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Mentre i festeggiamenti per la promozione in Lega Pro continuano, la dirigenza lavora nell'ombra per regalare ad Apolloni una squadra attrezzata per salire nuovamente di categoria. Nomi altisonanti per un attacco da doppia cifra.

di Luca Gabrielli

Parma, 3 maggio 2016 

Quale sarà il bomber che guiderà il Parma alla conquista della Serie B? Sono ufficialmente iniziati i casting ed i primi nomi fatti stanno facendo già sognare i tifosi crociati.
Si va da quello più affascinante, il cavallo di ritorno Alberto Gilardino, all'"emigrato" nella Championship inglese, Mirco Antenucci, fino ad arrivare al bomber navigato Daniele Cacia. Uno di questi nomi probabilmente farà parte della prossima rosa ducale. Vediamo in breve le caratteristiche e le possibilità di vederli calcare il Tardini.

Il romantico ritorno del "Gila"

Sono già passati 14 anni da quando Cesare Prandelli volle nel suo Parma, nell'estate del 2002, un giovanissimo attaccante di belle speranze di cui si parlava come del "nuovo Inzaghi". Ed effettivamente per movenze e caratteristiche è stato forse l'attaccante che più di tutti si è avvicinato al rapace piacentino. Partito in seconda fila, dietro il duo tutto forza e fantasia Mutu-Adriano, Alberto Gilardino riesce comunque ad inanellare nella prima stagione ben 24 presenze, condite da 4 goal in campionato ed uno in Coppa Italia.
L'anno successivo la consacrazione del futuro Campione del Mondo 2006. Diventato il fulcro del gioco della squadra di Prandelli, realizza 23 reti in 34 presenze e si posiziona alle spalle di Shevchenko nel trono dei cannonieri.
Nella stagione seguente si conferma agli stessi livelli e ne segna ancora 23 ma è ancora vice capocannoniere, stavolta alle spalle di Cristiano Lucarelli. Ma l'addio (o l'arrivederci, chissà...) lo dà nell'epico spareggio contro il Bologna con un goal di tibia che manda in estasi i tifosi gialloblu accorsi al Dall'Ara e permette al Parma di restare in Serie A.
Questa è la storia passata del Gila in terra ducale. Ora le voci che si susseguono negli ultimi giorni, lo vedono di nuovo vicino al Tardini. Che sia realtà o fantasia ancora non è possibile saperlo. Di certo c'è stato un contatto tra la dirigenza e l'entourage del calciatore per sondare una prima disponibilità. Il giocatore è rimasto molto attaccato alla città ed ai suoi tifosi ma molte, forse troppe combinazioni, dovrebbero inanellarsi. Innanzitutto il bomber di Biella dovrebbe decurtarsi e di molto il proprio stipendio e spalmarlo magari in più anni. In secondo luogo dovrebbe scendere non di una bensì di due categorie. Cosa non da poco visto che l'ormai 34enne è a sole dieci reti dallo storico traguardo dei 200 goal in Serie A.
È una vera e propria mission impossible ma sognare non costa nulla. Se ne saprà sicuramente di più nelle prossime settimane.

Cacia, l'attaccante giusto per tutte le categorie

L'altro nome uscito negli ultimi giorni è quello di Daniele Cacia, attaccante dell'Ascoli, classe 1983. Prima punta e dotato di una buona tecnica di base, viene ceduto la stagione scorsa dal Bologna alla squadra marchigiana e mette a segno ben 17 reti. È il classico attaccante che durante la carriera si è fatto le ossa in tutte le categorie, non ai livelli di Alberto Gilardino ma che sicuramente farebbe le fortune di una squadra di vertice di Lega Pro.
Nella stagione 2012-2013 è stato capocannoniere di Serie B con 24 reti con la maglia dell'Hellas Verona ed è ancora molto integro fisicamente. Sarebbe sicuramente un'ottima opzione per il Parma ma, piccolo ostacolo in più, ha ancora un anno di contratto con l'Ascoli e prima di tutto si dovrebbe discutere con la squadra marchigiana.

