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La chiusura dovuta a un grosso movimento franoso nei pressi del ponte sul Rio Re. Gennari: "È già in fase di progettazione l'intervento per il consolidamento definitivo" -

Reggio Emilia, 13 dicembre 2013 -

La strada provinciale 18 "Busana – Ligonchio – Passo Pradarena" è nuovamente aperta al traffico dopo la chiusura, necessaria, di inizio novembre.
Infatti, la Sp 18 era chiusa al transito dal mese scorso a causa dell'aggravarsi di un consistente movimento franoso. La provinciale è un asse preminente della parte occidentale della nostra montagna che attraversa i territori dei comuni di Busana e Ligonchio, collegando anche le località di Ospitaletto e Vaglie, fino al Passo di Pradarena. Il forte maltempo di inizio novembre aveva messo in movimento una vecchia frana e causato un cedimento su un lato della strada, in prossimità del ponte sul torrente Rio Re. Per ragioni di sicurezza si era proceduto subito alla chiusura del traffico: lo stato della strada era risultato compromesso.
"Non è un mistero che dal punto di vista economico il momento è difficile. Per questo abbiamo raddoppiato gli sforzi." – commenta l'assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari – "Siamo soddisfatti: il primo obiettivo era ripristinare il transito e l'abbiamo raggiunto in anticipo rispetto ai tempi previsti, lavorando anche il sabato, ed infatti la strada è aperta, così da evitare che il prolungarsi del blocco della circolazione arrecasse danno agli abitanti e alle attività economiche."
La Provincia di Reggio Emilia si è attivata subito, con risorse finanziarie proprie, e con la Regione Emilia-Romagna per chiedere un intervento di somma urgenza, per realizzare una pista provvisoria e ripristinare prima possibile i collegamenti. Allo stesso tempo, sono state condotte le indagini geofisiche e geotecniche utili a trovare le soluzioni tecniche e operative più idonee, sia per la riapertura al traffico in condizioni di sicurezza in via provvisoria, sia per il ripristino definitivo della strada coinvolta dal dissesto. Nel cantiere vengono impiegati elementi di sostegno con tecnologia innovativa che hanno permesso sia una maggiore velocità nella realizzazione dell'opera, sia di intervenire per ripristinare e dare stabilità al tracciato stradale.
Prosegue Gennari: "La Provincia si è impegnata dal punto di vista tecnico, operativo e organizzativo, e ha trovato nella regione Emilia-Romagna e nel comune di Ligonchio la collaborazione, così da fare sistema e ciò ha dato subito buoni frutti. La Provincia ha sostenuto l'intervento per l'importo di 45mila euro e la Regione per 50mila. Non ci fermiamo, sono già stati previsti i finanziamenti per il consolidamento definitivo del tracciato, che è già in corso di progettazione. Abbiamo raggiunto un risultato importante, adesso continuiamo a lavorare per i nostri cittadini in modo da risolvere i problemi dei territori."

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Presentate le offerte della stagione 2013-2014. Con soli 10 euro studenti un giorno sulle piste, pranzo e 1 ora di maestro. Sci in notturna dalle 20 alle 23 e 1 euro in meno nei giorni festivi -

