le province interessate. Grazie, infatti, ad ambienti di lavoro dotati di strumentazione tecnologiche all'avanguardia, in grado di supportare l'operatore nella precisa localizzazione dell'evento e nelle comunicazione con i mezzi di soccorso, è possibile garantire un livello di sicurezza sempre più elevato con l'ottimizzazione di tutte le attività di chiamata, ottenendo una rapida attivazione dei mezzi di soccorso. La concentrazione delle chiamate di emergenza in un unico punto permette inoltre di ridurre i tempi di attesa prima della risposta di un operatore, attualmente la media è di 5 secondi, pari a due-tre squilli di telefono: entro i 20 secondi vengono risposte il 99,8% delle chiamate.

L'unificazione delle Centrali 118 provinciali in tre sole aree centrali di area vasta è stata prevista e disegnata dalla programmazione del Servizio sanitario regionale: oltre alla centrale Emilia ovest (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) sono attive in regione le centrali uniche Emilia est (con sede all'ospedale Maggiore di Bologna, per i territori di Bologna, Imola, Modena, e Ferrara) e la centrale della Romagna (con sede a Ravenna, per le province di Ravenna, Forli, Cesena e Rimini).

Pubblicato in Cronaca Parma

"Alcune trousse di trucchi per bambine contengono piombo, arsenico, nichel Cromo sostanze potenzialmente tossiche anche a basse concentrazioni". I cosmetici anche se giocattoli, avrebbero dunque tra i loro componenti dei veri e propri veleni (dal 1978 è proibito usare il piombo come additivo nelle vernici).

E' quanto riporta il portale del Ministero della salute.

A richiamare l'attenzione sul pericolo è l'allerta per contaminazione di "rischio grave" che è stata lanciata con un provvedimento di non ammissione all'importazione adottato dall'USMAF-SASN Campania e Sardegna U.T di Napoli in data 24/7/20017 nota Prot. 2017 -35933, dopo le analisi eseguite dall'ARPA Piemonte.

Il servizio di di sicurezza del Ministero della salute sul suo sito, ha pertanto disposto il divieto di ammissione nel commercio delle "Trousse confezioni trucco per bambine, Beauty Set" prodotte in Cina dalla ditta YONG SHNEG JIA PLASTIC CHEMICAL CO., LTD XINLIAO VILLAGE INDUSTRIAL ZONE, LIANXIA TOWN, SEDE CHENGHAI DISTRICT SHANTOU CITY GUAGDONG PROVINCE, CHINA ed importate in Italia da Importatore: GENERAL TRADE S.P.A.. – VIA GIUSEPPE CASSANO KM 2.200, SNC – 74015 MARTINA FRANCA.

Il problema, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", con la presenza di metalli pesanti nei prodotti per labbra e per il viso è che questi vengono di solito ingeriti o assorbiti in una certa quantità, quando vengono indossati o maneggiati soprattutto dai bambini anche per gioco. L'avviso di richiamo, è stato pubblicato dal dicastero sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi nella sezione "Avvisi di sicurezza".