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Un trentenne, di origine albanese con lievi precedenti penali, è stato arrestato per spaccio sabato scorso a seguito di un controllo sul territorio da parte dei carabinieri della locale stazione. 

Il giovane, classe 1989, alla vista dei militari si era palesemente innervosito attirando quindi l'attenzione dei carabinieri che così lo hanno fermato e trovato in possesso di 75 grammi di cocaina, suddivisa in 11 dosi, oltre a 120,00 € in contanti. Nella sua abitazione, che condivide con i genitori, sono stati inoltre rinvenuti altri 5 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.

L'uomo, regolare sul territorio italiano, è stato perciò trattenuto per spaccio di sostanze stupefacenti.

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 26 Giugno 2019 07:59

Lo spaccio torna in viale Storchi

Lo denunciano i residenti, che da qualche tempo hanno notato uno strano via vai e gruppi di giovani stranieri che formano dei piccoli capannelli per ricevere le consegne.

Di Manuela Fiorini Modena 25 giugno 2019 - – Troppi controlli al Parco Novi Sad e il mercato della droga si sposta in viale Storchi. Lo denunciano i residenti che, dopo un periodo relativamente tranquillo, hanno visto tornare gli spacciatori nella zona compresa tra viale Storchi, via Fabriani, piazzale I maggio e la stazione delle corriere.

Da qualche tempo, infatti, i residenti hanno notato piccoli gruppi di magrebini che si formano lungo la via e stazionano in attesa che arrivi "l'ordine" da parte dei clienti. In genere, questi "capi" non hanno nulla addosso per essere trovati puliti durante eventuali controlli. Le "consegne" vengono effettuate invece dai "corrieri", altri giovani stranieri in bicicletta che recuperano gli stupefacenti precedentemente nascosti in aiuole e parchi, oppure tra le crepe di strade e muri e concludono l'affare.

I residenti di viale Storchi e delle zone limitrofe, interessate da questo ritorno del bazar della droga lanciano un appello alle Forze dell'Ordine, affinché ci siano più controlli per individuare i gruppi di spacciatori e arginare il fenomeno con arresti e denunce. Il rischio non è solo di vedere degradata quella che un tempo era una delle zone "buone" di Modena, ma anche di trovarsi in mezzo a "regolamenti di conti" tra bande, come è recentemente accaduto tra via Fabriani e Sant'Eufemia, dove la "concorrenza" si è affrontata a colpi di forbici e coltelli.

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Altre operazioni di servizio in materia di droga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Imola che per stroncare il traffico di sostanze stupefacenti lungo la via Emilia hanno arrestato altri due italiani, madre e figlio di 48 e 24 anni. E' successo durante un blitz in appartamento che i Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno effettuato nell'abitazione dei due parenti. Marijuana, un bilancino elettronico di precisione, 2.200 euro in contanti e altri elementi utili per lo sviluppo delle indagini è quanto i Carabinieri hanno trovato e sottoposto a sequestro. La sostanza stupefacente è stata affidata ai tecnici del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna e i due soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.

