Mercoledì, 31 Marzo 2021 06:41

Cose che forse ancora non sai sulla canapa legale In evidenza

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Nota con il nome di marijuana light, la canapa legale si distingue rispetto a quella tradizionale

a causa del livello di THC che contiene; per il resto, tutte le altre caratteristiche dal punto di vista chimico sono uguali. Per poter essere considerata light, la cannabis legale deve avere una concentrazione di THC inferiore allo 0.6%. Come noto, il THC corrisponde al principio attivo della cannabis che determina effetti psicotropi. Per la legge il limite da non superare è dello 0.2%, con una soglia di tolleranza fino allo 0.6%. Oltre questa barriera, si ha a che fare con una sostanza stupefacente.

Come si produce

È a partire dalle infiorescenze femminili della canapa sativa che viene prodotta la marijuana light. La procedura adottata prevede una meticolosa selezione delle infiorescenze che porta a scegliere quelle con un alto contenuto di CBD e una concentrazione molto bassa di THC. Così si può essere certi di prevenire ed evitare effetti stupefacenti. A livello estetico non ci sono differenze tra la marijuana normale e quella light: c’è bisogno di un esame chimico per giungere a una distinzione. Per altro, non tutti sanno che la cannabis viene coltivata anche dall’Esercito Italiano. Nel nostro Paese, l’impiego in ambito terapeutico è diventato legale nel 2007, e a partire dal 2016 è stata avviata la produzione nello stabilimento farmaceutico militare di Firenze.

Buoni motivi per comprare la canapa legale

Ci sono un sacco di ragioni valide per cui vale la pena di acquistare la cannabis light: una di queste è rappresentata dalla possibilità di sferrare un duro colpo alle organizzazioni criminali. In base a quanto è stato riferito dalla Direzione Nazionale Antimafia, in effetti, legalizzare la sostanza ha inciso in misura significativa sul traffico illegale di stupefacenti, che per circa metà è coperto proprio dal mercato delle cosiddette droghe leggere.

Quali sono gli effetti benefici della cannabis light

Secondo alcune ricerche che hanno esaminato le conseguenze dell’assunzione di CBD, questa sostanza sarebbe in grado di contrastare i tumori e, in particolare, inibire la diffusione e la moltiplicazione delle cellule tumorali. Oltre che come anticancerogeno, poi, il CBD legale è stato studiato in qualità di antipsicotico: da un lato contribuisce ad attenuare i disturbi correlati agli stati d’ansia, e dall’altro lato sembra in grado di agevolare il trattamento di vari disturbi di natura mentale, tra i quali la schizofrenia. Pare accertato, inoltre, che la marijuana light è in grado di contrastare le infiammazioni e i dolori, vista l’azione svolta nei confronti del sistema endocannabinoide del corpo umano.

Varietà e varianti

Alcuni esperti del settore ritengono che esistano tre varianti diverse di cannabis, ma questa tesi è contrastata da chi, invece, sostiene che vi sia una specie sola che accoglie varietà diverse. Per i consumatori finali, però, questa distinzione non conta molto: più che altro, è importante riconoscere la cannabis sativa, la cannabis indica e la cannabis ruderalis. La cannabis sativa cresce in Africa, in America e in Asia, ed è la più nota. Caratterizzata da foglie di colore verde chiaro, la cui forma ricorda quella delle dita di una mano, è in grado di arrivare a un’altezza di 5 metri. È originaria dell’India e del Pakistan, invece, la cannabis indica, che comunque con il passare del tempo è riuscita ad adeguarsi a climi meno umidi. La differenza con la sativa sta nella conformazione delle foglie, che sono meno chiare e più larghe. Infine, la cannabis ruderalis è originaria del Kazakistan e della Siberia: si tratta di una pianta che non supera i 90 centimetri di altezza, simile a un cespuglio dalla crescita veloce, con fiori di dimensioni minime.

Il CBD e il THC

Ormai in molti sono consapevoli del fatto che il THC è in grado di innescare effetti psicotropi in chi lo consuma. Dalla sua assunzione possono derivare stati di panico, paranoia e ansia, a maggior ragione nel caso in cui esso venga introdotto nell’organismo in dosi elevate. Ebbene, può essere utile sapere che il CBD è in grado di attenuare i sintomi di ansia che derivano dal THC. Senza dimenticare, comunque, che il consumo di marijuana con alto contenuto di THC per il momento nel nostro Paese non è ancora legale.