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"L'Effimero e L'Eterno, in casa del Vate" è la mostra fotografica collettiva realizzata a conclusione del laboratorio LAB Di Cult 053 Fiaf.

“Siamo partiti con questo progetto dopo il ColornoFhotoLife, - spiega Gigi Montali presidente di Color’s Light. Abbiamo coinvolto il Vittoriale degli Italiani a Gardone, che ci ha dato il permesso di entrare e fare foto nel luoghi in cui ha vissuto D’Annunzio.” Tre uscite fotografiche e altrettanti incontri di studio realizzati con Eles Iotti, curatrice della mostra, per indagare la figura di D’Annunzio.

I 55 scatti in mostra sono stati selezionati dalla curatrice e da Gigi Montali di Color's Light, in qualità di tutor del gruppo, basandosi sulla bellezza dal punto di vista tecnico ma anche la capacità espressiva in relazione al tema affidato al laboratorio (L’effimero e L’eterno). 

Collaborano all'iniziativa il museo Renato Brozzi e il Comune di Traversetolo.

Gli autori delle fotografie esposte sono Antonella Artoni, Paolo Barbieri, Corrado Brianti, Andrea Calestani, Giovanna Cavazzini, Cristina Cozzini, Daniela Dall'Aglio, Cesara De Micheli, Antonio Fazio, Laura Lazzarini, Gigi Montali, Stefano Monteverdi, Katty Nucera, Franco Schianchi, Enrico Volpi.  

Lunedì di Pasqua, 22 Aprile, gli autori saranno in mostra dalle 17,30 alle 19,00 con il direttore del dipartimento cultura della FIAF, Silvano Bicocchi, per scambiare impressione con i visitatori.

La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio. Ingresso libero. Sabato 15-18, domenica e festivi 9-12,30 e 15-18,30. 

 

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Martedì 16 aprile 2019, il grande fotografo parmigiano Marco Gualazzini presenta il suo libro "Resilient" presso il Centro Sociale Venaria di Colorno. A moderare la serata, ad ingresso libero, Michele Smargiassi.

Parma -

La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento. Marco Gualazzini cerca di raccontare proprio questa capacità dell’Africa, puntando il suo obiettivo alla ricerca di storie da raccontare con le immagini. Da poco premiato per il suo reportage sulla crisi del Lago Ciad da World Press Photo 2019, collabora con le più importanti riviste nazionali e internazionali.

Martedì 16 aprile 2019, presenterà il suo libro "Resilient", pubblicato da Contrasto e arricchito dai testi di Domenico Quirico e Gianluigi Colin, presso il Centro Sociale Venaria di Colorno.

A moderare la serata, il giornalista Michele Smargiassi, inviato del quotidiano La Repubblica, dove scrive di cultura, società e politica.  
 
 
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Inaugurata da Iva Zanicchi, la mostra in corso presso Spazio Gerra a Reggio Emilia, dedicata alla canzone italiana femminile degli anni ‘70 e facente parte del circuito Fotografia Europea.  

Reggio Emilia -

Confessare un sentimento, esprimerlo per liberarsene o per riuscire a rileggerlo, cercare le parole per tradurlo e interpretarlo. Questo è ciò che la canzone ha saputo fare più e meglio di qualsiasi altra espressione artistica, diventando per almeno cinquant’anni il principale strumento di identificazione popolare per intere generazioni di italiani.

Nei primi anni '70, cantanti che hanno dominato la scena televisiva e discografica si sono esibite in disarmanti interpretazioni, intense, profonde e talmente sincere da abbattere talvolta i confini fra performance e vita reale. Mia Martini, Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Patti Pravo… hanno saputo esprimere stati d’animo e sentimenti intensamente legati alla sensibilità femminile, impossessandosi in prima persona di melodie e testi, trasformandoli appunto in vita vissuta. Brani scritti però – sia nella composizione musicale che nei testi – esclusivamente da uomini, quali Mogol, Franco Califano, Paolo Limiti, Cristiano Malgioglio e molti altri. Brani nei quali si è quasi magicamente creata un’irripetibile fusione tra il sentire maschile e femminile, quasi non ci fossero resistenze preconcette o separazioni di genere nel momento in cui si parlava d’amore.

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Questo il tema, della mostra in corso presso Spazio Gerra a Reggio Emilia, dedicata alla canzone italiana femminile degli anni ‘70 e facente parte del circuito Fotografia Europea, fino al 9 giugno 2019.

Ad inaugurare l'esposizione, a cura di Associazione ICS – Innovazione Cultura Società, venerdì sera, una delle protagoniste di quegli anni: Iva Zanicchi, in un incontro in cui si é racconatata ai presenti.