Proseguono costantemente i controlli anti droga dei Carabinieri della Compagnia di Imola lungo le strade del Nuovo Circondario Imolese. Così, dopo i recenti sviluppi investigativi ottenuti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola e da quelli della Stazione di Dozza, è stata la volta dei colleghi di Medicina che hanno arrestato un 64enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio, quando l'uomo, fermato in via Pietro Nenni da una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Medicina, mentre si trovava al volante di un'auto, è stato trovato in possesso di un portamonete contenete alcuni grammi di hashish. Conoscendo l'indole criminale del soggetto, i Carabinieri gli hanno perquisito anche l'abitazione, trovando 83 grammi della stessa sostanza stupefacente. In attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, il 64enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno denunciato due italiani, un 18enne e un 23enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio sulla via Emilia, all'altezza di Toscanella, quando i Carabinieri della Stazione di Dozza, impegnati in un servizio anti droga nel Nuovo Circondario Imolese, hanno sorpreso il 23enne con alcuni grammi di marijuana, 560 euro in contanti e una bilancina di precisione. La sostanza stupefacente si trovava all'interno di un marsupio che il giovane aveva nell'auto che stava guidando in compagnia di un passeggero, l'amico 18enne risultato negativo al controllo veicolare, ma non a quello domiciliare. I militari, infatti, sospettando qualcosa, hanno approfondito il controllo nell'abitazione dei due ragazzi. Negativa la perquisizione domiciliare a carico del 23enne, positiva, invece, quella a carico del 18enne trovato in possesso di un'ascia e altri grammi di marijuana.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno arrestato un 25enne imolese ai sensi dell'Art. 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 "Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope". E' successo durante una perquisizione domiciliare che i Carabinieri hanno eseguito a casa del giovane, a seguito di un'attività info-investigativa tesa a stroncare il traffico di sostanze stupefacenti nel Nuovo Circondario Imolese. Le ipotesi investigative dei Carabinieri sono state confermate dal ritrovamento di piante e ramoscelli di cannabis in corso di essiccazione, un bilancino elettronico di precisione e una discreta quantità di attrezzatura (lampade al sodio, termostato digitale, ventilatore, aspiratore e deumidificatore) idonea a ricreare il clima adeguato per la crescita delle piante. La sostanza stupefacente è stata analizzata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna. Ieri mattina, in sede di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Bologna, l'arresto è stato convalidato e il giovane è stato rimesso in libertà con l'obbligo di presentarsi tre volte a settimana presso gli uffici della Polizia Giudiziaria.

All: Foto - Comando Provinciale Carabinieri Bologna.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un ghanese incensurato e regolare sul territorio italiano ed un nigeriano pregiudicato, sedicente e senza fissa dimora, rispettivamente di anni 29 e 32, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In tarda serata, gli agenti durante un controllo d'iniziativa all'interno del parco Pertini hanno notato tre stranieri aggirarsi nell'area verde con atteggiamento sospetto; il nigeriano, in particolare, aveva nascosto sotto una panchina una busta di plastica verde, ove erano contenuti, come accertato successivamente, 14,5 grammi di infiorescenze e foglie di marijuana.

Alla vista della Polizia, uno dei tre è riuscito a scappare, mentre gli altri due sono stati fermati. Anche la perquisizione a carico del ghanese ha dato esito positivo, in quanto sono stati rinvenuti, occultati nella biancheria intima, 3 involucri in cellophane bianco termosaldati contenenti marijuana e un parallelepipedo di hashish, oltre alla somma di 145 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio.
Dopo gli accertamenti di rito, i due sono stati trattenuti presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nella giornata di sabato 4 maggio scorso, nell'ambito del Controllo Integrato del Territorio, personale della Squadra Volante, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da una unità cinofila di Bologna, ha effettuato un servizio mirato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, dell'immigrazione clandestina e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

I controlli hanno interessato prevalentemente le zone della Stazione Ferroviaria, di viale Gramsci, via Attiraglio, via Canaletto Sud, Via Nonantola e il parco XXII Aprile.

Gli operatori hanno predisposto quattro posti di controllo lungo le principali arterie per monitorare le autovetture in entrata ed uscita dalla città.
Complessivamente sono state identificate 169 persone e controllati 62 autoveicoli.

Nel corso del servizio sono state effettuate anche verifiche, estese agli avventori, all'interno di sette esercizi commerciali. All'interno di un bar sono stati identificati numerosi soggetti con precedenti di Polizia.

All'interno del parco XXII Aprile è stata rinvenuta, nascosta in un cespuglio, una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, già confezionata pronta per la cessione. La droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.

Pubblicato in Cronaca Modena
Domenica, 05 Maggio 2019 11:43

In volo verso casa. Nigeriana espulsa

Cittadina Nigeriana con precedenti per spaccio ed irregolare: espulsa con viaggio aereo per la Nigeria.

Parma 5 maggio 2019 -  l'Ufficio immigrazione ha posto in essere un'attività finalizzata all'espulsione di una cittadina nigeriana classe 82' con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. La donna che appunto aveva in passato compiuto delitti inerenti lo spaccio, poiché diventata irregolare sul territorio nazionale, è stata attenzionata dall'Ufficio Immigrazione della Questura di Parma, che l'ha rintracciata e ne ha gestito gli aspetti di natura amministrativa finalizzati alla sua espulsione dall'Italia. Tradotto, il Questore ha disposto l'accompagnamento in frontiera della donna.

