Lunedì, 27 Novembre 2023 16:32

Accolta con entusiasmo “La Forza del Destino” di Verdi al Magnani di Fidenza (PR) In evidenza

Scritto da Arianna Torelli
Il Maestro Marco Dallara durante la direzione Il Maestro Marco Dallara durante la direzione ph credits copertina Angelo Palmieri

Il maestro Marco Dallara: “Un'opera monumentale che guarda sia al passato che al futuro della produzione verdiana”

Fatalità, vendetta, croci, maledizioni, ma anche momenti di preghiera ed estrema solennità come “La Vergine degli Angeli”, il celebre inno religioso tanto atteso dagli spettatori che chiude il finale del secondo atto de “La Forza del Destino”, andata in scena al Teatro Magnani di Fidenza (PR). Il melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi che diede inizio alla sua maturità artistica, è stato presentato con una produzione tutta nuova inserita nella Stagione Lirico/Concertistica 2023/2024, organizzata dal GPM Tullio Marchetti in collaborazione con il Comune di Fidenza.

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Dopo la storica edizione datata 1961, proposta in occasione del centenario del teatro fidentino, l'opera è tornata in cartellone ed è stata accolta da un pubblico attento ed entusiasta a partire dall'applauditissima ouverture fino al tragico finale dopo quasi quattro ore di spettacolo. Molto apprezzata la bacchetta del maestro Marco Dallara, guida precisa e appassionata dell’Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane e del Coro dell’Opera di Parma (preparato dal maestro Andrea Cucchi): «È stato per me un debutto con “La Forza” – ci spiega il maestro – dopo aver già diretto nello stesso teatro varie opere quali Barbiere di Siviglia, Cavalleria e Pagliacci e Gerusalem». Un'opera davvero «monumentale, che guarda sia al passato che al futuro della produzione di Verdi, da lui scritta appositamente per il Teatro Imperiale di San Pietroburgo e pertanto influenzata dal luogo in cui doveva essere rappresentata». Una partitura intensa che, come sottolinea il direttore e concertatore Dallara, «racchiude in sé due o tre composizioni verdiane, ricordando atmosfere anteriori ed anticipando al contempo personaggi delle opere successive».

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Difficile dunque da proporre per la sua complessità, oltre ad avere la nomea di essere maledetta. Ma al Teatro Magnani piacciono le scommesse. Ed il pubblico risponde bene, acclamando in vari momenti gli interpreti più o meno noti: al suo debutto come Leonora era il soprano Ana Isabel Lazo, Padre Guardiano era il basso di chiara fama Giacomo Prestia (ruolo già interpretato alla Scala di Milano diretto dal maestro Riccardo Muti), il tenore Diego Cavazzin ha vestito i panni di Don Alvaro mentre il baritono Filippo Polinelli quelli di Don Carlo di Vargas. Tra gli esordienti il mezzosoprano Isabella Messinese quale Preziosilla ed il baritono Fabrizio Brancaccio per Fra Melitone. Nel cast anche Massimiliano Catellani (Marchese di Calatrava), Giulio Alessandro Bocchi (Un alcade e un chirurgo) e Federica Venturi (Curra). Regia e luci di Riccardo Canessa ed i costumi di Artemio Cabassi.

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Il prossimo appuntamento con la lirica al Magnani è per l'8 dicembre 2023 alle ore 20.30 con Don Pasquale di Gaetano Donizetti.

 

Ph. credits Patrizia Monteverdi