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Riceviamo e pubblichiamo la nota della Gilda degli Insegnanti di Parma: "4 milioni 284mila 300 euro per le scuole non statali ubicate in Provincia di Parma è semplicemente una vergogna."

Parma, 17 ottobre 2016

Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di una legge nazionale, stanzia a fondo perduto complessivi 4 milioni 284mila 300 euro per le scuole non statali ubicate in Provincia di Parma è semplicemente una vergogna. Il tutto avviene mentre ai dipendenti della scuola pubblica si chiedono sacrifici enormi, obbligandoli a percepire paghe miserevoli dovute ad un contratto oramai scaduto ben sette anni. Lo Stato continua a devolvere valanghe di soldi dei contribuenti ai privati che hanno aperto scuole sul territorio, questo sperpero di risorse si aggiunge ad un altro regalo, circa 40 milioni di euro stanziati in favore delle agenzie che hanno la pretesa di aggiornare i docenti, ciò mentre nemmeno un centesimo è previsto per gli insegnanti che parteciperanno coattivamente a questi "aggiornamenti" che faranno lucrare gli "amici degli amici". Contemporaneamente per ottenere un risparmio è stato d'imperio congelato l'anno 2013 che, con una rapina perpetrata ai danni docenti della scuola statale, non viene conteggiato nel calcolo dell'anzianità. Questa è la pseudo Buona Scuola del Pd, dare soldi ai privati fingendo di investire sulla scuola statale. Per la verifica di quanto asseriamo, indichiamo il link ufficiale postato sul sito dell'Ufficio Scolastico Regionale istruzioneer.it/2016/10/13/scuole-paritarie-dellemilia-romagna-piano-di-riparto-fondi-a-s-2015-2016.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, dichiara: "Oramai questi politicanti e i loro accoliti hanno perso il senso del pudore".

Mercoledì, 05 Ottobre 2016 15:39

Langhirano: indirizzo musicale negato

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda Insegnanti: "Indirizzo musicale negato, ennesimo esempio del disastro che ha provocato la "Buona Scuola" del Pd. Sulle assegnazioni dei docenti si esprimerà la magistratura". 

Parma, 5 ottobre 2016

Il danno arrecato alla comunità scolastica di Langhirano è sotto gli occhi di tutti, i ragazzi del locale Istituto Comprensivo fino a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico sapevano di essersi iscritti ad una scuola ad indirizzo musicale, opportunità negatagli nonostante avessero già svolto un percorso di studi attinente. L'esempio di Langhirano è una chiara dimostrazione che la cosiddetta "Buona Scuola" del Pd è solo caos, l'assegnazione di migliaia di docenti in giro è stata fatta a casaccio da un misterioso algoritmo. La Gilda degli insegnanti ha compiuto un accesso agli atti presso il Ministero per capirne le caratteristiche, ma i funzionari preposti hanno avuto l'ordine di non fornire il codice sorgente, elemento fondamentale che serviva per verificarne la correttezza rispetto alle norme. A seguito di ciò la Gilda si è rivolta alla magistratura.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza: "Ci meraviglia che i genitori dei ragazzi vogliano rivolgersi a Berlinguer che appartiene alla stessa parte politica che ha prodotto il caos in cui è piombata la scuola italiana. A tutto ciò si aggiunge anche la gestione dell'Ufficio Scolastico Regionale di Bologna che, con il silenzio assenso della politica, è assente dal nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Gilda degli Insegnati: "Nel Parmense un esempio di fallimento della cosiddetta "Buona Scuola". L'Istituto Comprensivo di Medesano chiuso per mancanza di docenti."