In mostra, oltre a fotografie e filmati d’epoca e testimonianze dei protagonisti, i testi e le emozioni trasmesse dalle canzoni sono stati interpretati dai lavori di due giovani fotografe, Giulia Bersani e Alessia Leporati, che si interrogano su quanto la sincera e non filtrata confessione di sé possa essere elemento generatore di legami, relazioni e intimità tra le persone.

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ORARI

dal 20 aprile al 9 giugno
sabato e domenica › 10-19

Aperture straordinarie
22, 25, 26 aprile › 10-19
1, 2, 3 maggio › 10-19

Aperture serali
27 aprile › 10-23
4 e 25 maggio › 10-23
1 e 8 giugno › 10-23


INGRESSO GRATUITO
 
Spazio Gerra, Piazza XXV Aprile 2 – Reggio Emilia
 
Foto a cura di Francesca Bocchia
 
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Sabato 13 aprile inaugurazione al Centro Culturale Mavarta della mostra fotograficaRelazioni & Connessioni” di Fiammetta Mamoli. Un progetto a forte impatto emotivo frutto di oltre 3000 scatti: sono ritratti di uomini e donne che “raccontano” se stessi, il proprio ruolo, le proprie emozioni. La mostra, aperta fino al 10 maggio, è inserita nel circuito Off del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia. Ingresso libero

Reggio Emlia - 

Sabato 13 aprile (ore 11.45) inaugurazione al Centro Culturale Mavarta della mostra fotograficaRelazioni & Connessioni” di Fiammetta Mamoli. La mostra, aperta fino al 10 maggio, fa parte dell’itinerario provinciale del Circuito Off del festival Fotografia Europea 2019 di Reggio Emilia.

Può la macchina fotografica essere uno strumento per entrare in contatto e stabilire connessioni intime, consapevoli e condivise tra fotografo e soggetto? Fino a che punto si è disposti a lasciarsi guardare accettando di mettersi a nudo? Il ritratto è un’immagine fotografica che restituisce la realtà oppure è una forma di rappresentazione?

Per cercare risposte a queste domande nei primi mesi del 2018 Fiammetta Mamoli ha individuato persone potenzialmente adatte ad essere coinvolte in un progetto a forte impatto emotivo, soggetti a cui ho chiesto di raccontare, meglio ancora rappresentare davanti all’obbiettivo il loro modo di intendere e vivere la relazione interpersonale. Nel corso della primavera/estate del 2018 ha ritratto 36 donne e uomini, raccogliendo più di 3000 scatti tutti effettuati con luce naturale in luoghi esterni ed interni scelti di volta in volta insieme a chi veniva fotografato. Un’esperienza molto coinvolgente sul piano emotivo in cui a colpire l’autrice è stata la sincerità priva di riserve con cui queste donne e questi uomini hanno raccontano se stessi e la propria vita, in certi casi con l’urgenza di una confessione. I legami sentimentali, gli affetti familiari, le amicizie, la vita domestica, il lavoro, le debolezze, le insicurezze, le sofferenze, le inclinazioni personali, le passioni, le paure. Sono gli scenari entro cui stabiliamo relazioni e intrecciamo legami e che fanno di noi quello che siamo.

Fiammetta Mamoli vive a Parma dove, fino al 2015, è stata responsabile del Sistema bibliotecario dell’Università. Da sempre appassionata di fotografia, nel 2018 ha esposto al Museo Cervi di Gattatico la mostra “Movi_Menti. Gli spazi del cambiamento”.
Questo progetto ha fornito l’occasione a W4W/Women for Women, l’Associazione di promozione culturale della quale Fiammetta Mamoli fa parte, di dare corso ad alcune iniziative rivolte agli adolescenti delle scuole di Parma finalizzate a promuovere la cultura contro la violenza sulle donne.

Ingresso libero. Info: Centro Culturale Mavarta, via Piave 2, Sant’Ilario d’Enza (RE). Tel. 0522 671858 – www.mavarta.it

Fiammetta Mamoli
“Relazioni & Connessioni” 
Dal 12 aprile al 10 maggio 2019 -  Centro Culturale Mavarta

Inaugurazione: sabato 13 aprile, ore 11.45
orari di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì 15.00-19.00 (22 e 24 aprile, 1 maggio chiuso).

Inaugurerà domenica 14 Aprile alle ore 16.30 al Museo Guatelli la mostra fotografica “Custodi del tempo” di Gigi Montali e che vede la collaborazione di Fondazione Museo Ettore Guatelli, Colorno Photo Life, FIAF, il contributo di Coop Alleanza 3.0, Confcooperative, e il patrocinio di Parchi del Ducato, Associazione Comuni Virtuosi  e Associazione Festival della Lentezza di Colorno. 

Parma -

Una vera e propria esplorazione quella di Gigi Montali, nata dall’incontro e successiva collaborazione con Margherita Bernier, responsabile del Museo Storia e Civiltà di Varano de Melegari, prima indagatrice dei raccoglitori di oggetti parmensi attraverso la sua tesi di laurea. 

