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Riaperto ufficialmente il Giardino romantico all’interno del Parco Storico della Reggia di Colorno, il bosco che si trova dopo il giardino all’inglese. Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente della Provincia Diego Rossi, il Delegato provinciale al Patrimonio Alessandro Tassi Carboni, il Sindaco di Colorno Cristian Stocchi e la responsabile dell’Ufficio Patrimonio della Provincia ing. Paola Cassinelli.

“Restituiamo con soddisfazione alla cittadinanza colornese e a tutti i visitatori della Reggia un parco secolare che è stato oggetto di interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria da parte della Provincia, con una dotazione di risorse  importanti – afferma il presidente Diego Rossi – Il risultato è frutto anche del lavoro della precedente Amministrazione provinciale, che aveva già avviato il progetto. L’attuale amministrazione ha seguito molto da vicino lo svolgersi dei lavori di cantiere e voglio ringraziare il Delegato e i nostri tecnici, che hanno dimostrato grande dedizione.”

"La riapertura del Giardino Romantico, frutto del tenace lavoro di chi mi ha preceduto e della cura sapiente dell'apparato tecnico, sigla la volontà condivisa con il Comune di Colorno di una riflessione sul futuro del complesso ducale - dichiara il Delegato provinciale al Patrimonio Alessandro Tassi Carboni - L'eccezionalità del patrimonio storico e delle attività ospitate suggeriscono infatti la necessità di prefigurare un disegno strategico di ulteriore valorizzazione principalmente rivolto alla promozione di cultura e turismo." 

"La riapertura di oggi è certamente motivo di soddisfazione per tutti - aggiunge il Sindaco di Colorno Christian Stocchi - Tuttavia non dobbiamo dimenticare il lungo periodo di chiusura di questa significativa parte del parco, per evitare di ritrovarci in  futuro in questa situazione. Condividiamo l'intenzione della Provincia di costruire un nuovo progetto strategico intorno alla Reggia. La piena fruibilità del parco è precondizione di una efficace progettualità sulla Reggia e sul suo giardino. Un tassello fondamentale non solo per Colorno ma anche per tutto il nostro territorio" 

I LAVORI
I lavori dell’area romantica del  Parco della Reggia sono costati 218 mila euro e hanno comportato interventi considerevoli: la maggior parte degli alberi ha richiesto operazioni di potatura e risanamento e circa un centinaio di piante sono state abbattute, con successiva ripiantumazione.
Per tutte le piante abbattute sono state predisposte analisi molto accurate (le VTA - metodo Visual Tree Assessment) aggiornate per ogni pianta prima di intervenire e per alcune sono stati anche eseguiti rilievi strumentali. Ora il giardino viene riaperto in sicurezza, rendendo così di nuovo fruibile al pubblico una parte importante del parco.
Il bosco vede la presenza di frassini, tigli e ippocastani, pioppi, platani, olmi, robinie, aceri carpini, ginko biloba, ed altre essenze.
Fu Maria Luigia, nella prima metà dell’800, a far trasformare il giardino alla francese in bosco romantico all’inglese, con la collaborazione del presidente della società Botanica di Londra Carlo Barvitius. Tra l’altro, nell’area vennero innestate molte piante rare (tra cui la Zelcova Carpinifoglia tuttora esistente) e fu creato il laghetto con isola dell’amore.
I lavori appena conclusi hanno compreso anche la sistemazione del laghetto, con il consolidamento e la piantumazione delle sue sponde e l’introduzione di un’apposita cartellonistica informativa, con bacheche di legno e il ripristino della pavimentazione dei vialetti con la rimozione del residuo di limo rimasto dopo l’alluvione.

Fonte: Provincia di Parma

La stazione di Colorno non più tutelata dalle belle arti, entrerà tristemen te nel guinness world records come la più vandalizzata d'Italia e di certo continuerà a far parlare di se anche in estate.

