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Venerdì, 28 Febbraio 2020 10:14

Ladro ruba carro funebre con la bara dentro

Ladro ruba carro funebre con la bara dentro. E' accaduto a Los Angeles: il furto di un carro funebre, compreso la defunta in una bara, si è concluso con un arresto in California dopo un inseguimento. Il sospettato si era immesso su un'autostrada senza pedaggio giovedì. Lì, il carro funebre nero, durante l'inseguimento con la polizia, è stato coinvolto in un incidente.

Non bastava il dolore per la morte della cara congiunta: le lacrime si sono trasformate in rabbia quando il carro funebre, una Lincoln Navigator del 2017, che trasportava la bara è stato rubato di fronte alla chiesa di Pasadena dove si sarebbero celebrati i funerale della donna. E’ accaduto a Los Angeles mercoledì sera: i due autisti dell’impresa di pompe funebri avevano parcheggiato di fronte alla chiesa e avevano iniziato a scaricare i fiori e portarli nella chiesa.

Quando sono usciti hanno trovato l’amara sorpresa: il carro funebre era sparito con a bordo la bara della povera donna. Devastati dal dolore amici e parenti hanno immediatamente fatto scattare le ricerche. Il carro funebre, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato rintracciato dalla volante della polizia il giorno dopo, alle 7:45 di giovedì, ora locale, su di un'autostrada senza pedaggio con l’uomo alla guida che aveva tentato di fuggire con il corpo della donna. A quel punto gli agenti di polizia, hanno iniziato l'inseguimento che si è concluso con un incidente stradale e l'arresto dell'uomo. Il ladro è stato trasportato in commissariato e nei prossimi giorni verrà valutata la sua salute mentale.

27 febbraio 2020

Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 28 Febbraio 2020 07:26

La battaglia di Michela

Tumore al seno: Michela, 38 anni, è una mamma di Goiano di Calestano, in provincia di Parma, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza. 

Di Nicola Comparato Calestano, 28 febbraio 2020 - Abbiamo intervistato Michela Ferrarini, una coraggiosa ragazza, madre di due splendide bambine e moglie innamorata, che è riuscita ad affrontare e sconfiggere un tumore maligno al seno.

1) Ciao Michela, arriviamo al dunque, quando hai saputo di essere stata colpita da un tumore maligno al seno?

E’ successo per caso a maggio 2018… ho fatto controllare di mia iniziativa un nodulo sospetto che avvertivo nettamente sul lato del seno destro. L’esito definitivo è arrivato dopo due mesi di risposte dubbie: ecografia, ago aspirato, ago biopsia… niente riusciva a fare chiarezza al 100%.

2) Come hai preso la cosa all’inizio e come hanno reagito le persone più vicine a te?

Come per tutte le tragedie, c’è un periodo iniziale in cui ti chiedi se veramente tutto questo stia accadendo a te… speri di no, speri nell’”errore medico” anche se dentro me sapevo bene che non si trattava affatto di un errore. Le persone a me vicine hanno avuto reazioni diverse, dettate anche dai loro diversi caratteri: c’è stato chi è scoppiato a piangere, chi mi ha detto fin da subito che ci sarei saltata fuori, chi mi è stato vicino in silenzio… d’altra parte ognuno reagisce in maniera diversa ed è giusto così. Non mi hanno mai trattata da persona malata e questa è stata una cosa che ho apprezzato molto. Anche se il mio aspetto era diverso, io dentro ero la stessa persona di sempre.

3) Hai mai pensato di non riuscire a farcela?

Non lo so… forse questa domanda non ho mai davvero avuto il coraggio di farmela… l’ho chiusa in quell’angolo di me in cui spesso ho preferito non guardare. Mi sono sempre affidata a quello che sarebbe stato, un giorno alla volta, senza fare troppi pensieri ne’ progetti a riguardo. E’ stato così che ho affrontato sempre la malattia, pensando ad una cosa alla volta, un pezzo alla volta…

4) Quando hai saputo del tumore aspettavi anche una bambina, hai avuto problemi con la gravidanza?

