Lunedì, 23 Ottobre 2023 15:36

Le Confraternite enogastronomiche: baluardo appassionato a tutela dei sapori della tradizione In evidenza

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Modena: concluso ieri il raduno Nazionale F.I.C.E.

L’evento, giunto alla sua 40a edizione, è stato organizzato dall’Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. Ieri mattina le delegazioni, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato nel centro cittadino dietro al proprio gonfalone indossando i tipici abiti che le caratterizzano.

Passione, tradizione, desiderio di custodire la storia e i sapori di tante eccellenze dell’enogastronomia che rendono unico il nostro Paese. Questo il comune denominatore che unisce le Confraternite aderenti alla F.I.C.E., Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, che, ieri mattina, domenica 22 ottobre, dopo aver assistito alla Santa Messa celebrata in Duomo, hanno sfilato in centro a Modena percorrendo corso Duomo, via Emilia e via Farini per poi far visita al Palazzo Ducale.

Questa la festosa conclusione - il corteo era preceduto dalla banda comunale - della 40ª edizione del raduno annuale nazionale organizzato dall’Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., anch’essa aderente alla F.I.C.E., che si è tenuto nella città geminiana dal 19 al 22 ottobre.

Oltre ai colorati costumi, di norma composti da un mantello, un collare e un medaglione, personalizzati con i colori e i simboli delle varie confraternite, da sottolineare anche i i nomi curiosi e ricchi di fascino di alcune delle associazioni presenti. Da Casale Monferrato, ad esempio, è arrivato l’Ordine dei Coppieri di Aleramo, da Palermo la Confraternita Panormita, da Sizzano (NO) l’Ordine dell’amarena e del Nebbiolo, da Martina Franca la Confraternita del Capocollo, da Novara la Confraternita del vino, riso e gorgonzola.

Il raduno è prima di tutto una festa, un momento per stare insieme, condividere la passione per le tradizioni legate ai prodotti enogastronomici. Il nostro compito è anche quello di fare in modo che i giovani possano conoscere e avvicinarsi a prodotti la cui storia è spesso centenaria e le cui lavorazioni sono legate a un sapere antico. Un ringraziamento speciale va agli organizzatori e alla città di Modena la cui offerta turistica è davvero ricca sia sul piano enogastronomico, sia per la bellezza del centro storico” ha sottolineato, Marco Porzio, presidente Nazionale della F.I.C.E. e della Confraternita del Gorgonzola di Cameri.

Siamo molto soddisfatti prima di tutto perché in tanti hanno risposto alla chiamata: in totale erano rappresentate oltre venti Confraternite. Sono state quattro giornate all’insegna dell’amicizia e del desiderio di stare insieme, cogliendo l’occasione per unire cultura e gastronomia, favorire la conoscenza del territorio e rafforzare l’amicizia tra le Associazioni aderenti”, ha aggiunto Mario Gambigliani Zoccoli, presidente dall’Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

DALLA SARDEGNA UNA DELLE TANTE CURIOSITÀ

Gian Giuseppe Cabras, della Confraternita del Nebiolo di Lures, in provincia di Sassari, avvolto nel suo mantello che ricorda il colore intenso del vino rosso di origini piemontesi ha spiegato che l’arrivo del vitigno in Sardegna risale al 1856. “In quell’anno il generale Alfonso La Marmora, attraversò da sud a nord l’isola e proprio nella nostra zona, visto il clima particolarmente favorevole e il terreno adatto, fece piantare le prime vigne di uva nebiolo che ancora oggi rappresenta un unicum” evidenzia Cabras.