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Venerdì, 06 Febbraio 2015 17:51

Big Snow: Modena si sveglia sotto 30 cm di neve

I fiocchi sono caduti copiosi per tutta la notte. I 120 mezzi del Comune, tra lame e spargisale, sono entrati in azione fin dalle prime ore del mattino per ripulire le strade principali. Disagi segnalati dai cittadini nelle vie secondarie. In alcuni Comuni della provincia scuole chiuse, rami e alberi caduti, traffico in tilt per incidenti e black out dovuti al crollo di centraline e cavi dell'alta tensione. Ai Torrazzi soccorso un imprenditore investito dal crollo della tensostruttura della sua azienda. A Bomporto cede la struttura gonfiabile della piscina comunale a causa di un black out elettrico e del peso della neve -

Modena, 6 febbraio 2015 - Di Manuela Fiorini- foto di Claudio Vincenzi -

Fino all'ultimo si è sperato che le Cassandre del meteo terrorismo avessero torto. Invece, a mano a mano che la situazione andava delineandosi, anche i siti e le fonti più accreditate hanno annunciato la grande nevicata. Così, se già nella giornata di ieri la montagna e la collina erano state imbiancate, nella notte i fiocchi hanno cominciato a scendere anche a Modena e nel resto della provincia. Nel capoluogo, dalle 2 alle 7 del mattino, sono caduti più di 30 cm di neve, dipingendo paesaggi surreali. Il Comune di Modena ha attivato, fin dalle 3 del mattino, 120 mezzi, tra lame e spargisale per ripulire sottopassi, ponti e strade principali. Diversi i disagi, invece, sulle strade secondarie, dove i cittadini hanno segnalato diverse difficoltà a causa della mancata pulizia, ma anche di rami caduti e alberi spezzati.

Le scuole sono rimaste aperte, anche se l'attività didattica è stata sospesa, per garantire la custodia dei bambini già presenti negli istituti e non creare ulteriori difficoltà alle famiglie. Per domani, è in corso una riunione del COC (Comitato Operativo Comunale) per decidere il da farsi. Sono rimasti chiusi anche i cimiteri e i parchi, a causa della possibile caduta di rami per il peso della neve. Anche l'Università di Modena e Reggio Emilia ha sospeso le lezioni per venire incontro agli studenti impossibilitati a raggiungere le sedi. I tecnici di Hera poi sono scesi in campo per rimediare a situazioni di black out in città, dovuti a cali di tensione o rottura dei cavi di alimentazione, soprattutto nella zona dei Viali del Parco.

Per quanto riguarda la viabilità, sono stati chiusi alla circolazione i caselli autostradali di Modena Nord e Modena Sud, mentre restano aperti quelli di Carpi e Campogalliano. Diversi anche gli incidenti, che hanno mandato in tilt la circolazione. In particolare, alle 7 di questa mattina, un tir si è messo di traverso su via Emilia Est nei pressi di Castelfranco, mentre un altro "scivolone" di un mezzo pesante ha interrotto la circolazione sulla Statale Canaletto, all'altezza della TAV, fino alle prime ore del pomeriggio. Critica anche la situazione dei treni, che registrano ritardi medi di 60 minuti a causa della riduzione di velocità dei convogli a lunga percorrenza. Il 35% dei treni regionali, invece, a causa del maltempo, è stato cancellato o soggetto a limitazioni di percorso.

Grave incidente sul lavoro in zona Torrazzi

Da registrare un grave incidente sul lavoro, proprio a causa dell'abbondante nevicata. In zona Torrazzi, un imprenditore di 57 anni, titolare della Modena Parts è rimasto schiacciato sotto a una tensostruttura allestita all'esterno della fabbrica, crollata sotto il peso della neve. E' stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre l'uomo e consentirne i soccorsi da parte del 118. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e, attualmente, è ricoverato all'Ospedale di Baggiovara. Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica e il magistrato di turno per accertamenti sull'accaduto.

