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Domenica, 27 Novembre 2016 12:02

Lega Pro: Parma in caduta libera ad Ancona

A nulla è servito l'avvicendamento in panchina tra Apolloni e Morrone. I crociati perdono due a uno al Del Conero evidenziando gli ormai cronici problemi difensivi e l'incapacità di imporre il proprio gioco.

di Luca Gabrielli - Parma, 27 novembre 2016 - 

Stefano Morrone sperava sicuramente in un esordio migliore tra i professionisti ma così non è stato e contro l'Ancona che lotta per non retrocedere si torna a casa con un'altra sconfitta e con la classifica che ora si fa davvero brutta.

Ma ciò che da inizio stagione impressiona negativamente di questa squadra è la mancanza di carattere e di attributi che al primo gol subito si disunisce e perde completamente il controllo della situazione, andando in balia di avversari con minori qualità tecniche del Parma. L'avvento di Morrone, famoso da calciatore per la sua voglia di lottare su ogni pallone, doveva dare una svegliata a questo gruppo che sembrava svogliato e privo di anima ma un solo uomo in tre giorni non può evidentemente fare miracoli.

Ad Ancona si è visto il solito copione con il Parma che è andato subito in svantaggio, ha pareggiato immediatamente illudendo i pochi tifosi giunti nelle Marche per sostenerli e poi è caduto alla metà del secondo tempo incapace di reagire al secondo gol. Così proprio non va ed intanto lá davanti le squadre incominciano a scappare e a macinare punti. In caso di vittoria del Venezia il distacco dalla capolista diventerebbe di sette lunghezze, veramente tanti, forse troppi. Ma i conti si faranno alla fine.

Nel frattempo si avvicina il ritorno a Parma di Francesco Palmieri, attuale responsabile del Settore Giovanile del Sassuolo. È lui l'uomo scelto dalla società come nuovo direttore sportivo e con lui potrebbe tornare anche Hernan Crespo, idolo invocato nei giorni scorsi dai tifosi per sedersi sulla panchina scottante crociata.

Esordio amaro per Morrone e solite amnesie della squadra

Stefano Morrone, alla prima panchina tra i professionisti, decide di cambiare modulo e passare ad un 4-3-3 sulla carta più imprevedibile con Nocciolini,Calaiò e Melandri a non dare punti di riferimento in avanti.
La gara parte con un Parma in apparenza grintoso che corre su ogni pallone ma che al 6' si trova già sotto: punizione dalla distanza che trova Zommers imperfetto sulla ribattuta e Daffara bravo in tap-in ad insaccare.

I crociati però reagiscono immediatamente e al10′ Melandri in area stoppa un pallone e serve con l'esterno destro Nocciolini che di prima intenzione scaraventa il pallone alle spalle di Scuffia. Il Parma sembra aver trovato nuova linfa e più tardi sfiora il vantaggio due volte con Emanuele Calaiò che però si fa ipnotizzare dal portiere anconetano. Il finale di primo tempo è tutto dei padroni di casa che prima colpiscono una traversa e poi invocano un rigore che non avrebbe gridato allo scandalo.

Nella ripresa il Parma è incapace di creare occasioni di una certa pericolosità e via via che il tempo passa l'Ancona accarezza l'idea del colpaccio che si tramuta nel 69' nel colpo del ko: contropiede dei padroni di casa, difesa crociata immobile e Fregnani libero al centro dell'area di battere Zommers. Morrone fa entrare immediatamente Guazzo per Giorgino e proprio la punta nei minuti finali ha sul destro l'occasione del pareggio ma tira debolmente sul portiere dell'Ancona.

La partita si chiude con un'altra sconfitta portata a casa dopo una settimana a dir poco surreale e burrascosa

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Il vicepresidente del club: "Scala, Apolloni e Minotti vanno solo ringraziati ma era giunto il momento di cambiare". È giunta ieri sera, come un fulmine a ciel sereno, il ribaltone societario e stamattina si è svolta a Collecchio una conferenza stampa per spiegare l'accaduto.

Di Luca Gabrielli

Parma, 23 novembre 2016 

Dopo la "notte dei cristalli" che ha portato all'inaspettato esonero di Apolloni, all'allontanamento di Minotti e Galassi e alle conseguenti dimissioni del presidente Nevio Scala, si è tenuto stamani a Collecchio, una conferenza stampa presieduta dal vicepresidente del Parma Calcio, Marco Ferrari. Ha voluto spiegare le motivazioni di questa rivoluzione societaria e con rammarico su quanto accaduto, ha tranquillizzato i tifosi sulle prossime decisioni.

