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Cereali, dopo i dati USDA verso la stabilità. Latte e derivati sempre più giù. Accordo MIPAAF e Gruppo Intesa San Paolo per le filiere agroalimentari. Bonifica Emilia Centrale verso il commissariamento? Indagine Ismea sul settore bovino. Montagna e nuove idee per Berceto (PR) ma non solo. Cambio al vertice di confcooperative di Modena.

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SOMMARIO Anno 15 - n° 02 17 gennaio 2016
1.1 editoriale Lo sfregio di Colonia e il rischio d'imbarbarimento
2.1 cereali Cereali, verso la stabilità nonostante le incertezze geopolitiche.
3.1 cereali Cereali, ondata di rialzi a seguito dei dati USDA
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati sempre più giù.
5.1 imprese Conserve Italia, cresce il business nelle marche private
5.2 Contributi Filiere Mipaaf e Gruppo Intesa San Paolo insieme per lo sviluppo dell'agricoltura.
6.1 montagna "Ricchi di boschi poveri" ma tanta creatività
6.2 bonifica Bonifica emilia centrale, verso il commissariamento?
7.1 vino Nuovo record di vino italiano negli USA
7.2 nomine Modena, cambio al vertice di confcooperative
8.1 zootecnia Crisi zootecnica. L'indagine Ismea sulla redditività degli allevamenti.
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 2 2016 COP

Mercoledì, 13 Gennaio 2016 17:13

Bonifica emilia centrale, verso il commissariamento?

Alla fine è accaduto quello che molti invocavano: l'annullamento del risultato elettorale degli organi della Bonifica. Verso il commissariamento o la proroga del vecchi consiglio sino a nuove elezioni, del Consorzio della Bonifica dell'Emilia Centrale.

di Virgilio - Reggio Emilia 13 gennaio 2016 -
Già ancor prima dell'apertura dei seggi c'era chi invocava il commissariamento, come ad esempio il consigliere Foti (FDI) per "Assenza delle elementari regole di trasparenza prima delle elezioni dei cda, la Regioni nomini un commissario per rinviare il voto" o il piacentino Masimo Polledri (Lega Nord) che a seguito dell'esclusione della lista "Equità per tutti" così commentava il 7 di dicembre scorso "Forse non si voleva avere controllo o rendere conto da vicino di scelte ed impegni - ipotizza Polledri - ed allora bene farebbe al regione a nominare un Commissario per rinviare le elezioni e consentire di riaprire le iscrizioni."

Il caso alla fine si è sollevato a Reggio Emilia dove la lista di Ugo Franceschini, sostenuta da Coldiretti e LAPAM, si era imposta per soli 191 voti sulla concorrente della candidata Roberta Rivi (sostenuta da Cia e Confagricoltura). Uno scarto troppo piccolo a fronte delle 351 schede risultate irregolari.

Sul da farsi decideranno il presidente della Regione Bonaccini e l'assessore all'agricoltura Caselli se nominare un commissario o se prorogare il vecchio consiglio fino alle nuove elezioni.

Ed ora il M5S ha presentato, alla presidente dell'Assemblea Legislativa Simonetta Saliera, una richiesta di Commissione speciale di inchiesta sulle elezioni che si sono svolte a dicembre. "Questo annullamento non ci sorprende di certo visto che abbiamo da tempo ormai denunciato l'andamento quantomeno imbarazzante delle elezioni dei Consorzi di bonifica – spiegano Andrea Bertani e Gianluca Sassi, i consiglieri regionali del M5S che hanno richiesto l'istituzione della Commissione speciale di inchiesta – Ci sono state delle criticità e irregolarità diffuse che hanno riguardato tutte le fasi di questa elezione: dalla presentazione delle liste alla loro ammissione al voto, passando per la comunicazione sostanzialmente nulla agli aventi diritto e alle modalità del voto stesso. Crediamo che ci sia materiale sufficiente per spingere l'Assemblea a fare luce su queste diffuse irregolarità, visto che l'andamento del voto nel Consorzio dell'Emilia Centrale è comune a quello degli altri sette consorzi dell'Emilia-Romagna. La Regione non può continuare a chiudere gli occhi".

