Domenica, 23 Luglio 2023 06:27

Proteste in Kenya per l’aumento del costo della vita, l’analista Manyora, “Le persone si sentono tradite”. Ecco cosa sta accadendo In evidenza

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Negli ultimi giorni, un'ondata di proteste ha colpito il Kenya, alimentate dalla rabbia per gli aumenti delle tasse e il costo della vita.

Di Flavia De Michetti Roma, 20 luglio 2023 (Quotidianoweb.it)  - Secondo quanto riferito dai media presenti sul posto, almeno tre persone sono state uccise nell'ultimo ciclo di manifestazioni di questa settimana, centinaia sono stati gli arresti, diverse attività commerciali attaccate e le scuole chiuse.

Inoltre, nel corso delle proteste della scorsa settimana, le Nazioni Unite hanno dichiarato che fino a 23 persone sono state uccise negli scontri tra la Polizia e i manifestanti, nonostante il Governo abbia smentito questo dato.

Il Governo sembrerebbe non essere intenzionato a muovere un passo su quanto sta accadendo, tanto che il Presidente William Ruto ha dichiarato che “Le proteste non saranno consentite poiché l’anarchia è inaccettabile”.

Ecco cosa sta accadendo in Kenya.

Recentemente, il Governo keniota ha firmato per legge un significativo aumento delle tasse, che ha scatenato la rabbia della popolazione.

Nonostante un'ordinanza del Tribunale per sospendere temporaneamente l'attuazione di alcune parti del disegno di legge, il Governo ha proseguito nel suo intento e l’impopolare aumento ha riguardato in particolare i prodotti petroliferi che, di conseguenza, ha portato a un aumento dei costi di trasporto e di prima necessità.

L’analista politico Herman Manyora, ha riferito all’emittente televisiva CNN che “Molti kenioti si sentono delusi dal Presidente Ruto, il quale ha condotto una campagna per dare priorità ai poveri e migliorare i loro mezzi di sussistenza”.

“Dieci mesi dopo aver prestato giuramento, il costo della vita ha continuato a salire e la serie di nuovi aumenti delle tasse ha solo peggiorato le condizioni di vita”, ha sottolineato l’analista.

“Ruto non è stato in grado di occuparsi nemmeno dei problemi più basilari. Alcune delle misure che ha introdotto, come la revoca dei sussidi per la farina di mais, l'alimento base di questo Paese, e una serie di misure che ha adottato, sono in forte contrasto con ciò che ha promesso, recando un danno proprio a coloro che avrebbe invece dovuto togliere dalla povertà. Le persone si sentono tradite”, ha concluso Manyora.

Il Presidente Ruto ha spiegato che le tasse introdotte contribuiranno a creare posti di lavoro e ad aumentare le entrate nazionali.

Tuttavia, ricordiamo che Ruto ha ereditato un'economia già danneggiata, alle prese con l'aumento dell'inflazione, un elevato onere del debito, la disoccupazione e la stagnazione post-COVID.

Dunque, poco dopo il suo insediamento lo scorso settembre, il Presidente ha annunciato lo stop ai sussidi alimentari introdotti dal suo predecessore, Uhuru Kenyatta, rassicurando che la sua attenzione si sarebbe concentrata principalmente sulla produzione alimentare.

Il leader keniota ha anche interrotto i sussidi per carburante ed elettricità, definendoli “insostenibili” e spiegando che “La sua amministrazione aveva risparmiato ingenti somme di denaro che sarebbero state spese per le costose sovvenzioni”.

Riferendosi, dunque, al disagio dei kenioti legate alle nuove politiche che continuano ad aggravare la crisi del costo della vita del Paese, l’analista Manyora ha specificato, “Alcune delle idee possono essere buone, ma il tempismo è sbagliato. In un'economia che non va bene, di certo non è il momento giusto. Le persone stipendiate stanno già pagando con retribuzioni basse. C'è un costo della vita molto alto e hanno già molti prelievi e tasse in busta paga”.

“L'economia non si è nemmeno ripresa dal COVID. – ha aggiunto Manyora - Pertanto, non dovrebbero introdurre il tipo di misure che hanno introdotto, compresi i prelievi su gasolio e benzina, raddoppiando l'IVA. Quando tocchi diesel e benzina, tocchi tante altre cose”.

Chi si trova a capo delle manifestazioni?

Il leader dell'opposizione Raila Odinga, insieme all’alleanza politica Azimio la Umoja ("Resolution for Unity"), della quale è a capo, avrebbero guidato le proteste per gli aumenti.

Odinga ha perso le elezioni nell'agosto dello scorso anno, ma ha contestato i risultati, affermando che erano in realtà stati manipolati. Da allora ha guidato le proteste contro il Governo.

Il deputato dell'opposizione Opiyo Wandayi, ha spiegato che “La gente sta protestando contro le proposte fiscali punitive contenute in una legge fiscale recentemente emanata, ma, cosa più importante, è anche una continuazione della protesta della gente contro l'ingiustizia che circonda le elezioni presidenziali del 2022”.

In ogni caso, gli analisti hanno constatato che i kenioti di tutte le linee di partito sono insoddisfatti delle politiche economiche del Presidente Ruto.

Al momento le proteste sembrerebbero non arrestarsi poiché i precedenti colloqui tra Odinga e Ruto non hanno prodotto risultati.

Nessuna delle due parti, infatti, sembra disposta a fare marcia indietro.

Nei giorni scorsi, nel corso di una manifestazione di sostenitori nel Kenya occidentale, Ruto ha dichiarato: “Dobbiamo proteggere il nostro Paese, dobbiamo proteggere la nostra democrazia assicurandoci che la nostra politica sia priva di violenza, caos, distruzione di affari privati ​​o distruzione di proprietà pubblica. Dobbiamo proteggere questo Paese e la Polizia deve essere risoluta sugli hooligan, sui criminali, sulle persone che vogliono distruggere gli affari altrui”.

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