Reggio Emilia, 10 dicembre 2013 -

Cerreto Laghi val bene una vacanza, e i motivi sono tanti. Innanzitutto la sua storia. Cerreto Laghi si è sviluppata da decenni come attrezzata stazione sciistica intorno a un lago appenninico di età glaciale a 1344 metri di altitudine, alle falde del monte La Nuda. La consistente dotazione di impianti di risalita, la ricchissima offerta di servizi offerti al turista insieme alla diversificata possibilità  di praticare ogni tipo di sport invernale (discesa, sci di fondo, pattinaggio su ghiaccio) – e tutto nel raggio di un paio di centinaia di metri - rendono Cerreto Laghi una delle stazioni invernali più frequentate ed attrezzate del centro-nord Italia.
La stagione 2013-2014 oltre ad aprirsi con ottimi auspici per il precoce innevamento, presenta molte novità che sono state illustrate questa mattina in Provincia - alla presenza del vicepresidente con delega al Turismo Pierluigi Saccardi, dell'assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi e del sindaco di Collagna, Paolo Bargiacchi - dal titolare della stazione Marco Giannarelli e dal direttore di esercizio Federico Murro.
Lo Snowpark con una nuova gestione, la ski-test card (solo 10 euro per chi scia al pomeriggio dalle 14 in poi), lo sci in notturna in esclusiva per l’Appennino  (dalle 20 alle 23 durante le vacanze di Natale e tutti i sabati di gennaio), il Palaghiaccio sono opportunità che interessano tutti, ma Cerreto Laghi quest’anno rivolge una particolare attenzione al mondo della scuola. La Provincia di Reggio Emilia, con diverse iniziative nel corso degli anni, ha sostenuto concretamente tutte le proposte rivolte ai giovani e agli studenti perché l'offerta riservata alle scuole è strategica per il nostro turismo invernale. Riavvicinare le nuove leve alla pratica dello sci significa investire nel futuro, così come è importante far conoscere ai giovani reggiani le bellezze del nostro territorio. Il ricambio generazionale non è un fatto automatico e scontato. Occorre intervenire anche sul fronte della convenienza economica, specialmente in un momento difficile come l'attuale. L'offerta di Cerreto Laghi per le scuole e i gruppi per la stagione 2013-2014 è particolarmente allettante, con una giornata bianca a soli 10 euro che comprende lo skipass oppure il giornaliero al Palaghiaccio, un pranzo convenzionato (pizza+bibita oppure primo o secondo+acqua) e un'ora col maestro di sci. “In più – hanno aggiunto il titolare e il direttore della stazione Marco Giannarelli e Federico Murro – quest’anno abbiamo deciso di abbassare di 1 euro il costo dello skipass. 
“Una iniziativa coraggiosa e innovativa di questi gestori reggiani degli impianti che stanno compiendo un ottimo lavoro e che tanto la Provincia quanto la Regione, attraverso l’Unione di prodotto Appennino e Verde, stanno cercando di sostenere”,  ha detto il vicepresidente Pierluigi Saccardi. “Speriamo in una risposta positiva da parte delle scuole ad una iniziativa che diffonderemo insieme all’Ufficio scolastico non solo perché promuove uno sport sano, ma anche perché favorisce la conoscenza del nostro patrimonio e del nostro territorio”, ha aggiunto l’assessore Ilenia Malavasi.
“Le scuole rappresentano un segmento di utenza turistica interessantissimo, la vera sfida è far innamorare bambini e ragazzi reggiani di questo nostro bellissimo Appennino che soffia aria pulita sulle pianure e che disseta la città - ha concluso il sindaco di Collagna, Paolo Bargiacchi – Moltissimi reggiani purtroppo non conoscono questi luoghi tra i più belli della nostra provincia. Il Cerreto, oltre a garantire sicurezza e certezza di neve, dispone di alternative come il Palaghiaccio che garantiscono una offerta davvero unica in tutta l’Emilia-Romagna. Vogliamo colpire al cuore e alla testa i reggiani perché facciano scoprire ai loro figli questo tesoro”.


(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

3000 visitatori. Prossime tappe in provincia sabato 14 dicembre. In arrivo 6.000 copie della guida Polaris.

Reggio Emilia, 09 dicembre 2013 --

Il biglietto numero 3.000 è stato consegnato - sabato scorso - alle 16.20: stracciato, dunque, il record di 2.500 presenze toccato lo scorso anno dal Salone dell’orientamento promosso dalla Provincia di Reggio Emilia per accompagnare i giovani e le loro famiglie nella scelta della scuola superiore alla quale, tra poche settimane , saranno chiamati  5.042 ragazzi. Un successo senza precedenti che conferma la validità della scelta compiuta quattro anni fa dalla Provincia, da sempre impegnata nell’orientamento scolastico attraverso il servizio Polaris e la competenza di esperte formatrici per consulenze individuali.

Grande, dunque, la soddisfazione della presidente Sonia Masini e dell’assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi nell’aprire, sabato pomeriggio scorso in un’Aula magna dell’Università gremita all’inverosimile, la sessione pomeridiana nel corso della quale tutti i dirigenti scolastici si sono alternati nel presentare alle famiglie i rispettivi istituti, mentre altre centinaia di persone affollavano gli spazi di viale Allegri occupati da studenti e docenti impegnati a illustrare attività e opportunità offerte.

Una soddisfazione, quella della presidente Masini e dall’assessore Malavasi, condita inevitabilmente da un pizzico di malinconia e, soprattutto, di preoccupazione. Perché questo quarto anno del Salone dell’orientamento rischia di essere anche l’ultimo, se la riforma delle Province andrà in porto. Non potranno certo essere i Comuni o le Unioni dei Comuni a garantire un servizio così capillare e così qualificato, perché ogni realtà penserà inevitabilmente a sé stessa. Né potrà farlo, per ovvie ragioni, la Regione. E allora anche tutta la preziosa attività di orientamento, strumenti apprezzati da migliaia di famiglie come il Salone dell’orientamento o la Guida di Polaris che sta per essere stampata in 6.000 copie rischiano – al pari di tanti altri servizi garantiti dalle Province - di scomparire. E, a rimetterci, saranno i cittadini, in questo caso i più giovani e le loro famiglie, in particolare quelli che non abitano nel capoluogo e nelle zone più svantaggiate.