Pubblicato in Politica Reggio Emilia

Elezioni Bonifica - Poca trasparenza e alcune procedure al limite della illegittimità. Interrogazione di Foti (FI) e la posizione di Polledri (Lega Nord).

FOTI (FDI): ASSENZA ELEMENTARI REGOLE TRASPARENZA PRIMA DELLE ELEZIONI DEI CDA, REGIONE NOMINI UN COMMISSARIO PER RINVIARE IL VOTO
Il consigliere in una interrogazione ricorda che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto" e cita i casi del Consorzio di Burana, del Consorzio della Romagna occidentale e del Consorzio dell'Emilia centrale
Dal momento che "si registra una diffusa spregiudicatezza, irresponsabilità e l'illegittimità, nonché l'assenza delle più elementari regole di trasparenza, nella fase che precede le elezioni per il rinnovo dei consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica", la Regione Emilia-Romagna dovrebbe "disporre la nomina di un commissario ad acta con il compito di adottare con ogni urgenza il provvedimento di rinvio delle elezioni".

Lo sostiene Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui rimarca che il rinvio sarebbe "un provvedimento necessario a garantire la correttezza della procedura e ad individuare gli atti adottati in violazione di legge, al fine dei conseguenti adempimenti correttivi da parte degli organi ordinari e di ogni provvedimento utile alla conclusione della procedura, in conformita' alle vigenti disposizioni normative".
Il consigliere ricorda infatti che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto", come "il mancato inoltro del tempestivo avviso della celebrazione delle elezioni in occasione dell'invio dell'avviso di pagamento ai consorziati, nonché l'omessa adozione ed attuazione delle procedure volte a consentire il voto telematico". Inoltre, aggiunge, "i Consorzi hanno continuato a 'gestire' indisturbati norme e regole in violazione di legge, senza curarsi della trasparenza dovuta nei confronti dei consorziati".

Tra gli esempi Foti cita il Consorzio di Burana e il Consorzio della Romagna occidentale, che "non hanno pubblicato né l'elenco degli aventi diritto al voto né l'estratto di tale elenco", e il Consorzio dell'Emilia centrale, dove "il termine perentorio previsto dalle regole elettorali che lo stesso Consorzio si è dato può essere prorogato dal direttore generale del Consorzio, anche con riferimento a specifici adempimenti, eventualmente anche fino alla data delle elezioni"; inoltre, "nel corso dell'iter di presentazione delle candidature il Comitato amministrativo del Consorzio dell'Emilia centrale ha rettificato con procedura d'urgenza quanto stabilito dal Consiglio di amministrazione sul punto, senza motivare né l'urgenza, né lo scopo della rettifica".
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(jf) (Bologna 7 dicembre 2015)

"Consorzio di Bonifica: esclusione della lista "Equità per tutti" prova di debolezza e protervia. Ora la Regione rimedi"

Che i Consorzi di bonifica vivano in un mondo separato dal comune sentire è dato assodato -afferma nel suo intervento il già deputato ed ora consigliere Comunale della Lega Nord Masimo Polledri. "La gente fa fatica a realizzare la corrispondenza tra il beneficio e il contributo versato, soprattutto nel Comune Capoluogo-prosegue. Ora dobbiamo anche vedere l'autoreferenzialità e la paura di un normale confronto tra due liste nelle prossime elezioni dell'organo direttivo del Consorzio di Bonifica"
"Vedere un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque membri tutti candidati nella lista "Acqua amica" che, per un vizio presunto di forma imputabile alla loro modulistica, esclude la lista oppositrice, oltre a costituire un evidente fatto illegittimo, evidenzia una protervia degna di una dittatura sud-americana."
"Inutile poi mostrare i muscoli- prosegue Polledri- quando si sapeva che da tale lista sarebbero al massimo derivati due consiglieri di minoranza"
"Forse non si voleva avere controllo o rendere conto da vicino di scelte ed impegni - ipotizza Polledri - ed allora bene farebbe al regione a nominare un Commissario per rinviare le elezioni e consentire di riaprire le iscrizioni."
"Non si può pensare che solo la politica sia trasparente. Il Consorzio deve garantire trasparenza e partecipazione, ne va del suo interesse e della sua onorabilità- conclude Polledri. (Piacenza 7 dicembre 2015)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


