Giovedì, 18 Dicembre 2014 11:37

Rubertelli: «Reggio Emilia dia spazio alle idee di tutti»

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La nota stampa di Cinzia Rubertelli consigliere comunale di Grande Reggio e Progetto Reggio: «Sui temi della famiglia e dei diritti Lgbt si costruisca un dibattito senza ideologie, senza censurare chi non si uniforma al politicamente corretto» -

Reggio Emilia, 18 dicembre 2014 -

«Anche a Reggio Emilia, purtroppo, sui temi della famiglia e dei diritti Lgbt non si riesce a costruire un dibattito che non sia viziato dalle ideologie». Così Cinzia Rubertelli, consigliere comunale di Grande Reggio e Progetto Reggio, interviene nella polemica nata dopo che nei giorni scorsi il gruppo locale delle Sentinelle in Piedi era stato costretto ad annullare una conferenza sull'educazione dei bambini, programmata in una sala della parrocchia Regina Pacis, a causa delle proteste di numerosi cittadini.
Per Rubertelli, queste proteste sono un segnale per nulla rassicurante: «Anche a Reggio Emilia è andata in scena una forma di censura verso chi non si uniforma al politicamente corretto e al pensiero unico ormai dominante – sostiene – Con la scusa della discriminazione contro gli omosessuali, una discriminazione che nessuno vuole e che anzi condanno fermamente, in realtà qualcuno ha iniziato a censurare l'opinione di chi in materia di famiglia ha opinioni diverse rispetto a quelle delle associazioni Lgbt».

Pur riconoscendo la legittimità di qualunque tipo di proteste, «non possiamo non dirci preoccupati quando vediamo che si cerca di impedire a una parte non indifferente della popolazione di esprimere pacificamente la propria idea – sostiene Rubertelli – Voler imporre un pensiero omologato, che non ammette repliche, rischia di far scivolare tutti lungo una china molto, molto pericolosa».

Per il consigliere di Grande Reggio e Progetto Reggio, è importante che Reggio Emilia sappia mantenere intatta la sua capacità di dibattere senza scadere in una sorta di razzismo a rovescio: «Riaffermiamo con forza la nostra posizione contraria a ogni tipo di discriminazione ingiustificata, ma al tempo stesso chiediamo che sia garantito anche nel nostro Comune la pacifica e libera discussione senza discriminare quelle organizzazioni che, senza usare metodi violenti, desiderano solo esprimere le proprie idee».

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)