C.A.S.E.A.

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Autorità di Bacino, Rete per il Po, Touring Club Italia, Coordinamento delle Associazioni tecnico-scientifiche per l'Ambiente ed il Paesaggio (C.A.T.A.P.) e Associazione nazionale degli Urbanisti e dei Pianificatori territoriali e ambientali (ASS.URB) firmano il protocollo per favorire la tutela della biodiversità e del paesaggio, la promozione culturale e il consolidamento di una economia sostenibile collegata al Grande Fiume.

Parma, 29 Maggio 2018 – Dare impulso a una strategia complessiva del Po e dei territori rivieraschi con l'obiettivo generale di rafforzare la pianificazione strategica e la governance del fiume: questo il focus caratterizzante dell'incontro di oggi a Parma per la firma dell'importante protocollo d'intesa che sancisce in via definitiva l'avvio del coordinamento delle azioni sulle politiche ambientali del Bacino.
L'incontro, coordinato dal Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, vede come firmatari, oltre appunto ad AdbPo, il collettivo di associazioni Rete per il Po – con i principali promotori del Manifesto, Luca Imberti e Gioia Gibelli; il Touring Club Italia, con la presenza del presidente nazionale Franco Iseppi e della professoressa Claudia Sorlini; il Coordinamento delle Associazioni tecnico-scientifiche per l'Ambiente ed il Paesaggio (C.A.T.A.P.) – appone la firma il professor Sergio Malcevschi; e l'Associazione nazionale degli Urbanisti e dei Pianificatori territoriali e ambientali (ASS.URB), con il presidente Silvano Dalpasso.

L'intesa è l'esito di un lungo processo di governance di bacino condotto dall'Autorità Distrettuale del fiume Po, resasi promotrice dell'istituzione di un Comitato di Consultazione su base volontaria dei portatori di interesse nel processo di pianificazione già nel lontano 1994. Una forma di consultazione che, dieci anni più tardi, vedrà la stipula di diversi accordi con istituti di ricerca, enti locali ed associazioni per sviluppare attività di supporto e di attuazione della pianificazione di bacino attraverso forme innovative di governance, come richiesto anche dall'OCSE – l'Organizzazione per la Coesione e lo Sviluppo Economico – che, su questa materia, aveva evidenziato le lacune principali d'ostacolo alla progettualità e alla relativa attuazione di politiche idriche maggiormente performanti.

Accogliere le istanze dal territorio, intercettare innovazione, ricerca e sperimentazione, favorire la partecipazione dell'associazionismo diffuso che sostiene tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile sono alcuni tra i più importanti punti dettati dal documento, la cui firma impegna le parti coinvolte nell'incentivare la prosecuzione e la crescita delle progettualità scaturite dall'accordo per dare avvio in prospettiva a un patto territoriale per la tutela e la valorizzazione del fiume Po attraverso il rafforzamento della governance di bacino, contribuendo così alla diffusione di buone pratiche per offrire maggiori opportunità di crescita della conoscenza e sviluppo del territorio.

"L'impegno quotidiano dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po è sotteso al miglioramento della conoscenza di tutte le attività di pianificazione per il Grande Fiume e la sua governance – così Meuccio Berselli a margine dell'incontro –. Attraverso il sostegno del Ministero dell'Ambiente e la cooperazione di tutti i portatori di interesse, come le realtà presenti qui oggi, è possibile valorizzare la fruibilità e gli aspetti socializzanti che si possono verificare lungo il fiume. Ringrazio i dirigenti dell'Autorità di Bacino per l'impegno sin qui profuso e sottolineo che l'avvio di questo protocollo è solo l'inizio di un percorso nuovo, audace e positivamente visionario per creare un territorio di valori, di storia, di comunità".

Soddisfazione percepibile anche nelle parole di Luca Imberti: "L'iniziativa odierna raccoglie un elevato numero di portatori di interesse e trova nella firma del protocollo uno sviluppo istituzionale e una prospettiva di sviluppo raccordato tra i molteplici impulsi del mondo dell'associazionismo e le istituzioni che sovrintendono la governance del Po".

"L'apporto del Touring Club è dettato dalla nostra storia, una storia innanzi tutto di conoscenza – sottolinea il presidente Franco Iseppi – : siamo servitori civili delle istituzioni e in relazione con queste ci adoperiamo attivamente e fattivamente per agevolarle in quel processo d'innovazione che consenta di superare l'idea di fiume come confine, offrendo una nuova dimensione dal significato di opportunità".

Parere molto positivo giunge anche dal professor Sergio Malcevschi di C.A.T.A.P., che fa notare come l'avvio della proposta sia partito proprio il 29 maggio di un anno fa a Milano e definisce l'accordo "soddisfacente per l'insieme delle reti multiple e intersettoriali che si connettono insieme tra loro". A fargli eco le parole di Donato Dalpasso di ASS.URB, che esprime "estrema riconoscenza verso i vertici di Rete per il Po per aver consentito di rivalutare la ruralità come assetto sociale, fondamentale simbolo di una nuova governance".

