GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Martedì 12 marzo, il personale docente e non docente di tutte le scuole statali di Parma protesterà dalle ore 16 alle ore 18 davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e Piacenza, in Corso Garibaldi 50 a Piacenza.

Il sit in è stato indetto dai cinque sindacati maggiormente rappresentativi del settore scolastico: Gilda, Snals, Cgil, Cisl e Uil. Manifestazioni simili si svolgeranno contemporaneamente in molte città italiane.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, illustra i motivi della protesta che riguarda per lo più l'annoso problema del precariato scolastico: "Il numero di precari che lavorano regolarmente nelle scuole nell'attuale anno scolastico è superiore a 100 mila. Lo scorso anno, a fronte delle quasi 60.000 cattedre disponibili per l'immissione in ruolo, solo la metà sono state effettivamente assegnate con il risultato di avere vacanti più di 32.000 cattedre in organico di diritto Il numero di pensionamenti previsto, grazie anche all'introduzione della Quota 100, risulta aggirarsi intorno alle 40.000 unità, portando quindi ad una disponibilità di più di 70.000 cattedre per il prossimo anno scolastico, l´età media dei docenti italiani è tra le più alte al mondo al punto che nei prossimi anni si prevede un numero di pensionamenti pari a 150/200 mila unità. Le procedure concorsuali previste sono quindi assolutamente inadeguate a fronteggiare una situazione che è destinata a diventare esplosiva se non si interviene con un provvedimento mirato. Lo Stato che ha bisogno di docenti, in particolare quelli di sostegno, preparati e specializzati; sarebbe logico e giusto che questi docenti fossero incentivati e stipendiatinon che ad essi venga chiesta una sorta di tangente di almeno un centinaio di euro per partecipare al test selettivo ed altri 2500/4000 € per partecipare al corso".

Prendiamo positivamente atto che diversamente da altri casi, una volta tanto, le colleghe perseguite non vengono "condannate" a prescindere e che vengono pubblicamente difese dai genitori dei loro alunni, dal dirigente scolastico e da esponenti civici. Senza entrare nel merito del caso specifico di Mezzani, su cui sono in corso delle indagini, noi della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza chiediamo che dopo tanti docenti perseguiti, nel nostro territorio si avviino anche inchieste che incriminino chi è responsabile del comportamento dei propri figli. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, aggiunge:

"Noi veniamo pagati per fare lezione non siamo né badanti né baby sitter, quando si tratta di studenti maggiori dei 14 anni che interrompono la regolarità delle lezioni sono imputabili per interruzione di pubblico servizio, quando si tratta di bambini inferiori degli anni 14, quindi non imputabili, i loro genitori devono essere chiamati a rispondere legalmente delle azioni e dei comportamenti dei figli".

Quanto al caso di Mezzani auspichiamo che le nostre colleghe si rivolgano al Tribunale del Riesame di Bologna che annulli la misura cautelare che stanno subendo e che una volta tanto l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna si adoperi in aiuto dei suoi dipendenti, di solito i docenti vittime di queste situazioni vengono abbandonati o addirittura malamente trattati dall'amministrazione di appartenenza.

SEDE DI PARMA: Borgo delle Colonne 32-43121 –
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Mezzani (Parma): il periodo di sospensione delle maestre serva per chiarire meglio non per alimentare la caccia alle "streghe"

C'è stata l'ennesima accusa di comportamenti violenti nei confronti di docenti, questa volta nei confronti di due insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Sorbolo che operavano nel plesso di scuola primaria Mezzani, fortunatamente in questo caso nessuno è stato privato della libertà personale e già questo è un passo avanti rispetto a vicende analoghe.

Auspichiamo che i mesi di sopensione cautelativamente inflitti alle docenti servano effettivamente a fare chiarezza, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza come negli altri casi precisa che quando si tratta di percosse è ovvio che sussistono estremi di reato, ma quando si tratta di altro bisogna ponderare bene il concetto di "violenza", il legislatore non sanziona le:
ramanzine a voce sostenuta, le punizioni a fini educativi rivolte a scolari particolarmente "pestiferi" ed il contenimento fisico di ragazzini che si agitano mettendo in pericolo loro stessi ed i compagni di classe.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza, a proposito del caso di Mezzani dice: "La nostra associazione sindacale è vicina a tutti i docenti dell'Istituto Comprensivo di Sorbolo e Mezzani, sia iscritti che non"

 

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