Qualche giorno fa dopo l'organizzazione del viaggio la cittadina extracomunitaria è stata accompagnata presso la frontiera di Milano Malpensa per essere posta su di un aereo con direzione Nigeria. Tuttavia l'operazione è divenuta impossibile quando la donna prima di salire sull'aeromobile ha opposto resistenza all'imbarco tentando di spogliarsi completamente proprio sotto la pancia dell'aeromobile. A quel punto, il comandante dell'aereo ha rifiutato il suo imbarco e gli agenti della polizia di Stato sono stati costretti a riportare la donna a Parma.

Nonostante la resistenza opposta dalla donna rispetto alla sua effettiva espulsione, la donna, sarà comunque riaccompagnata in frontiera e questa volta, scortata da uomini della polizia di Stato per tutto il viaggio di sola andata, sino in Nigeria.

L'attività pur se particolarmente onerosa e complessa viene portata a compimento anche se i soggetti tentano di non far compiere l'attività espulsiva. Per l'occasione il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha autorizzato la scorta internazionale, unico modo per garantire l'effettiva espulsione della nigeriana.

I soggetti pericolosi continuano ad essere allontanati con grande impegno dalla Questura, che pone in essere sforzi anche di natura straordinaria.
Proprio oggi per altro, come ricordato da un comunicato di ieri, un cittadino del Marocco, gravato già da precedenti espulsioni, nonché precedenti di polizia per furti aggravati, danneggiamenti e minacce, quindi particolarmente pericoloso, è stato accompagnato a Brindisi in attesa di essere fatto salire su un volo con direzione Rabat (Marocco).

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Pablo – Oltretorrente: contrasto allo spaccio perquisita un'abitazione abitata da 7 nigeriani: 2 denunce a piede di libero e 5 allontanamenti

Parma: Continua l'attività di contrasto allo "spaccio di strada" da parte della Polizia di Stato.

Nel corso delle ultime settimane era giunta una segnalazione da parte di residenti del quartiere "Pablo" che riferivano di un sospetto "via vai" in un palazzo.
Personale della Squadra Mobile, dopo aver svolto attenti servizi, ha operato una perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati trovati 9,5gr. Di Marijuana, già confezionata e pronta per la cessione.

La sostanza era nascosta in due stanze in uso a due dei Nigeriani presenti nell'abitazione, e considerata la sicura attribuibilità della droga ai due, questi ultimi sono stati denunciati a piede libero per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

I due, rispettivamente A. O. classe 89' e U. R. classe 97', come detto entrambi nigeriani, sono conosciuti in quanto assidui frequentatori dei viali Vittoria e dei Mille. Il primo è un soggetto che recentemente era già stato arrestato per il reato di spaccio, e in una seconda occasione sanzionato con un foglio di via obbligatorio, (misura di prevenzione a firma Questorile) con divieto di ritorno a Parma per tre anni e obbligato a fare rientro a Bari, luogo di sua residenza. Poiché inottemperante a quest'ultimo provvedimento, è stato denunciato anche per quest'ultima motivazione.

Durante l'operazione sono stati identificati anche altri 5 cittadini Nigeriani, che come i primi due sono risultati tutti regolari sul territorio nazionale.

Tuttavia, tutti e 7 si sono dimostrati sprovvisti di qualsiasi titolo per trovarsi in quell'abitazione e per questo motivo sono stati allontanati dall'immobile.
Proseguono gli accertamenti sulle preziose segnalazioni fornite dalla cittadinanza.

(in copertina una immagine di repertorio)

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Grazie all'attività investigativa svolta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Parma unitamente ai carabinieri della stazione di Sissa Trecasali si riusciva a dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino marocchino classe 78 in Italia senza fissa dimora, censurato.

Il soggetto unitamente ad altri due era ricercato dal 2018 in quanto condannato dal tribunale di Avezzano per aver spacciato in più occasioni dosi di hashish e cocaina per un totale di circa 400 cessioni dal valore economico complessivo pari a circa 10.000 €.

