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Domenica, 22 Agosto 2021 21:31

Le Mans, un sogno durato 24 ore

C'è chi gioisce per un sogno acchiappato e chi piange per uno sfumato. Toyota concede il poker nella top class, Ferrari stravince in GT, mentre fra i prototipi LMP2 si consuma la delusione di Kubica

di Matteo Landi

Ultimo giro di corsa. Il pilota cinese Ye Yifei è al comando della classifica riservata alle vetture LMP2, prototipi meno prestazionali delle Hypercar, e al sesto posto assoluto. Si sta per consumare una bella storia. Quella di un equipaggio composto anche dallo svizzero Louis Delétraz e dal pilota di F1 Robert Kubica. Il polacco, riserva Alfa Romeo nella massima serie, può aggiungere una gemma ad un curriculum che vede spiccare un prezioso trionfo targato 2008, quando correva per BMW in F1, all'interno di una carriera interrotta dal terribile incidente che nel 2011 ha lasciato i segni sul suo fisico. Ma di certo non sul suo morale. Robert ha saputo reagire, e con tenacia ha saputo ricostruirsi una carriera. Sta per mettere la ciliegina sulla torta quando assiste dal box alla resa della sua vettura. Il prototipo, condotto per la fase finale di corsa da Ye, si ferma in pista. Mancano pochi chilometri, 24 ore sono alle spalle. La magia di Le Mans per loro si trasforma in un terribile incubo, mentre la loro Oreca viene superata dalla gemella del team WRT. Una parte del box esplode, per il successo di Robin Frijns, Ferdinand Hadsburg e Charles Milesi. Con loro festeggiano i vincitori assoluti Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López, capaci di portare al successo la Toyota, che festeggia la conquista della quarta Le Mans consecutiva, nell'anno del debutto dei nuovi prototipi Hypercar. Categoria che nel 2023 vedrà l'ingresso della Ferrari, finalmente decisa a voler competere per l'assoluta. Intanto la casa del Cavallino Rampante ha festeggiato un importante doppio trionfo fra le GT.

Ferrari festeggia un meraviglioso doppio trionfo

Se in F1 il piatto piange, è con le Gran Turismo che la Ferrari si toglie oggi grandi soddisfazioni. Nella categoria top, la GTE-PRO, la Casa di Maranello è stata ben rappresentata da due equipaggi: il n°51 composto da James Calado, Côme Ledogar e dall'italiano Alessandro Pier Guidi ed il n°52 formato da Daniel Serra, Miguel Molina e dal nostro Davide Rigon. La n°52 si è ben comportata fino a quando il cedimento di uno pneumatico non gli ha distrutto parte della carrozzeria costringendola ad una lunga sosta forzata. Più fortunata è stata la n°51 che, nonostante i tanti detriti presenti sulla pista a causa dei numerosi incidenti che hanno vivacizzato soprattutto la notte di Le Mans, non è incorsa in gravi inconvenienti. Pier Guidi si è reso autore di una gara magistrale. Sempre all'attacco, costantemente rapidissimo. Nelle prime ore le Corvette, più delle Porsche, sono state una spina nel fianco delle Rosse. Poi la Ferrari 51 di AF Corse ha fatto il vuoto. Neanche l'aggiustamento del Balance of Performance (in GT i commissari affibbiano handicap tecnici per livellare le prestazioni delle diverse vetture) avvenuto nel lungo weekend di gara ha tarpato le ali alla Ferrari 488. Porsche e Corvette niente hanno potuto contro lo strapotere delle Rosse. L'italiano di Tortona, classe 1983, già campione del mondo endurance nel 2017, ha così condotto in porto un trionfo che da lustro al Cavallino Rampante. A Maranello hanno gioito anche per il trionfo nella seconda categoria GT, la GTE-AM, arrivato grazie a Niklas Nielsen, Francois Perrodo ed al nostro Alessio Rovera, capaci di tenere a bada l'agguerita concorrenza Aston Martin. Un doppio successo prestigiosissimo per il Cavallino Rampante.

Avvio bagnato ed una notte insidiosa. Ancora una volta Le Mans regala emozioni e storie uniche

