Visualizza articoli per tag: scuola

La Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento "disdicevole" da parte dell'ente Invalsi: "I capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla". Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "Questo si chiama Caporalato". -

Parma, 5 novembre 2015 -

La scuola dovrebbe essere il luogo in cui i nostri bambini e ragazzi acquisiscano anche quel fondamentale esempio di "buona educazione", pilastro fondamentale per formare ed educare dei cittadini corretti. Purtroppo nelle nostre scuole, anche quelle di Parma, abbiamo un chiaro esempio di comportamento insulso: è da anni che la Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento disdicevole l'ente Invalsi, carrozzone pubblico pagato con i soldi dei cittadini e gestito da vertici che, alla faccia del tanto sbandierato merito, sono di nomina politica o da essa molto ben visti e chissà perchè supinamente ossequiati dalla quasi totalità dei dirigenti scolastici.
L'Invalsi che pretende di misurare le scuole con certi quiz delle riviste di enigmistica, ritiene che la gente debba lavorare gratis per esso pur non essendo sua dipendente. Coloro che nella scuola fanno evincere questa pretesa che in molti casi si trasforma in ricatto, spesso viene sottoposto a pesanti pressioni ambientali e psicologiche se non a vere e proprie minacce.
L'Invalsi pretende un corposo lavoro di data entry con l'uso di farraginose procedure informatiche, che dovrebbe essere un competenza dei suoi dipendenti e che invece distoglie i docenti dal loro lavoro, facendo perdere preziose energie all'offerta formativa delle scuole. I docenti sono dipendenti della scuola pubblica e non certo dell'Invalsi che ha il dovere di organizzare e svolgere il suo lavoro.
Spesso per finanziare i lavoro richiesto dall'Invalsi, per non andare incontro a contenziosi, si depauperano le già esangui risorse delle scuole: i capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda precisa, questo si chiama: "Caporalato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Mercoledì, 28 Ottobre 2015 13:32

Decine di docenti parmensi senza stipendio da due mesi

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla situazione dei numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia e non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre: "Altro che Buona Scuola è un disastro!". Decreti ingiuntivi in arrivo. -

Parma, 28 ottobre 2015 -

Numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre, il Ministero dell'Istruzione non è nemmeno in grado dare una spiegazione logica a questa gravissima situazione. Parlano di "Buona Scuola", in realtà si sta determinando il caos. Nei giorni scorsi i parlamentari parmensi del Pd si erano preoccupati del solo caso dei docenti della Scuola Europea, peraltro in maniera assai "sui generis": hanno presentato un'interrogazione parlamentare pur essendo parte integrante della maggioranza, facendo parte della compagine che esprime il governo dovrebbero essere compartecipi delle decisioni. L'unica cosa che sanno fare di fronte ad una grave situazione come questa è quella di interrogare se stessi, conquistando così un po' di ribalta mediatica senza la sostanza delle cose.
La Gilda degli Insegnanti ha già chiesto un incontro urgente al Ministro, per quanto riguarda Parma il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo: "Invita i colleghi ad attivarsi per ottenere un decreto ingiuntivo, rivalendosi sulla tesoreria delle scuole e sui fondi degli uffici decentrati".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -

Parma, 27 ottobre 2015 -

La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".

Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.

La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -

Parma, 26 ottobre 2015 -

La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Docente di Traversetolo indagata, ha presentato prove agli inquirenti che si tratta di calunnia, denunciate due persone.

In merito al caso della docente di Parma accusata di aver insultato gli alunni, addebitandole addirittura dell'odio razziale. La Gilda degli Insegnanti di Parma rappresenta che già nei giorni scorsi la docente, la quale ha oltre 10 anni di insegnamento alle spalle e che è stimata pubblicamente, ha esibito alla Procura prove, audio e video che fanno emergere un quadro di normale vita scolastica. Inoltre, due persone sono state denunciate per calunnia ed un avvocato è stato segnalato all'Ordine professionale competente, per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha il sapore della chiacchiera paesana ingigantita per antipatia contro una persona.