PISCINA BOMPORTO rid

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA

Più critica la situazione in diversi Comuni della provincia. In particolare nella zona dell'Appennino sono rimaste chiuse la scuole di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Lama Mocogno, Palagano, Pavullo, Pievepelago, Riolunato, Savignano, Serramazzoni e Zocca. Chiusi anche gli istituti di Bastiglia e Bomporto, nella Bassa modenese, a causa di un black out che ha lasciato le aule al buio e al freddo. I tecnici di Enel stanno tutt'ora cercando di porre rimedio al disagio, causato dalla caduta di alcuni pali della luce. Sarà data priorità alla media tensione, mentre per ripristinare la bassa tensione occorrerà attendere, in alcuni casi, fino a domani. A Bomporto, la mancanza di energia elettrica ha sgonfiato il pallone della struttura che ricopre la piscina comunale, che si è poi lacerato sotto il peso della neve. Per domani, 7 febbraio, hanno confermato la chiusura le scuole dei Comuni di montagna e quelle di Fiorano,Vignola,Castelnuovo, Montale, Formigine e Spilamberto.

La Prefettura di Modena raccomanda di non mettersi in auto se non indispensabile e di informarsi sulle condizioni del traffico e della viabilità. Obbligo di circolazione con catene o gomme termiche. Le previsioni per i prossimi giorni al Centro Nord indicano un generale miglioramento con ampie schiarite nel pomeriggio di sabato 7 febbraio. Domenica 8, un aumento della pressione concederà una tregua e il cielo sarà generalmente sereno. Un nuovo vortice freddo proveniente dalla Scandinavia porterà un nuovo calo delle temperature tra domenica sera e lunedì, anche se le precipitazioni saranno pressoché assenti.

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Venerdì, 06 Febbraio 2015 16:58

Big Snow, disagi nel reggiano

La nevicata record arriva in Emilia. Tantissimi i disagi in ogni angolo della provincia di Reggio Emilia, black out e scuole chiuse - 

Reggio Emilia, 6 febbraio 2015 – di Federico Bonati -

Oltre venti centimetri di neve, disagi a non finire e assenza di corrente elettrica: questo è il conto che la tanto paventata e temuta Big Snow ha presentato nel reggiano. Le avvisaglie si erano già intraviste nella serata di giovedì quando intorno alle 19.00 un black-out tra Reggio Emilia e il quartiere di San Bartolomeo ha costretto al buio centinaia di famiglie, fino ad arrivare ai disagi della giornata odierna.

Molte persone si sono alzate ben prima delle luci dell'alba per spalare la neve intorno alle abitazioni e intorno alle auto, per poter così riuscire nel tentativo di raggiungere i posti di lavoro. Tuttavia, il manto nevoso non tendeva a diminuire, aumentando sempre di più, fino a mattino inoltrato.
Questo ha implicato notevoli disagi ai cittadini: macchine che non riuscivano a spostarsi a causa della neve, la famigerata rotta fatta e rifatta più volte, e interi quartieri sommersi dalla neve, con le conseguenti proteste da parte della cittadinanza, infastidita, inoltre, dal rimpallarsi di responsabilità al momento della segnalazione.

Imponenti disagi alla viabilità

Sono stati chiusi i caselli dell'A1 di Reggio Emilia, Canossa Campegine e Parma. In quest'ultimo si è verificato un incidente che ha coinvolto due camion che hanno sbandato sulla rotonda mettendosi di traverso e bloccando il traffico. Situazione complicatissima anche per i trasporti, in particolare quello ferroviario: molti i treni soppressi sulle linee che collegano Guastalla e Scandiano a Reggio Emilia. Nella città del Tricolore sono i rami e gli alberi caduti a preoccupare: in via Levi un tronco rende difficilissimi l'accesso e l'uscita dalla clinica Villa Salus.
Non mancano i disagi per il trasporto pubblico locale, e per precauzione le scuole sono state chiuse in tutta la Provincia.