Antenucci, bomber sgusciante del Leeds

L'ultimo attaccante nelle mire di Minotti & Co è Mirco Antenucci, 31enne seconda punta di Termoli. Le sue caratteristiche sono molto differenti da quelle dei due sopracitati ma i contributi in zona goal non si discostano di molto. Attaccante tecnico, veloce e abile nell'uno contro uno, predilige giocare al fianco di un bomber di peso. Negli ultimi due anni si è affacciato al calcio inglese, con la gloriosa maglia del Leeds ed è riuscito a raggiungere sempre la doppia cifra. Il suo contratto scade quest'estate ma su di lui ha posato gli occhi anche il Verona, da poco retrocesso in Serie B.
Difficile raffiungerlo ma non impossibile.

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La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".

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Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.

Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli

È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.

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Supremazia dal primo all'ultimo minuto

Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.

Il Tabellino

PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola

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Sabato, 30 Aprile 2016 15:34

Carpi, ecco la mission impossible

I biancorossi vanno a far visita ai Campioni d'Italia della Juventus. Strappare anche un solo punto, sarebbe un trionfo.

di Andrea Melli  - "Sfida di domani complicatissima, ma dovremo affrontarla con l' atteggiamento, lo spirito di sacrificio e l'impegno giusti". Fabrizio Castori tiene alta l'attenzione alla vigilia del lunch match di domani contro la Juventus: il Carpi non vuol di certo partire battuto. "Siamo cresciuti strada facendo, vogliamo fare lo scatto decisivo per raggiungere la salvezza -precisa- importante sarà uscire dallo Juventus Stadium a testa alta, dopo aver giocato con il massimo impegno. Si è vincenti anche così", spiega Castori, che racconta quali e quante siano le potenzialità di una Juventus schiacciasassi.

"Sono una formazione dalle grandi potenzialità, una squadra che vince 24 degli ultimi 25 turni in campionato fa qualcosa di straordinario". I numeri dei bianconeri sono incredibili: 14 vittorie in casa a fronte di 2 pareggi ed una sconfitta con 30 gol realizzati e 6 subiti; il Carpi ha raccolto lontano dal Braglia 12 punti con 2 successi e 6 pareggi collezionando 9 sconfitte con 12 gol segnati e 28 incassati. Il calcio non è solo numeri, certe volte il cuore e le motivazioni possono rappresentare quel "qualcosa" di diverso in grado di generare un imprevisto e quindi un risultato insperato ed inatteso. A proposito, Castori fa i complimenti al neopromosso Crotone per la trionfale cavalcata in serie A: "una favola simile a quella del Carpi, non ci resta che complimentarci con loro", il pensiero tecnico marchigiani, che vuole continuare a stupire. Molto complicato farlo domani a Torino: la Juve ha perso in casa alla prima giornata contro l'Udinese (0-1), ha pareggiato alla terza e alla quinta contro Chievo e Frosinone sempre per 1-1 poi la Vecchia Signora ha inanellato 14 vittorie consecutive allo Juventus Stadium. I grandi numeri talvolta vengono smentiti, non resta che sperare

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Sabato, 30 Aprile 2016 15:27

Sassuolo, attento al tranello Verona

A Reggio Emilia, i neroverdi affrontano l'Hellas aritmeticamente retrocesso nello scorso turno. Per Magnanelli e compagni, in chiave Europa League, i 3 punti sono di fondamentale importanza

di Andrea Melli  - "Per poter ambire all'Europa dobbiamo fare tre punti. Quella di domani è una partita importante, in questo momento la più importante del campionato. Sappiamo che conterà anche il risultato del Milan, ma sappiamo che dobbiamo unicamente pensare a noi stessi". Non si nasconde dietro ad un dito Eusebio Di Francesco, e sa che l'Hellas Verona che arriverà al "Mapei Stadium", già aritmeticamente retrocessa, sarà sgombra da ogni peso mentale. "Ha fatto risultati altalenanti. Se è ultima in classifica qualche problemino l'avrà avuto. Ma ultimamente hanno fatto ottime gare: col Milan ha vinto e anche bene, mentre con l'Empoli non meritavano di perdere. D'altra parte, noi dobbiamo vincere, dobbiamo essere aggressivi fin dall'inizio". Pensa solo al presente Difra, e non guarda più in là dell'attualità.

