Sabato, 07 Ottobre 2023 06:17

Montagna di fango sul magistrato Apostolico. In evidenza

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Troppe vicende oscure in questa vicenda

Di Francesco Graziano Bologna, 7 ottobre 2023 - La Lega continua i suoi attacchi mirati alla giudice Iolanda Apostolico per aver fatto liberare quattro detenuti tunisini dal centro di Pozzallo continuando indefessamente a chiedere che il magistrato faccia un passo indietro.  Sul video diventato virale il quale riprende la Apostolico e il suo coniuge ad una manifestazione di cinque anni fa ( non l’altro ieri, ma cinque anni fa!) e diffuso da Matteo Salvini si accende lo scontro politico. Dietro quelle immagini catturate e diffuse ad orologeria aleggia il sospetto che a passarle sia stata la polizia e che dietro vi sia una sorta di dossieraggio (pratica non nuova nella politica italiana; i più anziani di voi ricorderanno il caso del giornalista Marrazzo coinvolto in festini dove erano presenti dei trans e prima che venissero diffusi finirono nelle mani di quello che allora era il Presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi).

Tutto ciò ha finito per accendere una spia d’allarme nelle opposizioni che non hanno mancato di incalzare il ministro dell’interno Matteo Piantedosi a fornire spiegazioni anche su come sia finito nelle mani del vicepremier.

Una prima risposta, prima di quella del leader del Carroccio è arrivata dalle forze dell’ordine. La questura etnea ha fatto sapere che il video pubblicato “ non risulterebbe tra gli atti d’ufficio” relativi alla manifestazione e che nella relazione di servizio “ non risulta nominata la presenza della dottoressa Apostolico o di suo marito”.  Della vicenda si occuperà pure la Procura di Roma. Qualora l’ipotesi che il video provenisse dalle stanze della Polizia di Stato, argomenta il leader dei Verdi e deputato di Avs, “ ci troveremmo di fronte ad un caso di una gravità assoluta con un video che viene riesumato per diventare strumento in mano al segretario nazionale della Lega”.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni liquida come “strumentale” la polemica sul dossieraggio sollevata dalle opposizioni. Tutti i membri dell’esecutivo da Nordio appaiono – o fanno finta di apparire- “ dolorosamente stupiti sentendo parlare di invasività rispetto a comportamenti pubblici”. 

D’altro canto la Apostolico sembra propensa a rimanere al suo posto: “ non chiederà mai un trasferimento ma continuerà a fare il proprio lavoro con onestà e con la serietà che l’ha sempre contraddistinta”. Nemmeno il Tribunale catanese ha pensato anche solo per un attimo di  destinarla ad un altro incarico.

I senatori del Partito Democratico Anna Rossomando e Walter Verini nell’annunciare un’interrogazione a Piantedosi si domandano- analogamente ai colleghi pentastellati- da dove è uscito quel filmato e chi l’ha confezionato, paventando l’esistenza di archivi appositamente dedicati.

In conclusione il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia rimarca il suo allarme: “ la giurisdizione non può essere sottoposta ad un tale tipo di tensioni: se la Dottoressa Apostolico non avesse emesso tre provvedimenti sgraditi, forse nessuno si sarebbe occupato di quello che ha fatto cinque anni fa e questo mi preoccupa”.