Si trattava del terzo complice in quanto i primi due rispettivamente marocchino classe 62 e rumeno classe 97 si trovano già agli arresti domiciliari grazie all'attività svolta dalla compagnia di Avezzano lo scorso gennaio 2018.

I tre si erano arroccati all'interno di un casolare abbandonato nella provincia abruzzese, Ove approfittando della bassa vegetazione, nascondevano gli involucri contenenti sostanze stupefacenti.

L'attività di spaccio ben documentata dai colleghi della compagnia di Avezzano nel periodo intercorrente tra l'ottobre 2017 e il maggio 2018, ha consentito di raccogliere inconfutabili prove nei confronti dei tre soggetti resisi responsabili dello spaccio di sostanze stupefacenti portando così all'arresto dei tre correi.

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I Carabinieri della Stazione di Fornovo Taro, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 29enne del luogo, ritenuto responsabile di coltivazione di sostanze stupefacenti.

I militari da qualche tempo tenevano sotto osservazione l'indagato ritenendo fosse coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti.

L'intuizione si è rivelata fondata quando i Carabinieri hanno deciso di perquisirne l'abitazione: una delle stanze dell'unità immobiliare era stata adibita a serra e vi sono state rinvenute 8 piantine di marijuana, 30 rami in fase di essiccazione ed un bilancino di precisione.

L'uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà ai sensi dell'art. 73 del D.P.R. 309/90.

Pubblicato in Cronaca Parma

E' sempre molto alto il livello di attenzione delle forze dell'ordine di Parma per contrastare il fenomeno di spaccio e smercio di droga.

Di Lamberto Colla Parma 28 marzo 2019 - E' lo stesso Capo della Procura Alfonso D'Avino a rimarcare come a Parma il livello del fenomeno dello spaccio sia di notevole "Allarme", per la quantità e per diffusione sul territorio cittadino che va oltre le tradizionali e note "zone dello spaccio". Un altro fattore di preoccupazione nasce dalla qualità delle sostanze immesse sul mercato che, pare da intercettazioni, gli spacciatori, pur di fare "cassa" consigliavano di consegnare una "dose meno pura", più tagliata, ogni due.

Ma se è alto il livello d'allarme è altrettanto elevato l'impegno al contrasto e al presidio del territorio.

IMG_2576.jpgProprio questa mattina, come era stato annunciato, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito questa mattina un provvedimento coercitivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo: nove gli indagati coinvolti a cui è stato contestato il reato di detenzione illecita e vendita di sostanze stupefacenti in continuazione.

Ad uno di essi, il Pubblico Ministero ha altresì contestato il reato di evasione continuata. Complessivamente, cinque sono le ordinanze di custodia cautelare in carcere, due le ordinanze di custodia agli arresti domiciliari e le restanti due sono ordinanze non custodiali (una relativa al divieto di dimora nella provincia di Parma e l'altra relativa all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).

I Carabinieri hanno eseguito la misura con il supporto delle unità cinofile antidroga, in Parma e provincia, a Milano, a Vicenza e a Riccione.
Allo stato, le persone raggiunte dall'attività esecutiva sono quelle elencate in foglio separato.

L'indagine ha preso le mosse nel gennaio 2018, allorquando i militari di Parma hanno ricevuto la segnalazione di un plico contenente 206 grammi di cocaina sequestrato presso l'aeroporto di Lima in Perù. Lo stupefacente era stato nascosto all'interno di un pacco contenente coperte di lana pregiata e bottoni diretto a PREDA CATALIN Gabriel residente a Salsomaggiore Terme (PR).