Nasce così un progetto fotografico, che è prima di tutto una scoperta di mondi e realtà con l’intento di scovare umanità anche attraverso gli oggetti che popolano e hanno popolato il nostro quotidiano

L’indagine fotografica di Montali condotta nel territorio della provincia di Parma, rivela una sorprendente presenza e vitalità: quella dei raccoglitori e dei collezionisti degli oggetti del quotidiano popolare e delle loro espressioni di vita. Un mondo, quello dei collezionisti, fatto di ricerca, di attese, di pazienza e a volte anche di ossessioni del raccogliere, ma soprattutto fatto di oggetti. 

Zibello, Bazzano, Sissa, Soragna, Sala Baganza, Coenzo…sono solo alcune delle tappe del viaggio di Gigi Montali attraverso i musei e le collezioni etnografiche del parmense. 28 immagini a colori corredate dal catalogo curato da Gigi Montali ed edito da Arti Grafiche Parma, a restituire volti, oggetti e riflessioni di uno straordinario territorio. 

Il pomeriggio di domenica 14 aprile vedrà alle 16.30 la presentazione e inaugurazione della mostra fotografica alla presenza dell’autore, Gigi Montali. 

Dalle ore 16.00 saranno i più piccoli i protagonisti del Museo con “Un mondo di storie al Museo Guatelli” una speciale visita guidata dedicata ai più piccoli al mondo di Ettore Guatelli  e letture a cura dell’Associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo.  La prenotazione è gradita ai recapiti del Museo Guatelli tel. 0521.333601 oppure tramite e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (posti limitati). La partecipazione è gratuita.  

Per tutto il giorno saranno previste le visite guidate al Museo a cura dell’Associazione Amici di Ettore Guatelli. Le visite si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. La prenotazione non è  necessaria. 

Sempre a partire dalle 15.00 lo spazio ristoro “La Cantina del Museo Guatelli”, proporrà merende dolci e salate, per un piacevole spuntino pomeridiano. 

Per informazioni: Fondazione Museo Ettore Guatelli tel. 0521.333601, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Modena rende omaggio a Franco Fontana (1933), uno dei suoi artisti più importanti e tra i più conosciuti a livello internazionale.

Fino al 25 agosto 2019, FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, nelle tre sedi della Palazzina dei Giardini, del MATA - Ex Manifattura Tabacchi e della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita, ospita la mostra, dal titolo Sintesi, che ripercorre oltre sessant’anni di carriera dell’artista modenese e traccia i suoi rapporti con alcuni dei più autorevoli autori della fotografia del Novecento.

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Le sue fotografie sono state spesso associate alla pittura astratta modernista, per la quale il colore è un elemento centrale, mentre le linee geometriche delle forme dissimulano la rappresentazione della realtà. Questo suo innovativo approccio si è imposto, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, come una carica innovatrice nel campo della fotografia creativa a colori.

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FRANCO FONTANA 

Franco Fontana è nato a Modena nel 1933, dove vive e lavora. Tra le principali personali si ricordano Vita Nova, Palazzo Ducale, Genova (2014); La luz del paisaje, IVAM, Valencia (2011); Franco Fontana, Museo de Bellas Artes, Buenos Aires (2007); Ombre e colori, Palazzo Reale, Milano (2004); Franco Fontana, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino (2001); Sorpresi nella luce americana, Galleria Civica, Modena (2000); Varivalokuvia fargfotografier, Finnish Museum of Photography, Helsinki (1990). Le sue opere fanno parte di importanti collezioni museali internazionali tra le quali Maison Européenne de la Photographie, Parigi; International Museum of Photography, Rochester, NY; Museum of Modern Art, San Francisco; Ludwig Museum, Colonia; Pushkin Museum, Mosca; Stedelijk Museum, Amsterdam; Metropolitan Museum, Tokyo; Musée d'Art moderne, Parigi; Victoria & Albert Museum, Londra. Ha tenuto workshop e conferenze al Guggenheim Museum di New York, all’Institute of Technology di Tokyo, all’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, all’Università di Toronto. Ha collaborato con il Centre Georges Pompidou, il Ministero della Cultura giapponese e il Ministero della Cultura francese.

FRANCO FONTANA. SINTESI
Modena, FMAV - FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE 23 marzo - 25 agosto 2019

Sedi espositive

Palazzo Santa Margherita, Sala Grande, Corso Canalgrande 103, Modena Palazzina dei Giardini, Corso Cavour 2, Modena MATA - Ex Manifattura Tabacchi, via della Manifattura dei Tabacchi 83, Modena

Ulteriori informazioni  

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Internationart: mostra internazionale di fotografia a Venezia, da sabato 6 aprile a sabato 13 aprile 2019 presso il Circolo Artistico di Venezia, che é sede prestigiosa di innumerevoli mostre ed installazioni ed ospita ogni anno il Padiglione Taiwan come evento collaterale della Biennale di Venezia. 