Grossi disagi in provincia 

Se a Reggio Emilia la situazione è complicata, tutt'altro che rosea è quella dei paesi del reggiano. A Quattro Castella si registrano ancora tante famiglie senza luce, con l'amministrazione comunale pronta ad allestire una struttura di accoglienza per chi rischia di dover passare la notte al freddo e al buio. A Prato di Correggio, i vigili del fuoco sono stati impegnati nello sgombero di una stalla di maiali a cui è crollato il tetto, mentre si sono registrati danni anche al gattile di Brescello. A Rio Saliceto si cercano volontari per sgomberare dalla neve gli ingressi della Casa Protetta, mentre intorno alle 13.40 è stata chiusa la Gatta-Pianello tramite un'ordinanza del sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi. La strada che dalla frazione di Tagliata conduce a Villarotta è chiusa da un grosso albero caduto sulla strada, con il conseguente isolamento di quest'ultima.

Non sono minori i disagi sulle strade della Bassa: strade completamente inagibili da Gustalla verso Reggiolo ed un conseguente black out che ha avuto ripercussioni anche in tutto il basso mantovano. Notizia dell'ultim'ora il rinvio, per ovvi motivi, dell'incontro di Lega Pro Reggiana – Pisa.
Per qualunque tipo di segnalazione o informazione, è possibile fare riferimento al numero verde della Provincia 800 555311, attivo ventiquattr'ore si ventiquattro.

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Venerdì, 06 Febbraio 2015 12:35

Modena - Investita una ragazza in viale Monte Kosica

La 25enne è stata investita da una Musa che procedeva in direzione stadio. La dinamica dell'incidente è in corso di accertamento da parte della Municipale -

Modena, 6 febbraio 2015 -

E' successo ieri mattina, poco dopo le nove, quando una ragazza di 25 anni domiciliata a Modena è stata investita in viale Monte Kosica mentre attraversava all'altezza del pedonale dal lato della ferrovia verso via Ganaceto. Sul posto il 118 che ha trasportato la ragazza al Pronto soccorso di Baggiovara, dove sono state riscontrate lesioni non gravi.
La dinamica è in corso di accertamento da parte della Municipale. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza sarebbe stata investita da una Lancia Musa che procedeva in direzione stadio, all'altezza del civico 70. Alla guida un modenese di 65 anni.

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Ha perso la vita Mauro Segalini, 49enne piacentino residente a Parma, che il 21 gennaio era stato travolto in via La Spezia, in località Baccanelli -

Parma 5 febbraio 2015 -

Dopo due settimane in coma è deceduto Mauro Segalini, 49enne piacentino residente a Parma da anni, che la sera del 21 gennaio è stato travolto in via La Spezia, in località Baccanelli, tra Parma e Lemignano di Collecchio.
L'uomo ha perso la vita martedì scorso nel reparto di Rianimazione del Maggiore senza aver mai ripreso conoscenza.

Una tragedia ancora senza spiegazione, una dinamica su cui la famiglia e gli amici tentano di fare chiarezza ma che ancora non ha risposta. Ma non solo non si sa come sia avvenuto l'incidente e chi sia il colpevole, anche l'identità della persona che si è premurata di trasportarlo in ospedale è sconosciuta. Dalle prime voci si pensa a due automobili coinvolte nell'impatto, ma le forze dell'ordine non confermano.



Mauro Segalini era un uomo conosciuto nel mondo sportivo. Un passato da allenatore del Team Crociati, del Vicofertile e del Juventus Club, nonché una grande passione per la bici tanto che nel piacentino era presidente del Farini Bike Club.