Il mittente peruviano (non coinvolto nel provvedimento) indicava anche il recapito telefonico mobile del destinatario.
Gli accertamenti preliminari avviati dai carabinieri di Parma consentivano di verificare che, effettivamente, nel comune di Salsomaggiore Terme risultava censito tale PREDA CATALIN Gabriel, rumeno, disoccupato, gravato – peraltro – da plurimi precedenti giudiziari, alcuni recenti e anche per reati di spaccio. L'utenza telefonica era invece intestata a tale ODORE Luca, originario di Napoli, ma domiciliato a Parma, anch'egli con plurimi precedenti tra i quali lo spaccio di stupefacenti.
I successivi approfondimenti investigativi, sviluppati anche mediante attività tecnica, facevano emergere un rilevante quadro indiziario a carico di PREDA CATALIN e di ODORE che, in concorso con AHUMADA AYALA Juan Carlos, detto "Carlos", colombiano, con numerosi pregiudizi di polizia per reati concernenti gli stupefacenti, residente a Parma, avevano tentato di approvvigionarsi di cocaina direttamente dalle aree di produzione, nella fattispecie il Perù.
Il prosieguo delle attività ha fatto luce quindi su un articolato reticolo dedito allo spaccio di varie tipologie di sostanze stupefacenti nelle piazze di Parma.
In particolare AHUMADA AYALA, in concorso con un connazionale residente a Milano, curava l'approvvigionamento della cocaina diventando il fornitore di riferimento di un gruppo di italiani dediti allo spaccio nel capoluogo (dipendenti di un'impresa di spedizione che però è estranea all'indagine), costituito da ODORE Luca sopra menzionato, AMATO Nicola, incensurato, e RESCIGNO Gennaro.

Tali venditori hanno palesato un forte senso degli affari, tant'è che nel corso di una conversazione telefonica AMATO spiega ad ODORE che bisogna tagliare la cocaina in modo da raddoppiare lo stupefacente, fornendone agli assuntori solo metà di buona qualità.
Approccio pragmatico alle contingenti difficoltà finanziarie evidenziato anche allorquando, per saldare un debito maturato nei confronti del colombiano per una partita di droga, ODORE gli aveva consegnato una bicicletta del valore di 6 mila euro, sottratta da un carico che, come corriere della ditta di spedizioni, avrebbe dovuto consegnare ad una azienda.

L'attività di monitoraggio di ODORE ha consentito di individuare altri due indagati responsabili del medesimo reato – vendita di sostanze stupefacenti – attivi prevalentemente nel settore dell'eroina e dell'hashish, tra cui, in particolare:
- MESSAOUDI Abdelbasset, tunisino, già arrestato dai Carabinieri il 26 febbraio 2018 del Nucleo Investigativo poiché, nel corso di un controllo presso la Stazione ferroviaria di Parma, era stato trovato in possesso di 55 grammi di eroina ed 8 grammi di hashish. Il giorno successivo era stato sottoposto dal Tribunale alla misura degli arresti domiciliari, sostituita, il 19 giugno seguente, con quella del divieto di dimora nel comune di Parma.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi indiziari per ritenere che il tunisino, in dispregio alle prescrizioni di legge, aveva continuato a svolgere imperterrito l'attività di spaccio durante il periodo di sottoposizione ad entrambe le misure cautelari.
Per tali ragioni, oltre allo specifico delitto di violazione della normativa sugli stupefacenti, a carico dell'indagato viene contestato anche il reato di evasione continuata, in relazione alle attività illecite svolte, al di fuori dell'abitazione, nel periodo in cui era ristretto agli arresti domiciliari.
L'altro indagato, Ghezzi Vincenzo, sarebbe stato in contatto costante con AHUMADA AYALA Juan Carlos, suo fornitore abituale di cocaina, utilizzata poi per lo spaccio al minuto.

Nel corso delle indagini sono emersi indizi per ritenere che, in un periodo ricompreso tra luglio 2017 ed agosto 2018, vi siano state complessivamente oltre un migliaio di cessioni, in prevalenza di eroina, ma anche in numero significativo di cocaina e di hashish.

Con questa operazione, l'ufficio di Procura evidenzia ancora una volta l'impegno profuso nell'attività di coordinamento dei vari organi di Polizia nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che, specialmente nel capoluogo, sta assumendo livelli sempre più preoccupanti.
Ciò ha determinato, di converso, un moltiplicarsi delle iniziative investigative finalizzate ad arginare tale attività illecita, per rispondere alla domanda di sicurezza che proviene dalla cittadinanza.

 

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