La mostra sarà allestita presso Palazzo delle Prigioni Castello, affacciato sul bacino di San Marco, al di là del Ponte della Paglia e unito a Palazzo Ducale dal celeberrimo Ponte dei Sospiri

Fra gli artisti che esporranno le loro opere più importanti in un contesto unico, pieno di fascino ed attrazione, nella splendida Venezia, segnaliamo la presenza della fotografa parmigiana Francesca Bocchia, con cui abbiamo il piacere di collaborare.

L'ingresso per tutto il periodo della mostra é libero e gratuito.

Di seguito i nomi di tutti i partecipanti: 

CAMILLA BIELLA 

MAURIZIO LIGABUE

FIAMMETTA MAMOLI

GIOVANNA DE FRANCHI

THOLOZAN ISABELLA

BARBARA ARMANI

GIUSEPPE GALLI

ORIETTA BAY

DARIO CEOLDO

MONICA MAZZOLINI

ELENA NICOLETTI

FRANCESCA BOCCHIA

NICOLETTA PRANDI

ROSSANA ZOPPI

DANIELA DE LUCIA

DANIELA DALL'AGLIO

ROBERTO MONTANARI

GIGI MONTALI

FAUSTO BROZZI

CAMELIA OTERO

LOREDANA GIANNUZZI

MIRTA DIMINIC

STEFANO SELMI

MIRELLA VERILE

MASSIMO TURLINELLI

GIULIANO BANDIERI

ANTONIO BARBUTO

PAOLA NICOSIA

BRUNA VIETRI  - PH

GRAZIA NOVELLI - MODEL

PATRIZIA FALCONETTI - make up

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Franco Fontana Sintesi dal 23 marzo 2019 al 25 agosto 2019 presso Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena - Palazzina dei Giardini Corso Cavour 2, Modena - MATA - Ex Manifattura Tabacchi Via della Manifattura dei Tabacchi 83, Modena. La mostra ripercorre l’intera carriera del fotografo modenese, uno dei suoi artisti più importanti e tra i più conosciuti a livello internazionale.

Modena -

Modena rende omaggio a Franco Fontana (1933), uno dei suoi artisti più importanti e tra i più conosciuti a livello internazionale.
Dal 23 marzo al 25 agosto 2019, FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, nelle tre sedi della Palazzina dei Giardini, del MATA - Ex Manifattura Tabacchi e della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita, ospita la mostra, dal titolo Sintesi, che ripercorre oltre sessant’anni di carriera dell’artista modenese e traccia i suoi rapporti con alcuni dei più autorevoli autori della fotografia del Novecento.

L’esposizione è suddivisa in due sezioni.

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                                                          Franco Fontana© - Riccione 1961

LA PRIMA SEZIONE DELLA MOSTRA 

La prima, curata da Diana Baldon, direttrice di FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, allestita nella Sala Grande di Palazzo Santa Margherita e nella Palazzina dei Giardini, rappresenta la vera sintesi - come recita il titolo - del percorso artistico di Franco Fontana, attraverso trenta opere, la maggior parte delle quali inedite, realizzate tra il 1961 e il 2017, selezionate dal vasto archivio fotografico dell’artista.

Questo nucleo si concentra su quei lavori che costituiscono la vera cifra espressiva di Fontana. Sono paesaggi urbani e naturali, che conducono il visitatore in un ideale viaggio che lega Modena a Cuba, alla Cina, agli Stati Uniti e al Kuwait.

Fin dagli esordi, Fontana si è dedicato alla ricerca sull’immagine fotografica creativa attraverso audaci composizioni geometriche caratterizzate da prospettive e superfici astratte significandone e testimoniandone la forma. Queste riprendono soggetti vari, che spaziano dalla cultura di massa allo svago, dal viaggio alla velocità, quale allegoria della libertà dell’individuo, in cui la figura umana è quasi sempre assente o vista da lontano.

Le sue fotografie sono state spesso associate alla pittura astratta modernista, per la quale il colore è un elemento centrale, mentre le linee geometriche delle forme dissimulano la rappresentazione della realtà. Questo suo innovativo approccio si è imposto, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, come una carica innovatrice nel campo della fotografia creativa a colori.