"In questo momento penso a fare nove punti, la programmazione verrà successivamente anche in base a quello che riusciremo a ottenere. Che abbia già firmato dimostra che la società sta già mettendo le basi per l'anno prossimo. Ma ora penso solo a queste ultime tre gare". Circoletto rosso su Luca Toni, vicino al Sassuolo la prima stagione di massima serie. "Ci ha fatto spesso male, dobbiamo cercare di portare il Verona il meno possibile in area".

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Martedì, 26 Aprile 2016 12:13

Carpi, è lo scatto salvezza

I biancorossi piegano nel finale un ottimo Empoli, grazie alla rete nel finale di Lasagna: non basta la superiorità numerica, il tutto si decide nel finale, che si fa incandescente. 

di Andrea Melli

La salvezza del Carpi passa dai piedi di Kevin Lasagna. Il gol dell'attaccante contro un Empoli mai domo, nonostante l'inferiorità numerica e il pass per la Serie A 2016-17 già in tasca, arriva in extremis ma vale oro perché consente a Pasciuti e soci di guadagnare punti pesanti per la lotta per non retrocedere. Carpi che vince e lo fa "godendo" anche del rosso per Mchedlidze per una gomitata ai danni di Crimi. Non basta però ai biancorossi la superiorità numerica, e allora il tutto si decide nel finale, che si fa incandescente; quando ormai la partita sembra destinata a concludersi sullo 0-0, Lasagna fa esplodere il "Braglia" timbrando il gol vittoria, che permette alla squadra di Castori di rispedire a tre punti di distanza il Palermo e di muovere un passo importante verso la salvezza. L'espulsione nel finale di Lollo conta solo per le statistiche.

CARPI-EMPOLI 1-0

MARCATORE: 40′ st Lasagna.
CARPI (4-4-1-1): Belec; Letizia, Poli, Romagnoli, Gagliolo; Pasciuti, Crimi (9′ st Lasagna), Bianco (19′ st De Guzman), Di Gaudio; Lollo; Mbakogu (39′ st Mancosu). A disposizione:Colombi, Sabelli, Cofie, Zaccardo, Porcari, Verdi, Suagher, Mancosu, Martinho, Daprelà. Allenatore: Castori.
EMPOLI (4-3-1-2): Pelagotti; Zambelli (42′ st Bittante), Cosic, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes (40′ st Maccarone), Buchel (23′ st Croce); Saponara; Mchedlizde, Pucciarelli. A disposizione: Pugliesi, Meli, Maiello, Diousse, Piu, Camporese, Krunic, Ariaudo, Picchi. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Paolo Valeri di Roma 2
Assistenti: Lorenzo Manganelli di Valdarno e Stefano Alassio di Imperia.
Quarto uomo: Fabio Pietro Galloni di Lodi.
Addizionali: Maurizio Mariani di Aprilia e Gianluca Manganiello di Pinerolo.
NOTE. Ammoniti: Cosic (E), Crimi, Lollo (2), Zambelli (E), Paredes (E), Bianco, Mancosu, Maccarone (E). Espulsi: Mchedlizde (E), Lollo, Castori.

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Rocambolesca vittoria per 4-2 degli uomini di Apolloni in un campo ai limiti della praticabilità. Il "micio" Melandri sblocca la gara nel primo tempo, poi Mazzocchi nel giro di un minuto segna una doppietta e Lauria chiude i conti dopo che il Ravenna si era rifatto sotto con due goal. Scontri fuori dallo stadio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 26 aprile 2016 

Buona la prima da neopromossa. La settimana di festeggiamenti per la promozione in Lega Pro, con tre giornate di anticipo, poteva far calare l'attenzione sul calcio giocato al Parma ma come ha dichiarato il mister gialloblù, l'obiettivo ora è mantenere l'imbattibilità in campionato e subire meno reti possibili.
Di fronte, un Ravenna un che viene da una brutta sconfitta contro il Forlì e ancora alla ricerca di punti salvezza. Apolloni cambia molto poco rispetto alla vittoria contro il Delta Rovigo e posiziona il ravennate Melandri alle spalle di Musetti. Solo panchina per il capocannoniere Baraye e Guazzo.