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La soddisfazione del Presidente Bonaccini per l'archiviazione disposta dal Gip del Tribunale di Bologna -

Parma, 4 febbraio 2015 –

Archiviato il caso del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che era stato indagato per peculato nella passata legislatura, all'interno dell'indagine per "spese pazze" svolta sui rimborsi dei capo gruppo della Regione Emilia Romagna. A Bonaccini erano state contestate spese per circa quattro mila euro. L'archiviazione è stata disposta dal Gip del Tribunale di Bologna, dottor Pansa, dopo che lo scorso settembre la Procura aveva avanzato la richiesta di archiviazione.

Le parole di soddisfazione del Presidente Bonaccini. "Ho sempre avuto piena fiducia nell'operato della Magistratura – ha spiegato Stefano Bonaccini – e questa fiducia non è mai stata posta in discussione dagli accertamenti svolti". "D'altronde – ha concluso il Presidente – la mia serenità nasceva dalla consapevolezza di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole e in assoluta trasparenza, ispirandomi al principio di massima sobrietà, anche ed anzitutto nell'utilizzo dei fondi pubblici".

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Svolta positiva per la lotta contro la chiusura dei Presidi di Polizia. Sap: "Successo della nostra battaglia, ma restiamo vigili" -

Modena, 2 febbraio 2015 –

Una buona notizia arriva dal Sindacato Autonomo di Polizia, che da un anno si batte contro la chiusura dei presidi a rischio in tante province italiane. I tagli previsti dalla spending review, indetti dal Ministero degli Interni rischiavano infatti di mettere a dura prova la sicurezza, anche sul web data la sempre maggiore diffusione di reati informatici. Una battaglia che ha visto il sindacato impegnato in una campagna a 360 gradi. Oggi il Sap può tirare finalmente un sospiro di sollievo.

"Finalmente è arrivato lo stop alla chiusura dei presidi di polizia e alla soppressione nella nostra provincia degli uffici della Polizia Postale.
Un risultato che possiamo ascrivere senza ombra di dubbio all'azione del Sindacato Autonomo di Polizia che da un anno conduce una battaglia politica su tutti i fronti, con tantissime interpellanze parlamentari che abbiamo sollecitato, e che ci ha visti in prima linea sui media nazionali e locali, con centinaia e centinaia di interventi. Senza contare le migliaia e migliaia di cartoline natalizie contro la chiusura dei presidi di polizia che abbiamo fatto arrivare al premier Renzi" - afferma Rocco Caccavella, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, uno dei maggiori sindacati di Polizia in provincia.

"La notizia dello stop al piano di chiusura – dice Rocco Caccavella – c'è stata data a livello nazionale direttamente dal vice capo della polizia, Alessandro Marangoni, che abbiamo incontrato proprio per discutere della problematica del taglio dei presidi. In un momento in cui la criminalità è in aumento e il terrorismo internazionale torna a far paura, era impensabile chiudere gli uffici della Polizia postale che sono in prima nel contrasto ai reati informatici oppure sopprimere posti Polfer o Stradale, fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Vogliamo poi parlare delle Squadre nautiche o della Polizia di frontiera? Naturalmente restiamo vigili e attenti su questo stop alla chiusura dei presidi, nei prossimi giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli incontrerà il ministro Alfano per avere conferme e rassicurazioni. La battaglia continua anche dal nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa SAP Modena)

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Ha già colpito un centinaio di utenti il nuovo virus del web che chiede un riscatto per farti riavere i documenti cancellati -