Quando ho scoperto di essere incinta era sempre maggio, ma all’epoca dei fatti ancora non si capiva se fosse maligno o meno, viveva ancora dentro me la speranza che non lo fosse, ma nonostante l’esito incerto, mi è stato consigliato, dal primo medico che ha preso in esame il mio caso, di interrompere comunque la gravidanza. È stata una sentenza che mi ha fatto mille volte più male del tumore stesso, credimi. Ho poi sentito un secondo parere, a Milano, dove poi sono stata operata.

5) Puoi raccontarci se te la senti, come hai vissuto il periodo della chemioterapia?

La chemioterapia ha fatto da spartiacque tra la persona che ero e quella che sono diventata. È stata lo scoglio più difficile da superare, è stata la parte visibile di quel male invisibile, è stata una prova durissima, sia fisicamente che psicologicamente… la sensazione che ho provato la mattina in cui di punto in bianco hanno iniziato a cadermi i capelli a ciocche non la dimenticherò mai, farà parte di quelle ferite che non si rimarginano. L’amore dei famigliari è fondamentale per chi attraversa queste situazioni. Loro sono stati il mio sostegno morale, la motivazione per affrontare ogni giornata, per arrivare fino in fondo, per andare avanti nonostante tutto.

6) Si dice che le brutte esperienze insegnano, tu cos’hai imparato dalla tua?

Eh… ho scritto un libro su quello che la malattia mi ha insegnato… proverò a riassumertelo in breve: mi ha insegnato a dare alle cose la giusta importanza, ha ribaltato le mie priorità; mi ha insegnato a rallentare, a gioire delle piccole cose, come alzarmi alla mattina, perché c’è stato un periodo in cui non mi era per niente facile; mi ha insegnato a non rimandare i miei progetti, perché il tempo c’è, ma solo finché lo vuole lui; mi ha insegnato che la vita può cambiare da un momento all’altro, indipendentemente dall’età, dal successo, dal denaro…

7) Il libro parla della tua storia, ma è rivolto solo a te o è un messaggio che hai voluto trasmettere ad altri? Come si intitola?

Dopo questa esperienza ho sentito la necessità di mettere nero su bianco la mia storia, di tirare fuori quello che per tanti mesi avevo represso dentro me, ostentando il mio lato forte. Poi ho pensato di renderlo pubblico, il che potrebbe essere d’aiuto per chi come me sta attraversando la stessa esperienza, ma anche per chi invece in questa esperienza non si è trovato mai, vorrei far capire loro quanto il nostro tempo sia prezioso, di non darlo per scontato, di aggiungere valore alla nostra vita. L’ho intitolato “Al di là del muro”, perché la malattia l’ho interpretata proprio così, come un muro che mi sbarrava la strada, impedendomi di proseguire e di vedere oltre.

8) Che consiglio daresti a chi si trova nella tua stessa situazione?

Il consiglio che mi sento di dare a chi cerca di andare oltre il muro è di non arrendersi, di non fermarsi, anche quando non è facile. Sono sempre stata convinta, ed è stata una cosa che mi sono detta sempre durante il mio percorso, che se non avessi potuto cambiare le cose, avrei potuto comunque cambiare il modo in cui le avrei affrontate. Il mio atteggiamento avrebbe fatto la differenza. Anche se, parliamoci chiaro, il fattore fortuna lo ritengo fondamentale: avere una diagnosi in tempi brevi può fare la differenza, così come la sede del tumore stesso.

9) C’è qualche persona in particolare che ti è stata vicina durante il tuo calvario?

