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Ben 107 aziende hanno aderito al progetto regionale lanciato in partnership da Camera di Commercio, Regione Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e APT per la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri -

Reggio Emilia, 20 novembre 2014 -

E' un vero e proprio record di adesioni quello raggiunto dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia attorno al progetto di valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri, iniziativa condotta in partnership con la Regione Emilia-Romagna/Direzione Generale Agricoltura, Unioncamere Emilia-Romagna ed APT Servizi.
Al progetto – che punta alla creazione di nuove offerte caratterizzate da alti livelli qualitativi per lo sviluppo stabile del turismo enogastronomico sul mercato globale – hanno infatti aderito ben 107 imprese reggiane, che da sole rappresentano un terzo di quelle che complessivamente partecipano in Emilia-Romagna.

Reggio Emilia (con 35 aziende agroalimentari, 38 della ristorazione, 30 del settore ricettivo e 4 multifunzionali) precede largamente Bologna, seconda nella classifica regionale con 55 imprese.
"Si tratta – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – di un risultato straordinario, che ben evidenzia quanto sia forte l'interesse delle imprese reggiane verso quei mercati esteri rispetto ai quali, sino ad oggi, le offerte strutturate in questo settore sono state piuttosto limitate da parte delle singole aziende".

Le imprese reggiane sono state oggetto di selezione sul piano della qualità e dell'affidabilità dell'offerta, e proprio oggi molte di loro sono state protagoniste del workshop attraverso il quale la Camera di Commercio le ha messe direttamente a confronto con 13 Club di prodotto (un record di presenze, anche in questo caso) attivi nelle province emiliane ed impegnati nella costruzione di nuovi pacchetti turistici per lo sviluppo stabile del turismo enogastronomico e rurale di qualità in Emilia-Romagna.
L'iniziativa è stata promossa dal tavolo Incoming Expo della Camera di Commercio coordinato dalla vicepresidente dell'Ente, Paola Silvi, che aprendo i lavori ha sottolineato che "l'evento si inserisce nell'ambito delle iniziative che hanno a riferimento l'Esposizione universale del 2015, ma guarda ben oltre le opportunità che da qui potranno derivare".

"L'obiettivo – ha spiegato Paola Silvi – è infatti quello di una valorizzazione stabile e continuativa nel tempo delle risorse e delle eccellenze del nostro territorio in diversi Paesi stranieri (e tra questi spiccano Russia, Brasile, Germania, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e Israele) all'interno dei quali i Club di prodotto individuati da APT si sono attivati per promuovere un'offerta che fa leva sulla qualità dei servizi ricettivi, delle produzioni e della ristorazione".
Nel corso dell'incontro, che si è tenuto a Palazzo Scaruffi, le imprese reggiane hanno potuto contare su incontri individuali con i Club di prodotto per illustrare le caratteristiche delle aziende, i prodotti, i servizi e le loro peculiarità, puntando in questo modo all'inclusione nei pacchetti turistici che via via saranno creati.
Al progetto possono comunque ancora iscriversi altre aziende, la cui offerta dovrà comunque essere poi validata ai fini dell'inserimento in una banca dati della qualità cui i Club di prodotto potranno attingere per creare ulteriori e continuative offerte sui mercati esteri.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Prosegue il ciclo di incontri avviato dalla Camera di Commercio per approfondire le nuove opportunità, le risorse e le agevolazioni a disposizione delle imprese per lo sviluppo di nuovi progetti -

Reggio Emilia, 19 novembre 2014 -

Dopo l'incontro del 18 novembre su "Garanzia Giovani", venerdì 21 novembre saranno approfondite le opportunità che nascono dal bando regionale per le start up innovative, destinato a piccole imprese, consorzi, società consortili e cooperative costituite dopo il 1° gennaio 2011 ed iscritte nella Sezione speciale, proprio in qualità di startup innovative, del Registro delle Imprese.

I lavori si terranno alle ore 9,00 nella sede della Camera di Commercio (piazza della Vittoria, 3) ed approfondiranno tutti gli aspetti del bando (compresa la compilazione delle domande) per l'accesso ai sostegni riservati all'avvio di nuove imprese ad elevato contenuto di conoscenza e orientate alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia.
Il confronto è organizzato in collaborazione con Ifoa.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Quattro appuntamenti: a Fidenza, Borgotaro, Traversetolo e Parma per fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato -

Parma, 18 novembre 2014 -

Il 18 febbraio in piazza del Popolo a Roma circa 70.000 imprenditori, provenienti da tutta Italia, hanno chiesto al Governo misure concrete di sostegno per evitare di chiudere. Di questi, 350 erano associati Apla, accorsi da tutta la provincia.