La zampata del figliol prodigo apre le danze

Pronti via ed il Parma, nonostante il campo in condizioni pessime, passa subito in vantaggio con il "micio" Melandri. All 11' l'attaccante, nato a Ravenna 27 anni fa, segna il suo undicesimo goal personale su assist pregevole di tacco di Musetti. Nei primi quarantacinque minuti il Parma ha altre quattro, cinque occasioni per incrementare il vantaggio ma si dimostra meno cinica rispetto ad altre occasioni. Il primo tempo si chiude con il minimo vantaggio davanti ai tifosi parmigiani giunti come sempre in massa per seguire la loro squadra.

Secondo tempo da "Pazza Inter"

Dopo un'ora di gioco i crociati decidono di far vedere quanto vale la capolista e nel giro di un minuto, tra il 61' ed il 62', chiudono la partita con due goal del giovane Mazzocchi. Il primo con un pregevole sinistro a giro mentre il secondo di destro dopo un'azione pregevole di Miglietta che addomestica di petto un pallone difficile da controllare e serve all'esterno un assist impossibile da sbagliare. Partita maiuscola di Miglietta che finalmente fa vedere le qualità tecniche che possiede ma che in questa stagione ha mostrato a fasi alterne. La partita sul tre a zero a mezz'ora dalla fine sembrerebbe finita qui ma il Ravenna tira fuori il suo orgoglio e prima Guagnelli al 78' e poi Ballardini al 91' rendono meno amara la sconfitta.
Ed in questa pazza partita c'è pure spazio per il goal di Fabio Lauria di piattone destro su assist di Ricci che fissa il risultato finale sul 4-2.

Record da raggiungere

Chi pensava di andare a Ravenna solo per fare una gita, si sbagliava. Il Parma onora il campionato e mostra ancora di avere fame e di voler stupire la gente. I punti ora sono 88 e l'obiettivo richiesto da Apolloni è di mantenere l'imbattibilità in campionato. Sarebbe un vero record che partirebbe dalla Serie A fino ad arrivare alla Serie D ed una volta di più renderebbe questa città orgogliosa della propria squadra. Si può fare, mancano solo due partite alla fine dei giochi, dopodiché sotto con la Lega Pro!

Il Tabellino

RAVENNA – PARMA 2-4
Marcatori: pt 11′ Melandri; st 16′ Mazzocchi, 17′ Mazzocchi, 33′ Guagneli, 46′ Ballardini, 47′ Lauria.
RAVENNA (4-3-3): Iglio; Regno, Mandorlini, Antoniacci, Leonardo; Guagneli, Righini (39′ st Petrascu), Ballardini; Radoi (30′ st Ambrogetti), Innocenti, Battiloro.
A disp. Magnani, Caidi, Atzori, Del Mastio, Derjai, Magri, De Vecchis. All. Mosconi
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Corapi, Miglietta; Mazzocchi (19′ st Rodriguez), Melandri (29′ st Lauria), Ricci; Musetti (22′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Messina, Simonetti, Sereni, Baraye. All. Apolloni
Arbitro: Madonia di Palermo
Ammoniti: Righini.

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Lunedì, 25 Aprile 2016 08:40

Sassuolo, a Torino un grande squillo

Vincono i neroverdi all' "Olimpico", che passano grazie alle reti di Sansone, Peluso e Trotta. 

di Andrea Melli - Aveva preso a pallate Genoa e Sampdoria ottenendo un solo punto. A Torino, il Sassuolo non ha sciorinato la migliore prestazione. Ma ha giocato col piglio della grande squadra, col carattere di chi vuole lasciare aperta almeno un cassetto con dentro il sogno dell'Europa League, il Milan atteso oggi a Verona con l'Hellas è a un solo punto, e con l'attenzione che alla vigilia, Eusebio Di Francesco, protagonista indiscusso di questa grande annata, aveva richiesto.