E’ quanto ha fatto capire chiaramente la presidente Sonia Masini, nell’accogliere oggi pomeriggio le famiglie. “Occorre ragionare bene sul nuovo assetto che si vuole dare alle istituzioni, perché la dimensione provinciale ha garantito pari opportunità a tutti in tanti settori, a partire dal diritto allo studio che è uno dei diritti fondamentali, al pari di quello alla salute, per i cittadini – ha detto la presidente Masini – Grazie alle Province, anche chi non nasce nel capoluogo può accedere a scuole di qualità, ma un tempo non era così: io stessa, negli anni Settanta, non ho potuto scegliere la scuola che avrei voluto perché abitando in una piccola frazione dell’Appennino tempi e costi non me lo permettevano. Ora non è più così, non ci sono scuole e cittadini di serie A e di serie B, ma un domani, senza le Province, si rischia di tornare a offrire maggiori opportunità a chi vive e abita in città, penalizzando chi abita nei comuni più piccoli, con meno risorse e, dunque, più deboli”.

La presidente Masini ha quindi criticato anche “questa esasperata competizione tra scuole come se fossero aziende, quando invece sono un servizio pubblico pagato con le tasse di tutti” e ha suggerito alle famiglie di “rispettare e assecondare le propensioni e i talenti dei vostri figli, perché quello che si sceglie e si fa volentieri e ciò in cui riusciremo meglio”, invitando i ragazzi “ a studiare, capire bene le cose, essere flessibili, aperti al mondo e nella capacità di aprirsi agli altri”.

L’assessore provinciale all’Istruzione, Ilenia Malavasi, ha ricordato come “la Provincia abbia lavorato in questi anni per garantire scuole di qualità, con laboratori attrezzati e sedi sicure con un investimento complessivo dal 2004 ad oggi di quasi 70 milioni di euro”. “Abbiamo finanziato progetti per garantire il diritto allo studio ad ognuno di voi, per arricchire l’offerta formativa favorendo la partecipazione attiva dei giovani in numerosi progetti, con la consapevolezza che la conoscenza e il sapere sono le armi più potenti a difesa della legalità, della libertà e della democrazia – ha aggiunto - Vorrei che ognuno di voi, studente e cittadino, credesse nel valore della scuola, quale luogo di inclusione e di coesione per tutta la comunità e al tempo stesso motore di promozione sociale per offrire un futuro migliore ad ogni ragazza e ragazzo”.

Sabato prossimo il Salone fa tappa in provincia

Sabato  14  dicembre le iniziative di orientamento faranno tappa in tutta la provincia, con il saluto dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi e la presentazione delle scuole a cura di dirigenti scolastici e docenti e con la presenza in ogni sede scolastica di un operatore del servizio Polaris della Provincia di Reggio Emilia. L'iniziativa si svolgerà alle ore  15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5). Alle ore 14.30 sarà la volta di Castelnovo Monti, dove le attività di presentazione per le scuole superiori sono previste al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. 

Il 16 gennaio (ore 17,30) nell'aula magna del Liceo Canossa di Reggio Emilia si terrà invece un seminario sul tema "Quale futuro per i giovani? Saperi e competenze per l'occupazione” rivolto a genitori, studenti insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e formatori. Interverranno Aviana Bulgarelli di Isfol , funzionari delle associazioni di categoria e della Camera di commercio di Reggio Emilia.

In arrivo 6.000 copie della guida di Polaris

Per aiutare gli studenti e le famiglie nella difficile scelta della scuola superiore la Provincia ha inoltre stampato una guida che verrà prodotta in 6.ooo copie e che sarà consegnata nel mese di dicembre a tutti i 5.042 studenti che usciranno dalle scuole medie. La progettazione  è stata  realizzata dagli studenti dell'indirizzo "Grafico" del Pascal di Reggio mentre la stampa è stata curata dai ragazzi dell'indirizzo "Grafico" del  D'Arzo di Montecchio-Sant’Ilario.

Per informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 Sono i 138 studenti, che lo scorso anno, si sono distinti in competizioni a livello regionale, nazionale o internazionale in ambito letterario, logico - matematico e sportivo -