A distanza di nove mesi Confartigianato Imprese Apla, insieme ai propri associati, ma l'invito è aperto a tutti gli imprenditori, vuole fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato.

Gli appuntamenti si terranno tutti alle 20.45 e si svolgeranno a Fidenza, martedì 18 novembre, in via Musini, 5, a Borgotaro giovedì 20 novembre, sede della Comunità Montana in piazza 11 febbraio, a Traversetolo martedì 25 novembre, nella sala riunione Avis di via Verdi e a Parma, martedì 2 dicembre, nella sede centrale dell'associazione (ingresso da via Muggia).

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

La risposta di CNA: "Interverremo per evitare che dietro alla lotta all'evasione del canone si nasconda una nuova tassa per le imprese" -

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

E' notizia ripresa sui giornali di oggi come il Governo si stia apprestando a inserire un'importante novità che interesserà le modalità di pagamento del canone Rai.

Il presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, Giuliano Ferrari, commenta così questa notizia: "Quanto si legge oggi appare ancora come una notizia di stampa non confermata ufficialmente, tuttavia se la proposta diventerà legge il rischio è di tornare alla confusione denunciata dalla CNA nel 2012 quando la RAI inviò in modo massivo alle imprese una lettera in cui si richiedeva il pagamento del canone speciale RAI anche solo per il possesso di computer".

Sul problema dell'evasione del canone RAI e sul principio di pagare tutti per pagare meno si può essere d'accordo, ma vogliamo ancora una volta ricordare che il mondo delle imprese e delle professioni e l'inevitabile innovazione tecnologica portano tutti ad utilizzare strumenti informatici legati alla rete. Quindi non bisogna cadere ancora nell'equivoco perché questi sono strumenti indispensabili di lavoro e non di svago, che nulla hanno a che vedere con la visione dei programmi Rai.

Come CNA seguiremo attentamente lo sviluppo di questa proposta intervenendo già da ora per evitare che nel segno della lotta all'evasione si nascondano nuove tasse per le imprese.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Scade lunedì 17 novembre termine per partecipare a Imprendocoop, progetto per occupazione e imprenditorialità -

Modena, 14 novembre 2014

Ultimi giorni per partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Lunedì 17 novembre scade il termine per inviare la propria candidatura. A oggi sono una ventina le idee imprenditoriali che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop e usufruire del supporto offerto dai promotori: percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. È prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena. Info: www.modena.confcooperative.it; www.democentersipe.it

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani - 

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

Le opportunità che derivano nel nostro territorio dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (garanzia Giovani) e il ruolo della Camera di Commercio nell'attuazione del programma saranno al centro del seminario promosso dalla stessa Camera di Commercio per martedì 18 novembre nella sala convegni dell'Ente (piazza della Vittoria, 3).

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani.
I lavori, in programma alle 14,00 e realizzati in collaborazione con Ifoa, saranno aperti dal segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, cui seguirà l'intervento di Luciana Borellini (consulente Ifoa ed esperta in materia di politiche pubbliche e servizi per il lavoro) che, a partire dal progetto europeo, parlerà della Garanzia Giovani e delle sue ricadute in Italia e in Emilia-Romagna.

Francesca Lusenti parlerà poi dello sportello Ifoa dedicato al piano per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Info e iscrizioni: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'Associazione Confesercenti Terre dei Castelli solleva la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area: "Il meccanismo di calcolo per determinare la tassa grava sulle imprese. Opportuno concordare col gestore costi inferiori per il servizio erogato" -

Modena, 15 novembre 2014 -

"Si può e si deve fare di più, visto e considerato il periodo di forti difficoltà economiche. I costi sono ancora troppo elevati e ci sono categorie che risultano molto penalizzate". È Confesercenti Terre dei Castelli a sollevare la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area. Aggiungendo: "Crisi dei consumi ed incremento dell'imposizione fiscale stanno mettendo in ginocchio le attività imprenditoriali. Riconosciamo l'attuazione di alcune agevolazioni in proposito, messe in campo dai Comuni. Ma dato l'evolversi della situazione generale si tratta di misure che al momento incidono purtroppo poco."