Le brutte prestazioni di inizio campionato hanno portato ad una svolta.

"Dopo 5 mesi della nuova stagione di Lega Pro la valutazione della proprietà non è stata positiva. Non c'è l'obbligo di andare in serie B ma in questo periodo non abbiamo visto, cosa più preoccupante, un miglioramento progressivo rispetto ai limiti". Esordisce così il vicepresidente crociato, sottolineando però la professionalità e l'attaccamento ai colori del Parma di Apolloni, Scala, Minotti e Galassi, delusi per la decisione presa.

"Ringraziamo Apolloni, Minotti e Scala che abbiamo tolto dalla sua campagna; si sono messi a disposizione dando tutti il massimo e questo non significa non fare errori. Non so se il progetto sarebbe partito senza di loro e ricordo la vittoria del campionato di serie D. L'amarezza spero passi.
La decisione, che è stata presa senza consultare prima i giocatori, ha riguardato non solo Apolloni ma tutto lo staff perché in questi mesi ci è stato spiegato che c'era un lavoro collegiale. La decisione è stata sofferta. Nevio non ha condiviso la decisione che riguardava lo staff tecnico e con enorme coerenza ha dato le dimissioni da presidente."

Centrale è stato il concetto, ripetuto più volte durante la conferenza stampa, in cui si è specificato che fosse giunto il momento di cambiare perché non si poteva continuare in questo modo, per rispetto dei tifosi. "Tutti si erano convinti che la stagione aveva preso una certa piega e non fare nulla sarebbe stato non corretto anche verso i tifosi. Non pretendiamo di vincere ma competere per la vittoria è un dovere. Da qui la scelta di intervenire nell'interesse del Parma. La volontà della proprietà, in passato e in futuro, è di valutare le cose al di là della singola gara ma non si può prescindere totalmente dai risultati intesi come percorso tecnico. Sono stati valutati 5 mesi di lavoro e fare finta di niente sarebbe stato ipocrita".

Dopo queste dovute spiegazioni si è parlato anche dell'immediato futuro con la promozione come allenatore dell'ex storico capitano Stefano Morrone e sui possibili futuri scenari societari. "La decisione del nuovo allenatore non sarà a breve. Ci sarà bisogno di una persona di esperienza, cerchiamo un nuovo allenatore e un responsabile dell'area tecnica. Mi ha colpito l'entusiasmo di Morrone che si è già messo a studiare l'Ancona, l'avversario di sabato. La proprietà, che ha un progetto triennale, ha valutato anche la possibilità di dover fare un altro campionato di Lega Pro che a livello economico è certamente il peggiore."

Non è uscito nessun nome dalla bocca di Marco Ferrari ma in città circolano già alcune voci. Come allenatori i più papabili sembrano essere l'ex idolo Hernan Crespo e l'ex allenatore laziale Delio Rossi mentre come nuovo ad sembra essere in pole Pierpaolo Marino.
Non resta che aspettare fiduciosi, con i giocatori che sabato dovranno mettercela tutta nella trasferta di Ancona.

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La Lega Pro ha reso noto, ieri pomeriggio, il calendario dei posticipi televisivi del lunedì su Rai Sport dalla 16^ giornata del girone d'andata fino all'8^ giornata del girone di ritorno.

Oltre al derby con la Reggiana la sfida contro il Venezia.

Lunedì 19 Dicembre 2016, ore 20.45 – Reggiana-Parma (19^ giornata d'andata), stadio Mapei-Città del Tricolore di Reggio Emilia
Lunedì 30 Gennaio 2017, ore 20.45 – Venezia-Parma (4^ giornata di ritorno), stadio Pier Luigi Penzo di Venezia

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Domenica, 13 Novembre 2016 13:10

Parma Calcio: pari senza emozioni a Macerata

I crociati non approfittano dello stop del Bassano per conquistare la vetta della classifica e pareggiano zero a zero contro la Maceratese senza creare nessuna occasione da gol. Preoccupante involuzione del gioco dopo quattro vittorie consecutive.