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                                                 Franco Fontana© - Zurigo 1981

LA SECONDA SEZIONE DELLA MOSTRA 

La seconda sezione, curata dallo stesso Franco Fontana, ospitata al MATA - Ex Manifattura Tabacchi, propone circa centoventi fotografie selezionate dal fondo di 1600 opere che Franco Fontana ha donato a partire dal 1991 al Comune di Modena e Galleria Civica, che costituisce un’importante costola del patrimonio collezionistico ora gestito da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE. Tale collezione delinea i rapporti intrecciati dall’artista con i grandi protagonisti della fotografia internazionale. A metà degli anni settanta, Fontana inizia infatti a scambiare stampe con altri fotografi internazionali, raccogliendo negli anni centinaia di opere di molti tra i nomi più significativi della fotografia italiana e internazionale, da Mario Giacomelli a Luigi Ghirri e Gianni Berengo Gardin, da Arnold Newman a Josef Koudelka e Sebastião Salgado. Questa sezione testimonia la vastità e la genuinità delle relazioni di Fontana con colleghi di tutto il mondo, in molti casi divenute legami di amicizia profonda, e la stima di cui è circondato, attestata dalle affettuose dediche spesso presenti sulle fotografie.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Franco Cosimo Panini, disponibile in mostra.

La mostra Franco Fontana. Sintesi è realizzata in collaborazione con il festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, che nell’edizione 2019 sarà dedicato al tema “LEGAMI. Intimità, relazioni, nuovi mondi”.

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                                                   Franco Fontana© - Los Angeles 1979

FRANCO FONTANA 

Franco Fontana è nato a Modena nel 1933, dove vive e lavora. Tra le principali personali si ricordano Vita Nova, Palazzo Ducale, Genova (2014); La luz del paisaje, IVAM, Valencia (2011); Franco Fontana, Museo de Bellas Artes, Buenos Aires (2007); Ombre e colori, Palazzo Reale, Milano (2004); Franco Fontana, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino (2001); Sorpresi nella luce americana, Galleria Civica, Modena (2000); Varivalokuvia fargfotografier, Finnish Museum of Photography, Helsinki (1990). Le sue opere fanno parte di importanti collezioni museali internazionali tra le quali Maison Européenne de la Photographie, Parigi; International Museum of Photography, Rochester, NY; Museum of Modern Art, San Francisco; Ludwig Museum, Colonia; Pushkin Museum, Mosca; Stedelijk Museum, Amsterdam; Metropolitan Museum, Tokyo; Musée d'Art moderne, Parigi; Victoria & Albert Museum, Londra. Ha tenuto workshop e conferenze al Guggenheim Museum di New York, all’Institute of Technology di Tokyo, all’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, all’Università di Toronto. Ha collaborato con il Centre Georges Pompidou, il Ministero della Cultura giapponese e il Ministero della Cultura francese.

FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE è un’istituzione dedicata alla presentazione e alla promozione dell’arte e delle culture visive contemporanee. Diretta da Diana Baldon, comprende Galleria Civica di Modena, Fondazione Fotografia Modena e Museo della Figurina.

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                                                        Franco Fontana© - New York 1995

FRANCO FONTANA. SINTESI
Modena, FMAV - FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE 23 marzo - 25 agosto 2019

Sedi espositive

Palazzo Santa Margherita, Sala Grande, Corso Canalgrande 103, Modena Palazzina dei Giardini, Corso Cavour 2, Modena
MATA - Ex Manifattura Tabacchi, via della Manifattura dei Tabacchi 83, Modena

Orari di apertura
Dal 23 marzo al 16 giugno 2019:

Mercoledì-venerdì: 11-13 / 16-19 Sabato, domenica e festivi: 11-19 Dal 17 giugno al 25 agosto 2019: Giovedì-domenica 17-22

Ingresso

Intero: €6,00 | Ridotto: €4,00
Mercoledì e prima domenica del mese: ingresso libero

Informazioni

Tel. +39 059 2032911/2032940/2032919

 

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Aperta a Milano, MIA Photo Fair, la fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia. Il comitato scientifico ha selezionato 85 gallerie, per quasi un terzo provenienti dall’estero; a queste si aggiungono 50 espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a 4 mani portando il numero totale degli espositori a 135. Foto dell'inaugurazione a cura di Francesca Bocchia.

23 marzo 2019

Il rapporto che lega la fotografia a Milano è sempre più saldo! Si è aperta ieri, la IX edizione di MIA Photo Fair la fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia, ideata e diretta da Fabio Castelli e Lorenza Castelli. Ospitata nuovamente da The Mall, nel quartiere di Porta Nuova a Milano, dal 22 al 25 marzo 2019, MIA Photo Fair garantirà ad appassionati e collezionisti un accesso privilegiato al mondo della fotografia, con la possibilità di approfondire la conoscenza del medium che meglio di ogni altro riesce a interpretare la realtà contemporanea.  