La tassa sui rifiuti, è dovuta da chiunque a qualsiasi titolo occupa locali, indipendentemente dall'uso: siano uffici, capannoni, negozi, etc. Viene calcolata in base ai metri quadri della struttura o dell'area e alla categoria di appartenenza dell'attività svolta nei medesimi spazi. E' composta da una quota fissa legata ai costi sostenuti per l'erogazione del servizio e una quota variabile, legata alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti. "Non è certo un mistero che il meccanismo di calcolo scelto per la determinazione della TARI – fa notare Confesercenti - finisce per gravare su alcune tipologie di imprese in modo molto significativo. Senza contare la disomogeneità di applicazione che varia da Comune a Comune sia per le tariffe applicate alle stesse categorie, sia per i meccanismi adottati per calmierare le categorie particolarmente penalizzate dalla tassa sui rifiuti. Basti pensare che le differenze tariffarie in alcuni casi sono anche di oltre 14 €/mq per le stesse categorie."

"Anche se, su richiesta in particolare della nostra associazione, sono stati apportati nei vari regolamenti comunali diverse agevolazioni, i costi restano troppo alti per alcune tipologie d'imprese. La priorità pertanto - continua l'Associazione - diventa quella di un impegno, oltre che di una capacità oggettiva, da parte dei Comuni dell'Unione Terre dei Castelli, di arrivare a concordare col gestore, è solo Hera) costi inferiori per il servizio erogato. Non può esserci e qui ribadiamo la nostra ferma e netta contrarietà, un riversamento automatico di questi costi sui cittadini e le imprese. Il problema non è destinato ad esaurirsi, quanto piuttosto ad riaprirsi nuovamente in sede di predisposizione dei Bilanci Comunali di previsione per il 2015. Da parte nostra ci attiveremo unitamente alle altre Associazioni imprenditoriali nei confronti delle Amministrazioni Comunali, al fine di evitare ulteriori e nuovi aumenti ed arrivare ad una riduzione per le categorie più penalizzate", conclude Confesercenti.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Venerdì, 07 Novembre 2014 12:57

Trender, Modena meno peggio e prima nelle reti

I numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013 -

Modena, 7 novembre 2014 -

Sono stati presentati nei giorni scorsi a Bologna i numeri relativi al primo semestre 2014 esaminati da TrendER, l'osservatorio di CNA validato dall'Istat e elaborato in collaborazione con la Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo, che si basa su una banca dati di migliaia di imprese con meno di venti addetti della nostra regione. Una situazione, quella fotografata da CNA, ben poco rosea: tutti gli indicatori registrano decise diminuzioni nel confronto col primo semestre 2013: il fatturato complessivo cala dell'8,6%, quello estero del 21,1%, quello interno dell'8,3%, quello per conto terzi del 10,2%. Insomma, dal 2008, anno in cui è esplosa la crisi, quelli del 2014 sono i dati peggiori. Ed è poco consolante sapere che in questo scenario negativo Modena se la passa meglio di altre province.

Andamento fatturato imprese con meno di 20 dipendenti – primo semestre 2014
(percentuale rispetto allo stesso perido dell'anno precedente)

fatturato imprese mo trender 1

 La tenuta del nostro sistema produttivo è ancora più evidente se si analizza il livello di fatturato a giugno 2014, facendo pari a 100 quello del primo semestre 2014. In questo Modena è la seconda provincia, dietro Ravenna, in termini di recupero del fatturato pre-crisi.

fatturato imprese mo trender2

 Le altre province, insomma, stanno peggio, ma ciò non significa che Modena goda di buona salute, anzi. 