Parma, 13 novembre 2016 - di Luca Gabrielli

Vince la noia nel giorno della svolta

Apolloni conferma l'ormai collaudato 3-5-2 con un solo cambio rispetto alla partita contro il Gubbio. Saporetti prende il posto dell'acciaccato Coly in difesa al fianco di Lucarelli e Canini mentre in attacco nuova conferma per il tandem Nocciolini-Calaiò. Nuova panchina per Felice Evacuo.
La Maceratese per tutto il primo tempo ha tenuto un ritmo altissimo non concedendo ai crociati la possibilità di prendere in mano la partita e creare occasioni da gol. Nella ripresa, con il calare del pressing della squadra di casa, ci si aspettava il solito copione con un Parma più arrembante e fiondato in avanti alla ricerca della vittoria e invece la Maceratese ha chiuso benissimo tutti gli spazi ma soprattutto non si è visto il cambio di passo dei crociati che anche nel secondo tempo sono stati incapaci di impensierire il portiere avversario.

Crociati scarichi mentalmente e fisicamente

Poteva essere il giorno della svolta per la squadra di Apolloni per diventare, per la prima volta nella stagione, capolista del Girone B di Lega Pro. Invece i ducali non hanno "colto l'attimo" approfittando dello scivolone del Bassano contro l'Albinoleffe e hanno dato vita ad un match noioso, privo di mordente e senza nessuna azione degna di nota da annotare. Zero tiri in porta e l'impressione di non riuscire a cambiare marcia durante la partita per portare a casa tre punti che avrebbero dato un forte segnale alle altre pretendenti alla vittoria finale. I crociati sono stati incapaci di fare quel salto di qualità che i tifosi attendevano, non confermando i miglioramenti delle ultime partite che avevano portato quattro vittorie consecutive. Niente di tutto ciò, anzi, una preoccupante involuzione nella manovra espressa e una mancanza di carattere che fa ripiombare il Parma nei dubbi di inizio stagione sulla mentalità da grande squadra che manca nello spogliatoio gialloblu.
È comunque un pari che muove la classifica ma il Venezia, vittorioso per due a zero contro il Sudtirol, effettua il controsorpasso e raggiunge il Bassano in cima alla classifica a +1 dai crociati. Gli odiati cugini della Reggiana perdono invece a Pordenone e restano nelle retrovie.
Sabato prossimo si torna a giocare al Tardini contro un Padova non facile da affrontare e a soli tre punti dal Parma. C'è ancora molto da lavorare per Apolloni e questo pari serva come campanello d'allarme per le prossime partite.

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Domenica, 06 Novembre 2016 14:15

Lega Pro: Il Parma vince e convince

I crociati battono il Gubbio con il risultato di tre a uno dopo il "solito" primo tempo da brividi. Nella ripresa chiudono la partita in quattro minuti e volano ad un solo punto dalla capolista Bassano che vince il derby contro il Padova mentre si ferma il Venezia.

di Luca Gabrielli - Parma, 6 novembre 2016 - 

Stavolta le mura amiche del Tardini hanno aiutato gli uomini di Apolloni ad esprimere una prestazione determinata e rabbiosa e conquistare una vittoria che fa fare un balzo importante al secondo posto del girone. La solita amnesia e confusione del primo tempo in cui i crociati passano in svantaggio e poi raggiungono il pareggio grazie ad un incredibile autogol, lascia spazio all'arrembante reazione a tinte gialloblu della ripresa dove nei primi 4', prima passano in vantaggio con l'ennesimo gol di Calaiò e poi chiudono il match con Nocciolini sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Un uno-due micidiale che ha "ammazzato" la partita.
Questa volta però si è vista una grinta ed una rabbia diversa ed un capacità di leggere meglio le situazioni di gara. I crociati non hanno mai sofferto le sortite di un Gubbio ben messo in campo e sono riusciti a condurre il gioco per larghi tratti della gara. Si sono viste finalmente buone trame di gioco e combinazioni provate durante la settimana. Calaiò si conferma nuovamente vero trascinatore di questa squadra e finalizzatore micidiale delle offensive crociate.
Sicuramente è una prestazione che regala alla squadra guidata da Apolloni un'importante iniezione di fiducia, accompagnata dallo scivolone del Venezia che porta la squadra ducale al secondo posto, ad un solo punto dalla capolista Bassano.
La via è tracciata e domenica prossima, contro la Maceratese, ci si aspetta una conferma di quanto visto ieri.