La Gilda degli Insegnanti già de tempo segue la vita scolastica di Traversetolo e proprio in merito a comportamenti anomali, da parte di qualche persona del paese, nei confronti dei colleghi, recentemente ha prodotto un volantino dal titolo "Maleducati Basta".

Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, Salvatore Pizzo, che conosce gli atti giudiziari e la persona coinvolta, precisa: "La collega è una persona dall'eloquio forbito, ha titoli più alti di quelli usuali di un docente di scuola elementare e spesso nel corso della sua carriera è stata sempre apprezza anche dai genitori di molti alunni. Stanno distruggendo moralmente e fisicamente una persona che è portatrice sana di galateo"

Nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città. I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza. -

Piacenza, 23 ottobre 2015 -

E' stata posata nelle scorse settimane, a cura dell'Ufficio Mobilità del Comune, la nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città, che potrebbero presto ampliarsi con l'aggiunta della primaria di San Lazzaro (dove si sta programmando l'organizzazione del servizio) alle altre scuole già coinvolte: dalla "storica" Pezzani, dove l'iniziativa è partita già nel 2006, alla Caduti sul Lavoro, Mazzini, Giordani, Don Minzoni e XXV Aprile.

I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza, grazie a Ceas Infoambiente che coordina il progetto e agli adulti che mettono a disposizione il proprio tempo gratuitamente per accompagnarli.

"Il Pedibus – sottolinea a questo proposito l'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini – è uno strumento fondamentale per educare i bambini e le famiglie a uno stile di vita più sano, consapevole ed ecologico. E' il simbolo di una concreta mobilità sostenibile per ridurre l'inquinamento: si può stimare, pur con qualche approssimazione, che i 283 iscritti nello scorso anno scolastico abbiano contribuito al risparmio di circa 4.900 Kg di anidride carbonica, sforzo equivalente a quello compiuto da 330 alberi ad alto fusto sul territorio urbano in un anno".

"Nel contempo – aggiunge Cisini – va ribadito il ruolo insostituibile dei volontari di cittadinanza attiva, senza il cui apporto non sarebbe possibile attuare il progetto. Per ogni linea, ci sono un autista e un controllore che aspettano i passeggeri, guidandoli con grande senso di responsabilità in una camminata che permette di decongestionare anche le zone di accesso alle scuole, contribuendo a rendere Piacenza più bella e vivibile". Di qui l'appello dell'assessore perché arrivino nuovi volontari: "Il Comune fornisce l'assicurazione, basta dedicare anche un solo giorno a settimana, per un impegno di 20-25 minuti, per accompagnare un gruppo di bambini. Partecipare al Pedibus è un'occasione per aiutare la nostra città, divertendosi".

(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi:"le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio". In arrivo 55mila euro per il Progetto Tutor, a sostegno degli studenti diversamente abili. -

Parma, 23 ottobre 2015 -

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende, per continuare quella collaborazione che ha sempre contraddistinto le due istituzioni e che oggi si rinnova adattandosi al lungo e complesso percorso di riordino. Come ha infatti chiarito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, anche dopo la Legge Delrio e quella regionale che lo scorso luglio ha rideterminate le funzioni delegate, "le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio".

Oltre all'edilizia e alla programmazione della rete scolastica, riconosciute dalla legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha infatti riassegnato alle Province le competenze relative ad esempio al dimensionamento degli istituti, all'attivazione o soppressione di indirizzi scolastici, alla gestione di interventi a favore del diritto allo studio (borse di studio e, in supporto ai Comuni, buoni- libro), al trasporto e alla programmazione edilizia.

