Mercoledì, 22 Maggio 2024 11:27

Sissa Trecasali: i Carabinieri dopo avere indagato su due distinte truffe on line denunciano i presunti responsabili In evidenza

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Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Sissa Trecasali, a conclusione di una articolata attività d’ indagine hanno scoperto gli autori di due truffe on line.

La prima: È una delle truffe più in voga in questo periodo. Il truffatore contatta la vittima, palesandosi come compratore interessato. Successivamente, invita la vittima a recarsi immediatamente ad uno sportello Postamat, in quanto vuole procedere subito all’acquisto mediante ricarica. Nel momento in cui l’ignaro venditore, convinto di ricevere il compenso, inserisce la carta nel Postamat e segue le indicazioni telefoniche fornite dal truffatore, cade in trappola.

Questo in sintesi è quello che è successo ad un 40enne di Sissa che qualche mese fa ha messo in vendita su internet una bici elettrica, al prezzo di 120 Euro.

Il venditore, dopo alcuni giorni, è stato contatto dal sedicente acquirente, particolarmente interessato all’acquisto il quale riferiva di essere disponibile ad effettuare il pagamento tramite postepay.

L’acquirente, al termine della contrattazione, ha suggerito al venditore di recarsi presso uno sportello di un ufficio postale e seguendo le indicazioni telefoniche, ha inserito la carta e digitato i codici fornitigli dall’acquirente per ben 9 volte. Resosi conto che, in quella transazione qualcosa non andava, ha provato a chiedere spiegazioni all’interlocutore che in tutta risposta lo minacciato di denunciarlo in quanto avrebbe incassato il denaro senza consegnargli la bici. Sempre più insospettito la vittima sì è recata presso la sua banca dove veniva informato che di fatto aveva effettuato 9 ricariche su di una postepay per un importo di oltre 2.000,00 Euro.

Sbollita la rabbia, anche se forse non del tutto, l’uomo si è rivolto ai Carabinieri di Sissa ed ha sporto denuncia.

I Carabinieri hanno dato il via alle indagini, che si sono rivelate piuttosto complesse e articolate, estese su tutto il territorio nazionale, con l’acquisizione di documentazione bancaria e telefonica. Al termine dei riscontri investigativi, i Carabinieri hanno identificato una 46enne laziale, ed una 55enne campana, ritenute a vario titolo le presunte responsabili. Sulla scorta degli elementi acquisiti entrambe, che, sono comunque da ritenersi innocenti fino a sopraggiunta sentenza definitiva sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della repubblica di Parma perché ritenute responsabili del reato di truffa.

La seconda: forse quella maggiormente diffusa, truffatore pubblicizza la vendita di un oggetto su una piattaforma social, riceve il pagamento dall’ignaro acquirente che non riceverà mai la merce.

I fatti risalgono a qualche mese fa quando una donna del luogo è stata attirata dall’annuncio pubblicato su una piattaforma social, relativo alla messa in vendita di sacchi di pellet ad un prezzo molto alettante.

La donna ha contattato il venditore che, con artifizi e raggiri, l’ha convinta a versare un anticipo di 500,00 Euro su di un conto corrente quale acconto necessario a “bloccare il prezzo della merce ed avere la priorità sull’acquisto.

La donna ha cosi effettuato la transazione e, come da indicazioni fornite dallo pseudo venditore è rimasta in attesa della consegna del “bancale” con i 70 sacchi. Alcuni giorni prima della consegna la donna ha provato a contattare il venditore senza ottenere alcuna risposta. Insospettita ha effettuato una ricerca in internet dove ha scoperto che il venditore era inesistente e che in molti come lei erano stati truffati.

A questo punto non ha potuto fare altro che recarsi presso la Caserma dei Carabinieri di Sissa Tre Casali per denunciare l’accaduto.

I Carabinieri hanno immediatamente iniziato le indagini, ed attraverso la minuziosa analisi della documentazione acquisita, hanno individuato l’intestatario del conto corrente sul quale la donna aveva effettuato il versamento, e l’utilizzatore dell’utenza con la quale era stata contattata.

Al termine dei riscontri, sulla base degli elementi probatori acquisiti, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della repubblica di Parma un 22enne ed un 47 italiani, che fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva sono ritenuti i presunti responsabili del reato di truffa.