Dopo i vandalismi di qualche tempo fa che hanno deturpato i muri che affacciano sui binari e la sala d'aspetto, ecco che durante la tarda serata di venerdì 12 luglio, qualcuno ha deciso di intrattenersi a bivaccare, bere e fumare nell'area ex carico/scarico merci; area non illuminata e nascosta agli occhi più indiscreti. Incuranti dei rischi in cui è possibile abbattersi nei pressi di tale malmesso capanno, abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi notturni e la situazione che ci si à posta davanti è stata quasi sempre la stessa. Giovani non identificati, intenti a fumare (non certo sigarette), e a bere a collo di bottiglia, salvo poi dimenticare di pulire l'area da loro sporcata. Ieri infatti sono stati lasciati sull'erba pezzi di un lampione appena vandalizzato, bottiglie di alcolici, e ovviamente preservativi.

Giorni fa un cestino della sala d'aspetto è stato utilizzato come urinatoio e posto al centro della stessa. Ormai la nostra stazione è simbolo assoluto della controcultura e si descrive semplicemente con la famosa frase: "sesso, droga, e rock'n'roll".

Una situazione imbarazzante, a due passi dal centro abitato e da uno dei più bei monumenti italiani e del mondo.

Il tempo passa ma non vediamo miglioramenti e nemmeno riceviamo risposte. Abbiamo pregato a lungo Rfi di impegnarsi a predisporre un sistema di videosorveglianza e a chiudere la stazione nelle ore notturne, illuminando l'area del magazzino abbandonato, ad oggi accessibile a chiunque. Fino a quando non capiterà qualcosa di grave ed irriparabile il tutto rimarrà in tali vergognose condizioni?...

Il gruppo
Amo - Colorno

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Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 10 Luglio 2019 06:04

I disservizi di Trenord non vanno in ferie

Saremo pur in estate, tempo di ferie, ma se potevamo pensare che i disservizi offerti da Trenord andassero in vacanza, ci sbagliavamo di grosso.

Il 9 luglio la tratta Parma - Brescia, tratta del rimpianto, ha ancora una volta dato il peggio di sé. Ritardi e cancellazioni hanno messo alla prova i tanti viaggiatori che hanno scelto di affidarsi al servizio ferroviario per la loro mobilità.

Andando per ordine, il treno 20306 in partenza da Parma e diretto a Piadena alle ore 07:13, alle ore 07:28 era ancora fermo sui binari per motivi a noi sconosciuti. Il treno 20307 in partenza da Brescia est alle 07:50 per Parma, non è stato messo in movimento a causa di prolungarsi dei lavori lungo la linea, mentre il treno 20304 in partenza da Parma alle o6:13 e diretto a Brescia est è stato sostituito da Colorno con un servizio autobus sostitutivo.

Disagi su disagi in attesa di agosto, quando tutti i treni o quasi dovrebbero essere sostituiti dai bus sull'intero tratto Parma - Casalmaggiore, a causa dei lavori programmati da Rfi sulla linea. Ben 24 corse ad oggi sono state tagliate sulle tratte "Parma - Brescia" e "Mantova - Cremona". Certo forse con i bus potrebbe addirittura andare meglio in termini di puntualità e pulizia, ma a questo punto ci chiediamo perché dover continuare ad utilizzare il treno?... I treni dovrebbero essere sicuri, puntuali, puliti ed in grado di ridurre il traffico su gomma, riducendo l'inquinamento. Inquinamento che con le attuali vetture in servizio su molte tratte ferroviarie nazionali non fa altro che aumentare.

In attesa di una lontana improbabile ed agognata elettrificazione della linea e nella speranza che vengano inseriti presto in servizio i nuovi treni Jazz e Rock, c'è chi politicamente propone di non far pagare il biglietto ai viaggiatori, come ristoro del danno. Noi crediamo che un biglietto seppur regalato non serva se non si è certi di arrivare a destinazione. Preferiremmo acquistarlo ricevendo il giusto e doveroso servizio.

L'odissea per noi cittadini continua, tra ritardi, cancellazioni e molte barriere architettoniche insormontabili per i meno fortunati. Finirà mai?...

Il gruppo
Amo - Colorno

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Martedì, 02 Luglio 2019 15:51

Viaggi sotto le stelle alla Reggia di Colorno

A partire da venerdì 5 luglio nel parterre della Reggia Di Colorno ritorneranno le proiezioni di audiovisivi fotografici “Viaggi sotto le stelle”.