Nel diluvio del Tardini si abbatte il ciclone crociato

Il confermassimo 3-5-2 di Apolloni vede cambiare ancora alcuni interpreti rispetto la trasferta di Fano. Zommers tra i pali è protetto dal solito trio difensivo composto da Coly, Canini e Lucarelli. Sulle fasce la new entry Mazzocchi a destra e Nunzella a sinistra, con in mezzo Corapi, Giorgino e Scavone dietro al tandem d'attacco composto da Calaiò e Nocciolini. Solo panchina per Baraye ed Evacuo.
Il Parma parte bene, facendo vedere di voler prendere in mano la partita ma al 7' sono gli ospiti a passare in vantaggio sfruttando un disimpegno sbagliato di Canini ed innescando un contropiede finalizzato da Ferretti. Ennesimo inizio da brividi ma i crociati non si perdono d'animo e provano al 13' a raggiungere il pareggio con Nocciolini che trova però pronto il portiere Narciso. Passano cinque minuti e ci pensa la difesa del Gubbio ad aiutare la squadra di casa con una maldestra ribattuta con i pugni del portiere del Gubbio sul piede di Burzigotti che insacca nella propria rete. Risultato di nuovo in parità ma fino al termine del primo tempo non accade più nulla di interessante con un Parma che dà l'impressione di essere nervoso.
Non si sa cosa il mister Apolloni abbia detto negli spogliatoi ma l'inizio ripresa sotto un nubifragio è devastante e in quattro minuti si chiude la partita. Al 46' l'arciere Calaiò, servito da Corapi, trafigge il portiere del Gubbio e tre minuti più tardi arriva il gol di Nocciolini da due passi su una spizzata di testa sempre di Calaiò, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gli umbri sono al tappeto e non riescono a reagire così il Parma amministra il doppio vantaggio non rischiando più nulla. Apolloni inserisce allora Simonetti per Scavone, Saporetti all'esordio in Lega Pro per l'acciaccato Coly e Baraye per Mazzocchi.
I crociati sulle ali dell'entusiasmo cercano il quarto gol con un volitivo Baraye ma la partita si chiude tra gli applausi del pubblico del Tardini finalmente soddisfatto.

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I crociati espugnano Fano per merito della rete del bomber Calaiò a due minuti dalla fine. Timidi progressi della squadra di Apolloni ma ancora troppo poco dal punto di vista del gioco. Pareggiano Bassano e Venezia ed ora il primato è a un solo punto.

Parma, 30 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Il Parma è ancora convalescente senza una vera identità ma nonostante i soliti problemi si trova al secondo posto in classifica ad una sola lunghezza dal primato. È una vittoria davvero importantissima, raggiunta nei minuti finali senza avere amnesie durante la partita, con cuore e grinta ed il solito Emanuele Calaiò che si dimostra giocatore di un'altra categoria. Un match senza acuti e vere azioni da gol, dove le due squadre hanno pensato prima a non prenderle per non tornare a casa senza punti. Alla fine la spuntano i crociati che nei quindici minuti finali dimostrano una migliore brillantezza e lucidità nella ricerca della vittoria e portano avanti il filotto di vittorie che li vede scalare la classifica.

Le difficoltà a creare gioco ed azioni pericolose continuano ad esistere ma questa volta si assiste ad una squadra più corta, compatta ed equilibrata, con i reparti ben legati tra loro e cosa non di poco conto, la difesa subisce reti, rischiando pochissimo. Il gioco latita ma la classifica sorride perché là davanti le prime si fanno del male da sole e pareggiano tra loro, consentendo al Parma di avvicinarsi pericolosamente. È un campionato che sembra davvero aspettare l'esplosione dei crociati che nonostante i problemi di fondo hanno un ruolino di marcia da capolista.