"Il tema è come esercitare bene funzioni non più assegnateci dallo Stato e che quest'ultimo, conseguentemente, finanzia sempre meno tramite trasferimenti propri", ha detto il presidente Manghi sottolineando "questa sorta di 'fai da te' al quale le Province sono chiamate per ricercare strade alternative da percorrere per garantire alle nostre scuola quella qualità e quella sicurezza che fino ad oggi abbiamo sempre assicurato".
Ecco allora le dismissioni di patrimonio non più strategico (i magazzini ex Car, Palazzo Trivelli, case cantoniere) per finanziare strade e scuole o la scelta politica "meditata e non semplice, del deliberato sforamento del Patto di stabilità per sbloccare 8 milioni, 2 dei quali destinati all'adeguamento antisismico del Chierici". E poi ancora l'operazione straordinaria varata dal Governo con le Regioni per attivare mutui con la Banca europea destinati all'edilizia scolastica, grazie alla quale la Provincia di Reggio Emilia per il 2015 ha predisposto ben 52 progetti, il numero più alto insieme alla Città metropolitana di Bologna, ottenendo 7,4 milioni di euro destinati a un quindicina di interventi tra cui l'ampliamento del polo scolastico Gobetti di Scandiano (sopraelevando di un piano la nuova ala inaugurata nel 2010 e raddoppiando le aule da 8 a 16). Infine la destinazione di parte dell'avanzo di amministrazione per finanziare tra l'altro un sistema di videosorveglianza al polo scolastico di via Makallé (18 telecamere con 3 centri di registrazione).

Confermato poi, come ha annunciato il dirigente del Servizio Scuola Verter Eletti, lo stanziamento di un Fondo unico provinciale da 200.000 euro da ripartire tra tutti gli istituti in base a numero di sedi e di studenti, mentre la funzionaria Paola Canova – oltre ad anticipare una nuova edizione del Salone dell'orientamento tra novembre e dicembre e una nuova guida per aiutare i ragazzi di terza media nella decisiva scelta della scuola superiore – ha ribadito l'impegno a favore degli studenti disabili attraverso il progetto Tutor, per il quale oltre alla convenzione attivata ad aprile con il Dipartimento di Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia saranno destinati anche 55.000 euro di un finanziamento straordinario concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Martino Soragni dell'Ufficio Politiche comunitarie ha infine ricordato l'impegno della Provincia a favore della mobilità degli studenti: "Anche quest'anno, grazie a ben 4 progetti, per un importo complessivo di contributi pari a circa 1 milione e mezzo, che ci sono stati approvati nell'ambito del Programma Erasmus+ altri 319 studenti reggiani, 223 delle quarte superiori e 96 neodiplomati, potranno svolgere importanti esperienze formative all'estero da uno a tre mesi".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 16:06

A scuola nei Parchi del Ducato

Tante le opportunità per le scuole nelle Aree Protette di Parma e Piacenza. Cantoni delegato provinciale ai Parchi: "I Parchi sono anche un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili". Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato: "Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e ricomporre la relazione fra persone e ambiente". -

Parma, 21 ottobre 2015 –

Sono davvero tante le proposte per le scuole di ogni ordine e grado contenute nel cartellone "A scuola nei Parchi del Ducato" presentato stamattina al Parma Point da Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi, Agostino Maggiali Presidente dei Parchi del Ducato, Sonia Anelli Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi.

Tra i temi proposti: biodiversità, conservazione della flora e della fauna, ecologia del fiume e del bosco, storia ed evoluzione dell'agricoltura, cultura e tradizioni locali e loro testimonianze. Per orientare i docenti nella scelta dei pacchetti didattici per arricchire la programmazione scolastica è stato attivato anche quest'anno l'apposito sportello informativo.
I protagonisti sono cinque Parchi Regionali (Cento Laghi, Boschi di Carrega, Taro, Stirone Piacenziano e Trebbia), quattro Riserve (Ghirardi, Monte Prinzera, Torrile Trecasali e Parma Morta) e un Parco provinciale (Monte Fuso) nelle Province di Parma e Piacenza, che saranno sede di laboratori educativi, esperienze, paesaggi emozionali e percorsi di scoperta e conoscenza per bambini e ragazzi; non mancano le uscite sul campo dall'Appennino al Grande Fiume.

"I Parchi oggi devono essere considerati un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili, con una visione di futuro attenta e sensibile alla tutela dell'ambiente, ma anche un grande veicolo di conoscenze per grandi e piccini" afferma Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi.

"Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e per ricomporre la relazione fra persone e ambiente. Il contatto diretto con le nostre aree protette crea suggestioni e favorisce il legame fra studenti e territorio. I ragazzi, poi, sono uno straordinario strumento di stimolo e riflessione anche per le famiglie e dunque per tutta la comunità." spiega Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato.