Elezioni Bonifica, poca trasparenza. C'è chi invoca il commissariamento per rinviare le elezioni. Poca trasparenza e alcune procedure al limite della illegittimità. Interrogazione di Foti (FDI) e la posizione di Polledri (Lega Nord).

FOTI (FDI): ASSENZA ELEMENTARI REGOLE TRASPARENZA PRIMA DELLE ELEZIONI DEI CDA, REGIONE NOMINI UN COMMISSARIO PER RINVIARE IL VOTO
Il consigliere in una interrogazione ricorda che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto" e cita i casi del Consorzio di Burana, del Consorzio della Romagna occidentale e del Consorzio dell'Emilia centrale
Dal momento che "si registra una diffusa spregiudicatezza, irresponsabilità e l'illegittimità, nonché l'assenza delle più elementari regole di trasparenza, nella fase che precede le elezioni per il rinnovo dei consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica", la Regione Emilia-Romagna dovrebbe "disporre la nomina di un commissario ad acta con il compito di adottare con ogni urgenza il provvedimento di rinvio delle elezioni".
Lo sostiene Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui rimarca che il rinvio sarebbe "un provvedimento necessario a garantire la correttezza della procedura e ad individuare gli atti adottati in violazione di legge, al fine dei conseguenti adempimenti correttivi da parte degli organi ordinari e di ogni provvedimento utile alla conclusione della procedura, in conformita' alle vigenti disposizioni normative".
Il consigliere ricorda infatti che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto", come "il mancato inoltro del tempestivo avviso della celebrazione delle elezioni in occasione dell'invio dell'avviso di pagamento ai consorziati, nonché l'omessa adozione ed attuazione delle procedure volte a consentire il voto telematico". Inoltre, aggiunge, "i Consorzi hanno continuato a 'gestire' indisturbati norme e regole in violazione di legge, senza curarsi della trasparenza dovuta nei confronti dei consorziati".
Tra gli esempi Foti cita il Consorzio di Burana e il Consorzio della Romagna occidentale, che "non hanno pubblicato né l'elenco degli aventi diritto al voto né l'estratto di tale elenco", e il Consorzio dell'Emilia centrale, dove "il termine perentorio previsto dalle regole elettorali che lo stesso Consorzio si è dato può essere prorogato dal direttore generale del Consorzio, anche con riferimento a specifici adempimenti, eventualmente anche fino alla data delle elezioni"; inoltre, "nel corso dell'iter di presentazione delle candidature il Comitato amministrativo del Consorzio dell'Emilia centrale ha rettificato con procedura d'urgenza quanto stabilito dal Consiglio di amministrazione sul punto, senza motivare né l'urgenza, né lo scopo della rettifica".
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(jf) (Bologna 7 dicembre 2015)

"Consorzio di Bonifica: esclusione della lista "Equità per tutti" prova di debolezza e protervia. Ora la Regione rimedi"

Che i Consorzi di bonifica vivano in un mondo separato dal comune sentire è dato assodato -afferma nel suo intervento il già deputato ed ora consigliere Comunale della Lega Nord Masimo Polledri. "La gente fa fatica a realizzare la corrispondenza tra il beneficio e il contributo versato, soprattutto nel Comune Capoluogo-prosegue. Ora dobbiamo anche vedere l'autoreferenzialità e la paura di un normale confronto tra due liste nelle prossime elezioni dell'organo direttivo del Consorzio di Bonifica"
"Vedere un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque membri tutti candidati nella lista "Acqua amica" che, per un vizio presunto di forma imputabile alla loro modulistica, esclude la lista oppositrice, oltre a costituire un evidente fatto illegittimo, evidenzia una protervia degna di una dittatura sud-americana."
"Inutile poi mostrare i muscoli- prosegue Polledri- quando si sapeva che da tale lista sarebbero al massimo derivati due consiglieri di minoranza". "Forse non si voleva avere controllo o rendere conto da vicino di scelte ed impegni - ipotizza Polledri - ed allora bene farebbe al regione a nominare un Commissario per rinviare le elezioni e consentire di riaprire le iscrizioni."
"Non si può pensare che solo la politica sia trasparente. Il Consorzio deve garantire trasparenza e partecipazione, ne va del suo interesse e della sua onorabilità- conclude Polledri. (Piacenza 7 dicembre 2015)