Parma, 26 settembre 2016

E' di questi giorni la notizia che l'Istituto Comprensivo di Medesano ha dovuto ridurre il numero di giorni di lezione a causa della mancanza di insegnanti, un fatto mai visto dal dopoguerra in una scuola parmense e forse un caso unico in Italia.
Il tutto è dovuto ai farraginosi ed opachi meccanismi di reclutamento ed assegnazione dei docenti imposto dalla cosiddetta legge "Buona Scuola", un disposto dal nome assai truffaldino che in realtà ha gettato nel caos la scuola italiana ed ovviamente quella parmense. Ancor oggi molte scuole sono costrette ad avere un orario provvisorio e sono molti gli insegnanti che non hanno una sede definita e molti i contenziosi generati da norme assai controverse, che stanno creando incertezze e smarrimento tra docenti e studenti.
La maggioranza di governo, ovvero il Pd, ha voluto che tutto fosse governato da un misterioso algoritmo e difronte alle tante stranezze la Gilda degli Insegnanti ha effettuato un accesso agli atti presso il Ministero dell'Istruzione. "Tutto ci hanno dato tranne che il codice sorgente che ci serviva per controllare la regolarità e la trasparenza delle operazioni, una faccenda di cui adesso si occuperà la magistratura." - afferma la Gilda.
Nel Parmense, evidentemente per opportunità politica, sono stati tanti coloro che hanno lodato le nuove regole come fossero innovazione, invece si stanno dimostrando un disastro, purtroppo annunciato.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, dopo il fattaccio di Medesano: "E' incredibile che di fronte a fatti simili, il primo giorno di scuola qualche dirigente scolastico parmense, mediaticamente molto presente, si preoccupava di rassicurare famiglie e studenti che tutto procedesse per il meglio" - continua Pizzo - "certi collaborazionisti, ossequiosi della politica, vogliono sostenere ad ogni costo che tutto va bene sono peggiori della stessa politica verso la quale forse vogliono farsi belli" - e conclude il dirigente della più importante associazione professionale dei docenti italiani - "per noi è facile dire l'avevamo detto, ma è un'amara soddisfazione".

(fonte: ufficio stampa Gilda degli Insegnanti Parma)

Giovedì, 04 Agosto 2016 16:50

Busseto: salvato l'indirizzo musicale

L'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto.

Parma, 4 agosto 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza oggi, al tavolo sindacale con il Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Parma, ha ricevuto conferma formale che l'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto. La Gilda esprime soddisfazione anche perché al tavolo sindacale è stato confermato che allo stesso modo verranno salvati altri indirizzi musicali esistenti nel Parmense e che erano stati messi a rischio, quelli di Fidenza, Medesano e Noceto. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito dice: "Se non ci fosse stata un'adeguata reazione, il governo del Pd avrebbe abolito l'indirizzo musicale dove nacque il grande Giuseppe Verdi, non ci sono riusciti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti sulla visita del sindaco di Fidenza al plesso scolastico "Maria Magnani" durante il pasto dei bambini. 

Parma, 28 luglio 2016

Non abbiamo nulla contro il fatto che il sindaco di una città eserciti il controllo sulla qualità delle mense scolastiche, ci mancherebbe, rientra tra le sue funzioni ed è anche giusto che informi i cittadini di questa sua attività. Purtroppo a Fidenza sembra esserci una tradizione diversa: come si vede dalle foto, puntualmente venute in possesso della stampa locale, i bambini del plesso scolastico "Maria Magnani" hanno fatto da "corredo" alla momentanea ribalta mediatica dell'esponente del Pd che è sindaco della città. Quei bimbi si trovavano all'interno di una scuola pubblica, in un momento didattico qual è il pasto consumato nelle ore scolastiche, non è bello che siano stati esposti nell'ambito delle attività politico/istituzionali di un esponente della politica locale. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dichiara: "Speriamo che le foto siano uscite all'insaputa del sindaco, altrimenti siamo di fronte all'ennesimo esempio del rapporto anomalo che il Pd ha con la scuola pubblica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La Gilda degli Insegnanti favorevole alla fusione tra il "Solari" di Fidenza ed il "Magnaghi" di Salsomaggiore, adesso non si dimentichi il tavolo di concertazione.