Già pioveva mentre John Elkann sventolava la bandiera al via di quella che per molti è la gara più importante del mondo. Mentre le gocce di pioggia bagnavano la giacca del Presidente Ferrari, le belve della Le Mans scalpitavano dietro la safety car. Al rientro della vettura di sicurezza la pista bagnatissima ha subito indotto molti piloti all'errore. Dei cinque prototipi della categoria regina due sembravano già fuori uso quando una delle due Glickenhaus ha tamponato la Toyota n°8. Se per la vettura giapponese non è stato difficile rimontare, più difficoltà ha avuto l'equipaggio dell'imprenditore statunitense. James Glickenhaus, produttore cinematografico, regista, imprenditore e grande collezionista di auto, ha coronato il sogno di veder competere delle vetture con suo nome nell'olimpo del motorsport e quando a fine gara le sue vetture hanno tagliato il traguardo in quarta e quinta posizione il vulcanico uomo d'affari americano ha salutato gli uomini del suo box con un applauso. Una pioggia fitta prima, ed una notte ricca di insidie poi, hanno messo in difficoltà le 61 vetture che hanno disputato la gara francese. In un brutto incidente è incappato l'equipaggio composto da Tatiana Calderón, Sophia Flörsch e Beitske Visser, costringendole alla resa. Ancora una volta resta imbattuto il record femminile del 1930, quando una vettura condotta da Odette Siko e Marguerite Mareuse transitò sotto la bandiera a scacchi in settima posizione. Molte sono state le vetture che nonostante brutte collisioni sono riuscite a tornare ai box per le riparazioni. Non è riuscito all'equipaggio italiano della Cetilar Racing, composto da Antonio Fuoco, Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto. Un brutto schianto contro le protezioni ha gravemente danneggiato la loro Ferrari e per loro Le Mans è finita anzitempo. Nella categoria "Innovative Car" ha corso l'equipaggio della Association SRT41. Il team gestito dal quadriamputato racing driver Frédéric Sausset, ha condotto in pista una Oreca LMP2 opportunamente modificata per consentire agli ex-motociclisti Takuma Aoki e Nigel Bailly di disputare la gara, con Matthieu Lahaye, nonostante la loro disabilità. Un'uscita di pista ed una lunga sosta non ha impedito all'equipaggio di portare a termine la 24 ore in 32esima posizione.

Un avvio burrascoso, una notte difficile, poi un caldo mattino a scaldare uomini e motori. Alle 16 il sole bacia l'asfalto del Circuit de la Sarthe ma le emozioni sono quelle del lungo bellissimo tramonto. Grazie Le Mans, all'anno prossimo.

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 20 Giugno 2021 20:41

F1, Francia: Max, le joueur

Verstappen gioca con le Mercedes e regala alla Red Bull la terza vittoria consecutiva. Hamilton secondo, terzo Perez. Sprofondo Rosso: entrambe le Ferrari sono fuori dai punti.

Pubblicato in Motori Emilia
Giovedì, 29 Ottobre 2020 11:09

Ultima ora: ancora terrore in Francia

Francia ancora sotto attacco. Le informazioni pervenute parlano di attacco terroristico all'arma bianca avvenuto nei pressi della chiesa di Notre-Dame, a Nizza (LA DIRETTA BFM-TV). Il deputato di zona, Eric Ciotti, - riferisce l'ANSA- attraverso Twitter riferisce che si tratta di attentato. Una donna è stata decapitata.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Occorre la registrazione sul portale regionale dal sito www.ausl.pr.it
Data, ora e luogo sono comunicati con sms o telefonata dall’AUSL
Rimane la modalità drive through

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Francia e lockdown da coronavirus: bagnante era una bambola gonfiabile. I gendarmi vittime di uno scherzo. Sotto l’ombrellone la sorpresa per i poliziotti che diventa virale

Un residente di Carnon (Hérault) nel sud della Francia voleva fare uno scherzo ai gendarmi e c’è riuscito. Sarà stato il desiderio di un po' di leggerezza in quest’atmosfera da confinamento che varca le frontiere italiane e che dappertutto è causa di stress ed ansie, ma la bufala è diventata subito virale.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020 -
Editoriale:  - 2020, 20 di guerra- Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte - Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA - Cinghiali: è allarme trichinosi. - “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre” - sicurezza alimentare... -


SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020

cibus_1_5gen2020_cop.jpg
1.1 editoriale
2020, 20 di guerra
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte.
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 sicurezza sanitaria Cinghiali: è allarme trichinosi..
6.2 sicurezza alimentare Micotossine oltre i limiti, ritirato il pane grattugiato.
7.1 ambiente  Spandimenti, agricoltori in difficoltà per le promesse non mantenute della giunta regionale dell'emilia romagna
8.12019, l’agricoltura reggiana “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre”
9.1.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners

 

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Editoriale:  - Un Italiano a Parigi,- Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi.- DOP IGP, la qualità dei territori. - Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO - Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro - Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi - Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri” -


SOMMARIO Anno 18 - n° 32 11 agosto 2019 cibus-32-11ago19-COP.jpg
1.1 editoriale
Un Italiano a Parigi,
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi. -
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora turbati. In attesa dei dati USDA.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 agroalimentare dop igp DOP IGP, la qualità dei territori.
6.2 bio eventi Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO 
7.1 apicoltura Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro
7.2 rischio cimice asiatica Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi
8.1 argini sicuri Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri”
9.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners 

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Domenica, 11 Agosto 2019 05:51

Un Italiano a Parigi.

Tra le diplomazie di Italia e Francia non è che in questi ultimi anni scorra buon sangue. Ciononostante il fascino dell’erre moscia, dopo Carla Bruni, sembra avere colpito anche dei politici di primo piano. Sandro Gozi, persa la poltrona governativa, fa il salto della quaglia e entra nello staff di Emmanuel Macron con le stesse funzioni che aveva con Renzi e Gentiloni.
  
di Lamberto Colla Parma  11 agosto 2019 -

La piaga dei cervelli in fuga ha colpito anche la nostra politica. Tra i giovani rottamatori del club renziano è Sandro Gozi il primo a espatriare verso la nazione del nuovo “Enfant Prodige” della politica europea.