Tranne in una circostanza, ossia quando il Toro ha riequilibrato le sorti della gara, grazie ad una "dormita". Ma in un percorso esponenziale di crescita, certi passaggi a vuoto all'interno dei 90' possono essere accettati. Pronti via, la rete di Sansone, non certo un granatiere, - che sfrutta al meglio un cioccolatino di Duncan, funge da apriscatole. Non fa in tempo a gioire il Sassuolo, che arriva la frittata. Da un calcio d'angolo a proprio favore parte il contropiede del Torino, che con Bruno Peres fa 1-1. Cambia il risultato, ma non l'inerzia psicologica. Perché il Sassuolo regge, complice anche un Toro che fa troppo poco per sgasare. E quando lo fa trova la traversa. La centra clamorosamente Martinez, a Consigli battuto. E' uno dei segni del destino della domenica vincente.

Dopo aver perito da calcio piazzato, ecco che i neroverdi riescono a ferire. E' Peluso a staccare più in alto di tutti. Ed è la prima rete del laterale mancino con la maglia del Sassuolo, che non segnava addirittura da due anni e mezzo, ossia da quando difendeva per la Juventus. E caso del destino, aveva punito il Sassuolo. Insomma, un cerchio che si è chiuso. Si è aperto invece ieri all' "Olimpico Grande Torino", quello di Marcello Trotta. Alla prima marcatura in massima serie.

TORINO-SASSUOLO 1-3
MARCATORI: 3' Sansone (S), 7' Peres (T), 76' Peluso (S), 94' Trotta (S)
TORINO: Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Baselli (70' Benassi), Gazzi, Acquah (7'2 Farnerud), G.Silva (82' Maxi Lopez); Martinez, Belotti. A disp: Ichazo, Castellazzi; Jansson, Zappacosta, Molinaro, Vives, Edera. All. Giampiero Ventura
SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Magnanelli, Duncan; Berardi (89' Longhi), Falcinelli (85' Trotta), Sansone (70' Politano). A disp: Pomini, Pegolo; Ferrini, Adjapong, Abelli, Broh, Pierini. All. Eusebio Di Francesco
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Assistenti: Stallone di Foggia - Gava di Conegliano
IV Ufficiale: La Rocca di Ercolano
Addizionali: Gavillucci di Latina - Saia di Palermo
Note: ammoniti Peluso (S), Gazzi (T), Moretti (T)

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Sabato, 23 Aprile 2016 15:44

Carpi, a Milano è un punto d'oro

I biancorossi pareggiano a San Siro col Milan, aumentando il vantaggio sul Frosinone nel rush finale per la salvezza. Lunedì al "Braglia" arriva un Empoli già salvo: un'occasione quindi ghiottissima per scappare dalle inseguitrici.

di ANDREA MELLI

Modena, 23 aprile 2016

E' una notte magica per il Carpi. Dopo l'1-1 di gennaio con l'Inter, la squadra di Castori esce per la seconda volta in stagione con punti da San Siro; i biancorossi bloccano il Milan con una condotta di gara ordinata e attenta, intensa e concentrata, soffrendo il giusto il più quotato avversario ma non concedendo mai nulla. Anzi, il rammarico maggiore è per la squadra di Fabrizio Castori. Nel finale è stato Donnarumma a negare il gol su una bellissima conclusione di Crimi che sarebbe "morta". Peccato davvero, ma per il Carpi va ugualmente bene così. Perché il vantaggio sul Frosinone passa da 1 a 2 punti. E nel rush finale, è cosa non di poco conto. Lunedì al "Braglia" arriva un Empoli già salvo: un'occasione quindi ghiottissima per scappare dalle inseguitrici.

MILAN-CARPI 0-0

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Poli (dal 41′ st Locatelli), Montolivo, Boateng (dal 17′ st Mauri), Bonaventura; Bacca (dal 24′ st Menez), Balotelli. A disposizione: Lopez, Abbiati, De Sciglio, Mexes, Honda, Ely, Zapata,Vido, Calabria. Allenatore: Brocchi.
CARPI (3-5-1-1): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Suagher; Sabelli (dal 33′ st Pasciuti), Crimi, Cofie, Martinho (dal 44′ st Lollo), Letizia; De Guzman (dal 9′ st Lasagna); Mbakogu. A disposizione: Colombi, Porcari, Bianco, Verdi, Di Gaudio, Poli, Mancosu, Daprelà, Fedele. Allenatore: Castori.
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata.
Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Valerio Pegorin di Latina.
Quarto uomo: Mauro Vivenzi di Brescia.
Addizionali: Angelo Cervellera di Taranto e Fabrizio Pasqua di Tivoli
NOTE. Ammoniti: Cofie, Zaccardo, Crimi, Balotelli (M), Alex (M), Suagher.

