Redazione

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I Carabinieri del N.A.S. di Bologna, nell'ambito di specifici compiti istituzionali in tema di sicurezza alimentare e tutela sanitaria nei luoghi di lavoro, hanno eseguito vari interventi ispettivi unitamente a militari delle Compagnie Carabinieri di Bologna Centro e San Giovanni in Persiceto (BO) nonchè del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna, svolti presso opifici (produzione tessile, pelletteria, oggettistica da regalo) siti in Bologna e provincia nell'obiettivo di verificare in modo integrato il rispetto delle normative in materia di tutela della salute dei lavoratori e sicurezza e prevenzione negli ambienti, in relazione alla normativa prevista dal Decreto Legislativo 81/2008.

A conclusione dell'intera attività di controllo sono state deferite alla Autorità Giudiziaria 7 persone per inosservanza delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, impiego di manodopera illegale ed immigrazione. Infatti, i militari dell'Arma hanno riscontrato numerose irregolarità circa il possesso di requisiti obbligatori per l'idoneità strutturale ed impiantistica degli ambienti lavorativi, la mancata valutazione dei rischi connessi ad eventi di incendio/esplosione, l'impiego di manodopera priva di regolare contratto d'impiego e in stato di clandestinità nonché l'abusivo utilizzo di locali di lavoro come dormitori e mense.

A causa di rilevanti carenze strutturali e autorizzative, sono state sottoposte a sequestro 4 strutture abusive inclusi macchinari e attrezzature di lavoro, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.
Sono state altresì elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 20.000 euro.

Particolare efficacia dei risultati dei controllo è assicurata dalla realizzazione di controlli congiunti condotti sinergicamente dai vari reparti specializzati dell'Arma, al fine di assicurare la verifica contestuale di aspetti fondamentali nel rispetto delle regole del mondo del lavoro, come le condizioni di vita del lavoratore, la prevenzione degli infortuni e la regolarità giuslavoristica nell'assunzione delle maestranze.

Il campione provinciale piacentino in carica le prende di santa ragione, ma si batte con onore!

Stefano Torre ha partecipato al prestigioso torneo di subbuteo delle tre T a Cremona giungendo ultimo, ma prendendosi, come sempre, l'onore delle armi.

Il torneo era valido per il ranking lombardo di calcio da tavolo, classifica nella quale il rappresentante piacentino non ha fatto passi avanti.
La maglia nera di Torre, che ha comunque sempre combattuto come un leone, giunge dopo un girone tiratissimo ed una semifinale di consolazione estremamente combattuta.

Il problema per Stefano Torre, è stato soprattutto questione di materiali, infatti, a differenza dell'OLD SUBBUTEO, nel quale la plastica con i quale vengono realizzati omini e basi, è una sola, nel calcio tavolo, quello con le basi piatte, esistono soluzioni anche molto differenti. Si passa da basi velocissime che danno la sensazione di essere di ghiaccio per tanto scivolano veloci, a basi che consentono un aggancio facile anche colpendo la palla in modo deciso, a basi che alzano sempre la palla anche colpendola piano, a basi che raddrizzano il colpo ... e via dicendo. A seconda della base che si usa, cambia il modo di giocare ed ogni giocatore dedica un tempo lunghissimo alla ricerca della base adatta alle sue caratteristiche.

Le basi davvero capaci di performance particolari sono anche molto costose, con prezzi che arrivano per alcune basi bicomposte, ad oltre cento euro. Quindi la scelta delle giuste basi rischia di essere un vero e proprio investimento ... ed in ogni caso è questione molto più complessa di quel che Torre si aspettasse.

Il Bionico, del tutto ignaro della esistenza di simili basi, in vista del torneo al quale non avrebbe potuto partecipare con le sue squadre OLD SUBBUTEO, si era procurato un set di basi TOP SPIN modello PRIMA da 8 euro che, pur facendo la propria parte in modo egregio, ben poco possono contro le bicomposte, soprattutto al tiro.

Ma oltre al materiale, gap che il giocatore Bionico colmerà prima del prossimo torneo di Calcio Tavolo, ciò che ha messo in difficoltà Torre sono state alcune differenze nel regolamento di gioco rispetto a quello dell'old Subbuteo.

Il Fuorigioco viene infatti trattato in modo lievemente differente, così come il fallo laterale. Ma ciò che più differisce tra subbuteo moderno ed antico, è la regola del back, secondo la quale quando il giocatore che muove in difesa, tocca un uomo o la palla dell'attaccante, tutto deve tornare nella situazione antecedente al tocco. Orbene, nel subbuteo moderno o Calcio Tavolo che dir si voglia, se si tocca la palla in movimento è fallo, ed anche se si intercetta l'omino avversario mentre si muove (in questo caso è ostruzione).

Quindi la sconfitta senza mezzi termini subita dal nostro Campione Provinciale, in carica dal 1987, anno in cui si svolse l'unico campionato provinciale di subbuteo mai disputato a Piacenza, trova una serie di giustificazioni che non indorano comunque la pillola.

Alla fine Torre stesso ha affermato: "Ci vendicheremo!"
Occorre prepararsi in modo che la prossima volta il movimento Subbuteistico della nostra provincia riesca a conquistare Cremona, ed il Bionico è pronto!

Per la cronaca il Torneo 3T è stato vinto da Carlo Ciraolo dello Stradivari Cremona che ha superato in finale Vittorio De Pascale dei Flickers Milano.
Tra i cadetti la vittoria è andata Diego Lazzaron del Brixia Brescia che ha battuto il sorprendente Pietro Gatti del Pierce14 Casal Monferrato.

 

 

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Mercoledì, 28 Novembre 2018 05:45

Collecchio: sospetto avvelenamento da bocconi

L'Unione Pedemontana invita a prestare la massima attenzione nelle aree verdi tra via Pilastrello, via Togliatti e via Turati a Collecchio.

Sospetto avvelenamento per un cane che, nella serata di giovedì 22 novembre avrebbe ingoiato un boccone, presumibilmente nelle aree verdi dietro al Parco Nevicati o zone limitrofe.

Il mattino dopo l'Ufficio Relazione col Pubblico del Comune di Collecchio, subito dopo aver ricevuto la segnalazione da parte della proprietaria dell'animale, ha attivato la procedura del caso, che prevede il coinvolgimento del personale dell'Ufficio ambiente con sopralluoghi per la ricerca di eventuali altri bocconi e il posizionamento di cartelli di preavviso.

Lunedì 26 novembre il veterinario che ha preso in cura l'animale, che sembra ormai fuori pericolo, ha certificato come i sintomi accusati siano compatibili con l'avvelenamento da topicida, inoltrando comunicazione al Comune e all'Ausl. Nelle stesse ore e nella stessa zona, una signora rinveniva altri bocconi di carne macinata sospetti e li consegnava alla Polizia Locale dell'Unione Pedemontana che li inviava prontamente all'Istituto di Zooprofilattico per le analisi.

I risultati di tali analisi non sono ancora disponibili, ma nel frattempo si consiglia ai cittadini che frequentano la zona con bambini o animali domestici di prestare la massima attenzione e di segnalare eventuali ritrovamenti di altri bocconi sospetti all'URP del Comune di Collecchio al numero verde 800 080 482 o alla centrale della Polizia Locale dell'Unione Pedemontana Parmense che risponde al numero 0521 833030 e che, a seguito del sospetto avvelenamento dichiarato dal veterinario, ha già presentato all'autorità giudiziaria una denuncia contro ignoti.

 

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