Pubblicato in Politica Emilia

I tecnici del Consorzio Parmense che operano nei cantieri della provincia tra i protagonisti scelti dall'Unità di Missione del Governo nella campagna contro il dissesto idrogeologico fatta con le immagini dei lavori -

Parma, 9 ottobre 2014 –

Il Consorzio della Bonifica di Parma, da sempre impegnato nella tutela e nella difesa del proprio territorio, sarà tra i protagonisti della campagna di comunicazione voluta dall'Unità di Missione contro il dissesto idrogeologico del Governo, per richiamare l'attenzione del paese sulla grave problematica della prevenzione e dei rischi corsi dalle comunità che vivono in zone fragili a rischio.

#italiasicura è il grande contenitore di dati e immagini geolocalizzate sul territorio volto a rendere trasparente e più evidente il lavoro di difesa del suolo in cui sono impegnati gli enti territoriali e tra questi come vere e proprie sentinelle nelle zone montane i Consorzi di bonifica.

La Bonifica Parmense, attraverso l'attività di relazione di ANBI ed URBER, è stata chiamata dall' Unità di Missione del Governo guidata da Erasmo D'Angelis a fornire testimonianza diretta del proprio operato nel suo comprensorio di azione.
Oltre alla rilevanza assunta da tutti i numerosi cantieri aperti il Consorzio sarà presente nella campagna nazionale attraverso la pubblicazione sui siti del Governo e sui media dei selfie dei propri tecnici specializzati al lavoro. Tutti coloro che in prima linea rappresentano la vera task force che ogni giorno lotta per la messa in sicurezza delle zone appenniniche più fragili.

Il portale web dell'Unità di Missione http://italiasicura.governo.it sarà presto on line. Al momento è possibile vedere le immagini dei cantieri e i selfie dei tecnici dei consorzi a lavoro sulla pagina Flickr di #italiasicura.

"Oltre l'attività del Consorzio viene evidenziato il lavoro e l'impegno quotidiano messo dalle maestranze nella risoluzione di molti problemi del territorio parmense. È un'ottima iniziativa per raggiungere persone che, attraverso questo strumento, ne prendono consapevolezza", hanno commentato il Presidente Luigi Spinazzi e il Direttore Meuccio Berselli.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Sentenza di primo grado del Tribunale di Piacenza: "La maggior parte del territorio comunale non soggetta a tassa di bonifica".

