Mercoledì, 17 Gennaio 2024 06:44

Follie Green: l’auto è da rottamare? Lo decide Bruxelles In evidenza

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Mentre tutti gli occhi sono puntati sul caso Ferragni, patriarcato e inezie varie, la Commissione di Ursula von Der Leyen, sta preparando una bella scarica elettrica per incenerire le automobili con motore endotermico.

Di Andrea Caldart Cagliari, 16 gennaio 2024 (Quotidianoweb.it) - Non a caso arriva in questi giorni questa nuova euro-follia, in concomitanza con l’inizio del WEF, World Economic Forum di Davos dove, nei giorni scorsi proprio il suo fondatore Klaus Schwab auspicava l’eliminazione della proprietà privata dell’automobile.

Se pensavamo di averle viste tutte “stiamo sereni”, direbbe qualcuno, perché ora la pazzia del regime degli euroburocrati di Bruxelles, ha partorito un provvedimento che imporrebbe la rottamazione, nel caso dovesse essere approvata la proposta, della nostra automobile tradizionale, anche se avesse bisogno solo di una semplice riparazione.

Una misura choc questa, o peggio ancora come dice Isabella Tovaglieri componente della commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo: “una proposta assurda e del tutto insensata quella avanzata dall’Ue, che lede la libertà di scelta e il diritto di proprietà dei cittadini dell’Unione, e non tiene minimamente conto né del valore d’uso, né tantomeno del valore affettivo dei veicoli”.

I furbetti dei piani alti di Bruxelles provano a giocare d’anticipo per quel termine del 2035, che avevano fissato come limite massimo di utilizzo delle macchine con motore endotermico, vista la mala parata dell’abbandono dell’acquisto di auto elettriche.

Se andiamo a vedere chi oggi sono i veri proprietari della auto elettriche che circolano sulle nostre strade, nel supporto porta targa troveremo il nome delle grandi multinazionali dell’automobile come ad esempio: ALD automotive, Lease Plan, Fca Bank.

Queste automobili sono prese dai cittadini siano essi persone fisiche o giuridiche, con contratti di canone leasing o di noleggio molto vantaggiosi, ma che dietro alla facciata della “facilità economica” nascondono un’insidia ben più ampia che è quella di togliere la proprietà privata e personale dell’automobile.

In sostanza si va ad ingrassare le tasche dei grandi fondi d’investimento speculativi e allo stesso tempo, gli si da la possibilità di tenere in pugno il cittadino.

Sono finiti quei bei tempi degli anni ’80 dove la Fiat ti proponeva la Panda come “l’auto per tutti”; oggi la Panda la trovi ibrida per 18.000 euro, circa 36 milioni delle vecchie lire, un lusso per pochi.

E il governo Meloni, per essere al passo con i tempi del WEF, propone un incentivo per l’acquisto delle auto elettriche a chi ha un ISEE inferiore di 15 mila euro, vale a dire che se sei povero e non hai da mangiare, puoi prenderti un’auto elettrica che però non userai mai.

Del resto, il King di Davos, Klaus Schwab lo continua a ripetere: “Non avrai nulla e anziché essere felice viaggiando ovunque in auto, andrai a piedi dentro il recinto della città dai 15 minuti” e, nel suo ultimo libro “la quarta rivoluzione industriale”, John Elkann, presidente di Stellantis e della Ferrari, ne ha firmato la prefazione.

Ma tornando a questa nuova follia degli ecologisti burosauri di Bruxelles, nella proposta non hanno specificato chi e in che modo questa nuova eco-tassa sulla rottamazione, dovrà pagarla e nemmeno le modalità.

Errore, dimenticanza chissà, ma anche questo “incentivo perverso” sta cercando di muoversi velocemente, speriamo solo che, continuando con questa velocità impazzita, questa smania della transizione ecologico-climatica finisca per far schiantare la prepotenza di queste super potenze sovranazionali.

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(... e le autovetture che potrebbero diventare "storiche" dove le mettiamo?)

(Isabella Tovaglieri Instagram https://www.instagram.com/reel/C2CdCxMtvJy/ )