 Reggio Emilia, 6 dicembre 2013 -
 C’erano gli studenti  che hanno brillato alle Olimpiadi della matematica, della fisica o della chimica, quelli che hanno vinto concorsi di poesia o gare di traduzione di greco e latino, oppure ancora che hanno trionfato ai Campionati studenteschi. Erano in tutto 138 i ”Talenti della scuola reggiana” che la Provincia di Reggio Emilia ha chiamato questa mattina nell’Aula magna dell’Università per ringraziarli e premiarli a sua volta.
 “In questo periodo storico, in cui risulta difficile distogliere lo sguardo dai problemi, dalle incertezze per il futuro e dalla mancanza di risorse, la Provincia intende offrire alla società reggiana un punto di vista diverso, andando a valorizzare l’impegno e il merito di tanti giovani che ogni anno, grazie al lavoro prezioso di dirigenti e docenti, conseguono traguardi veramente considerevoli, a dimostrazione di un sistema educativo di grande eccellenza, sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia che crede nella scuola e considera il successo formativo una priorità per ridare slancio al Paese e alla sua economia”, ha detto l’assessore provinciale all’Istruzione, Ilenia Malavasi, dopo aver ricordato “un grande talento, quello di Nelson Mandela: un uomo, un presidente straordinario che ha fatto della difesa della libertà, della pace e dei diritti, la sua ragione di vita, guidato dall’ideale di una società libera e democratica nella quale tutti possiamo vivere uniti in armonia con uguali possibilità”.
“Noi enti locali, scuola, vi abbiamo garantito con risorse pubbliche le migliori condizioni educative e formative, voi avete avuto il merito i saperle cogliere. Di voi, noi siamo orgogliosi, la Provincia di Reggio Emilia è orgogliosa di voi e vi inserisce nell’Albo dei talenti eccellenti della scuola reggiana chiedendovi di continuare nell’impegno, orgogliosi di quanto vi hanno dato le vostre famiglie, i vostri insegnanti, di quanto vi ha dato questo territorio perché insieme oggi abbiamo il difficile compito di ripartire da qui, dalle vostre intelligenze, per dare insieme il nostro contributo alla rinascita del Paese”, ha concluso l’assessore Malavasi, augurando “a ognuno di voi di trovare la propria strada, quella che vi possa permettere di realizzare e valorizzare il vostro talento, non in senso individualistico ma a favore della collettività, a difesa della libertà e della vita democratica del nostro Paese, perché come diceva Mandela “il nostro giocare in piccolo non serve al mondo”.
I 138 studenti, sono stati selezionati  da una apposita commissione di valutazione tra tutti i ragazzi che, durante il passato anno scolastico, si sono distinti attraverso le loro capacità in competizioni a livello regionale, nazionale o internazionale in ambito letterario, logico-matematico e sportivo. Tra i premiati anche Ihssan Ait Yahia, la studentessa che ha svolto attività di coordinamento e realizzazione del video realizzato dal Centro interculturale Mondinsieme, con l’allora 5°H del Liceo Canossa, che nel dicembre scorso ha ottenuto il Copeam Plural+ 2012 Award promosso dall’agenzia delle Nazioni Unite Unaoc, UN Alliance of Civilization.
In allegato Albo dei Talenti
 (fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Tre nuovi indirizzi a Zanelli e Motti (professionali) e Gobetti (tecnico). Ridisegnata l’offerta formativa a Correggio, nasce un Istituto professionale autonomo con annesso convitto. Ilenia Malavasi e Silvia Menabue: “Non tagliamo servizi, ma li ampliamo e potenziamo”-