MALE SERVIZI E COSTRUZIONI, TIENE IL MANUFATTURIERO. La decisa caduta che interessa il fatturato complessivo (-6,4%) è ancora più pronunciata per la componente in conto terzi (-9,3%) che era entrata in forte crisi già nella seconda metà del 2013 e che, dunque, caratterizza in negativo le dinamiche recenti dell'economia provinciale.
Si arresta e si inverte il processo di crescita delle spese per retribuzioni (da +6,5% a -5,9%). Un andamento preoccupante, quest'ultimo, perché individua un calo dell'occupazione (nelle rilevazioni precedenti, iniziate nel 2008, quest'ultima era sostanzialmente stabile). Continuano a calare le spese per consumi (-6,9%), cioè materie prime ed energia, e crollano quelle per la formazione (-34,1%), diminuzione particolarmente preoccupante, perché determina un arretramento del nostro sistema produttivo in termini di competitività.
La forte diminuzione del fatturato totale è dovuta soprattutto al calo registrato dal terziario e dalle costruzioni (oltre il 10% in meno in ambedue i casi); assai più contenuto è il ridimensionamento registrato nel manifatturiero (-1,8%), ridimensionamento che, tuttavia, configura un preoccupante stop al processo di ripresa del comparto che si era avviato a fine 2012.

Analizzando le prosuzioni manifatturiere, mentre la meccanica registra l'arresto del processo di ripresa che si era avviato a fine 2012 (-0,2% la variazione tendenziale di fatturato), per legno mobile e sistema moda prosegue il trend negativo. Solo le trasformazioni alimentari registrano una (modesta) crescita di fatturato (+0,9%). Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano ancora i servizi a persone e famiglie (-12,9%) e le riparazioni veicoli (-15,7%).

Le considerazioni finali non rappresentano una novità: regge meglio chi esporta e chi produce in conto proprio (non a caso, il calo del fatturato totale è direttamente correlato a quello del fatturato interno e all'andamento del fatturato in conto terzi). Al solito, ci si aggrappa alla meccanica, vera spina dorsale del nostro sistema produttivo, mentre torna in crisi la moda. Nel settore legno si produce la metà di quanto si faceva nel 2008, mentre continua la crisi del settore costruzioni.

fatturato imprese mo trender 3

LE RETI. Nel corso della presentazione dei dati si è parlato anche di reti, una delle modalità per affrontare la crisi. Da questo punto di vista le imprese dell'Emilia Romagna non sono state con le mani in mano, tanto meno quelle modenesi. La nostra regione, infatti, è la seconda in Italia per numero di contratti di rete: sono 1.107 le imprese che hanno utilizzato questa nuova forma di aggregazione, solo la Lombardia fa meglio con 1.997 imprese. I benefici del fare network tra imprese sono invece testimoniati dai risultati del progetto "Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici 2" avviato nel 2011 da diversi soggetti, tra cui Cna Innovazione, col finanziamento della Regione Emilia Romagna e il Ministero dello Sviluppo Economico. Questo progetto ha prodotto 93 nuove reti che hanno coinvolto complessivamente 281 imprese, di cui 118 micro e piccole aziende. Questa iniziativa ha consentito l'assunzione di quasi 300 ricercatori e ricercatrici nelle imprese delle reti, dei quali 170 con contratti non occasionali. Le reti sono nate praticamente in tutti i settori, per quanto riguarda le province, 85 le imprese modenesi che hanno partecipato al progetto, 81 quelle di Bologna, 42 di Reggio Emilia, 34 di Ravenna, 31 di Forlì Cesena, 23 di Rimini, 17 di Parma, 14 di Piacenza, 11 di Ferrara.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

Il direttore CNA, Fabio Bezzi: "Serve più dialogo tra fisco e imprese e un sistema sanzionatorio che punisca i veri evasori e non penalizzi i più piccoli" -

Reggio Emilia, 6 novembre 2014 -

È di pochi giorni fa la notizia annunciata dal nuovo direttore dell'Agenzia nazionale delle Entrate Rossella Orlandi dell'arrivo della "cooperative compliance", un nuovo strumento che prevede la possibilità, tramite adesione "volontaria", di essere seguiti dal fisco per avere certezze tributarie sui comportamenti da seguire. "Una bella idea – commenta il Direttore generale CNA Fabio Bezzi – se non fosse che questo strumento è destinato solo alle grandissime imprese. Non bisogna dimenticare che in Italia su oltre 4,4 milioni di imprese extra-agricole, il 99,9% è costituito da Micro PMI e di queste la quasi totalità (95%) hanno meno di 10 dipendenti.