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“In otto anni di storia - afferma Fabio Castelli -, abbiamo assistito alla crescita di MIA Photo Fair, non solo come contenitore espositivo, ma come piattaforma culturale, sempre attenta ad accogliere le ultime istanze che provenivano dall’universo fotografico. Parallelamente abbiamo percepito una sempre più ampia considerazione sia dei visitatori, sia degli appassionati di questa forma d’arte, sia degli addetti ai lavori e degli investitori, soprattutto internazionali. Il fatto che anche all’estero MIA Photo Fair venga riconosciuta come una fiera di riferimento per la sua qualità e la sua serietà è un valore aggiunto di non poco conto”. “Il successo della manifestazione - conclude Fabio Castelli - passa anche attraverso il dato dei numeri. In otto anni sono stati oltre 400 gli espositori di Mia Photo Fair; con i suoi 170.000 visitatori avremmo riempito due volte lo stadio di San Siro”. 

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MIA Photo Fair, col patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, della Città Metropolitana di Milano e il contributo del Main Sponsor BNL Gruppo BNP Paribas e degli Sponsor Eberhard & Co. e Olympus, si presenta con una nuova immagine coordinata, firmata dal fotografo norvegese Rune Guneriussen (Kongsberg, 1977), il cui lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli USA, in Cina, in Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Norvegia, oltre che in fiere internazionali (Paris Photo, Art Basel). 

Guneriussen utilizza oggetti creati dall'uomo per comporre installazioni temporanee nell’ambiente naturale, rendendole protagoniste delle sue eteree immagini fotografiche. La scelta di Guneriussen è stata guidata, oltre che dalla qualità artistica, anche dall’interesse verso uno dei problemi fondamentali del nostro tempo e cioè l'importanza di mantenere in equilibrio il rapporto tra l'uomo e la natura. L’autore sarà presente alla tavola rotonda - domenica 24 marzo, ore 16.00 - organizzata nell’ambito della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal titolo Broken Nature. Design Takes on Human Survival, in programma dal 1° marzo al 1° settembre alla Triennale di Milano, che studia lo stato dei legami che uniscono l’uomo all’ambiente naturale, alcuni dei quali sono stati compromessi – se non definitivamente spezzati – nel corso della storia recente. Oltre a Rune Guneriussen, partecipano all’incontro Lorenza Baroncelli, coordinatore artistico e curatore del settore architettura, rigenerazione urbana e città alla Triennale di Milano e Laura Maeran, curatrice alla Triennale di Milano. 

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Confermato il comitato scientifico, composto da Fabio Castelli, Gigliola Foschi, Roberto Mutti, Enrica Viganò che ha selezionato 85 gallerie, per quasi un terzo (27) provenienti dall’estero, ovvero da 12 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Montenegro, Olanda, Romania, Spagna, Svizzera, Ungheria) e da 4 nazioni extraeuropee (Cina, Giappone, Israele, USA); il resto (58) giunge dall’Italia. A queste si aggiungono poi 50 espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a 4 mani portando il numero totale degli espositori a 135. MIA Photo Fair può contare sul supporto di importanti sponsor.  

Per l’ottavo anno consecutivo, BNL Gruppo BNP Paribas è partner di MIA Photo Fair nel ruolo di Main Sponsor, promuovendo il Premio BNL Gruppo BNP Paribas assegnato da una giuria ad artisti che prendono parte alla fiera, esponendo con le proprie gallerie di riferimento. Le opere finaliste verranno pubblicate su @bnl_cultura, l'account Instagram di BN LGruppo BNP Paribas dedicato all’arte e alla fotografia. L’opera vincitrice entrerà a far parte del patrimonio artistico della Banca, che ad oggi conta oltre 5.000 lavori. Il 2019 vedrà la nascita del sodalizio con OLYMPUS che per l’occasione presenta la mostra Dialoghi visivi.  

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Fotografie della Collezione Castelli: 19 immagini in un percorso espositivo diviso in quattro sezioni, che delineano alcuni tra i molti ambiti di indagine della fotografia come il reportage, la natura morta, l’architettura, la moda e la sperimentazione fotografica. Grazie al supporto di Eberhard & Co., anche MIA Photo Fair ricorderà Leonardo da Vincinel 500esimo anniversario. Sono infatti esposti alcuni fogli riprodotti dal Codice Atlantico, conservato in originale alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Tale selezione, curata da Edoardo Zanon del “Centro Studi Leonardo3” di Milano, illustra gli appunti e gli studi sulla prospettiva e sull’ottica del Maestro. 

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Partendo da questi dati sperimentali é allestita, da Beppe Bolchi, una “Camera Obscura”, il cosiddetto “occhio artificiale”, dove il visitatore può diventare vero e proprio protagonista dell’esperienza stenopeica. 

Nuova è anche la collaborazione con LA CUCINA ITALIANA, il mensile di cucina e lifestyle di Condé Nast, che nel 2019 compie 90 anni. Nell'area ristorante di MIA Photo Fair si tiene una mostra con le più belle immagini della rivista che conta tra i fondatori il futurista Filippo Tommaso Marinetti. 