Candidato per le europee nella lista di Emmanuel Macron, “En Marche” fondato nel 2016, in attesa che si liberi un posto a Bruxelles per l’uscita dei rappresentanti di Sua Maestà la Regina Elisabetta, dal 30 luglio l’ex sottosegretario agli Affari europei nel governo Renzi, ha ottenuto lo stesso incarico nel governo francese.

Considerati i tanti e delicati dossier aperti tra i due paesi transalpini, dalla questione strategico - militare Fincantieri-STX all’Alitalia, ma anche nelle telecomunicazioni dove il “corsaro” Bolloré spadroneggia tra Tim e Mediaset, o piuttosto la delicata e tragica questione libica, innescata da Sarkozy e perseguita dai suoi successori, dove recentemente altri missili francesi sono stati trovati tra le milizie del generale Haftar con il governo di Parigi che ha dovuto ammettere che i loro soldati (in passato aveva sempre mentito) sono su suolo libico.
Una operazione militare, quella di abbattere Gheddafi, utile a sostituire la predominanza ENI con la francese TOTAL.

Infine, la più recente questione aperta è quella che vede fronteggiarsi FCA e Renault con il terzo incomodo dell’Eliseo e marginalmente i partner giapponesi di Nissan.

Senza contare i rapporti nell’agroalimentare e le acquisizioni di Lactalis (Galbani, Parmalat ecc...) sfociate recentemente con l’acquisto della Nuova Castelli leader nel Parmigiano Reggiano.

Insomma di questioni di rilevanza strategica ce ne sono molte e pesanti e un Sottosegretario di Dossier riservati ne può aver avuto a disposizione molti e potrebbe fare “Buon Uso” delle informazioni nel nuovo incarico parigino.

Un dubbio lecito che ha infatti scatenato le ire di molti e diversi, alcuni dei quali addirittura chiedono di ritirargli la cittadinanza italiana e altri ancora invece hanno avanzato il sospetto che la mancata assegnazione a Milano a sede della Agenzia Europea del Farmaco (EMA era a Londra) possa avere goduto dello zampino del Sottosegretario dell’epoca. Proprio quel Sandro Gozi che si dichiara “Sovranista Europeo”, a giustificare la sua dipartita verso Parigi, mentre qualcun altro invece potrebbe dargli del Euroinomane o dell’Uemanoide, a seconda dei punti di vista.

Insomma alla sete di potere non si comanda e l’animo apolide può prendere il sopravvento pur di sedere su uno scranno importante, e chi se ne frega della dignità!

L’altra faccia della medaglia, perché un aspetto positivo bisogna trovarlo sempre, potrebbe essere che Gozi sia invece il cavallo di Troia per scardinare le resistenze francesi e aprire la strada a tanti altri nostri politici in disarmo, ma eccellenti guastatori.

Forza Gozi, avanti Renzi & C.

 28 gozi elemtetto inglese.jpg

 

Per approfondire il personaggio:
http://www.sandrogozi.it 

Foto Sandro Gozi tratta da Gallery del sito istituzionale http://www.sandrogozi.it/gallery.htm

 

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Pubblicato in Politica Emilia

L'Italia perde la leadership negli Stati Uniti a favore della Francia. Ballotta (Business Strategies): Manca regia. Mercato USA cartina al tornasole del nostro export.

Firenze, 6 novembre 2017. La Francia del vino brinda allo storico sorpasso sull'Italia negli Stati Uniti, primo mercato importatore al mondo e da 8 anni 'feudo' enologico del Belpaese.

Lo annuncia l'Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi (fonte Dogane) aggiornate al 3° trimestre di quest'anno.

Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro) è l'effetto della clamorosa rimonta del vino transalpino su quello italiano, recuperando in soli 9 mesi circa 160 milioni di euro. "L'Italia perde il primato più ambito e lo perde male – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male – ha proseguito l'esperta di made in Italy – registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche".

Nel dettaglio, la corsa di Parigi negli Usa fissa la performance in valore nei primi 9 mesi di quest'anno a +18,8% (a/a): 6 volte di più dell'incremento italiano (3%), che perde nettamente anche il confronto con la crescita complessiva delle importazioni statunitensi di vino (+8%).

Il Belpaese vede così diminuire le proprie quote di mercato rispetto al pari periodo del 2016 (da 32,7% al 31,1%) soprattutto per effetto della stagnazione delle vendite di vini fermi imbottigliati, dove rimane market leader (962 milioni di euro) ma guadagna in valore solo l'1,6%, contro il +21,4% francese e una media import generale sul segmento del 5,9%. Sotto media anche gli sparkling italici, che pur incrementando dell'8,7% fanno peggio del mercato (+11,5%) e, ancora una volta, dei francesi (+14%), assoluto leader in valore della tipologia con 432 milioni di euro.

Diverso il discorso sui volumi importati, con l'Italia che doppia la Francia. In lieve calo il prezzo medio generale del prodotto importato, con l'Italia in ribasso specie sugli sparkling.

20171109-USA-Vino

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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