Piacenza 23 agosto 2014 --
La quasi totalità del territorio comunale – nonché, di conseguenza, degli immobili che vi sono situati – non dev'essere assoggettata al tributo consortile: lo ha stabilito, in questi giorni, il Tribunale Civile di Piacenza, pronunciandosi sull'annosa controversia relativa al contributo di bonifica per gli immobili di proprietà comunale, che ha visto l'Amministrazione, difesa dall'avvocato Franco Spezia, opporsi al Consorzio di Bonifica di Piacenza e alla Regione Emilia Romagna. La sentenza di primo grado emessa dal giudice Gabriella Schiaffino con una lunga e articolata decisione potrà avere, se diverrà definitiva, risvolti di grande portata per tutta la cittadinanza.
La causa verteva sui tributi pagati dal Comune per gli immobili di sua proprietà tra il 1997 e il 2000, pertanto il Consorzio di Bonifica è stato condannato a restituire più di 160.000 euro oltre agli interessi legali. Il Tribunale ha ritenuto dovuto il tributo unicamente per gli immobili di proprietà del Comune ubicati nelle zone di Mortizza, Le Mose e Dossi di Roncaglia, in quanto ricevono un beneficio diretto dallo scolo delle acque nei cavi consortili. Tale beneficio di scolo deriva dal Diversivo Est, in gestione al Consorzio, che svolge azione di scolo delle acque piovane attraverso la rete di canali consortili, nonché dal Collettore Armalunga e dall'impianto di sollevamento Armalunga, tutti gestiti dal Consorzio.
Nel contempo, il Tribunale ha ritenuto che l'esistenza delle opere gestite dal Consorzio conferiscano al territorio – e quindi, di riflesso, agli immobili che vi sono ubicati – un mero beneficio generico che, in forza delle leggi in materia e dei precedenti di giurisprudenza consolidatisi, non giustifica la pretesa contributiva del Consorzio stesso. Il principio sancito dal Tribunale è che il beneficio dato dalla regimazione delle acque, derivante al restante territorio comunale dalle altre opere idrauliche gestite dal Consorzio, è non solo generale, ma anche mediato dalla rete fognaria realizzata dall'Amministrazione comunale e non incide direttamente a favore dei singoli immobili, per cui non è dovuto il contributo consortile per gli immobili di proprietà comunale siti nelle altre zone della città.
La sentenza si intreccia con la nuova richiesta inviata dal sindaco Paolo Dosi nei giorni scorsi al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al Demanio regionale di ottenere la gestione diretta, da parte del Comune, degli impianti Finarda, Armalunga, canale Diversivo Est e Ovest, attraverso una concessione prodromica anche all'acquisizione della proprietà. Ciò consentirebbe una gestione e manutenzione diretta degli impianti collegati alla rete fognaria da parte del soggetto gestore della rete, oggi Iren, con risparmio di spesa e una funzionalità di cui beneficerebbe la collettività locale.
(Comune di Piacenza)

In sicurezza durante il periodo estivo oltre 2.500 chilometri di sponde arginali nella provincia di Parma -

Parma, 11 Luglio 2014 –

Sono oltre 2.500 i chilometri di sponde arginali che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta, e in parte ha già provveduto, a mettere in sicurezza nell'arco temporale di alcuni mesi. Una grande opera silenziosa, ma fondamentale per la difesa idraulica e le colture del territorio, che i tecnici del Consorzio si impegnano a portare a termine entro il mese di Ottobre.

Per rendere l'idea dell'importanza dell'impresa, i chilometri complessivi dei lavori di sfalcio e messa in sicurezza attraverso la realizzazione di opere di consolidamento coprono la distanza che intercorre, in linea d'aria, tra Parma e la capitale della Norvegia, Oslo. L'insieme dei 2.500 km di lavori (su 1.500 km di canali gestiti) è in pieno corso di svolgimento proprio in questo periodo su tutto il territorio governato dalla Bonifica locale per un ammontare di lavori che superano abbondantemente il milione di euro.

Lo scopo dello sfalcio è fondamentale ed è quello di favorire lo scorrimento delle acque ad uso irriguo e quelle ad uso idraulico. E' indispensabile, quindi, avere un sistema idrico funzionante che distribuisca in maniera idonea e costante l'acqua lungo il territorio interessato. Questo aspetto risulta di vitale importanza soprattutto per l'agricoltura alla base dei prodotti tipici locali ambasciatori del Made in Italy, settore trainante dell'economia parmense ed emiliano-romagnola, che senza quest'opera subirebbe dei seri danni alla produzione, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Il settore agricolo deve fare sempre di più conti salati con un continuo alternarsi di periodi di siccità a periodi di forti piogge che, a causa del fenomeno del cambiamento climatico repentino ed incontrovertibile, sono sempre più difficili da prevedere, gestire e contenere. Ciò ha conferito al Consorzio della Bonifica Parmense un ruolo strategico, determinante in fase decisionale, nella scelta del periodo più adeguato per compiere determinati lavori di ripristino e messa in sicurezza dei canali e non solo.

