Redazione

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I Giardini della Paura: alla serata sarà presente Sergio Stivaletti, regista del film e famoso creatore di effetti speciali, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione.

Parma, 16 luglio 2018.

Mercoledì 18 luglio alle 21.30 - nuovo appuntamento con i Giardini della Paura, la rassegna estiva di cinema horror organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma ai Giardini di San Paolo.

In programma il film Rabbia furiosa – Er Canaro (Italia 2018, 120') di Sergio Stivaletti, regista, sceneggiatore ed effettista, che sarà presente alla serata ed incontrerà il pubblico dopo la proiezione per parlare della sua carriera e del suo ultimo lavoro.

La trama del film

In Rabbia furiosa, il protagonista Fabio (Riccardo De Filippis, fra gli interpreti della fortunata serie Romanzo Criminale) dopo otto mesi esce di galera e tenta di tornare alla normalità riaprendo la sua attività di toelettatore per cani. Ma l'ambigua amicizia con Claudio, un ex pugile, fatta di prepotenze e umiliazioni, lo porterà ad un crescendo di odio e rancore nei suoi confronti. Stivaletti torna dietro la macchina da presa per la sua opera terza da regista e prende spunto (come Garrone per Dogman) da un'efferata vicenda di cronaca nera, seguendo nei dettagli la vera deposizione del "Canaro della Magliana" senza risparmiare le macabre torture inflitte, dall'amputazione delle dita fino al famoso "lavaggio del cervello con lo shampoo per cani" e... 150 litri di sangue sparsi nel finale.

Il regista

Sergio Stivaletti ha firmato alcuni degli esseri più spaventosi mai apparsi sul grande schermo, dal raccapricciante bambino mostro di Phenomena (Dario Argento) alle creature di Demoni (Lamberto Bava) fino agli zombie arborei di Dellamorte Dellamore (Michele Soavi). L'esperto di trucco ed effetti speciali è una figura eclettica che sul set ha ricoperto tanti ruoli diversi per approdare alla regia nel 1997 ereditando un progetto di Lucio Fulci, M.D.C. - Maschera di cera. Ispirato da Tom Savini e da Rick Baker, il nome di Stivaletti è legato alla grande stagione dell'horror degli anni '80 - '90 ed agli effetti artigianali, ma l'artista è anche pioniere della computer graphics e delle innovazioni tecnologiche, primo ad usare la CGI in Italia ne La sindrome di Stendhal.

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I Giardini della Paura sono organizzati in collaborazione con Midnight Factory e Nocturno.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
L'ingresso alle proiezioni non è consentito ai minori di 18 anni.

Per informazioni: tel. 0521031035, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
https://www.facebook.com/giardinidellapaura 

Durante le prime ore della mattina di Domenica 15 Luglio 2018 si è consumato un tentativo di omicidio, da parte di un uomo, ai danni della compagna di lunga data, all'interno della propria abitazione sita in Strada Argini Enza, 71.

di redazione Martorano (PR) - Intorno alle 5.00 della mattina di ieri, a seguito di litigio, la donna scappava dalla camera matrimoniale per cercare rifugio nella camera da letto delle figlie dove veniva raggiunta dal compagno P.C., classe 1952, originario di Cagliari, il quale esplodeva un colpo di pistola colpendola al volto.

Svegliati dall'esplosione i figli maschi hanno trovato il loro padre sul ballatoio, ancora con l'arma in mano, lo affrontavano e riuscivano a disamarmarlo uscendo indenni da un nuovo colpo che partiva dall'arma e coliva il soffitto. Ma il raputs omicida dell'uomo non si è placato e imbracciato un forcone si è diretto nella camera delle figlie nel tentativo di "finire il lavoro" inizato sulla propria compagna,  P.A. classe 1966, da Reggio Emilia.

Il pronto intervento dei figli maschi riusciva nuovamente a disarmare il genitore che questa volta ha tetato la fuga dopo aver appreso che avrebbero chiamato il 113.

Allertati dal 118, gli uomini della Squadra Volante, si precipitavano sul posto dove, appreso dai figli della coppia di quanto accaduto, avuta notizia della presenza di armi da fuoco ed accertato che l'uomo si era barricato in una vicinissima costruzione dalla quale potenzialmente avrebbe potuto ancora colpire, hanno creato un corridoio di sicurezza per i militi del 118, affinché questi ultimi potessero fornire soccorso alla donna ferita al volto.