Reggio Emilia, 5 dicembre 2013 -

L’istituzione di nuovi indirizzi allo Zanelli, al Motti di Reggio Emilia, al Gobetti di Scandiano e al nuovo Istituto professionale autonomo che sarà istituito a Correggio, con convitto annesso, cui saranno trasferiti gli indirizzi professionali, compresi i corsi serali e le qualifiche triennali, finora attivi presso le scuole annesse al Convitto nazionale “Corso” di Correggio. Queste le principali novità dell’offerta formativa delle scuole superiori reggiane per il prossimo anno scolastico 2014-2015, approvate dalla Provincia e illustrate questa mattina dall’assessore provinciale all’Istruzione  Ilenia Malavasi, e da Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale - Ambito Territoriale per la provincia di Reggio Emilia (l’ex Provveditorato agli studi).
Nel dettaglio il Gobetti di Scandiano – se riuscirà ad attivare almeno due prime, come richiesto dagli indirizzi regionali – avrà un nuovo indirizzo tecnico “Informatico”, molto richiesto da ragazzi e famiglie ma oggi presente solo al Bus Pascal di Reggio al D’Arzo di Montecchio, mentre lo Zanelli e il Motti di Reggio attiveranno rispettivamente due corsi professionali: “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” e “Prodotti dolciari artigianali e industriali”, quest’ultimo grazie anche ad un nuovo laboratorio realizzato appositamente per pasticceria, gelateria e arte bianca che sarà inaugurato a breve.
Ridisegnata completamente l’offerta formativa professionale a Correggio, con la creazione di un nuovo Istituto autonomo, con convitto annesso, nel quale confluiranno indirizzi, corsi serali e qualifiche triennali del “Corso” e che, in più, attiverà due nuove opzioni:  “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” e “Manutenzione dei mezzi di trasporto”. Sempre al nuovo Istituto professionale di Correggio debutteranno due nuove qualifiche triennali: “Operatore dell’autoriparazione e “Operatore agro-alimentare”, che sarà attivato dal prossimo anno anche al professionale di Castelnovo Monti.  Il Convitto, di fatto, perde l’autonomia, ma non scompare: il “Rinaldo Corso” non sarà più uno dei 50 Convitti statali (in tutta l’Emilia-Romagna rimarrà dunque il solo “Maria Luigia”), ma uno dei circa cento convitti annessi presenti in Italia. E questo garantirà anche un maggiore coinvolgimento nella gestione di tutte le componenti scolastiche (sarà infatti gestito non più da un rettore e da un Consiglio d’amministrazione, ma dal dirigente scolastico e dal Consiglio d’istituto), nonché maggiore trasparenza e rigore grazie a un Collegio dei revisori dei conti.  
“La valorizzazione degli istituti tecnici e professionali rappresenta da sempre una priorità per la Provincia, in coerenza con la vocazione produttiva del territorio reggiano” ha detto l’assessore Ilenia Malavasi, sottolineando come “questa scelta abbia consentito un’equa distribuzione della popolazione scolastica reggiana delle scuole superiori tra licei, tecnici e professionali, con percentuali che, lo scorso anno scolastico erano del 33,5% per gli iscritti alle prime classi dei licei, del 33,2% per i tecnici e del 33,3% per i professionali”.
Per quanto riguarda Correggio, il progetto di riorganizzazione del Convitto “Corso” si pone lo scopo prioritario di riqualificare l’offerta formativa dell’istituzione scolastica, mantenendo e ampliando i servizi presenti sul territorio e al servizio dei cittadini.  L’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado verrà ampliata e continuerà ad offrire il servizio di convitto e semi-convitto, anche per studenti di altre scuole superiori. Rispetto alla media provinciale, la percentuale degli iscritti agli indirizzi professionali attualmente annessi al Convitto è inferiore, assestandosi al 29% della popolazione scolastica complessiva che frequenta gli istituti correggesi, dove il 42% frequenta invece l’Istituto Tecnico “Einaudi”. “Un investimento necessario per rilanciare anche il segmento dell’istruzione professionale nel distretto correggese, in coerenza con la vocazione produttiva del territorio e gli sbocchi occupazionali in loco, come fatto negli ultimi anni, attivando il liceo linguistico al liceo “Corso” e l’indirizzo Tecnico-plastico all’Istituto Einaudi, nonché adeguando le scuole di nuovi laboratori, quali ad esempio le nuove cucine dell’alberghiero inaugurate solo un anno fa”, ha aggiunto l’assessore.
Elementari e medie saranno invece inglobate dall’Istituto comprensivo Correggio 2, rispettivamente con tempo pieno e tempo prolungato. “Per i bambini e i ragazzi che frequentavano il semi-convitto, non ci saranno dunque problemi in quanto il servizio scelto dalle famiglie verrà coperto con un’attività di dopo-scuola - ha chiarito la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Silvia Menabue - Parlare di servizi che vengono meno all’utenza di Correggio è, dunque, non vero e inutilmente allarmistico. Lavorando di concerto con gli enti locali, abbiamo anzi lavorato per qualificare i servizi alla famiglie. Non abbiamo chiuso il Convitto, lo abbiamo trasformato per rilanciarlo: se avessimo voluto chiuderlo, lo avremmo fatto due anni fa, in occasione dello scioglimento del Consiglio d’amministrazione, del conseguente  commissariamento e dell’intervento dell’autorità giudiziaria a fronte di una situazione economico-finanziaria pesantissima e assolutamente non più  sostenibile”.
 
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

A sette mesi dall’apertura dello sportello i primi dati testimoniano l’interesse della cittadinanza.  Assessore Malavasi: “Un ponte tra i cittadini che si sentono lesi e le istituzioni” -