L'opera di sfalcio dei canali riguarda diverse zone della provincia di Parma, interessando sia territori montuosi – dove è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico – sia aree di pianura. I lavori vengono eseguiti in tre periodi diversi: un primo sfalcio fra aprile e giugno, un secondo sfalcio tra Luglio e Agosto ed infine lo sfalcio autunnale, che deve essere completato entro la prima metà di Ottobre. In quest'ottica il Consorzio di Bonifica raccomanda anche di mantenere le opportune distanze dai canali (5 metri) nelle diverse operazioni agricole per poter eseguire al meglio le operazioni consentendo al contempo ai tecnici di svolgere il lavoro in tempi più rapidi a beneficio delle stesse colture e delle acque del territorio.

Nell'ultimo periodo poi va evidenziato come si stia sempre più assistendo ad un peggioramento assai gravoso in termini di costi e di incidenza sulla sicurezza collettiva per quanto concerne la stabilità arginale dovuta alla costante erosione da parte delle nutrie, dei tassi, degli istrici e delle volpi; animali che alla luce di quanto accaduto a Modena di recente, con l'improvvisa rottura dell'argine del Secchia che ha portato ad una gravissima inondazione, minano alla base la salvaguardia messa in campo dal Consorzio e da altre istituzioni insieme alle aziende agricole, tutti impegnati in una lotta impari e ad oggi senza nessun tipo di soluzione messa in campo da parte istituzionale per ovviare ai gravi danni causati.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

L'Urber premia i migliori lavori multimediali degli studenti sul tema "Acqua da mangiare Expo 2015". Nel corso della giornata è stato assegnato il premio Reporter dell'ambiente 2014 Reporter dell'Ambiente 2014 che è andato alla Redazione del Tg Regionale della Rai -

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

 

Piazza Cavalli a Piacenza è stata invasa dall’acqua: ma non si è trattato dell’ennesima calamità naturale, anzi. A invadere pacificamente il cuore del centro storico sono stati oltre 400 ragazzi provenienti da tutta la Regione Emilia Romagna e riuniti a Piacenza da Urber, l’Unione delle Bonifiche Emiliano-Romagnole, per la premiazione delle classi elementari e medie vincitrici del concorso “Acqua e Territorio 2014”.

Un concorso, che ha coinvolto più 3.000 bambini e ragazzi in tutta l’Emilia Romagna e che nell’edizione 2013-2014 ha proposto un tema in chiave Expo 2015: “Acqua da mangiare. Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l’acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio rispetto all’ambiente?”. L’acqua dunque non solo come elemento fondamentale per il ciclo della vita dell’uomo ma anche come condizione necessaria ed essenziale per l’intera produzione agro-alimentare: perfettamente in linea, quindi, con il tema portante dell’Esposizione di Milano, “Nutrire il Pianeta”.

Massimiliano Pederzoli, presidente Urber, nel premiare i vincitori del concorso ha ricordato che “Il ruolo attivo dei Consorzi di Bonifica e il loro operato a salvaguardia del territorio passa anche attraverso un’educazione coinvolgente. Da qualche anno infatti Urber sensibilizza i giovani sulle fondamentali tematiche della lotta al dissesto idrogeologico, della sicurezza idraulica e dell’importanza delle acque come bene prezioso ma esauribile, a sostegno dei prodotti migliori del Made in Italy”.

Paola Gazzolo, assessore Sicurezza e territoriale, difesa del suolo e della costa, Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, presente come partner patrocinatore alle premiazioni di “Acqua e territorio 2014”, ha sottolineato inoltre quanto “La nostra sia una Regione fragile dal punto di vista idrogeologico. La nostra strategia di intervento e prevenzione, che ci vede accanto ai Consorzi di bonifica, partner sinergici nella tutela del territorio che oltre ad irrigare con una delle reti più organizzate del Paese si sono dimostrati davvero insostituibili nel fronteggiare l'emergenza, passa anche attraverso il fare informazione, formazione e cultura...”.

Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, l’ente ospitante di casa di “Acqua e territorio 2014” ha ringraziato gli oltre 400 piccoli vincitori del concorso ricordando che “Lavorare con voi è entusiasmante… Sono felice d’aver contribuito a costruire una cultura del territorio più diffusa che considero una sorta di passaggio di testimone di una tradizione fatta di opere idrauliche che abbiamo ereditato e che oggi dobbiamo contribuire a mantenere funzionante…”.

In piazza Cavalli i 400 vincitori del concorso hanno potuto partecipare ai laboratori di Bonifica Lab: “Il mondo in una goccia d’acqua”. Utilizzo del microscopio ala ricerca di zoo e fito cellule; “Come cambiare la chimica dell’acqua”. Alla ricerca delle sostanze chimiche mediante l’uso del kit; “Cosa mangio?”. Proprietà fisiche dell’acqua nel cibo; “L’apenatura”. Il bio-indicatore della qualità ambientale; e “Quando manca tutto, qualcuno c’è…”. Come comunicare una situazione di emergenza con radio amatori e i Consorzi di Bonifica.

Dopo una simpatica merenda con gli Street-food di Campagna Amica la giornata dei 400 ragazzi di “Acqua e territorio 2014” è proseguita nel pomeriggio con la visita agli impianti del Consorzio di bonifica di Piacenza della Diga del Molato, Alta Val Tidone, Nibbiano e all’Impianto idrovoro della Finarda a Piacenza. Nel corso della manifestazione è stato inoltre assegnato il premio regionale al miglior Reporter dell’Ambiente 2014 che è andato alla Redazione del Tg Regionale della Rai e ritirato a nome del Caporedattore Luca Gianferrari dal giornalista Antonio Boschi in segno di “riconoscenza per il senso di responsabilità mostrato dai cronisti durante le emergenze territoriali”.

 

(Fonte: ufficio stampa Urber)

 

 

 

Il Presidente Luigi Spinazzi: "Soldi reinvestiti per la salvaguardia dei nostri territori" -


Parma, 7 Maggio 2014 –

 

In questi giorni più di 130.000 consorziati riceveranno l'avviso di pagamento del contributo di bonifica per l'anno 2014. L'importo richiesto è necessario per poter garantire la manutenzione mirata delle opere di bonifica e di irrigazione, per garantire in modo diretto la salvaguardia del territorio nonché per la prevenzione del dissesto idrogeologico purtroppo sempre più presente e grave soprattutto nelle zone montane. Il repentino cambiamento del clima, l'aumento dei fenomeni meteorologici estremi e il conseguente stress a cui sono sottoposti gli impianti e i 1500 chilometri di canali sottopongono l'ente ad un'intensa attività mirata alla protezione degli immobili dei consorziati.
Anche quest'anno, il Consorzio della Bonifica Parmense, dopo aver sperimentato lo scorso anno la riscossione diretta tramite MAV, mantiene il medesimo strumento che consente un risparmio di oltre 130.000 euro rispetto alla riscossione tramite Equitalia. Questo metodo permette ai consorziati di pagare il contributo senza costi aggiuntivi presso tutti gli sportelli bancari. Il pagamento può essere comunque effettuato presso gli sportelli postali.


"L'avviso è ideato per essere facilmente consultato, e contiene mappe e dettagli specifici sulle singole attività consortili, consentendo una migliore comprensione dell'attività dell'Ente", ha commentato il Direttore Generale Meuccio Berselli.
"Siamo soddisfatti della risposta dei nostri consorziati e siamo oltremodo contenti di aver reinvestito quanto risparmiato ottimizzando il processo di emissione degli avvisi di pagamento in ulteriori lavori per la salvaguardia del nostro territorio", ha aggiunto il Presidente Luigi Spinazzi.

 


(Fonte:  Ufficio stampa Consorzio di Bonifica Parmense)

Domenica, 20 Aprile 2014 10:30

Ambiente. S.O.S. Bonifica

 

 

 

Più manutenzione per evitare i rischi idrogeologici: ed il Consorzio di Bonifica Parmense c’è.