Tutti i venerdì di Luglio e Agosto, autori fra i più conosciuti del nord Italia si alterneranno con proposte visive di alta qualità, un programma che inizierà con il “in a life time” di Sandro Pezzi spettacolo audiovisivo con musica dal vivo che ci porterà in Irlanda.

In luglio proseguirà attraverso gli audiovisivi di Iago Corazza, Stefano negri e del presidente color’s light Gigi Montali,  fotografi/viaggiatori che ci porteranno in terre lontane, dall’India all’Islanda.

Il 26 luglio serata speciale, ritorna a Colorno il grande chitarrista Luca Colombo in concerto, che sarà accompagnato dalle le immagini dei soci del gruppo .

Non meno importanti gli altri fotografi che calcheranno il parterre Colornese nel mese di Agosto: Massimo Gandolfi, Paola Vignali, Fiorenza Attene, Daniele Parizzi, Cristina Cozzini e Francesco di Rosa saranno i protagonisti delle prime due serate e ci accompagneranno ad ritorno in Reggia della coppia Parmigiana, Oreste e Odetta Ferretti, pluripremiati autori che da anni portono i loro audiovisivi in tutta la penisola.

La rassegna come di consueto sarà chiusa dal fotografo fidentino Antonio Cosi accompagnato da Stefano Anzola e Enrico Volpi.

Un’estate da viaggiare sotto le stelle della Reggia Colornese, tutte le serate sono ad ingresso gratuito, avranno inizio all’imbrunire.

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Sovente capita che aree non strettamente situate vicino alla città, vengano dimenticate. Ne è esempio eloquente l'area antistante l'autogrill della strada provinciale 343 per Colorno. Il materiale fotografico del nostro membro di coordinamento, Fabrizio Giorgetti, non lascia adito a dubbi.

Nei pressi della ditta di logistica "Number One" è posizionato un rimorchio quasi del tutto bruciato, ormai utilizzato per bivacco e pernottamento. Insomma una simil stanza d'hotel forse a mezza stella, in cui è possibile trovare rifiuti indifferenziati di ogni sorta; dalle bottiglie di birra in vetro a sacchi neri carichi di spazzatura, da cassette di legno a materiale infiammabile.

E' pur vero che il container è già in parte incenerito, ma tale nascondiglio surrogato può essere parecchio insidioso per diversi motivi. Oltre a poter ulteriormente prendere fuoco, con un grosso problema per la viabilità, visto l'alto passaggio di veicoli che ogni giorno vi circola, non dimentichiamo il problema della sicurezza, in quanto non dovrebbero esserci zone franche nel nostro territorio.

Ci auguriamo che venga quanto prima provveduto a rimuovere la carcassa del container e che venga predisposta una seria sanificazione dell'area attualmente irrespirabile.

Il gruppo
Amo Colorno

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Giovedì, 27 Giugno 2019 21:19

Ancora atti vandalici alla stazione di Colorno.

Per l'ennesima volta ci vediamo costretti a segnalare atti vandalici che hanno preso di mira ancora una volta la stazione di Colorno.

Colorno  (PR) 27 giugno 2019 - La stazione sotto la tutela delle belle arti, il 24 giugno è si è "risvegliata" con gli ennesimi sfregi sui muri della facciata che affaccia sui binari. Una serie di vistosi graffiti incomprensibili hanno imbrattato i muri adiacenti la sala di aspetto, e all'interno a seguito di una serata di bivacco e chissà cos'altro, sono state ritrovate bottiglie di birra e rifiuti, pedate sui muri e un odore fortissimo di urina.

Una situazione ormai insostenibile per chi ogni giorno deve prendere il treno. Non è la prima volta che questo succede, e oltre alla più volte imbrattata facciata esterna della stazione, dopo che era stata ripulita, finestre e porta a vetri della sala d'aspetto sono state più volte infrante.