Reggio Emilia, 4 dicembre 2013 -
 
Il Servizio di difesa civica per le persone con disabilità, aperto 7 mesi fa in collaborazione con il Difensore civico regionale e insieme a Provincia, Comune, Ausl, Ufficio Scolastico Territoriale di Reggio Emilia e DarVoce, ha riscosso un interesse concreto da parte della cittadinanza, delle associazioni e anche di alcuni servizi sociali dei Comuni della Provincia. I principali temi affrontati riguardano i rapporti con la ASL, sia per la richiesta di cure gratuite non riconosciute, sia per la difficoltà di interloquire con alcuni responsabili delle aree della disabilità infantile.
Uno degli aspetti più rilevanti di questo servizio è infatti la prossimità fisica ai cittadini: un luogo presente sul territorio e con personale dedicato che accoglie e raccoglie le loro richieste. Il punto di forza diventa pertanto per i cittadini la possibilità di parlare con altre persone che ascoltano il loro bisogno, aldilà della pura registrazione della richiesta per cui si richiede l’intervento del Difensore civico.
“In questa ottica la scelta della Provincia di sostenere l'apertura a Reggio Emilia del Servizio di Difesa Civica per le persone con disabilità è un atto rilevante ed è un ulteriore segnale di attenzione e di impegno che la Provincia porta avanti da anni, investendo ingenti risorse economiche per garantire pari opportunità di accesso e pari diritti a partire dal diritto allo studio – spiega l’assessore provinciale Ilenia Malavasi - Il Servizio vuole essere un “ponte” tra i cittadini disabili che si sentono in qualche modo lesi dalla Pubblica Amministrazione e gli stessi Enti Pubblici, cercando soluzioni mediate, stimolando il dialogo tra le parti, risolvendo conflitti di competenze tra enti che possono ledere i diritti delle persone con disabilità, al fine di costruire e far radicare una consapevole cultura dell'accoglienza e dell'integrazione come bene comune per tutta la comunità reggiana”.
L'intervento del difensore civico serve ad accorciare i tempi di risposta, permette di avere chiarimenti e individuare i percorsi più giusti per la risoluzione dei problemi. Il servizio di difesa civica è ovviamente gratuito e, nei casi di reati commessi contro persone disabili, può perfino costituirsi parte civile.
“Quella reggiana è un’esperienza pilota – ha spiegato il difensore civico Gianluca Gardini - un paio di anni fa una legge dello Stato ha tagliato i difensori civici comunali. Credo sia stato un grande errore, sia in termini di mancati risparmi, ma anche in termini di ascolto e dialogo tra il cittadino e l’ente pubblico. Per queste ragioni abbiamo fatto una proposta ai comuni per creare questo servizio attraverso una convenzione, come è successo a Reggio. Bologna dovrebbe essere uno dei primi comuni a convenzionarsi, e speriamo faccia da traino”. Stesse considerazioni da parte dell’assessore alla sicurezza sociale del comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, che ha sottolineato come spesso le amministrazioni debbano gestire dei contenziosi che potrebbero tranquillamente essere risolti con la mediazione.
Enrica Brindisi, avvocato del Centro servizi “Dar Voce” e Marzia Benassi, coordinatrice del Centro servizi Integrazione della Provincia hanno invece sottolineato l’interesse riscosso da questo sportello nei suoi primi 7 mesi di attività.
Sono state 26 le persone accolte (almeno una per ogni giorno di apertura dello sportello),  8 le istanze tenute in carico dal servizio , 11 quelle inviate a Bologna e 3 al Garante per l’Infanzia. 4 non sono state prese in carico perché non attinenti alla difesa civica.
Delle 22 istanze 10 sono state risolte positivamente, 9 sono ancora nella fase di istruttoria. Gli enti coinvolti sono le ASL (per ausili e cure sanitarie), il Comune di Reggio Emilia e istituti scolastici (per ore sostegno scolastico e parcheggio disabili), la Regione Emilia Romagna  e  l’Ospedale Rizzoli di Bologna. I temi affrontati portano l’attenzione sulle conseguenze dei tagli alla spesa sociale: famiglie che lamentano una riduzione nelle ore di sostegno scolastico per il figlio disabile, o una riduzione degli assegni di cura o, ancora, la cancellazione di contributi economici assicurati fino a qualche tempo fa.
Il servizio è disponibile una volta alla settimana: tutti i lunedì dalle 9,30 alle 12,30 su appuntamento presso il Centro Servizi Integrazione in Via Franchetti 2/F, telefono 0255.444862 oppure  DarVoce 0522.791979 – 3928373414; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Il difensore civico
Il Difensore civico regionale è Gianluca Gardini, nominato dall'Assemblea legislativa nella seduta del 16 luglio 2013.
Gianluca Gardini è Professore Straordinario di diritto amministrativo e diritto all'informazione presso la Facoltà di economia all' Università di Chieti-Pescara, dove è presidente del Corso di Laurea triennale in Servizi giuridici per l'impresa e  del biennio specialistico in Diritto e Economia; è docente di Diritto degli enti locali presso la scuola di specializzazione in Studi sull'amministrazione pubblica all'Università di Bologna; è Professore incaricato di Diritto dell'informazione e della comunicazione, presso la Facoltà di Lettere e filosofia, corso di laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università di Bologna.
Dal 2008 al 2013 ha ricoperto l'incarico di Presidente del Comitato regionale delle Comunicazioni (CORECOM) dell'Emilia Romagna.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Il 7 e il 14 dicembre torna l'iniziativa promossa dalla Provincia per accompagnare oltre 5.000 ragazzi e le loro famiglie nella scelta delle superiori. Pronte anche 6.000 guide di Polaris -

