Sabato, 25 Febbraio 2023 06:43

La Gran Bretagna annuncia un nuovo pacchetto di dure sanzioni contro la Russia. Colpiti i vertici di Rosatom In evidenza

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Oggi, anniversario dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, il Ministero degli Affari Esteri della Gran Bretagna ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ampliando la sua lista nera e aggiungendovi 92 persone fisiche e giuridiche, compresi gli affiliati a Rosatom (un'azienda pubblica russa attiva nel settore dell'energia nucleare e che raggruppa oltre 360 imprese), aumentando ancora di più la pressione sull'élite russa. 

Di Flavia de Michetti Roma, 24 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it) - Il Ministro degli Esteri, James Cleverly, ha annunciato dunque che, tra le sanzioni e le misure commerciali coordinate a livello internazionale, sono compresi i divieti di esportazione su ogni articolo che la Russia ha utilizzato sul campo di battaglia fino a questo momento (incluse parti di aeromobili, apparecchiature radio e componenti elettronici).

Bisogna considerare che, in seguito alle sanzioni applicate fino ad oggi, una carenza di componenti in Russia sta probabilmente compromettendo la sua capacità di produrre attrezzature per l'esportazione (come veicoli blindati, elicotteri d'attacco e sistemi di difesa aerea). 

È dunque probabile che, in qualità di affidabile esportatore di armi e con il suo complesso militare-industriale, il ruolo della Russia venga minato da queste ulteriori sanzioni internazionali. 

Il Ministro degli Esteri James Cleverly ha dichiarato: “Gli ucraini stanno ribaltando le sorti della Russia, ma non possono farlo da soli. Ecco perché dobbiamo fare di più per aiutare l'Ucraina a vincere. Oggi, stiamo sanzionando le élite che gestiscono le industrie chiave di Putin e ci impegniamo a vietare l'esportazione in Russia di ogni oggetto che quest’ultima sia stata trovata ad usare sul campo di battaglia”.

“Sono stati sanzionati anche alti dirigenti della compagnia nucleare statale russa Rosatom, oltre a dirigenti delle due maggiori società di difesa russe, quattro banche e altre élite russe”.

Rosatom, infatti, vanta solidi legami con il complesso militare-industriale russo, anche attraverso Alexander Novak, Vicepresidente del governo della Federazione Russa e sembrerebbe che l'azienda statale abbia fornito ai produttori di armi la tecnologia e i materiali, necessari per rifornire la prima linea della Russia”.

Oltre a ciò – ha spiegato il Ministro - sono oggetto delle sanzioni emanate oggi, anche quattro banche, tra cui MTS (Mercato Telematico dei titoli di Stato). A questo punto la Russia dovrebbe venire ulteriormente isolata dal Sistema Finanziario Internazionale.

Le misure decise colpiscono anche gli individui e le entità al centro del complesso militare-industriale di Putin, tra le quali 34 dirigenti, collegati alle due maggiori società di difesa russe Rostec, il conglomerato di difesa statale multimiliardario della Russia, e Almaz-Antey Corporation, una società russa di proprietà statale specializzata nella produzione di missili terra-aria e armi da fuoco per aerei.

“Inoltre, saranno prese di mira sei Entità russe coinvolte nella produzione o riparazione di attrezzature militari per le Forze Armate russe, comprese l'Aviazione e la Marina e cinque alti dirigenti iraniani di Qods Aviation Industry, società che produce i droni utilizzati in Ucraina”, ha concluso Cleverly.

Attualmente, il Regno Unito ha anche intenzione di intervenire con nuove importanti misure commerciali, tentando di indebolire la macchina militare russa e colpendo le finanze del Presidente Putin. 

A questo scopo, oltre a vietare le esportazioni di prodotti utilizzati dalla Russia sul campo di battaglia, la Gran Bretagna vieterà anche l'importazione di circa 140 articoli prodotti da terzi Paesi.

Il Segretario di Stato per gli Affari Economici, l'Energia e la Strategia Industriale del Regno Unito, Kemi Badenoch, ha dichiarato: “Le sanzioni commerciali stanno funzionando. Da prima dell'invasione, le importazioni britanniche di merci dalla Russia sono diminuite del 99% e le esportazioni di merci verso la Russia sono diminuite di quasi l'80%. Lavorando insieme ai nostri partner internazionali del G7, il Dipartimento per gli affari e il commercio sta applicando sanzioni per erodere ulteriormente le capacità di Putin di condurre una guerra contro l'Ucraina. Sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario”.

Tuttavia, più di dieci Paesi dell'UE si sono opposti all'introduzione di sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di comunicazione sulla localizzazione dei beni russi.