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Giovedì, 21 Aprile 2016 15:37

Sassuolo, devi mangiarti le mani

Con la Sampdoria in dieci per più di un'ora, i neroverdi non riescono a trovare la via del gol. Berardi a 2' dalla fine spreca il rigore del possibile successo.

di Andrea Melli

Parma, 21 aprile 2016

"Abbiamo finito con quattro attaccanti, la prossima volta ne metterò sei". Le ha provate tutte Eusebio Di Francesco, comprensibilmente arrabbiato a fin gara, ma nulla ha potuto. Troppo impreciso sotto porta il suo Sassuolo: ha creato palle goal in quantità industriale, eppure è mancata la concretezza. E quando l'occasionissima, a 2' dalla fine con Berardi sul dischetto poteva sbloccarla, ecco anche l'errore del suo talento migliore, con un penalty calciato come peggio non poteva. La maledizione del minuto 88 ricordava Di Francesco a fine gara: Mimmo aveva sbagliato anche con la Roma. Non era serata, un po' come dieci giorni fa con il Genoa. Potevano accorciare sul Milan, atteso questa sera all'esame Carpi, e invece i neroverdi sono mancati negli ultimi sedici metri.

E' stata una gara a senso unico quella del "Mapei Stadium", nella quale Mariani aveva combinato la frittatona, non cacciando Ranocchia (era già stato ammonito in precedenza) per un calcione tremendo su Defrel. Mariani "richiamato" poi dal quarto uomo Di Vuolo, ha mandato anzitempo nello spogliatoio, mentre il "povero" Defrel, alla mezz'ora, ha dovuto abbandonare per il fortissimo colpo sul naso. Sanguinava incessantemente: la rottura del setto nasale pare essere più che una sensazione. Senza il francese, Difra dalla panchina ha pescato un Trotta che probabilmente ha pagato a caro prezzo, il poco impiego. Come se fosse arrugginito, l'ex Avellino ha fallito tanto. Non è stato l'unico però.

Ad inizio gara, la palla era capitata sul mancino di Berardi, da quella che poteva essere la sua mattonella preferita. Nulla da fare. Ci ha provato in tutte le salse il Sassuolo: andando sia centralmente, che aggirando il campo. Vrsaljko ha cavalcato sulla destra, provocando una quasi autorete di Barreto. Quasi, perché Viviano si è superato con un intervento incredibile. Insomma, dentro la prima frazione di gioco è successo di tutto: anche la chance per Peluso, uno che nella vita calcistica solitamente ha altri compiti. Nella ripresa, con l'uomo in meno, Montella toglie dalla contesa Correa per Silvestre. Passa a 4 dietro, ma la Sampdoria continua a soffrire. E deve dire sempre grazie a Viviano che si supera al quarto d'ora su Magnanelli e sul finale sul destro a giro di Sansone. Anche col quartetto offensivo, la porta doriana non si apre. Nemmeno in occasione del rigore di Berardi. Sfuma anche l'opportunità migliore e forse pure il sogno Europa League. Ma la stagione, resta comunque da incorniciare.

SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (36' pt Duncan), Magnanelli, Pellegrini (32' st Falcinelli); Berardi, Defrel (30' pt Trotta), Sansone. A disposizione: Pegolo, Pomini; Longhi, Corbelli, Ferrini, Adjapong; Broh; Pierini, Politano. All. Di Francesco

SAMPDORIA (3-4-2-1): Viviano; Diakitè, Ranocchia, Cassani; De Silvestri, Fernando, Barreto, Dodò; Soriano (12' st Krsticic), Muriel (27' st Quagliarella), Correa (1' st Silvestre). A disposizione: Brignoli, Puggioni; Pereira, Skriniar, Christodoulopoulos, Rodriguez. All. Montella
Arbitro: Mariani di Aprilia (Tasso di La Spezia/Peretti di Verona)

NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Diakitè, Dodò, Cannavaro, Sansone, Pellegrini, Berardi, Kristicic. Espulso: Ranocchia per doppia ammonizione.

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