Nelle Micro PMI italiane trova impiego l'81% dell'occupazione totale e si produce il 71,3% del valore aggiunto. Perché non andare incontro anche ad artigiani, professionisti e pmi che più delle grandi imprese sono penalizzate da crisi, difficoltà di accesso al credito, mancanza di liquidità, elevata pressione fiscale e caos negli adempimenti burocratici?".

Negli ultimi anni chi fa impresa non ha solo subito la crisi, sta ancora facendo i conti con un nuovo modo di stare sul mercato, dove calano i fatturati, il portafoglio ordini è a "vista" o nel migliore dei casi a breve, le marginalità si riducono giorno dopo giorno. In questo contesto i parametri di controllo risultano per lo più inadeguati, quando non dannosi. Se il mondo è cambiato per le imprese, deve coerentemente cambiare anche nei meccanismi di controllo.

"Avevamo accolto con interesse – continua il direttore Bezzi - le dichiarazioni di Rossella Orlandi al momento del suo insediamento su un cambio di rotta nella gestione dei controlli sull'evasione fiscale per un atteggiamento più equo del fisco nei confronti delle imprese. Purtroppo nell'ultimo anno stiamo assistendo a controlli a tappeto, che utilizzano parametri non adeguati alla realtà che vivono gli operatori, rischiando di mettere a rischio imprese e posti di lavoro".

Da tempo CNA chiede un fisco più semplice e più attento al valore sociale del fare impresa, un sistema fiscale che attragga gli investimenti e faciliti le aggregazioni d'impresa, che permetta agli onesti di pagare il giusto e impedisca agli evasori di professione di continuare nel loro atteggiamento che danneggia i mercati e crea concorrenza sleale.

"Quello che non funziona – sostiene Fabio Bezzi - è il rapporto tra fisco e contribuente: gli imprenditori hanno il diritto di non sentirsi "aggrediti" dal Fisco". Serve più dialogo e un sistema sanzionatorio meno schizofrenico. L'incertezza di norme e regole con cui hanno a che fare i contribuenti e i loro consulenti, con correzioni e modifiche dell'ultimo momento vicino alle scadenze per i pagamenti, addirittura dell'ultima ora a fine anno, costituisce un dispendio notevole per le imprese in termini di tempo e di maggiori oneri economici".

"Come Associazione – conclude il direttore della CNA provinciale - siamo in prima linea per la legalità; questo non ci deve impedire di scendere al fianco dei nostri imprenditori nel sottolineare le difficoltà e gli ingranaggi non funzionanti di un sistema che è ancora lontano da quel principio di equità e trasparenza fondamentale per non penalizzare sempre i più piccoli con un livello di prelievo fiscale divenuto ormai insostenibile. Nei giorni scorsi abbiamo presentato le nostre istanze alla direzione provinciale dell'Agenzia. Le rassicurazioni verbali ci hanno fatto piacere, ma non sono più sufficienti. Ci aspettiamo che alle parole corrisponda un vero cambio di rotta nei fatti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Ristrutturazioni e risparmio energetico: la manovra raddoppia l'importo della ritenuta sui bonifici bancari -

Modena, 6 novembre 2014 -

CNA lo aveva sottolineato, commentando la Legge di Stabilità: una manovra in grado di rappresentare un'inversione di tendenza rispetto al passato, a patto che gli investimenti previsti non vengano alimentati da nuove tasse e meccanismi in grado di penalizzare le imprese. Purtroppo, invece, questo rischio si va materializzando ai danni delle pmi dell'edilizia, il settore che più sta pagando la crisi.

La Legge di Stabilità, infatti, ha raddoppiato dal 4 all'8% la ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali. "Una sberla da 920 milioni di euro – commenta Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni di Modena, che mina una situazione di liquidità già precaria per le imprese dell'edilizia".

La gravità di questo prelievo è testimoniata paradossalmente dallo stesso fisco. "La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".

"Un dubbio sorge spontaneo – chiosa Vincenzi – che si voglia creare un credito d'imposta a favore delle imprese talmente elevato da renderne difficile e costoso il recupero, visto che lo Stato è un attento riscossore ma un poco puntuale pagatore. E non vengano a raccontare che l'aumento della ritenuta serve a combattere l'evasione. Per combattere l'evasione è sufficiente una ritenuta dello 0,1%: tanto basta alle banche per comunicare all'Agenzia delle entrate il pagamento effettuato all'impresa".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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