E i dati sulle presenze negli ultimi tre anni confermano una tendenza in crescita: lo scorso anno scolastico sono stati oltre 17 mila gli alunni coinvolti nelle attività di Parchi e Riserve, prevalentemente dei Comuni del territorio. Per alcune aree protette è stato un vero e proprio boom, come il Parco del Taro, i Cento Laghi e Stirone Piacenziano. Materne ed elementari gli ordini di scuole più rappresentate.

Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata alle metodologie didattiche.
"Per i più piccoli sono stati privilegiati il gioco, la fiaba e le esperienze senso percettive – spiega Sonia Anelli, Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi - Per elementari e secondarie inferiori puntiamo su laboratori ed esperimenti, mentre per le scuole superiori la progettazione è specifica e condivisa con i docenti. Gli interventi educativi programmati sono il risultato di un percorso partecipato dal personale e dagli esperti incaricati dall'Ente di Gestione".

In questi tempi di crisi, i Parchi del Ducato propongono azioni didattiche a costi contenuti e, per le scuole dei Comuni di parchi e riserve, anche Progetti prioritari gratuiti e Progetti speciali a costi ridotti, ad esaurimento del budget.

Per informazioni:
CEAS Aree Protette Emilia Occidentale
Tel. 0521 802688 e 803017
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Domani alla Solgarden di Sassuolo l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro. -

Modena, 16 ottobre 2015 -

Continuano i corsi proposti dalla Solgarden, la cooperativa sociale che gestisce il garden di via Madre Teresa 5 a Sassuolo. Domani – sabato 17 ottobre – dalle 15 alle 18 l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo: melo, pero, ciliegio, pesco, susina, fico, melograno, uva, kiwi, kaki, nespolo, mini frutti o frutti del sottobosco quali mora, lampone, mirtillo, ribes, uvaspina, bacche di goji.

A questi si possono aggiungere anche frutti classici con portainnesto (la parte bassa della pianta su cui viene innestata la varietà specifica), adatti a vivere in piccoli contenitori su balcone e terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Questura di Modena, mondo della scuola e Associazioni di categoria hanno firmato un protocollo di intesa per diffondere il tema della legalità tra i banchi di scuola e nei luoghi di lavoro. Due gli sviluppi: educativo e informativo. -

Modena, 16 ottobre 2015 - Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi -

Gli agenti della Polizia di Stato diventeranno insegnanti d'eccezione nelle scuole di Modena e provincia e informatori di tematiche legate alla sicurezza e alla legalità sui luoghi di lavoro. E' stato siglato ieri mattina il protocollo Awake tra la Questura di Modena, l'Ufficio Scolastico Provinciale, la Camera di Commercio e le principali Associazioni di categoria.

"Il protocollo Awake è un primo passo verso un progetto più ampio di sicurezza partecipata", ha detto il Questore Giuseppe Garramone, "Sul territorio provinciale, oggi assistiamo a un calo dei reati del 16% rispetto a una media nazionale del 6/7%. Tuttavia, la percezione di sicurezza da parte dei cittadini non è invece migliorata e tanto resta ancora da fare. Abbiamo deciso di partire dalle scuole, perché i giovani sono il futuro della nostra società".

awake mo rid

Proprio nelle scuole di ogni ordine e grado di Modena e provincia, il progetto avrà uno sviluppo dal taglio educativo per favorire la cultura della legalità e il rispetto delle leggi, ma anche per promuovere l'acquisizione di corretti stili e modelli di vita, contribuendo a formare cittadini responsabili. "I temi trattati saranno andranno dal bullismo e cyber bullismo ai comportamenti discriminatori", ha detto la dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Silvia Menabue, sottolineando come il consenso all'iniziativa sia stato unanime da parte di tutto il mondo della scuola modenese.

Sui luoghi di lavoro, invece, al progetto verrà dato un taglio più informativo e coinvolgerà gli iscritti alla diverse Associazioni di categoria, che incontreranno i rappresentanti delle Forze dell'Ordine per uno scambio costante e duraturo di informazioni all'interno di una rete di intervento, con lo scopo di costruire città più vivibili e sicure.

Pubblicato in Cronaca Modena