 

Salsomaggiore Terme, 16 aprile 2014 - 

Più manutenzione per evitare i rischi idrogeologici: ed il Consorzio di Bonifica parmense c’è. Con queste premesse, e con una profonda attenzione verso il territorio, quello stupendo che circonda le colline parmensi, si è presentato il progetto “S.O.S. Bonifica”, che mette a disposizione dei luoghi collinari e montani mezzi d’opera e manutenzione per il corretto deflusso idrico nelle strade comunali e vicinali ad uso pubblico. Ed il progetto è partito proprio da Salsomaggiore, città che dall’autunno scorso vede colpito il proprio territorio, proprio a causa del grande flusso di acqua e della poca manutenzione di questi anni, da frane di piccolo e media entità, anche sulle strade di entrata in città. Presenti all’inaugurazione di questo piano strategico di manutenzione mirata il Presidente del Consorzio di bonifica parmense Luigi Spinazzi, il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli e Meuccio Berselli, direttore generale del Consorzio.

«A causa delle fragili condizioni del nostro territorio le iniziative a salvaguardia della montagna dovrebbero essere molteplici e costanti, ma la realtà purtroppo è molto lontana dai bisogni reali della popolazione locale» ha spiegato Spinazzi. « Il Consorzio di Bonifica Parmense cerca di compensare, per quanto lo riguarda direttamente, questo handicap con i mezzi e le strutture a disposizione. Questo progetto sperimentale è dettato dalla convinzione di dover investire sempre più in prevenzione invece che sulla emergenza, in stretta collaborazione con gli enti locali, ottimizzando così le risorse disponibili. La sicurezza ambientale è condizione preliminare e fondamentale ad ogni tipologia di insediamento: residenziale, agricolo, civile. In particolare il territorio di montagna necessita di manutenzione continua ed efficiente per contrastare od almeno mitigare il dissesto idrogeologico: “S.O.S. Bonifica”, per quelle che sono le nostre competenze, è finalizzato a perseguire questo obiettivo in modo concreto ed immediate».

Sulla stessa linea il primo cittadino salsese: «La cura del territorio è una priorità per prevenire il dissesto idrogeologico del nostro suolo, non solo e non sempre causato dai fattori climatici che pur negli ultimi anni si manifestano con intensità. La riduzione del rischio passa anche attraverso un continuo processo di manutenzione da parte dei privati e degli enti preposti come il Consorzio di Bonifica Parmense, la cui attività e i rapporti di collaborazione con il Comune di Salsomaggiore hanno dato positivi risultati per la nostra città, con azioni importanti e risolutive. In questa direzione va l’avvio di un intervento di pulizia dei fossi, che nei prossimi giorni vedrà impegnato un mezzo scavatore».

«Grazie all’impegno del Consorzio di Bonifica, a breve inizieranno anche i lavori di sistemazione della frana di via Caduti di Cefalonia: una delle situazioni di precarietà idrogeologica segnalata dai nostri uffici. L’auspicio è che questo intervento possa essere anche un esempio e una spinta positiva per gli agricoltori verso una corretta custodia e conservazione del territorio, per la sua sicurezza e per valorizzarne bellezza e risorse». Ed è indubbio che la manutenzione, soprattutto nelle champagne, nelle strade vicinali, sia indispensabile per la tutela del territorio. Una prassi che, purtroppo, per incilità o ignoranza, non tutti i frontisti mettono in pratica, mettendo così in pericolo non solo l’altrui persona, ma, inconsapevolmente, se stessi. «Il progetto ‘S.O.S. Bonifica’ non vuole essere soltanto intervento di prevenzione nelle zone più sensibili e fragili, ma anche un vero e proprio strumento di comunicazione e conoscenza tra le valli che compongono il  nostro  territorio  con  competenza  condivisa  con  la  Bonifica»   ha aggiunto  Berselli . «Con  questo strumento di intervento mirato il Consorzio vuole creare un altro mezzo moderno nella strategia d’azione volta a tutelare il paesaggio e la gente che vi abita». 

 

 

 

 


  

Pubblicato in Ambiente Emilia
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