Beh ovviamente mio marito, che mi ha accompagnata ad ogni chemioterapia, quando inizialmente mi recavo a Milano a farle… e molto ha fatto anche la mia famiglia, il loro supporto ha reso tutto più sopportabile. Poi materialmente ho dovuto fare molto affidamento su mia mamma: dopo il parto, eseguivo le chemio a Parma settimanalmente, e sempre ogni settimana avevo appuntamento fisso con gli esami del sangue… finite quelle mi sono sottoposta alla radioterapia per circa un mese e mezzo. Mia madre in ognuna di queste occasioni si occupava della piccola Giorgia.

10) Ritornando al tuo libro, hai già preso contatti per la pubblicazione, è in uscita, sei in cerca di un editore? Qual’è il tuo obbiettivo come scrittrice? Ciao e grazie.

Ho appena reso nota la mia intenzione di pubblicare questo libro, vorrei davvero che arrivasse a quante più persone possibili. Mi piacerebbe, oltre a diffondere il mio messaggio, a devolvere parte del ricavato alla ricerca sul cancro. Vorrei dare il mio contributo affinché, in un futuro non lontano, non sia più quel mostro che oggi fa così tanta paura.

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Pubblicato in Costume e Società Parma

Meccamico è un progetto realizzato da un gruppo di giovani ragazzi (il più anziano ha 28 anni) che, dopo una parentesi di studio all'estero, hanno deciso di fare rientro in Italia con il sogno di dare il loro contributo  allo sviluppo tecnologico del paese.

"Abbiamo sviluppato una piattaforma, sottolinea Alessandro Bianchi Maiocchi uno dei fondatori, che mette in contatto automobilisti e meccanici in modo trasparente e semplice, rimuovendo l’asimmetria di informazioni sfortunatamente tipica di questo settore. Questa piattaforma è già online in versione beta e la potete trovare a https://meccamico.com".

L’obiettivo è quello di aiutare le tante piccole imprese del settore a beneficiare della digital economy tramite un aumento di clienti e, simultaneamente, semplificare la vita agli automobilisti con un’auto in panne.

"Il 50% di ogni acquisto nel settore automotive è preceduto dalla ricerca di recensioni online.
Creare il punto di riferimento online a cui ogni automobilista si possa affidare per la manutenzione, ordinaria e non, delle proprie auto, moto e scooter.
Ci ispiriamo a uomini come Henry Ford, che diceva:
“Qualità significa fare le cose bene quando nessuno ti sta guardando”. Per questo dedichiamo molto tempo nel selezionare personalmente le migliori autofficine, carrozzerie, elettrauto e gommisti sul
territorio. Potremmo accettare qualsiasi collaborazione automaticamente, risparmiandoci tempo e denaro.
Tuttavia, non crediamo che il Sig. Ford ne andrebbe fiero e per questo non lavoriamo così."

(in allegato la presentazione del progetto MECCAMICO)

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Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Malta, due passeggeri italiani provenienti da Bergamo fermati in aeroporto con la febbre. Il Presidente dell'associazione dei medici di Malta: «sospendete i voli»

Due passeggeri italiani provenienti da Bergamo su un volo Ryanair, sono in quarantena preventiva all’aeroporto di Malta, in attesa dei risultati dell’esame del coronavirus. Secondo quanto riportato da Newsbook due passeggeri provenienti da Bergamo sono risultati affetti da febbre presso l’aeroporto di Malta.

Sottoposti a quarantena preventiva si sta verificando se sono positivi al coronavirus. Intervistato dallo stesso giornale il Presidente dell’associazione dei medici maltesi, Martin Balzan, ha avuto parole molto critiche nei confronti del Governo.

Secondo Balzan, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i voli giornalieri da Bergamo andrebbero sospesi. Nel frattempo il quotidiano Times of Malta segnala che in numerosi supermercati le persone stanno facendo provviste di beni essenziali, mentre monta l’allarme dopo il primo caso di coronavirus diagnosticato nella vicina Sicilia.

(26 febbraio 2020)

Pubblicato in Cronaca Emilia

Tenerife, bloccati in hotel italiani positivi al coronavirus. Un medico lombardo e sua moglie in quarantena insieme a tutti gli altri ospiti.