Reggio Emilia, 2 dicembre 2013 -

Scuola, scelta, lavoro e giovani: queste le parole chiave che caratterizzano l'iniziativa “La Provincia che orienta”, l’apprezzato Salone dell'orientamento organizzato ogni anno dalla Provincia di Reggio Emilia e giunto alla quarta edizione, con l'obiettivo di accompagnare i giovani e le loro famiglie nella scelta della scuola superiore. Una decisione delicata e importante,  che anche quest'anno  interessa circa 5.000la giovani dell’intero territorio provinciale. Il Salone dell’orientamento si terrà sabato   7 dicembre dalle 9 alle 18.30  negli spazi dell'Università di Modena e Reggio di viale Allegri, dove ogni scuola superiore e ogni ente  di formazione professionale avrà la possibilità di presentarsi agli studenti. Inoltre, alle ore 9,30 (con replica alle 14.30) tutti i dirigenti scolastici presenteranno i propri istituti nell'Aula magna dell'Università (alla presentazione del pomeriggio è previsto anche l'intervento dell'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi).
Sabato  14  dicembre le iniziative di orientamento faranno invece tappa in tutta la provincia, con il saluto dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi e la presentazione delle scuole a cura di dirigenti scolastici e docenti e con la presenza in ogni sede scolastica di un operatore del servizio Polaris della Provincia di Reggio Emilia. L'iniziativa si svolgerà alle ore  15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5). Alle ore 14.30 sarà la volta di Castelnovo Monti, dove le attività di presentazione per le scuole superiori sono previste al Teatro "Bismantova" in via Roma 75.
Per sostenere al meglio le attività di orientamento la Provincia di Reggio Emilia ha inoltre prodotto un opuscolo che presenta il calendario completo delle scuole aperte, con la collaborazione degli istituti superiori pubblici e paritari della provincia.
L'iniziativa proseguirà nella giornata del 16 gennaio (ore 17,30) nell'aula magna del Liceo Canossa di Reggio Emilia con un seminario sul tema "Quale futuro per i giovani? Saperi e competenze per l'occupazione” rivolto a genitori, studenti insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e formatori. Interverranno Aviana Bulgarelli di Isfol , funzionari delle associazioni di categoria e della Camera di commercio di Reggio Emilia.
 
“Per aiutare gli studenti e le famiglie nella difficile scelta della scuola superiore abbiamo inoltre stampato una guida che verrà prodotta in 6.ooo copie e che sarà consegnata nel mese di dicembre a tutti i 5.042 studenti che usciranno dalle scuole medie. Si tratta di un momento importante che la Provincia supporta con tutti gli strumenti a sua disposizione, a partire dal nostro servizio Polaris e la competenza delle nostre esperte formatrici per consulenze individuali” , sottolinea l’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi. La progettazione  grafica dell'iniziativa è stata  realizzata dagli studenti dell'indirizzo "Grafico" del Pascal di Reggio mentre la stampa è stata curata dai ragazzi dell'indirizzo "Grafico" del  D'Arzo di Montecchio-Sant’Ilario.
 “Un ringraziamento particolare va a questi studenti che hanno progettato la grafica e la stampa di tutti i materiali della iniziativa “La Provincia che orienta”, che hanno espresso il loro talento, nonché la preparazione e le abilità nel loro percorso scolastico, contribuendo a valorizzare il ricco patrimonio educativo che abbiamo nelle nostre scuole”, conclude l’assessore Malavasi.
Per informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
 
 (Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Sabato prossimo alle 16 riapertura al culto di S.Giorgio e inaugurazione del complesso rurale, recuperato grazie ai finanziamenti dalla Provincia di Reggio Emilia. Presenti il vescovo Camisasca, la presidente Masini e il sindaco Garofani -
 
Vetto, 28 novembre 2013 -

Torna a splendere Crovara, uno dei più piccoli borghi del comune di Vetto, ma probabilmente il più ricco di storia. Questo grazie agli interventi di recupero che hanno interessato l'antica chiesa di San Giorgio e il complesso rurale restaurato con i fondi, 368 mila euro, stanziati dalla Provincia di Reggio Emilia. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a 600 mila euro.

Sabato prossimo, 30 novembre, alle 16, alla presenza del Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Massimo Camisasca sarà riaperta al culto la chiesa e, successivamente, si procederà all'inaugurazione degli edifici del complesso rurale. Saranno presenti la presidente della Provincia Sonia Masini, il sindaco di Vetto Sara Garofani, il presidente del Gal Luciano Correggi, la soprintendente ai Beni architettonici Paola Grifoni e il progettista, l'architetto Giuliano Cervi.

