Sabato, 01 Agosto 2020 06:47

Covid 19 Colpisce ancora – Bozza Decreto “Agosto” e Ammortizzatori sociali sino a fine anno In evidenza

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Di Mario Vacca 01 agosto 2020 - 18 settimane di integrazioni salariali fruibili tra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020 è quanto prevede la bozza del decreto estivo “agosto”.

Come ad ogni riferimento il condizionale è d’obbligo soprattutto per le ultime correzioni sia in uscita del decreto che in fase di conversione, comunque sia da quanto emerge dalla prima bozza del decreto “Agosto”(suscettibile di modifiche) con il quale il Governo intenderebbe dare seguito alle misure eccezionali per far fronte ai danni economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, la copertura dei trattamenti di integrazione salariale ordinaria ed in deroga a causa del COVID-19 dovrebbe arrivare sino al 31/12/2020. Quindi un possibile nuovo ricorso a 18 settimane di CIGO, assegno ordinario e CIG in deroga COVID-19, fruibili in due distinti blocchi da 9, da collocarsi nel periodo ricompreso tra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020. Nuovo periodo di cassa integrazione che si inserisce a forza nell’impianto delle vigenti disposizioni contenute nel DL 18/2020 (decreto “Cura Italia”), con cui si dispone l’estensione da 9 a 18 settimane della durata massima dei trattamenti, fruibili – a determinate condizioni – nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 ottobre 2020.

Nel testo emergono anche altre importantissime misure come la proroga di 2 mesi dell’indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, la previsione di un esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, la proroga delle speciali disposizioni in materia di contratto a termine, nonché delle misure in materia di licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo.

In riferimento alla fruizione della seconda tranche di 9 settimane, la bozza prevede, per i datori di lavoro che ne hanno fatto richiesta, l’eventuale applicazione di un contributo addizionale determinato sulla base del raffronto tra il fatturato aziendale del primo semestre 2020 e quello del corrispondente semestre 2019, pari al 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al 20% e pari al 18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato. La disposizione esonererebbe dunque dal versamento del predetto contributo addizionale i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. Secondo la bozza del provvedimento, le predette riduzioni di fatturato potrebbero essere autocertificate dal datore di lavoro ai sensi del DPR 445/2000, in sede di presentazione della domanda di accesso ai trattamenti.

Anche in questo caso le domande di accesso ai trattamenti di integrazione salariale COVID-19 devono essere inoltrate all’INPS, a pena di decadenza, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. In fase di prima applicazione, il termine di decadenza verrà fissato entro la fine del mese successivo a quello di entrata in vigore del decreto.
La bozza del decreto prevede che i datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo, che non richiedono i predetti trattamenti di CIG COVID-19 e che hanno già fruito, nei mesi di maggio e giugno 2020, trattamenti ordinari ed in deroga del DL 18/2020, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, la possibilità di richiedere l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL), per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 dicembre 2020, nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite nel citato periodo.

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Chi è Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager a servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione all’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa..

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica, lealtà ed armonia

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