Parola d'ordine: vincere e non soffrire

Apolloni a Fano si presenta con una sola, grossa novità: Evacuo in campo e Calaiò che parte dalla panchina. Per il resto nessuna sorpresa, con il terzetto difensivo composto da Coly, Lucarelli e Canini a proteggere Zommers, il rientrante Nocciolini e Nunzella sulle fasce ed i tre centrocampisti Scavone, Giorgino e Corapi ad imbeccare le due punte Baraye ed Evacuo.
Passano solo 30 secondi e Masini sfiora il palo alla destra di Zommers. Le squadre si studiano e non lasciano spazi agli avversari, facendo nascere un incontro basato sulla tattica e la ricerca dell'errore individuale. Un noioso primo tempo si chiude sullo zero a zero con l'unica occasione crociata al 32' firmata Scavone.

Il copione della ripresa è lo stesso, senza alcuna emozione ed azione rilevante. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il pallino del gioco ed un piccolo brivido lo crea Gualdi che non riesce a colpire di testa da buona posizione. Apolloni decide allora di cambiare qualcosa e getta nella mischia Mazzocchi per uno spento Nocciolini e Calaiò per Baraye. Con il passare dei minuti il Parma conquista terreno e una migliore forma fisica permette a Calaiò di firmare il gol partita a due minuti dalla fine: Mazzocchi serve Corapi che crossa, l'arciere da due passi di testa non sbaglia ed insacca. La compagine gialloblu torna a casa con tre punti importantissimi strappati con i denti contro un Fano che non ha assolutamente demeritato ma le partite durano novanta minuti e questa volta a spuntarla è stato un Parma arcigno e determinato.

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I crociati confermano i grossi problemi nel creare gioco ed occasioni da gol ma vincono ancora e restano sulla scia delle prime a soli tre punti dalla capolista. Fischi dagli spalti per l'ennesima deludente prestazione offerta dai ragazzi di Apolloni.

Parma, 23 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Dopo le ultime partite in cui il Parma si era trovato costretto a ribaltare i risultati, concludendo le partite con rocambolesche goleade, ieri sera al Tardini si è assistito ad una gara senza grossi colpi di scena, terminata con la vittoria dei crociati sul Mantova per uno a zero con la rete di Baraye.
Gli aspetti positivi si denotano nel non aver subito gol nell'arco di novanta minuti ed aver dato continuità ai risultati, restando attaccati alle prime in classifica. Poco altro purtroppo.
Il Parma anche ieri sera ha sofferto troppo contro un avversario modesto venuto al Tardini senza troppe armi a proprio favore. Dopo un atteggiamento iniziale positivo, dove la squadra pareva compatta ed arrivava sempre sulle seconde palle, l'agonismo è piano piano scemato e solo una zampata di Baraye ha permesso ai padroni di casa di passare in vantaggio nel primo tempo. Nell'arco del match a macinare gioco e a tenere in mano il pallino è stato il Mantova che più volte ha sfiorato un meritato pareggio sotto lo sguardo dei tifosi parmigiani delusi. Apolloni non è ancora riuscito a dare una quadratura a questa squadra che pare andare a fiammate di orgoglio.

Ancora troppa sofferenza ma un'altra importante vittoria

Il mister crociato non apporta modifiche al sistema di gioco visto la settimana scorsa contro il Forli e ripropone un 3-5-2 con Zommers tra i pali, difeso da Benassi che prende il posto di Coly, Alessandro Lucarelli e Canini. Nunzella e Garufo sulle fasce con Scavone, Corapi e Baraye a manovrare a centrocampo ed imbeccare la coppia d'attacco composta da Calaiò e la sorpresa Melandri. Ancora panchina per Evacuo.
Il Parma fin da subito sembra scendere in campo con un buonissimo atteggiamento, ben compatto e combattivo sulle seconde palle. Non ci sono però vere e proprie occasioni da gol ed al 21' Zommers compie un miracolo su un colpo di testa mantovano. La spinta crociata lentamente perde vigore lasciando spazio agli ospiti ma al 38' Baraye sblocca il risultato su una respinta corta del portiere su Melandri. È un lampo in un primo tempo vissuto senza particolari emozioni.

La ripresa si apre senza cambi ed inspiegabilmente il Parma resta negli spogliatoi con la testa. Il Mantova prende in mano la partita e solo tre ottimi interventi di Zommers nei primi quindici minuti permettono ai ducali di non soccombere. Al 64' Nunzella ha il colpo del ko ma da due passi fallisce una facilissima occasione. La squadra di Apolloni continua a soffrire ed a restare in balia degli avversari che con Bandini sfiorano il pareggio per ben due volte.
Inizia la girandola dei cambi con Simonetti che prende il posto del match winner Baraye ed Evacuo e Guazzo per gli infortunati Calaiò e Melandri.
Il Mantova perde brillantezza e la partita si chiude con la vittoria dei crociati che ancora una volta mostrano una preoccupante fragilità nel gestire le partite ed un gioco che stenta a decollare.