Vacanza rovinata per diversi turisti a Tenerife, nelle isole Canarie. Lunedì le autorità sanitarie spagnole hanno diagnosticato un nuovo caso di coronavirus. Un turista proveniente dall’Italia, un medico lombardo di 69 anni, è risultato positivo al test. Oggi è risultata contagiata anche sua moglie. Da questa mattina l’intero hotel dove alloggiava la coppia è stato messo in quarantena. Sono stati isolati almeno 1000 ospiti.

L'hotel è stato chiuso e non è permesso lasciare le camere. Tutti gli ospiti hanno anche ricevuto mascherine protettive. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE ) svizzero è al corrente che all’Hotel Palace Adeje risultano positivi al virus diversi turisti tra cui anche una coppia svizzera. Il giornale locale Diario de Avisos, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha segnalato che i medici spagnoli hanno visitato gli ospiti dell’hotel.

(26 febbraio 2020)

Lidl introduce la dicitura sull'etichetta che accompagnerà quella "Da consumare preferibilmente entro" che non è una data di scadenza

Figurerà sotto la data che indica il termine minimo di conservazione, ovvero quella riportata come "Da consumarsi preferibilmente entro".

L'obiettivo è ridurre lo spreco alimentare.  In una nota, Lidl consiglia ai propri clienti di verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo la data minima di conservazione. La regola è: "osservare, annusare, assaggiare, gustare". 

Con questa iniziativa, Lidl risponde all'appello di Too Good To Go, un movimento impegnato contro gli sprechi di cibo fondato nel 2016 in Danimarca. "

«Una parte dello spreco alimentare è determinata dalle date di scadenza», afferma Larissa Gerhard di Too Good To Go, movimento impegnato contro gli sprechi di cibo con cui Lidl collabora. 

«Molti consumatori non conoscono la differenza tra i termini "Da consumare entro" e "Da consumare preferibilmente entro". 

Alimenti tipicamente indicati con "Da consumare preferibilmente entro" e quindi mangiabili anche dopo la data riportata, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” sono, per esempio, i preparati di carne a lunga conservazione interi e affettati (salame, prosciutto crudo, ecc.), burro, yogurt, quark, formaggio grattugiato, uova, succhi di frutta, lievito, paste per dolci.

(23 febbraio 2020)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 26 Febbraio 2020 06:35

Avri: Un pensiero per Elisa Claps

Potenza 25 febbraio 2020 - Oggi vogliamo ricordare la triste storia di Elisa Claps, studentessa all’epoca sedicenne del liceo classico di Potenza, scomparsa il 12 settembre 1993.

Di Elisa si perderà ogni traccia fino al 17 marzo 2010, giorno in cui i suoi resti saranno ritrovati durante dei lavori di ristrutturazione da alcuni operai nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. I sospetti fin dal primo giorno della sparizione si concentrano su Danilo Restivo, l’ultimo ad aver visto Elisa ancora in vita, incapace di ricostruire i suoi spostamenti dopo l’incontro con la ragazza, considerato da tutti un tipo fuori di testa, per la sua abitudine di importunare le giovani alle quali taglia di nascosto una ciocca di capelli con una forbice che porta sempre con se. I sospetti aumentano quando Restivo si reca al pronto soccorso poche ore dopo la scomparsa di Elisa, con una ferita alla mano che lui dice di essersi procurato cadendo dalle scale vicino alla chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Quando i resti di Elisa vengono ritrovati, Danilo Restivo vive in Inghilterra, controllato dalle autorità dopo essere stato visto ad aggirarsi nei boschi armato di stiletto intento a spiare delle donne inglesi. Restivo verrà poi arrestato per l’omicidio della sua vicina di casa Heather Barnett, avvenuto il 12 novembre 2002 e condannato all’ ergastolo il 30 giugno 2011. Estradato temporaneamente in Italia per il processo, Danilo Restivo viene condannato a 30 anni di reclusione dalla Cassazione il 30 ottobre 2014 per l’omicidio di Elisa Claps.