Per diverso tempo abbiamo cercato di chiedere ad Rfi, responsabile dell'area, di installare un sistema di videosorveglianza atto a scoprire e sanzionare con durezza i vandali, oltre a chiedere necessariamente la chiusura della stazione nelle ore notturne. Ad oggi però nulla è stato fatto in merito, e l'interesse verso la nostra stazione sembra non esserci. Facciamo quindi l'ennesimo ed ulteriore appello ad Rfi affinché intervenga rapidamente così come abbiamo chiesto da molto tempo e svariate volte.

Non è possibile continuare a cadenza periodica a raccontare questi tristi episodi di inciviltà, con frustrazione, impotenza, indignazione e rabbia.

Il gruppo
Amo Colorno

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Il festival, giunto alla sua quarta edizione, si terrà da venerdì 14 a sabato 16 giugno nella Reggia di Colorno. Il Parmigiano Reggiano sarà presente come ambasciatore del territorio con degustazioni guidate, masterclass e un caseificio da cui sarà possibile comprare il Re dei Formaggi direttamente dalle mani del produttore.

Reggio Emilia –

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà main sponsor del Festival della Lentezza, l’evento che vede al centro le persone, la tutela dell’ambiente, la qualità, il territorio e che si terrà da venerdì 14 a sabato 16 giugno nella Reggia di Colorno (PR). Il fil rouge dell’edizione 2019, la quarta, è “Il tempo che aggiusta le cose”.

Il Parmigiano Reggiano sarà presente come ambasciatore del territorio, anche in virtù dell’importanza che il tempo riveste nel processo produttivo che lo rende unico: fatto da oltre nove secoli con gli stessi ingredienti naturali (latte sale e caglio), la stagionatura minima di 12 mesi è infatti la più lunga tra tutti i formaggi Dop. 

Per tutta la durata del Festival, il Consorzio sarà presente all’interno della Reggia con “l’olfattometro del Parmigiano Reggiano”: uno spazio sensoriale per scoprire i profumi tipici della Dop insieme alle guide ufficiali del Consorzio. Inoltre, nella zona adiacente allo spazio ristorazione di Parma Quality Restaurant, sarà possibile degustare e acquistare il Parmigiano Reggiano delle Vacche Bianche direttamente dal Caseificio Santa Rita Bio di Modena.

Sabato 15 giugno alle ore 15.00, sempre presso l’area ristorante, il nutrizionista Luca Bottoni parlerà dell’evoluzione organolettica del Parmigiano Reggiano e dei benefici che il tempo esercita sulle proprietà nutritive e sulla facilità digestiva del Re dei Formaggi. 

Domenica 16 giugno alle 0re 11.15 il responsabile dell’area Promozione Territoriale del Consorzio, Igino Morini, terrà una degustazione guidata di lunghe stagionature di Parmigiano Reggiano Dop. Per tutti gli eventi – masterclass e degustazione – la partecipazione è gratuita previa registrazione obbligatoria all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ieri pomeriggio la cerimonia di riapertura con Rossi, Donini, Azzali, Stocchi, Bongiovanni. Rossi:"Grande soddisfazione per un lavoro importante per il territorio, portato a termine nei tempi prefissati." Il ponte è ora percorribile in entrambi i sensi di marcia, a 50 km orari, per mezzi fino a 44 tonnellate, dopo i 5 mesi di lavori, diretti dalla Provincia di Parma ed eseguiti dalla Primo Micheli - Consorzio Coimpa.

Parma, 6 giugno 2019 – Il Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore da ieri pomeriggio è di nuovo aperto al traffico dopo la conclusione dei lavori. Il ponte è transitabile nei due sensi di marcia, per vetture e mezzi con peso fino a 44 tonnellate, alla velocità massima di 50 km orari, con divieto di sorpasso e distanza minima tra i veicoli di 50 m.

Alla cerimonia ufficiale di riapertura hanno preso parte il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, l'Assessore Trasporti e Infrastrutture della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini, il Vice Presidente della Provincia di Cremona Rosolino Azzali, il Sindaco di Colorno Cristian Stocchi, il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, un rappresentante della Regione Lombardia.

"Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di questi lavori, così importanti per il nostro territorio, portati a termine nei tempi prefissati dal raggruppamento di imprese Primo Micheli - Consorzio Coimpa – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi- Il progetto di intervento è stato predisposto in tempi record, poi purtroppo, come abbiamo più volte segnalato pubblicamente, prima di arrivare ai 5 mesi di cantiere sono occorsi 7 mesi di procedure preventive, tempi non comprimibili a norma del nuovo Codice degli Appalti. Chi parla di ritardi e omissioni, non sta parlando di noi. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a questo grande lavoro di squadra, a partire dagli amministratori che mi hanno preceduto, il Presidente Fritelli e il Delegato Serpagli, che si sono adoperati per ottenere il finanziamento e l'allora Ministro Delrio che ha reperito i 6 milioni di euro e li ha stanziati velocemente con un apposito decreto. E poi il progettista ing. Scaroni, gli uffici della Provincia di Parma che hanno predisposto una gara a regola d'arte che ha superato il vaglio di tre sentenze del Tar e di una del Consiglio di Stato, la Provincia di Cremona. Infine le imprese tutte che hanno operato in un cantiere tecnicamente complesso, a grandi altezze sia in golena che sull'acqua, nel rispetto dei tempi ma con la massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori e le maestranze che hanno lavorato a turni serrati, anche nei giorni festivi."

"La riapertura del ponte al transito dei veicoli è un risultato molto importante per questo territorio - ha affermato l'assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Raffaele Donini -. Come Regione ci siamo impegnati fin dal primo giorno per definire immediatamente interventi di mitigazione rispetto ai disagi a cui cittadini, automobilisti e autotrasportatori sono andati incontro a seguito della chiusura del ponte. Grazie alla collaborazione proficua con la Provincia di Parma, la Società per la mobilità e il trasporto pubblico (Smtp),l'Azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia (Tep) e Trenord in questi mesi abbiamo potenziato il servizio ferroviario Parma-Casalmaggiore e stanziato 400mila euro per il prolungamento e l'aggiunta di nuovi servizi su gomma realizzati da Tep"

Nella foto: Autorità alla riapertura del ponte, tra cui: il Presidente della Provincia di Parma Rossi e il Delegato Bertocchi, il Vice presidente della Provincia di Cremona Azzali, l'Assessore regionale Donini, i sindaci di Colorno, Casalmaggiore, Sorbolo.

 

(Foto e gallery di Francesca Bocchia)

 

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Incontro storico nel bel mezzo del ponte che finalmente è tornato a congiungere Colorno con Casalmaggiore. Le prime auto a passare sono state le splendide "signorine" del  Fiat 500 Club Italia!

La 500 di Ruggero Francavilla è partita da Colorno (PR) e quella di Raul Tentolini da Casalmaggiore (CR) per incontrarsi proprio nel mezzo del ponte.
Una inizativa nata dalla collaborazione dei Coordinamenti di Fidenza (PR) e Cremona. Già in molte altre importanti circostanze il CLUB aveva fatto da apripista al transitato su nuovi o rinnovati  tratti stradali, come ad esempio avvenne per la tanto attesa Variante di Valico.

Il 5 giugno invece è stata la volta di quell'importante arteria che collega la sponda parmense e quella cremonese del Po, riaperta dopo oltre due anni di interruzione.

L'occasione storica è stata documentata da Gazzetta dell'Emilia attraverso l'obiettivo di Francesca Bocchia.

IL CLUB - presentazione

Il Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984, dedicato alla 500 storica progettata da Dante Giacosa nel 1957, è il più grande Club di modello al mondo. I soci hanno superato quota 21.000 ed il trend è in continuo aumento. Ogni anno sono organizzati centinaia di raduni con gli appassionati di questo autentico mito italiano del quale circolano ancora oltre 380.000 esemplari.

Dalla fondazione ad ora, il Club è riuscito a creare un vero e proprio fenomeno di costume, supportato dai sani e preziosi valori che la 500 rappresenta. Basti notare tutti i sorrisi che il passaggio della mitica 500 attrae a sé, suscitando ricordi nei più anziani, e simpatia nei più giovani. Il Club riunisce indistintamente persone di ogni ceto sociale, di ogni età (il 25% dei nostri soci ha meno di 40 anni!) e di ogni luogo (abbiamo soci in Australia, Nuova Zelanda, Cuba, Giappone!) Ha contribuito ad unificare l'Italia e ancora oggi è sinonimo di uno stile di vita semplice e schietto, proprio come lei.