Permesso ai militi di evacuare la vittima, gli operanti, tenendo al riparo tutti i presenti, si concentravano sulla villa padronale nella quale P.B. aveva trovato riparo. Nel frattempo l'uomo si era spostato sul tetto minacciando di gettarsi nel vuoto e contestualmente ingeriva del liquido da un contenitore che aveva in mano, che in seguito si scoprirà essere liquido detergente.

Nel tentativo di bloccare l'uomo e di impedirne il minacciato suicidio, gli operatori sfondavano, con non poche difficoltà, le porte di accesso alla villa ma dal tetto, il P.C. nel frattempo si era spostato nella zona retrostante scivolando e precipitando per 8 metri sul terrazzo sottostante.

Gli operatori delle Volanti entrati nella costruzione, hanno quindi raggiunto l'uomo, dopo avere ivelto e forzato porte e persiane, constatando la gravità delle sue condizioni. 

Sul posto gli operatori della Squadra Volante, ricostruivano tutta la vicenda mediante l'escussione di tutti i presenti, i 4 figli della coppia e la fidanzata di uno di essi e recuperavano l'arma da fuoco con la quale P.C. aveva sparato alla moglie nel tentativo di ucciderla.

L'arma risultava essere una pistola semiautomatica cal. 7,65, avente matricola abrasa arma che veniva sequestrata anche per i successivi accertamenti inerenti la provenienza

Sul posto, oltre a personale della Squadra Volante, si sono recati anche il funzionario reperibile della Questura, Dott. MASTORCI e, poco dopo anche il P.M. di turno, Dr.ssa Daniela NUNNO che assumeva il coordinamento delle indagini.

Al termine di tutte le attività di sopralluogo svolte dalla Polizia Scientifica, di repertazione e di ascolto dei testi, P.C. veniva tratto in arresto per tentato omicidio e per detenzione abusiva di arma clandestina e ricettazione, attualmente piantonato dalla Polizia Penitenziaria presso il locale Ospedale Maggiore.

Nel corso della vicenda nessun'altra persona riportava lesioni, eccezion fatta per uno dei figli che, nel tentativo di disarmare il padre, riportava una leggerissima ferita nell'incavo di una delle mani.

Alla base del folle gesto parrebbero esserci dissapori familiari ancora in fase di valutazione.

Al momento la donna risulterebbe essere fuori pericolo mentre le condizioni del compagno risulterebbero ancora gravi.

Importanti novità tecnologiche sono state introdotte nel porto di Ravenna presso il varco doganale gestito da "TCR – TERMINAL CONTAINER RAVENNA", presidiato dai militari del 2° Nucleo Operativo della Guardia di Finanza in servizio di vigilanza doganale.

Da qualche settimana, infatti, è operativa un'innovativa "sala controllo" a disposizione dei Finanzieri impiegati presso il citato varco, che consente alle Fiamme Gialle di monitorare in modalità completamente automatizzata i traffici commerciali in entrata e in uscita.

Grazie all'installazione in prossimità della linea di dogana di moderni "totem" dotati di scanner ad alta risoluzione e di sistemi audio/video di ultima generazione, ora i conducenti degli autoarticolati possono espletare le previste formalità restando a bordo del proprio mezzo, semplicemente inserendo nel lettore ottico presente sul "totem" il documento doganale che scorta le merci ed interagendo a distanza, mediante un videocitofono dedicato, con i Finanzieri addetti alla vigilanza.

Attraverso l'immediata visualizzazione del documento inserito dal conducente nello scanner, il militare in servizio presso la "sala controllo" può rapidamente verificare al
terminale la sua regolarità ed azionare direttamente dalla propria postazione la sbarra di uscita per autorizzare il transito dell'autoarticolato ovvero, se necessario, bloccarne il passaggio per svolgere ulteriori approfondimenti.

Una moderna e innovativa soluzione che, unita ad una completa copertura dell'area con telecamere che consentono ai militari di inquadrare anche i più piccoli particolari dei
container che attraversano il varco, permette alle Fiamme Gialle di tenere costantemente monitorati i traffici, svolgendo tutte le operazioni di controllo in modo rapido e sicuro.

Il rilevante progetto di rinnovamento infrastrutturale, attuato grazie all'impegno messo in campo da TCR e in stretta collaborazione con l'Ufficio delle Dogane di Ravenna, realizza un concreto miglioramento delle procedure di controllo rimesse alla Guardia di Finanza, rese ora più snelle e veloci con indubbie ricadute positive sulla fluidità dei traffici commerciali che interessano il porto di Ravenna.

 

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