Sul ritrovamento del corpo di Elisa, rinvenuto insieme ad alcuni oggetti, con i jeans e il reggiseno strappati che fanno pensare ad una aggressione di tipo sessuale, la famiglia Claps ha sempre sostenuto la tesi della complicità del sacerdote Mimì Sabia, oggi deceduto, che non ha mai permesso di indagare all’ interno della Chiesa nel corso degli anni, a cui si aggiungono testimonianze discordanti e insabbiamenti vari. Giustizia e verità per Elisa Claps.

A.V.R.I. “Associazione Vittime Riunite d’Italia"

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Carabinieri Forestali: attenzione agli incendi boschivi, sanzioni per l’accensione di residui vegetali effettuati senza le necessarie comunicazioni. 

Parma, 25 febbraio 2020. i Carabinieri Forestali della provincia di Parma sollecitano grande attenzione agli incendi boschivi a causa dei fattori predisponenti: assenza di precipitazioni, temperature elevate, mancanza di coltre nevosa in montagna, presenza di vento e vegetazione secca facilmente infiammabile.

Condizioni inusuali per questo periodo. Elevate negli ultimi giorni una quindicina di sanzioni per fuochi accesi per bruciare residui vegetali, pratica ammessa, ma solo previa comunicazione al numero verde regionale.

In questi giorni la prolungata assenza di precipitazioni, le elevate temperature, la presenza di vegetazione secca, il vento, e l’assenza di neve in montagna stanno determinando condizioni predisponenti per gli incendi boschivi.

Per questo motivo, l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della regione Emilia Romagna ha deliberato la “fase di attenzione” per il pericolo incendi boschivi.

Per chi avesse necessità di accendere fuochi per eliminare materiale vegetale, è consigliabile che eviti di farlo in queste condizioni; se proprio necessario, l’interessato dovrà adottare tutte le cautele possibili: effettuare la combustione di prima mattina, non in giornate ventose, su quantitativi ridotti di materiale e, soprattutto, presidiando con continuità e fino a sicuro spegnimento il fuoco.
Inoltre la normativa prevede che eventuali fuochi per eliminare residui di potature o vegetazione secca, nei pressi di boschi e di aree cespugliate debbano obbligatoriamente e preventivamente essere segnalati al numero verde regionale che fa capo ai Vigili del Fuoco 800841051 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali delle Stazioni del parmense hanno intensificato, anche a scopo preventivo, la vigilanza sul territorio, individuando e sanzionando una quindicina di trasgressori che hanno acceso fuochi senza la preventiva comunicazione. Tale comportamento infatti, oltre a deresponsabilizzare chi accende fuochi, spesso determina l’intervento su falsi allarmi delle squadre di spegnimento e pattuglie dedicate alle indagini.
 

 

 

 

UniCredit darà pieno supporto alle aree colpite dal virus COVID – 19 ufficialmente identificate dalle autorità italiane.
In questi territori UniCredit ha deciso di applicare un “Pacchetto Emergenza” dedicato. “Come banca del territorio, ci sforziamo di intraprendere tutte le azioni necessarie per aiutare le aziende
impattate dai recenti episodi, così da supportarle ad affrontare un periodo così difficile. UniCredit è come sempre impegnata nei confronti dei propri clienti e delle economie locali in cui operano" ha detto Andrea
Casini, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit. "Valuteremo la situazione dei nostri clienti una ad una e cercheremo sempre di aiutarli, di fare la cosa giusta affinché possano continuare a crescere e a
prosperare anche nelle situazioni più difficili” ha dichiarato Remo Taricani, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit.