Il Club ha saputo unire gli appassionati in una grande comunità che partecipa e dialoga come provano gli oltre 2.400 accessi al giorno al sito e la tiratura della rivista sociale 4PiccoleRuote, bimestrale di 68 pagine a colori, che viene stampata in oltre 160.000 copie all'anno.

Fiore all'occhiello è il Museo Multimediale "Dante Giacosa" e Centro di Documentazione per l'Educazione Stradale, inaugurato nel 2007 e visitato da migliaia di persone.
Un altro importante traguardo raggiunto è la costituzione di una casa editrice, 500 Club Italia Edizioni. Nel 2010 il Club è stato nominato "Testimonial UNICEF" come riconoscimento del grande impegno ultradecennale in campo sociale e umanitario.

I fiduciari locali (oltre 180) sono costantemente impegnati nell'organizzazione di incontri nelle più importanti città italiane. Un particolare impegno viene posto nell'organizzazione del Meeting internazionale di Garlenda, che si svolge il primo weekend di Luglio, e che vede la partecipazione di oltre 1000 equipaggi. Nel corso degli anni il Meeting di Garlenda è diventato un riferimento per gli appassionati di tutta Italia e non solo; nel corso del lungo weekend i cinquecentisti hanno modo di partecipare ad escursioni, incontri culturali, visitare le mostre ospitate al Museo, intrattenersi presso le principali attrazioni turistiche della riviera e molto altro ancora.

Il Club ha inoltre la propria casa editrice. La più recente pubblicazione è il libro "Un Mito Italiano – La 500: fenomeno sociale e di costume", con prefazione di Renzo Arbore, che ha raccolto ottime critiche e ha avuto un notevole successo, non solo nella cerchia degli appassionati di motorismo storico.

È passato molto tempo dagli esordi, quando un piccolo gruppo di poche decine di macchine si riuniva per festeggiare l'amicizia. Ma lo spirito è rimasto intatto, ed anzi, moltiplicato per tutti i soci che si sono uniti a noi, è cresciuto in modo esponenziale, dandoci la possibilità di uscire dai limiti del mondo di appassionati di auto storiche per irrompere in modo costruttivo in tematiche sociali, di costume e di impegno umanitario; tutto questo ha reso il Fiat 500 Club Italia famoso in tutto il mondo.

 

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Lunedì, 03 Giugno 2019 10:00

In ricordo di Filomena

A ricordo di Filomena Cataldi e di tutte quelle donne che ogni giorno subiscono violenze e vessazioni di ogni sorta, e di tutte coloro che hanno perso il bene più prezioso, la vita, giorno 4 Giugno 2019 alle ore 18:30, presso la panchina rossa del parco di Colorno, sito in via Pasini, dedicheremo una preghiera e le ricorderemo. Filomena in particolare, avrebbe compiuto gli anni proprio il 4 di giugno. Avrebbe festeggiato questo giorno con la sua famiglia e con tutti i suoi cari.

Con il suo compagno, con l'adorata figlia, con la sorella che amava più di se stessa e alla quale era legatissima e con gli adorati genitori. Per la prima volta purtroppo non potrà esserci fisicamente. Anche se è rimasta sempre presente per tutti, in molti dovranno passare questo giorno con il dolore nel cuore perché la cara Filomena non c'è più a causa di un individuo riconosciuto "malato di mente" che un brutto giorno ha deciso di strappargli per sempre il sorriso.

A causa di quel maledetto giorno, in cui a San Polo di Torrile, venne strappata brutalmente al mondo e alla vita che amava alla follia. Filomena era una persona fantastica, umile e generosa e noi non la dimenticheremo mai perché rimarrà un esempio di vita da seguire e resterà per sempre nei nostri cuori. Parteciperanno alcuni famigliari di Filomena.

Monica Cresci
Coordinamento tutela donne vittime di violenza
AMO - COLORNO

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