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I crociati sconfiggono l'ultima in classifica con un risultato quasi tennistico dopo novanta minuti inspiegabili, come capita spesso. Ennesima brutta prova ma grande dimostrazione di carattere della squadra che ora si porta a soli tre punti dalla vetta.

Parma, 16 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Inspiegabile. Ormai assistere alle partite del Parma non si sa mai a cosa si andrà incontro. Sicuramente i tifosi non si annoieranno, questo no, ma pronti via e si trovano dopo 22' minuti sotto di due reti contro l'ultima in classifica, rimontano, tornano subito in svantaggio e poi segnano altri tre gol portando a casa una vittoria per 5-3. Partite di questo genere manderebbero in confusione anche il più razionale tra i supporters parmigiani.
Questo è il Parma targato Apolloni che si sta sta manifestando da inizio campionato. Una squadra che ancora non mostra una manovra chiara e fluida ma che va solo a fiammate ed una fragilità mentale preoccupante, costretti ogni volta a dover recuperare il risultato. Contro il Forlì, ultima del girone, si pensava ad una trasferta tranquilla dove si potessero vedere passi in avanti nel gioco e soprattutto non subire reti che per una squadra in crisi d'identità risulta essere fondamentale. Invece si assiste ancora alle montagne russe, con continui cambi di risultato ed un Parma che però dimostra una grande caparbietà nel voler vincere la partita e quella determinazione che troppo spesso è mancata nelle partite precedenti. In più e non è da sottovalutare, un' altra importante considerazione. Il campionato sta "aspettando" il vero Parma. Si perché pur con tutti questi problemi e difetti denotati dalla squadra ed i risultati altalenanti, i ragazzi di Apolloni si trovano a soli tre punti dalla prima in classifica, anche se in compagnia di altre otto squadre. Ancora non si è palesata la cosiddetta "ammazza campionato" ed il Parma è lì pronto a combattere per il primato.

Apolloni ritorna al più collaudato 3-5-2

Dopo gli ultimi esperimenti di modulo, il mister crociato decide di rispolverare il modulo più familiare alla squadra. A difendere i pali ritorna Zommers coadiuvato da Canini, Coly e Lucarelli. Sulle fasce a centrocampo Garufo e Nunzella, Corapi regista e Baraye e Scavone proposti come mezz'ali pronte ad inserirsi in avanti. Tandem d'attacco composto da Calaiò e la new entry Guazzo, preferito all'inamovibile Evacuo.

Partenza ai cento all'ora dei padroni di casa

Il Parma avrebbe voluto iniziare la partita imponendo il proprio gioco ma sicuramente non aveva fatto i conti con un Forlì che fin dalle prime battute impone ritmi di gioco elevatissimi.
Ed infatti, dopo soli 22', i crociati si trovano sotto già di due reti con il match che parrebbe già chiuso. Il primo gol arriva dopo una bella ribattuta di Zommers sul diagonale di Tonelli sul quale si avventa Capellini ed insacca. Il raddoppio vede sempre l'indemoniato Tonelli fare da sponda all'indisturbato Ponsat che di testa batte il portiere ospite per la seconda volta in pochi minuti. La difesa del Parma fa acqua da tutte le parti ed ogni volta che il Forlì attacca va in difficoltà senza riuscire a contrastarli.
Sembrerebbe il colpo del ko ed invece dopo quattro minuti Guazzo, di rabbia, colpisce di testa e manda il pallone oltre la linea. Il Parma si butta in avanti alla ricerca del pareggio ed al 43' Scavone riequilibria la partita di sinistro dopo un batti e ribatti. Sembrerebbe l'inizio di una nuova partita ed invece il Forlì passa nuovamente in vantaggio sempre con Ponsat che si incunea troppo facilmente tra le maglie difensive gialloblù e serve Bardelloni che fissa il risultato alla fine del primo tempo sul tre a due.

