Mercoledì, 16 Novembre 2022 14:15

Nuovo protocollo d'intesa tra Università di Parma e CNA per sostenere la ricerca e l'innovazione tra le PMI In evidenza

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Il rapporto con l’Ateneo diventa interprovinciale: CNA Reggio Emilia e Parma insieme

Diffondere sempre più la ricerca, la formazione e l’innovazione tra le piccole e medie imprese attraverso l’individuazione e l’attuazione di progettualità specifiche. Avviare tirocini formativi in azienda con particolare attenzione alla conoscenza nelle PMI dei profili in uscita dall’Ateneo, delle nuove lauree e dei percorsi di laurea a indirizzo professionalizzante. Ma anche intensificare la ricerca e le indagini economiche con particolare attenzione al tema della sostenibilità in ambito di prodotto e processo, persone, ambiente, lavorando in particolar modo sui temi economici e finanziari, sui processi e sull’ambiente con appositi percorsi formativi.

Sono le motivazioni con cui questa mattina il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei e i Presidenti di CNA, Giorgio Lugli per Reggio Emilia e Paolo Giuffredi per Parma, hanno siglato il nuovo protocollo d’intesa tra il mondo CNA e l’Ateneo. Un accordo siglato per la prima volta nel 2016 e che ha portato a compimento importanti progetti: dalla presenza fissa del mondo CNA ai Job Day dell’Università alla realizzazione del laboratorio di automazione industriale all’interno del Campus Scienze e Tecnologie dell’Ateneo, inaugurato nel 2019, che funziona come luogo di innovazione per le PMI e come aula di costruzione di competenze per studentesse e studenti. A conferma della crescita di un rapporto di collaborazione che ha avvicinato concretamente il mondo del sapere all’universo delle PMI, il rinnovo vede quest’anno due CNA tra i firmatari, Parma e Reggio Emilia, unite nell’impegno comune di favorire l’incontro tra neolaureate/i e piccole imprese.

Questo nuovo accordo – spiega il Rettore Paolo Andreisi inserisce nel quadro del costante impegno di apertura verso l’esterno dell’Università di Parma, in un’interazione che vuole contribuire a costruire processi di sviluppo condivisi e virtuosi. In questa rete di relazioni il mondo dell’impresa è senz’altro, per noi, un interlocutore privilegiato, e CNA è una realtà importante ed estremamente vivace. Siamo sicuri che anche da questa nuova intesa, , come già dalla precedente, scaturiranno esiti e opportunità molto significativi: per le nostre studentesse e i nostri studenti, che avranno modo di confrontarsi direttamente con importanti esperienze aziendali, così come per le stesse imprese, in uno scambio reciproco davvero virtuoso”.

Sei anni sono trascorsi dal primo accordo. CNA si sente impegnata a proseguire con forza quel cammino. È un atto importante per il quale ringraziamo l’Ateneo, i docenti che hanno collaborato con noi in questi anni e il Rettore in prima persona – conferma Giorgio LugliPresidente di CNA Reggio Emilia – rinsaldare le relazioni tra mondo della ricerca e quello delle Piccole e Medie Imprese è ancora più importante in questa fase, dove l’individuazione delle risorse e delle competenze da inserire in azienda sono elemento strategico prioritario. Eravamo e siamo consapevoli di ciò: per questo nel 2019 abbiamo lavorato alla realizzazione del laboratorio di automazione industriale nel Parco delle Scienze e oggi siamo impegnati a portare avanti continui progetti di collaborazione sulla ricerca e l’innovazione, sulla formazione continua e sull’orientamento, fondamentali per evitare in futuro il miss match che stanno riscontrando le nostre imprese, e favorire così l’occupabilità anche nella direzione richiesta dai mercati”.

Ringrazio il Rettore per questa nuova opportunità – afferma Paolo Giuffredi, Presidente di CNA Parma - che, attraverso la collaborazione tra Università e mondo delle imprese, potrà contribuire ad un ulteriore sviluppo innovativo e culturale del territorio. Oggi all’Italia mancano ancora le competenze: serve formazione ed un maggior coinvolgimento delle PMI. Lo scambio di formazione tra atenei e aziende, la realizzazione di laboratori di impresa e progetti reali comuni sono fondamentali per la creazione di competenze professionali sempre più specializzate, per la competitività delle aziende e per la crescita economica e sociale dei territori, ma che non devono restare limitate al mondo delle Grandi Imprese ma estese a tutta la filiera produttiva e alle PMI che sono il cuore pulsante della nostra economia”.

Proprio la ricerca, l’innovazione e la formazione giocheranno un ruolo fondamentale nell’ambito di questo accordo, che prevede anche: seminari di approfondimento e azioni di formazione e orientamento; elaborazione di studi specifici, con particolare attenzione al tema della sostenibilità (declinata in ambito economico, finanziario e marketing), con la definizione di nuovi modelli di business per rafforzare le relazioni tra Università e Imprese e con il tessuto produttivo, economico e sociale dei due territori. Negli intenti dei promotori la sfida è ancora più ambiziosa: portare avanti progetti di ricerca, anche di valenza europea, da veicolare nelle aziende associate per sviluppare partnership e progetti comuni e potenziare il collegamento con i servizi di placement, promuovendo JOB DAY e iniziative di incontro tra studentesse, studenti, imprese e lo stesso sistema CNA.

Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione continua, anche attraverso la co-progettazione, tra CNA e le società del sistema, di percorsi formativi specifici nei settori di comune interesse. Il binomio educazione-innovazione risulta strategico e l’Università e il mondo CNA vogliono rilanciare il ruolo della conoscenza e della cultura nello sviluppo dell’economia territoriale, nella consapevolezza che questo è il valore aggiunto che può permettere all’universo PMI di vincere la sfida con l’attuale congiuntura negativa.