Venerdì, 26 Gennaio 2024 05:31

Regionali Sardegna: volpi travestite da agnellini di Bruxelles In evidenza

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Di Andrea Caldart Cagliari, 25 gennaio 2024 (Quotidianoweb.it) - Manca poco all’appuntamento delle prossime elezioni regionali in Sardegna che lo scalpitare dei vari aspiranti politici, vecchi e nuovi, con il loro frastuono del vociare nei bar, riscontra solo le facce imbambolate dei propri auditori.

L’importante non è fare politica, diventata oggi un’attività in decadimento, ma riuscire a sconfiggere l’avversario/a attraverso una guerra cognitiva di parole e rimpalli.

Ma gli aspiranti politici sardi non parlano di come sarà il loro progetto di governare la Sardegna, perché non hanno una ricetta sulla competitività del futuro di questa terra.

La Regione sarda viene da quasi 5 anni a trazione sardo-leghista, sostenuta da una maggioranza di centro destra che assieme all’opposizione di centro sinistra, tanto hanno fatto per non fare praticamente nulla, se non seguire i diktat del governo di turno di Roma.

Ascoltando i proclami che arrivano dai candidati alla presidenza di ogni colore politico, nessuno di loro propone misure protezionistiche a favore del popolo sardo, contro ad esempio quei capitali delle multinazionali che hanno già avviato progetti di costruzione di parchi eolici offshore e ora, tentano di impadronirsi delle infrastrutture aeroportuali, così che saranno loro a scegliere chi, come o cosa, potrà venire o no in Sardegna.

Fa pensare il vedere orde di sardi applaudire chi ha firmato le leggi per i DPCM di Conte, o i lockdown o peggio ancora l’imposizione dell’obbligo vaccinale, non ricordando che la Sardegna è un’isola e che, durante i lockdown, quelle scelte imprigionavano proprio i sardi, con imposizioni liberticide e anticostituzionali.

Questo “dimenticare temporale” porta i cittadini sardi, meglio sarebbe dire sudditi italiani, al fatto che votano pure ciò e chi vogliono, tanto il futuro della Sardegna viene deciso fuori Regione.

È un momento storico molto delicato dove si presentano volpi travestite da agnellini, che eseguendo i dettami di Bruxelles, tentano di tenere il popolo lontano dai problemi, proponendo, a parole, soluzioni irrinunciabili.

Dietro tanta benevolenza, è molto probabile tentino di fregare il prossimo come, ad esempio, fornendo un tozzo di pane agli agricoltori per 20 anni, in cambio di installare impianti di produzione di energia “alternativa”, i cui proventi e benefici vanno alle multinazionali speculative estere, e la terra rimane incolta, impoverendo l’agricoltore e la Sardegna, senza contare poi che non sarà più di proprietà dei sardi.

Per non parlare della transizione ecologica nucleare che il governo Meloni ha appena varato, facendo si che la Sardegna diventi un eco-mostro e possa essere vista anche dalla luna, con la famosa aurea viola fosforescente tipica della pubblicità contro l’Aids degli anni ’80.

Per convincere gli elettori bisogna che le sapienti volpi governative, dimostrino che il proprio “regnare” sarà il più sbalorditivo, rispetto a quello degli altri concorrenti, affascinando di lusinghe le pecore comuni.

E in tutto questo non possono mancare strusciate e miagolii degli accattivanti supporter dell’informazione, brillanti strilloni pronti a direzionare gli applausi al soldo dell’uno o dell’altro colore politico.

Quindi tirando un po' le somme, se voti per la coalizione di centro destra a guida Truzzo FdI, voti per il nuovo piano pandemico fatto di lockdown, restrizioni, città dai 15 minuti, e obbligatorietà varie.

Se voti per la coalizione di centro sinistra a trazione Todde M5S, voti chi ha già applicato lockdown, restrizioni e obblighi vaccinali.

Se voti per la coalizione di Renato Soru, ex governatore sardo, fondatore di quel Pd che oggi sostiene la Todde M5s, dove la sua annunciata “rivoluzione gentile” ancora non si legge online, e quindi rimangono tanti dubbi e punti di domanda.

In ogni caso la vera sfida per i sardi sarà quella di uscire dall’annebbiamento che gli sta piovendo addosso, attraverso una scelta libera e soprattutto culturale, prima che la Sardegna sia definitivamente stritolata per gli interessi esclusivi delle volpi ammaestrate traveste da agnellini, imposte da fuori.