Editoriale: - Le semplificazioni pericolose - Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi... - "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive - Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA - Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia -

SOMMARIO Anno 17 - n° 21 27 maggio 2018
1.1 editoriale
Le semplificazioni pericolose.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini con il segno positivo. Stabile solo il "Parmigiano"
3.1 nutrizione Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi...
4.1 Sport e benessere "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive -
5.1 caccia Caccia. Via libera in commissione a Calendario venatorio regionale 2018/2019
5.2 AMBIENTE Agricoltura. Al via il piano regionale di controllo degli storni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA
7.1 UNESCO Città creativa Le Città Creative Unesco Parma e Alba a Parigi per la giornata sulla cultura del cibo
8.1 igiene alimenti E la chiamano igiene? Chiusi due esercizi.
8.2 turismo Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia
9.1 Nutrizione salute Mangiare un uovo ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache
9.2 Nutrizione salute Per affrontare la Farm Run 2018: XS Sports Nutrition di NUTRILITE™
10.1 confcooperative emilia romagna Paolo Bono nuovo responsabile per l'agroalimentare e pesca
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Caccia. Via libera in commissione a Calendario venatorio regionale 2018/2019 - Pd: "Ascoltati tutti i soggetti interessati". Critiche da Ln e Fdi. Facci (Misto-Mns): "Rivedere norme su caccia al cinghiale in aree protette"

Bologna 21 maggio 2018 - Via libera in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, al Calendario venatorio regionale per la stagione 2018/2019, approvato dalla Giunta regionale dopo aver acquisito il parere definitivo dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

Hanno espresso parere favorevole il Partito Democratico e il gruppo Misto-Movimento Democratico Progressista; voto contrario da Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia e gruppo Misto-Movimento nazionale per la sovranità; astenuta Forza Italia. Le principali prescrizioni contenute nel Calendario venatorio regionale 2018/2019 riguardano: specie cacciabili, periodi di caccia, forme di caccia, giornate e orari venatori; carniere giornaliero e stagionale delle varie specie cacciabili; periodo di addestramento dei cani da caccia; misure di salvaguardia dell'ambiente agricolo e forestale; prescrizioni valide nei siti della rete Natura 2000, nelle zone umide e nelle zone costiere; forme di prelievo venatorio degli ungulati, modalità per il rilascio del tesserino venatorio.

La novità rispetto alla prima stesura, dovuta a una specifica raccomandazione di Ispra, riguarda la gestione più conservativa rispetto alle passate stagioni venatorie di tortora e pavoncella. Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) ha criticato la tempistica del parere di Ispra, rilasciato in due momenti successivi, e il metodo di approvazione del Calendario venatorio regionale, sempre troppo a ridosso dell'aperura della stagione di caccia. Per Michele Facci (Misto-Movimento nazionale per la sovranità) la gestione di un ungulato molto impattante per il territorio come il cinghiale non può ormai prescindere dall'autorizzarne il prelievo venatorio anche nei parchi naturalistici e nelle aree protette. Per questo motivo l'esponente del Mns ha chiesto alla Giunta di aprire un confronto sulla revisione delle norme che regolano la gestione di siti naturalistici e aree protette. Infine, ha invitato l'esecutivo regionale a rimuovere dal Calendario venatorio il divieto di utilizzo del telefono cellulare da parte dei cacciatori nel corso dell'esercizio della caccia al fine di evitare indebite sanzioni da parte di controlli eccessivamente zelanti. Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d'Italia) ha espresso perplessità rispetto alle date di aperture della caccia alla piccola selvaggina.

Inoltre, in merito ai progetti di gestione faunistico-venatoria in deroga elaborati dagli Ambiti territoriali di caccia (Atc), puntualmente bocciati dalla Regione, il capogruppo ha domandato alla Giunta se il rigetto sia dovuto alla scarsa capacità tecnica dei proponenti o alle eccessive rigidità dei tecnici dell'Amministrazione regionale. Gianni Bessi e Mirco Bagnari (Partito Democratico) hanno espresso apprezzamento per il lavoro che ha portato alla stesura di un Calendario venatorio il cui impianto risulta condiviso ed equilibrato. Inoltre, in merito alle giornate di apertura della caccia al cinghiale nella provincia di Ravenna i due consiglieri hanno evidenziato con favore come siano state accolte le richieste provenienti dalle associazioni venatorie locali, rispondenti alle peculiarità del territorio. La presidente Serri, in chiusura di dibattito, ha espresso soddisfazione per l'intesa raggiunta dai soggetti interessati sulle modalità di gestione della caccia al cinghiale, dato l'impatto che questi animali selvatici hanno sulle produzioni agricole. (Luca Govoni)

Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa