Redazione

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Giovedì, 13 Settembre 2018 17:05

Pedofilo si adescava minorenni in rete: arrestato

Si tratta di un 21 enne che si faceva mandare dalle minorenni foto intime, poi le ricattava. Le indagini sono partite nel 2017 in seguito alla denuncia del padre di una delle vittime, che sono 26 in tutta Italia.

PRIGNANO (MO) –

Adescava ragazzine minorenni su internet, servendosi soprattutto di Instagram e WhatsApp, entrava in confidenza con loro e si faceva mandare foto “intime”. A questo punto scattava la trappola: le ricattava minacciando di divulgare le immagini in suo possesso se non gliene avessero inviate altre. E per intimorire le sue vittime, si spacciava per un affiliato dell’Isis mandando loro filmati riconducibili al terrorismo islamico. 

Per questo un 21 enne residente a Prignano sulla Secchia, nel modenese, è stato arrestato per i reati di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Le indagini erano partite nel novembre del 2017 in seguito alla denuncia del padre di una delle vittime. 

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, dai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ischia, in collaborazione con i colleghi della compagnia dei Carabinieri di Sassuolo (MO), ha consentito di risalire al 21 enne.

Nella sua abitazione i Carabinieri hanno sequestrato diverse apparecchiature elettroniche, tra cui Pc, smartphone e hard disk. Nel corso delle perquisizioni è stato ritrovato anche altro materiale pedopornografico. È stata quindi eseguita l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Le vittime individuate, tutte minorenni, sono 26, e risiedono su tutto il territorio nazionale.

Giovedì, 13 Settembre 2018 16:45

Ritrovato dipinto del '600 rubato nel 1930

I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) restituiscono alla Pinacoteca Nazionale di Bologna il dipinto raffigurante "Madonna Orante" di Elisabetta Sirani, rubato nel 1930.

Bologna -

Questa mattina, alle 10:30, presso Palazzo Pepoli Campogrande di Bologna, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, alla presenza del Direttore del Polo Museale dell'Emilia Romagna, Dott. Mario Scalini, ha restituito alla Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna, Dott.ssa Elena Rossoni, il dipinto, raffigurante "Madonna Orante", di Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665), rubato 88 anni fa, da quel museo.

L'eccezionale recupero scaturisce da una segnalazione da parte dei responsabili dello stesso polo museale che avevano riconosciuto, in un'opera in vendita presso una casa d'aste ligure, similitudine con quella rubata nel 1930 e denunciata, dall'allora direttore pro-tempore, al Procuratore del Re di Bologna. I minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del TPC di Bologna, resi ancora più difficoltosi perché l'immagine dell'opera, data l'epoca del furto, non era contenuta nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, consentivano di reperire, agli atti del museo bolognese, l'effigie fotografica della storica catalogazione del prezioso dipinto.

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La comparazione dell'antica fotografia con il bene posto in asta, ha permesso di confermare con assoluta certezza che l'opera, nel frattempo, acquistata in buona fede da un ignaro acquirente era in realtà proprio quella sottratta 88 anni prima. L'Autorità Giudiziaria di Genova disponeva il dissequestro e la restituzione del dipinto in favore della Pinacoteca Nazionale.
In occasione dell'importante recupero, il Polo Museale dell'Emilia Romagna realizzerà, proprio nelle sale espositive di Palazzo Pepoli Campogrande, un percorso di visita dedicato ai dipinti devozionali di Elisabetta Sirani, inclusa la pregiatissima Madonna Orante, che verrà così riaccostata al Redentore benedicente.

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Bird strike. Uccelli finiscono in un motore, aereo decolla e torna indietro. Un aereo della Easyjet ieri è stato costretto al rientro in aeroporto di Lamezia Terme subito dopo il decollo per Milano Malpensa.

Erano scattate le sirene di emergenza, mercoledì mattina, all'aeroporto di Lamezia Terme per un aereo della Easyjet decollato verso Milano Malpensa, costretto a tornare indietro dieci minuti dopo il decollo, perché uno dei motori si era danneggiato a causa di alcuni uccelli che vi erano entrati.

Il pilota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si è accorto nella fase di decollo che un motore si è danneggiato dall'ingresso degli uccelli ed ha preferito, per ragioni di sicurezza, non proseguire il viaggio e rientrare nello scalo di partenza. L'allerta è scattata alle 9.41, quando l'aereo era decollato da pochi minuti e la torre di controllo ha chiesto ai pompieri e ai soccorritori di sistemarsi in pista. Il cessato allarme è arrivato alle 9.55, con il velivolo che è atterrato senza nessun problema e facendo scendere normalmente dalla scaletta tutti i passeggeri.

L'Airbus 319 della compagnia britannica trasportava 159 passeggeri che sono ripartiti su un secondo aereo messo a disposizione dalla compagnia aerea per il trasferimento a Milano Malpensa.

(12 settembre 2018)