UniCredit si impegna a mettere a disposizione degli undici comuni colpiti (Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini,
Castelgerundo e San Fiorano) una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui per i privati residenti e per le imprese con sede legale/operativa nella zona.
La banca si rende inoltre disponibile a concedere prestiti a tasso agevolato ai clienti privati residenti e ai clienti imprese con sede legale/operativa nei Comuni colpiti.
Inoltre, nelle 7 regioni colpite ad oggi (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Lazio) dal virus COVID – 19 la banca prevede, previa valutazione della banca stessa
sull’effettivo danno subito:
• la sospensione per 6 mesi del pagamento delle rate dei mutui (ipotecari e/o chirografari) per le
imprese con sede legale/operativa in queste zone;
• la proroga delle linee di import fino a 120 giorni in caso di mancata ricezione della merce per
motivi connessi all’evento;
• la concessione di linee di credito di liquidità con durata sino a 6 mesi.
Maggiori informazioni sono disponibili al numero 800.32.32.85 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00
alle ore 22.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 oppure presso la propria filiale/gestore di
riferimento.

UniCredit e UniCredit Foundation hanno inoltre deciso di donare 500 mila euro alla Protezione Civile per
l’acquisto di materiale sanitario e dispositivi medici per coloro che ne abbiano necessità.

La salute e il benessere dei propri dipendenti e clienti è una massima priorità per UniCredit. La banca
continuerà a monitorare la situazione da vicino e ad agire nel migliore interesse di ciascuno.

Milano, 24 febbraio 2020

Pubblicato in Cronaca Emilia

Continua la discesa del Latte Spot seguito dal “Parmigiano Reggiano” mentre resta stabile il burro, in ogni sua declinazione trattata a Milano e Parma, mentre sono sempre stabili le quotazioni del Grana Padano DOP.
 
di Virgilio Parma 25 febbraio 2020 - 
 
LATTE SPOT – Chiusa la Borsa di Verona verifichiamo la borsa milanese del 24 febbraio che riporta una leggere flessione dello -0,7%. Accelera la flessione del latte spot.  Il prezzo del latte crudo spot nazionale cede il -0,7% e si colloca tra 38,15 e 39,18/100 litri di latte. -2,7% per il latte intero pastorizzato "spot" estero che quota  36,09 37,12 €/100 litri di latte e infine il Latte scremato pastorizzato spot estero cede ancor maggiormente e si colloca tra  23,81 e 25,36 €/100 litri di latte (-3,1%).
 
BURRO E PANNA – Ancora Invariati i listini alla borsa di Milano. Il burro “milanese” si conferma stabile da ormai 14 settimane.
Prosegue invece la flessione negativa della crema milanese che cede altri 2 centesimi, e la panna veronese non è stata quotata. Stabile anche lo zangolato parmigiano che, come quello quotato a Reggio Emilia in mattinata odierna, non ha subito variazioni e rimane ancora a bassa quota.
Borsa di Milano 24 febbraio 2020: 
BURRO CEE: 3,35 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,60 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,75 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,60 €/Kg. (-)
MARGARINA gennaio 2020: 1,03 - 1,09 €/kg (=)
 
Borsa di Verona 17 febbraio 2020: (=%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,62 – 1,65 €/Kg.
 
Borsa di Parma 21 febbraio 2020 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 €/Kg.
 
Borsa di Reggio Emilia 18 febbraio 2020 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15 €/kg.
 
GRANA PADANO – Milano 24 febbraio 2020 – Rimangono invariati i listini del Grana Padano per tutte le referenze anche in quest’ultima seduta borsistica.
 
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 – 7,20 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 – 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 – 8,95 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,80 – 5,95 €/Kg. (=)
 
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 21 febbraio 2020 – Diversamente dal “Padano” il Re dei Formaggi prosegue la discesa e per la terza settimana consecutiva perde terreno lasciando sul “Campo” altri 10 centesimi al chilo alla borsa di Parma.
 
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 8,40 - 8,75 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 - 9,40 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 9,90 - 10,55 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,60 - 11,45 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,70 - 12,45 €/Kg. (-)

 

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