Parma, 2 febbraio 2015 -

Arriva tramite mailcancella tutti documenti salvati sino al riscatto di una somma di denaro: si chiama Cryptoclocker, il nuovo virus che sta arrecando danni a cittadini e imprese.
A lanciare l'allarme è la Polizia Postale che mette in guardia dall'aprire mail sospette, dopo che la nuova frode ha colpito già centinaia di utenti.
La modalità è semplice; si riceve nella casella di posta un messaggio che si riferisce ad acquisti effettuati online e presunte spedizioni, con un link che rimanda ad un allegato. All' apertura di questo, solitamente in formato pdf, il virus Cryptoclocker entra in azione, rendendo illeggibili tutti i documenti presenti sul vostro dispositivo e su i pc ad esso connessi in rete. A questo punto viene mandata una richiesta di denaro. Il riscatto appare sullo schermo del pc con la cifra da versare per riavere i vostri documenti. La Polizia Postale spiega che non vi è rimedio per rimuovere il virus, che può essere decriptato solo da chi l'ha creato e invita a prestare molta attenzione, utilizzando un buon antivirus e facendo sempre un backup, dei propri file.

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Titolare di una ditta con sede a Bardi era accusato di non aver versato l' Iva per oltre 81mila euro: assolto dall'accusa perchè il fatto non è più previsto come reato -

Parma, 30 gennaio 2015 -

Un 54enne originario del piacentino, titolare di una ditta di servizi informatici con sede a Bardi, è stato assolto dall'accusa di non aver versato l'Iva per un importo di oltre 81mila euro. L'accusa risale ad un accertamento effettuato nel dicembre del 2010, nel frattempo la normativa è cambiata ed il fatto non è più previsto come reato, da qui la decisione del giudice Gabriele Nigro di assolvere l'uomo, richiesta alla quale si è associato anche il pubblico ministero Marirosa Parlangeli.

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Venerdì, 30 Gennaio 2015 10:24

Attacchi di lupi in Valtaro e Valceno

Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali si rivolge al vice presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Rainieri, chiedendo che si intervenga in merito ai branchi di lupi che hanno già provocato diverse vittime tra gli animali domestici e di allevamento -

Parma, 30 gennaio 2015 - di S.P. -

Un'altra associazione animalista interviene in merito alla vicenda dei lupi in Valtaro e Valceno, si tratta dell'Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, questa volta l'attacco è diretto al vice presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Rainieri: "Risale al 3 dicembre scorso -si legge in una nota dell'Oipa- la notizia che sedici sindaci della Valtaro Valceno, nello specifico i primi cittadini di Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgotaro, Compiano, Fornovo, Medesano, Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Tornolo, Valmozzola, Varano de Melegari e Varsi, hanno inviato al presidente della Regione Emilia Romagna, al presidente della Provincia di Parma, alla Prefettura di Parma e al Corpo Forestale dello Stato, una lettera per denunciare casi di attacchi di canidi o lupi che hanno provocato l'uccisione di animali domestici e di allevamento, di cani da caccia sbranati, nonché in alcuni casi anche attacchi a persone.

La lettera rappresenta una richiesta affinché si intervenga in merito allo "scorrazzare di branchi di lupi che se ne vanno in giro per campi e fattorie e hanno già provocato diverse vittime tra i cani e gli animali e ogni giorno che passa, spinti dalla fame, si avvicinano sempre più alle case. Inoltre questo fenomeno sta di fatto bloccando le attività turistiche oltre che mettere a dura prova quelle dell'allevamento soprattutto la pastorizia in Valtaro e in Valceno, dove la situazione sta diventando esasperante". Il Vicepresidente del Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna, Fabrizio Rainieri, che ha persino invocato un piano faunistico venatorio "che possa dare al più presto al nostro territorio quelle risposte che si aspetta da tempo". A questo proposito l'OIPA Parma ha ricordato a Rainieri che i lupi sono specie protetta, invitandolo a documentare eventuali attacchi a persone o ad animali di proprietà.