 

LE NOVITÀ DI MIA PHOTO FAIR 2019  

MIA Photo Fair ha sempre cercato di essere una piattaforma su cui discutere di fotografia nei suoi molteplici aspetti. Ecco perché l’edizione 2019 si arricchisce di una nuova sezione dal titolo Beyond Photography, con l’intento di sottolineare cosa vuol dire oggi ‘fotografia’ soprattutto in rapporto al mondo dell’arte contemporanea. All’interno di Beyond Photography si trova un gruppo di gallerie che sono solite esporre in fiere italiane e internazionali non specificatamente dedicate alla fotografia o che rappresentano artisti la cui ricerca contempla altri mezzi oltre alla fotografia; tra queste, A100 gallery conLuca Coclite, Federica De Carlo e Matteo Nasini, CE Contemporary con Rania Matar, la Galleria Clivio con Julien Blaine, Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti e Sarenco, Maria Livia Brunelli MLB Gallery con Anna Di Prospero e Jacopo Valentini, la Galleria Massimo Minini con Roger Ballen, Vanessa Beecroft, Elisabetta Catalano, Bertrand Lavier, Matthieu Mercier e Ariel Schlesignere Progetto Arte elm con Ivan Falardi e Giò Pomodoro.  

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Tra le novità più suggestive di MIA Photo Fair 2019 vi è la collaborazione con Photo Independent, la fiera di fotografia di Los Angeles - che quest’anno ha avuto un appuntamento europeo al Carrousel du Louvre a Parigi - che sonda le nuove generazioni di fotografi indipendenti. Lo spazio di Photo Independent propone una selezione dei più interessanti autori, scelti tra i molti che hanno esposto nella rassegna californiana. La Corea del Sud è il paese ospite di MIA Photo Fair 2019.  

Per l’occasione, il Consolato Generale della Repubblica di Corea promuove il Focus Korea, ideato in collaborazione con la Korea Foundation, organizzazione associata al Ministero degli Affari Esteri sudcoreano, curato da Christine Enrile, fondatrice e direttrice artistica della C|E Contemporary, che presenterà una serie di lavori di alcuni dei più importanti artisti coreani della nuova generazione.  

L’intento è quello di promuovere il talento dei giovani fotografi e condividere con il pubblico l’attuale realtà dell’arte contemporanea coreana. L’architettura e il design sono due argomenti che MIA Photo Fair indaga con attenzione, attraverso una serie di appuntamenti di varia natura. 

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Particolarmente interessante é il percorso che Fabio Novembre, uno degli architetti e designer italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale, nonché grande appassionato e collezionista di fotografia, compone selezionando alcune delle opere esposte a MIA Photo Fair. Nasce la prima edizione del premio MIA Photo Fair Fotografia d’Architettura, in partnership con lo Studio G*AA di Attilio Giaquinto e ArtPhotò di Tiziana Bonomo, che si rivolge a quegli artisti che espongono le loro opere all'interno della sezione Gallerie. Il Premio punta a dare risalto al dialogo costante tra fotografia e architettura, per la capacità della fotografia di documentare e interpretare i cambiamenti della realtà.

Per il terzo anno consecutivo IQOS é presente a MIA Photo Fair con la propria lounge, che ospita il progetto fotografico Everyday Uniqueness, ideato e realizzato appositamente per IQOS da Paolo Pellegrin, fotoreporter italiano di fama internazionale e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui dieci edizioni del World Press Photo Award. Everyday Uniqueness, attraverso la magia della fotografia, racconta visivamente il concetto di unicità.  

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                                                       Settimo Benedusi e Paolo Pellegrin 

Il pubblico potrà essere protagonista del nuovo progetto performativo di Settimio Benedusi per HP. All’interno di MIA Photo Fair si tiene, infatti, una edizione speciale di RICORDI?, il format creato da Benedusi per riportare in auge il privilegio del ritratto fotografico stampato. Tale progetto nasce dalla presa di coscienza che, con l’avvento delle nuove tecnologie, le immagini hanno iniziato a rivelare la loro precarietà, dimenticate sulle memorie degli smartphone o dei tablet o conservate su sopporti digitali, col rischio non troppo remoto di perdere una buona parte dei ricordi di una vita. Con questa iniziativa Benedusi desidera recuperare la fotografia stampata su carta, nel suo essere oggetto fisico e tattile, che può essere esposto e interagire con le persone che la guardano e con l’ambiente che le accoglie. L’obiettivo dell’esperienza è quindi sottolineare l’importanza della fotografia stampata e farsi pionieri del ritorno del ritratto fotografico d’autore. Gli scatti verranno realizzati durante i giorni di MIA Photo Fair su un set all’interno dello stand “Benedusi per HP”, saranno subito stampati in formato A2 con una stampante HP top di gamma per le stampe fotografiche professionali e infine incorniciati in diretta. 