Tre punti portati a casa con le unghie

Riprende il gioco senza alcuna sostituzione, con i padroni di casa che cambiano strategia e puntano a chiudersi e ripartire. Per il Parma è dura trovare sbocchi ma piano piano prende in mano il gioco ed il subentrato Evacuo al 67' si avventa su un colpo di testa del capitano e riporta nuovamente il risultato sul pareggio. Il Forlì non ne ha davvero più e dopo nove minuti, per la prima volta nella gara, i crociati si portano in vantaggio con un destro di Baraye che trafigge il portiere di casa. Davvero una grande prova di carattere dei ducali che all'ultimo minuto, dopo un palo di Calaiò in contropiede, fissa il risultato definitivo sul 5-3 con lo stesso arciere che segna su calcio di rigore.

Un'altra "pazza" partita di Apolloni&Co ma il primato in classifica dista solo tre punti.

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Punticino guadagnato in uno degli stadi più caldi del campionato e partita che dall'inizio alla fine ha regalato emozioni a non finire per i tifosi. Due a due finale in nove contro undici con il presidente della Sambenedettese che si scaglia contro l'arbitro ed il Parma.

Parma, 3 ottobre 2016 

di Luca Gabrielli

Non finisce più di stupire questo inizio campionato crociato. La squadra di Apolloni non conosce la normalità e sabato, al Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto, ne ha dato un ulteriore dimostrazione. Il Parma si è trovato a dover rincorrere per due volte ed a fine partita ha cullato il sogno di poter portare a casa una vittoria in undici contro nove. I crociati sprecano troppo e per l'ennesima volta mostrano una mancanza di cinismo e superiorità nei confronti dell'avversario di turno. A metterci ulteriore pepe a questo match, le forti recriminazioni del presidente della Samb Fedeli che accusa gli arbitri di voler far vincere il campionato al Parma e si scaglia contro Calaiò dandogli dell'ex calciatore ignorante e simulatore.
Un punto guadagnato e bicchiere mezzo pieno per come si era messa la partita e soprattutto per la difficoltà ambientale affrontata dai calciatori crociati, in uno stadio che per gli addetti ai lavori è tra i più caldi della Lega Pro.

Approccio alla gara sbagliato per il Parma

Ennesimo cambio di modulo di Apolloni che mostra quest'anno una tendenza camaleontica nell'affrontare le gare. Si passa al 4-4-2 con Giorgino in panchina ed il ritorno di Ricci in campo. Davanti a Zommers la collaudata coppia di centrali formata da Lucarelli e Canini con Garufo e Nunzella terzini. Le ali offensive Ricci e Nocciolini a formare il centrocampo con Corapi e Scavone e davanti il tandem offensivo Evacuo-Calaiò.
I crociati affrontano una gara davvero impegnativa contro una Samb alla ricerca della quinta vittoria in sei partite ma anche il Parma arriva da due vittorie consecutive e non vuole fermarsi. L'inizio di partita è però a favore dei padroni di casa con Zommers che dopo un mezzo errore compie un miracolo ma che già al 16' si trova già a dover raccogliere il pallone nella propria porta: brutto svarione difensivo della difesa crociata che non riesce a respingere cross e contro cross nella stessa azione e l'attaccante Mancuso che può tranquillamente segnare il gol del vantaggio. Inizio in salita ma lentamente il Parma incomincia a reagire ed al 24' Calaiò sfiora prima la rete su punizione e pochi minuti dopo si vede anticipare da Evacuo in una situazione molto favorevole.
Al 36' però la determinazione degli ospiti viene premiata e dopo una splendida azione Nocciolini trova il pareggio: dopo un colpo di testa splendido di Evacuo su cross perfetto di Garufo, l'ala destra anticipa tutti e firma l'uno a uno.
Il primo tempo non regala altre emozioni e si va negli spogliatoi.