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Giovedì, 29 Gennaio 2015 11:16

Le mani sull'Emilia

Arresti eccellenti e duro colpo alle cosche con l'operazione "Aemilia" che ha rivelato al territorio un volto sconosciuto. Ma non del tutto sconosciuto -

Reggio Emilia, 29 gennaio 2015 – di Federico Bonati -

In tempi non sospetti lo scrittore Roberto Saviano, autore di best seller come "Gomorra" e "Zero Zero Zero", parlò del pericolo delle infiltrazioni mafiose e 'ndranghetiste nel Nord Italia, alle quali bisognava fare estrema attenzione. Un monito che si rivelò quanto mai profetico. Ne è una piena dimostrazione l'operazione "Aemilia", condotta dalla Dda di Bologna, scattata ieri prima dell'alba tra le province di Reggio Emilia, Modena, Parma, Piacenza e nella stessa Bologna, la quale ha portato a centodiciassette ordinanze di custodia cautelare, di cui cinquantaquattro per associazione di stampo mafioso, quattro per concorso esterno e ben oltre duecento nomi nella lista degli indagati.

Ma andiamo con ordine. Ore 3.30 di notte: la notte dell'Emilia viene illuminata dalle sirene delle auto dell'Arma: il blitz ha inizio. Si tratta, come definisce il procuratore capo nazionale antimafia Franco Ruberti di un'iniziativa storica, senza precedenti. Le forze dell'ordine si presentano a casa delle persone che fungono da riferimento per la cosca emiliana, ma legata al territorio calabrese. Sono sostanzialmente sei i capi promotori: Nicolino Sarcone, che si occupava del reggiano; Michele Bolognino, che si occupava di Parma e della bassa reggiana; Alfonso Diletto, anch'egli operante nella bassa reggiana; Francesco Lamanna, operante a Piacenza; Antonio Gualtieri, per lui Piacenza e Reggio e Romolo Villirillo. Per tutti costoro è scattata l'ordinanza di custodia in carcere.

Una lunga lista di nomi, alcuni dei quali eccellenti, rientrano nel registro degli indagati: tra questi Giuseppe Iaquinta, imprenditore edile e padre dell'ex attaccante della Juventus e della Nazionale Vincenzo; Giuseppe Pagliani, avvocato e consigliere a Reggio Emilia per FI; l'ex presidente del consiglio comunale di Parma, Giovanni Paolo Bernini; Marco Gibertini, giornalista. La notizia più sconcertante è senza dubbio l'approdo dell'associazione 'ndranghetista anche all'interno delle forze dell'ordine, le quali, spiega il procuratore capo della Dda Alfonso: "Hanno purtroppo favorito l'organizzazione". Le manette sono scattate per Domenico Mesiano, poliziotto. Si aggiungono, inoltre gli ex carabinieri Mario Cannizzo e Domenico Salpietro.


 Sulla vicenda il commento del sindaco Vecchi è eloquente: "La città si sveglia scossa da una vicenda come questa, che ha una rilevanza senza precedenti. Ma questa è anche una vittoria di un sistema istituzionale che in questi anni ha preso coscienza e reagito, sia sul fronte della prevenzione sia su quello della repressione. Speriamo che sia un colpo al cuore a un sistema mafioso che sapevamo essersi insediato ma ancora non conoscevamo nella sua portata". Il primo cittadino ha ringraziato e lodato le forze dell'ordine per l'operazione svolta. Il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, definisce quest'operazione una conferma clamorosa di ciò che negli ultimi anni è emerso anche nel territorio reggiano, il tutto sempre puntualmente denunciato dai magistrati. Aggiunge: "Sono confortato dal fatto che le istituzioni si rivelino all'altezza di una sfida delicata e complessa. Ma non posso che essere fortemente preoccupato nel constatare come la nostra comunità e la nostra provincia siano sedi di organizzazioni criminali che rubano ossigeno all'economia degli onesti, inquinano la nostra società e tentano di incunearsi nelle istituzioni".

Ciò che si temeva potesse accadere è accaduto: il cancro malavitoso, in questo caso 'ndranghetista, è giunto anche in Emilia. Un cancro che, però, ha subito un durissimo colpo da parte delle forze dell'ordine. Un primo duro ed importantissimo colpo.

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