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La fiera ospita inoltre, per il terzo anno anche il Premio RaM Sarteano, nato dalla collaborazione tra MIA Photo Fair e il Comune di Sarteano (SI), che inviterà alcuni artisti a esporre in una mostra collettiva nei mesi di luglio - settembre 2019, all’interno della Rocca Manenti a Sarteano. 

Il comitato di selezione del Premio sarà formato da Fabio Castelli, Francesco Landi, sindaco del Comune di Sarteano. 

CODICE MIA 

Torna CODICE MIA - VI edizione, l'evento di riferimento per gli artisti mid-careerc he intendono confrontarsi direttamente con esperti del collezionismo a livello internazionale. Gli incontri avranno la forma tipica di una lettura portfolio e solo un selezionato gruppo di 30 fotografi avrà la possibilità d'incontrarsi a tu per tu con personaggi di spicco nel mondo della fotografia, tra cui collezionisti e curatori di collezioni corporate.  

CODICE MIA si completa anche quest’anno con il prestigioso Charles Jing Grant per il miglior portfolio, che si va ad aggiungere al consolidato Premio CODICE MIA. Al primo classificato verrà quindi riconosciuto un premio di 7.000 Euro, in aggiunta alla concessione gratuita di uno stand nell’edizione 2020 di MIA Photo Fair a Milano. Al secondo, sarà assegnato un premio di 3.000 Euro. Proposta MIA Uno degli appuntamenti più attesi di MIA Photo Fair, fin dalla sua prima edizione, è Proposta MIA, la sezione dedicata a fotografi indipendenti selezionati dal comitato scientifico, che si presentano al mondo delle gallerie e al pubblico e che, nel tempo, si è rilevata essere una vera risorsa per gli autori, consentendo a molti di loro di entrare a fare parte della scuderia di prestigiose gallerie. 

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PROGRAMMA CULTURALE 

All’interno del ricco programma culturale di MIA Photo Fair, un posto di riguardo lo ha il format Arte e Scienza, volto a indagare i rapporti tra la fotografia d'arte e le diverse branche della scienza. Già molto apprezzato nella scorsa edizione, quest’anno il dialogo si concentra sul tema delle neuroscienze e viene sviluppato in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nuovo partner scientifico del format. 

 

EDITORIA 

L’area dedicata all’Editoria presenta espositori selezionati per il secondo anno dalla curatrice anglo/francese Magali Avezou, tra cui case editrici internazionali, editori indipendenti e librerie specializzate. MIA Photo Fair rinnova la collaborazione con Musement, operatore multipiattaforma per la ricerca e prenotazione di tour e attrazioni in tutto il mondo. Il provider è infatti official booking partner della fiera. 

Che si tratti di estimatori, appassionati o professionisti del settore, tutti potranno unirsi ai programmi culturali, agli eventi e alle conferenze dedicate al mondo dell’arte e della fotografia attraverso il sito www.musement.com  o tramite il sito www.miafair.it

Milano, febbraio 2019 MIA Photo Fair 2019 The Mall – Milano Porta Nuova P.zza Lina Bo Bardi 22 – 25 marzo 2019 

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Venerdì 15 marzo alle ore 18.00 presso Torrefazione Gallo, piazzale San Bartolomeo (Parma) si inaugura la mostra fotografica “Milano_Parma_A/R” di Piermichele Borraccia.

La mostra racconta un viaggio di andata e ritorno sulla tratta Milano-Parma, che inizia alle prime luci dell’alba e si chiude nel crepuscolo della sera, rinnovandosi immutato nelle sue coordinate geografiche ogni giorno per 6 anni.

Milano_Parma_A/R è un viaggio da pendolare fra pendolari, ma che a poco a poco dà voce a nuove inaspettate storie attraverso un linguaggio fotografico che alterna il ritratto al documentario sociale. Protagonisti degli scatti sono le persone che con i loro volti e le loro storie diventano non più estranei ma compagni di viaggio, uomini e donne che anche senza parlare condividono le loro esistenze solitarie.

Nel bianco e nero, che il fotografo materano utilizza non come vezzo artistico ma come precisa scelta stilistica, il pubblico riconosce meglio i contorni di questa interiorità, da cui inevitabilmente non può più chiamarsi fuori. Come per il fotografo, anche lo spettatore alla fine ne uscirà cambiato.

“Oggi non sono più solo – racconta Piermichele Borraccia, classe 1982 –, ma accompagnato dallo sguardo di coloro che negli anni ho incrociato e che certamente mi hanno arricchito”.

La mostra è gratuita e si può visitare da sabato 9 marzo a giovedì 4 aprile.

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