Giovedì, 14 Marzo 2024 12:02

Sicurezza in città: indagati “seriali” In evidenza

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Comunicato Stampa Procura della Repubblica presso il Tribunale Parma

Nell’ambito del programma sulla “sicurezza in città”, perseguito dalla Procura della Repubblica di Parma con l’ausilio degli organi di Polizia Giudiziaria, nei giorni scorsi si sono concretizzate due ulteriori operazioni che hanno avuto ad oggetto attività illecite svolte ai danni di cittadini e/o esercizi commerciali situati nel capoluogo.

Da tempo -come già evidenziato in precedenti comunicati stampa- la Procura di Parma ha adottato un modulo investigativo innovativo, grazie al quale non si mira a perseguire, separatamente, singoli episodi delittuosi, bensì -attraverso l’impegno costante della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri presenti sul territorio- si cerca di trattare congiuntamente, dal punto di vista giudiziario, una serie di reati contro il patrimonio (furti, rapine, ricettazioni) che appaiono riconducibili alla medesima mano.

In sostanza -man mano che, in Procura, pervengono le singole notizie di reato relative a specifici fatti (per l’appunto: furti, rapine, ricettazioni) per i quali si appuntano sospetti su singole persone- i relativi procedimenti non vengono trattati singolarmente ed in ordine sparso, ma vengono riuniti per nominativo, nel senso che (dopo una ricerca sul sistema informatico della Procura) i fascicoli relativi allo stesso indagato vengono assegnati ad un solo Magistrato, che così è in grado di valutare nel suo complesso fatti apparentemente diversi (perché compiuti in giorni differenti), ma che magari presentino le stesse caratteristiche.

Spesso, poi, gli episodi delittuosi vengono ripresi da telecamere di sorveglianza, ed allora raffrontando i filmati (o le foto che vengono estrapolate dai filmati), il Magistrato assegnatario dei procedimenti riesce anche a verificare le stesse caratteristiche fisiche, lo stesso modus operandi, e persino talvolta lo stesso abbigliamento indossato dall’autore dei reati nei vari episodi delittuosi.

La visione unitaria di queste varie scene del crimine consente alla Procura di meglio valutare se il soggetto, che si presume autore dei reati, sia o meno una persona pericolosa, ed in tal modo verificare se sussistano, o meno, le esigenze cautelari idonee ad avanzare una richiesta di misura cautelare e, nello specifico, quale tipo di misura cautelare chiedere al Giudice.

Inoltre, una volta che vengono raccolti tutti gli elementi indiziari a carico di un indagato seriale, al di là di una richiesta cautelare, si riesce a celebrare un unico processo (e non tanti processi separati, come avveniva sino a poco tempo fa); tutto ciò consente un notevolissimo risparmio di tempo e di energie processuali, tanto più che, spesso, l’indagato ed il suo difensore optano per un rito alternativo (rito abbreviato o patteggiamento).

L’uomo è stato condotto presso il carcere di Parma, ove -nel rispetto della presunzione di innocenza- ha ovviamente la possibilità di esporre la propria posizione al cospetto delle accuse che gli sono state mosse.

Tornando agli episodi specifici degli ultimi giorni, va detto quanto segue.

Il primo dei due filoni seriali è stato seguito dalla Polizia di Stato.

Nel pomeriggio del giorno 8 marzo 2024 personale appartenente alla Squadra Mobile di Parma ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Parma a seguito della richiesta di adozione del provvedimento da parte della Procura della Repubblica.

Con il provvedimento è stata disposta l’applicazione della misura cautelare nei confronti di Aracri Francesco, 40enne italiano, già detenuto presso la locale casa circondariale.

L’uomo, a seguito di attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile, è gravemente indiziato della commissione di molteplici reati contro il patrimonio perpetrati in Parma tra il mese di settembre ed il mese di dicembre 2023.

In particolare, all’indagato vengono contestati quattro furti consumati e due tentati commessi all’interno di supermercati, dove lo stesso asportava diverse bottiglie di bevande alcoliche o prodotti alimentari per un valore di alcune centinaia di euro; in una circostanza il soggetto, vistosi scoperto, esercitava violenza nei confronti del personale addetto alla sicurezza del punto vendita al fine di guadagnarsi la fuga.

Alla luce delle diverse contestazioni la Procura della Repubblica ha proceduto alla riunione dei procedimenti ed alla proposizione di un’unica richiesta di applicazione della misura cautelare per l’indagato.

Il provvedimento è stato notificato all’uomo già detenuto nel Carcere di via Burla.

Il secondo filone seriale è stato seguito dall’Arma dei Carabinieri.

In particolare, le investigazioni sono state curate dalla Stazione di Parma Oltretorrente, sotto il coordinamento del Comando Provinciale ed hanno riguardato Voinea Marian, classe 1992 indiziato, a vario titolo, di numerosi furti commessi in danno di bar, associazioni sportive, lavanderie automatiche, gelaterie, della città, dando vita ad una “escalation” che lo avrebbe visto protagonista a cadenza pressoché settimanale di tali condotte delittuose.

L’articolata attività investigativa, avviata dai Carabinieri, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Parma, si è avvalsa soprattutto della visione delle immagini di videosorveglianza, ma anche di testimonianze raccolte e di accertamenti condotti sul campo.

Il modus operandi adottato è apparso sempre lo stesso: l’autore ha agito sulla base di un protocollo ben collaudato, basato sulla scelta sistematica di obiettivi nei quali poteva trovare denaro lasciato incustodito, tanto da concretizzare l’azione delittuosa in un lasso di tempo brevissimo, rimuovendo violentemente gli ostacoli tra lui e il bottino.

Tutti i fatti attributi all’indagato si sono verificati a Parma soprattutto tra agosto 2023 ed il 2 marzo 2024, con alcuni episodi del 2022.

All’esito degli accertamenti, a richiesta della Procura, il GIP di Parma ha emesso una misura cautelare personale, in esecuzione della quale i Carabinieri hanno rintracciato il 32enne all’interno di una piscina abbandonata, dichiarandolo in stato di arresto. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Parma.

Ovviamente -nel rispetto del principio della presunzione di innocenza- gli indagati in questione hanno avuto modo di esporre al GIP le proprie rispettive posizioni a fronte delle accuse che sono state loro mosse.

Per concludere l’analisi della metodica investigativa oggetto del presente comunicato, nell’ultimo anno e mezzo sono oltre cinquanta gli indagati emersi, aventi caratteristiche di serialità, sui quali si è appuntata l’attenzione della Procura di Parma.

In oltre 30 casi le indagini si sono concluse con misure cautelari e comunque con rinvio a giudizio.

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