Il recupero del borgo di Crovara rappresenta un importante risultato raggiunto grazie all'impegno congiunto del Comune di Vetto, della Provincia di Reggio Emilia, della Fondazione Manodori e della parrocchia di San Giorgio. L'intervento si è reso necessario con l'abbandono del borgo che portò, nel 2006, a un primo crollo delle strutture di un vecchio fabbricato contadino, seguito, nel 2008, dalla chiusura al culto della chiesa a causa di cedimenti strutturali.

Il Comune di Vetto è riuscito, con il supporto dell'architetto Giuliano Cervi, a far riconoscere tutta l'area come sito di importanza comunitaria (SIC), attivando una strategia generale di recupero e salvaguardia di questo grande patrimonio storico ed ambientale. In particolare, grazie ai contributi erogati dalla Provincia di Reggio Emilia al Comune di Vetto, nell'ambito della Misura 322 del Piano di Sviluppo Rurale, è stato possibile intervenire per ricostruire e restaurare i fabbricati del borgo, destinandoli a struttura ricettiva con finalità di foresteria per la promozione del turismo culturale, escursionistico e naturalistico.

I lavori sono durati circa 4 anni ed hanno interessato inizialmente i fabbricati rurali e successivamente le canoniche, che sono state ristrutturate al fine di farne un centro di ospitalità rurale, nonché centro visite/museo.

Il Gal, dal canto suo, è già intervenuto per realizzare a Crovara una postazione di audioguide e ha finanziato un nuovo progetto di tutela ambientale. Nel 2012, infine, grazie ai contributi dell'8x1000 della Chiesa cattolica, sono state attivate altre risorse che hanno permesso anche la riapertura al culto dell'antica chiesa.

In occasione della presentazione dei restauri, su iniziativa dello stesso architetto Cervi, sarà presentata una pubblicazione che, grazie al contributo del Comitato scientifico regionale del Club alpino italiano, fornirà per la prima volta un quadro esaustivo degli aspetti storici, ambientali, naturalistici, paesaggistici ed etnografici della val Tassaro e di Crovara, in modo da testimoniare l'importanza di questo luogo.

Si procederà poi alla pubblica sottoscrizione di un "patto di adozione" tra la Sezione reggiana del Cai e il Comune di Vetto per la promozione, la tutela e la valorizzazione della val Tassaro, compreso quell'autentico "piccolo scrigno" di bellezza che è Crovara.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 27 novembre 2013 -
 
Forse non sanno che nella nostra Provincia esistono già migliaia di metri quadrati di terreno edificabile non utilizzato e centinaia di edifici produttivi in stato abbandono; forse non sanno che la nostra terra è già abbondantemente urbanizzata, con conseguenze note a tutti noi, ma che in questa occasione molti fingono di non vedere.
Veramente c'è qualcuno che in questa fase pensa occorra nuovo terreno per insediamenti produttivi?
Anche nello stesso comune di San Martino esistono aree inutilizzate o da riconvertire, magari costano qualcosa in più del semplice terreno agricolo, ma è sostenibile che fare impresa oggi sia possibile soltanto consumando ulteriore suolo agricolo e/o contando sulle plusvalenze della trasformazione urbanistica?
Non sappiamo ancora quale sia l'effettivo fabbisogno di posti forma da stagionare, ma sappiamo benissimo che abbiamo ampie disponibilità di superficie immediatamente edificabili, senza alcun iter burocratico, senza alcuna autorizzazione della Provincia.
Se invece parliamo della tutela della filiera del Parmigiano Reggiano e della salvaguardia del reddito dei produttori, ci pare che molti interrogativi siano ancora senza risposta.
Ne provo a citare alcuni.
· Abbiamo bisogno di nuovi spazi per la stagionatura e se si quanti e come li calcoliamo? Che fine fanno gli attuali spazi di stagionatura?
· Siamo certi che sia un vantaggio per l'intera filiera, e non solo per chi commercializza, mescolare altri formaggi, di minor pregio e di provenienza estera, al Parmigiano Reggiano? Siamo certi che non produrrà confusione e svilimento del "valore"?
 
Fabrizio Allegretti
Capogruppo Pd in Consiglio provinciale
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 27 novembre 2013 -
 
Comunicato della Provincia -
La Provincia di Reggio Emilia, visto il perdurare della copertura nevosa in montagna, con una nuova ordinanza ha deciso di sospendere l'attività venatoria per tutelare alcune specie di fauna selvatica a partire da domani, giovedì 28 novembre, fino a successiva revoca, in tutto il territorio dell'Atc RE 4. Viene fatto salvo il prelievo venatorio degli ungulati che, comunque, rimane sottoposto al divieto imposto dalla Legge 157/92 che vieta la caccia sui terreni in tutto o in parte coperti di neve.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)