Ripresa da cuori forti e veleni

Passano 8' ed il Parma si trova di nuovo sotto per colpa dei soliti affanni difensivi paventati dalla difesa ed un eurogol di Lulli che batte Zommers con un potentissimo tiro da fuori area. È un colpo davvero duro per Apolloni che allora decide di portarsi all'attacco rivoluzionando la squadra in avanti: dentro Melandri, Guazzo e Baraye per Ricci, Evacuo e Nocciolini. Le prime polemiche sono dietro l'angolo per un rigore non concesso a Calaiò ed un gol non assegnato a Lucarelli dove il pallone calciato dal capitano sembrava aver varcato la linea di porta. All 82' l'arbitro decreta però il calcio di rigore per i crociati dopo aver visto Radi sgomitare in area Guazzo e decide di espellere il difensore; sul dischetto si presenta Calaiò che spiazza il portiere Frison ed il punteggio ritorna in parità.
In superiorità numerica il Parma comincia allora a crederci e addirittura la Samb finisce in nove per l'espulsione di Lulli ma la partita termina con un giusto pareggio per quello che si è visto in campo.
Terminati i novanta minuti, inizia un'altro match fatto di polemiche ed insinuazioni. Il presidente della Sambenedettese Fedeli manifesta il suo disappunto, accusando gli arbitri di sudditanza psicologica ed insultando l'attaccante Calaiò di essere ormai un ex calciatore ignorante. Il Parma non cade nel giochino all'italiana dei veleni e torna a casa a quattro punti dal vertice che vede il Pordenone scavalcare il Venezia nello scontro diretto.

Pubblicato in Calcio Parma
Domenica, 25 Settembre 2016 12:15

Un lampo di Evacuo regala la vittoria al Parma Calcio

I crociati rimangono a tre punti dal Venezia e restano ai piani alti della classifica. Buona prestazione con almeno quattro nitide occasioni da gol, senza subire pericoli in difesa.

Piccolo passo in avanti per la squadra di Apolloni che rispetto alle ultime uscite dimostra maggiore determinazione ed un gioco in progressivo miglioramento. Crociati però ancora troppo timidi nell'approccio alla gara e bloccati nella fluidità della manovra. Sicuramente la rete ad inizio secondo tempo, siglata da un rapace Evacuo, ha dato maggior convinzione al Parma che ha poi sfiorato il raddoppio più volte. Nota molta positiva non aver subito gol e nessun pericolo in difesa. Questo non potrà far altro che dare fiducia al reparto difensivo che da inizio campionato aveva accusato qualche crepa.

 di Luca Gabrielli Parma, 25 settembre 2016 -

La seconda vittoria consecutiva nel segno di Felice Evacuo

Apolloni non cambia. Contro l'Albinoleffe ripropone lo stesso modulo e gli stessi undici scesi in campo nell'ultima partita giocata al Tardini contro il Venezia. Zommers è protetto dai tre centrali Coly, Lucarelli e Canini; sulle fasce a fare da stantuffi Nocciolini e Nunzella con Corapi regista coadiuvato dal recuperato Giorgino e Scavone. Tandem d'attacco i temibili Evacuo e Calaiò.
Nel primo tempo si vede un Parma molto determinato che arriva sempre sulle seconde palle, pronto ad aggredire l'avversario ma che denota ancora difficoltà a creare occasioni da gol nitide per poter passare in vantaggio. Nel primo tempo, al 42', solo Evacuo va vicino al gol con un sinistro al volo su cross di Giorgino, bloccato dal portiere avversario Coser. Davvero troppo poco per impensierire una squadra venuta al Tardini per stare chiusa e giocare di rimessa.

La svolta arriva però appena 50" dopo l'inizio della ripresa con Evacuo che da vero rapace d'area devia in rete un tiro dal limite del solito Giorgino. È il gol che sblocca i crociati che giocano il secondo tempo con un altro piglio, senza l'assillo della ricerca del vantaggio. E infatti due minuti dopo il vantaggio di Evacuo, Scavone di testa in tuffo sfiora il raddoppio con Coser che effettua una parata incredibile. Nocciolilini all'11' in rovesciata trova la porta ma senza impensierire la squadra ospite mentre Calaiò ed Evacuo non sfruttano due potenziali contropiedi pericolosi.
La partita non regala molte altre emozioni con gli allenatori che incominciano a giocare una partita nella partita, dando inizio alla girandola dei cambi.

L'Albinoleffe inserisce Gonzi per dare maggior pericolosità all'attacco e Apolloni risponde inserendo in fascia il più difensivo Garufo per Nocciolini.
Verso fine partita Simonetti rileva uno stanco Giorgino con i crampi e Melandri si posiziona in attacco per Calaiò ma non succede più niente ai fini del risultato ed il Parma porta a casa la seconda vittoria consecutiva e resta sulla scia di Venezia e Pordenone, vittoriose ieri pomeriggio.

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