Parma, 18 luglio 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza è favorevole alla proposta di fondere l'Istituto Alberghiero di Salsomaggiore ed "Solari" di Fidenza, quest'ultima scuola, data la sua specificità, ha bisogno di un'adeguata valorizzazione: obiettivo che potrà essere raggiunto meglio solo con un'offerta formativa omogenea a livello territoriale. Il fatto che il "Solari" sia attualmente inglobato in un mega istituto tricefalo suddiviso in sedi distinte e distanti tra loro, come quelle del "Galilei-Bocchialini-Solari," non è una buona cosa. Un'aggregazione che a suo tempo fu forse decisa in maniera azzardata e che specialmente negli ultimi anni ha fatto evincere anche i limiti dell'Ufficio Scolastico Regionale, il quale sotto l'aspetto tecnico si mostra poco efficace nel poter esercitare la propria opera di controllo e monitoraggio di una realtà così complessa e disomogenea. Ricordiamo inoltre che la legge regionale dell'Emilia Romagna prevede che vi sia obbligatoriamente un tavolo di concertazione e della norma si evince chiaramente che devono essere invitate anche le organizzazioni rappresentative del corpo docente (art.45 comma 2 della legge regionale n. 12 del 30 giugno 2013), essa così recita: "I Comuni, avvalendosi delle analisi dei fabbisogni professionali e formativi svolte a livello nazionale e locale, in via prioritaria di quelle realizzate dagli enti bilaterali, individuano la domanda di formazione espressa dal territorio attraverso la concertazione con le parti sociali e la consultazione con l'associazionismo, con le famiglie e con gli altri soggetti interessati". A tal fine il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, richiederà formalmente ciò al Comune di Fidenza che è stato l'ente che per primo ha deliberato ed ha precisato "ci dispiace non lo abbiano previsto prima della delibera".

Gilda degli Insegnanti - Fed Gilda Unams
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Oggi nella sede della Gilda di Parma sono state presentare le attività referendarie contro la riforma della cosiddetta ´Buona Scuola´. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Gilda degli Insegnanti. 

Parma, 13 luglio 2016

Nei giorni scorsi gli esponenti della Gilda degli Insegnanti, insieme a tutti gli altri soggetti aderenti al comitato referendario hanno presentato alla Corte di Cassazione oltre 2 milioni e mezzo di firme contro la legge della "cattiva scuola" voluta dal Pd. Anche Parma ha dato il suo contributo: negli uffici dei vari comuni ed ai banchetti allestiti dalle realtà associative sono state raccolte oltre 2700 firme. Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso.

"La riforma della cosiddetta ´Buona Scuola´ affida poteri quasi assoluti ai dirigenti scolastici relegando gli organi collegiali di governo della scuola, dove sono presenti insegnanti, genitori e studenti, a semplici momenti di ratifica di decisioni già prese. Le scelte operate nella scuola – dichiara la Gilda - sono simili a quelle che si vogliono portare avanti con la riforma costituzionale e la riforma elettorale, dove il Parlamento perde la sua centralità a favore del Governo e si elegge una maggioranza parlamentare espressione di un solo partito, il partito di governo".

Ha spiegato Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, i quesiti referendari sono quattro: l'abolizione dei poteri discrezionali del dirigente scolastico, che adesso può chiamare a sua scelta i docenti, metodo che porterà sicuramente clientelismo e corruzione; l'abolizione della valutazione discrezionale da parte del dirigente scolastico, il quale sulla base di criteri formulati da alunni e genitori, dispenserà motu proprio premi in danaro agli insegnanti; l'abolizione di agevolazioni fiscali alle scuole non statali; ripristino delle ore di lezione sottratte dai cosiddetti "percorsi scuola lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti di Parma sulla cosiddetta "Buona Scuola": "L'Ufficio Scolastico Regionale partecipa alla propaganda del Pd! Una vergogna". 

Parma, 11 luglio 2016

Nei giorni scorsi a Parma è stata presentata la prossima costruzione di un edificio scolastico a Sorbolo, non abbiamo nulla da dire in merito a quanto la politica vorrà fare per dare alla collettività locale un edificio più funzionale, ci mancherebbe, ma visto che l'interesse in merito lo sta dimostrando, con una efficace regia comunicativa che mistifica quanto sta avvenendo dentro le scuole a causa delle norme liberticide volute dal Pd, non possiamo restare in silenzio rispetto ad una realtà che si vuole dipingere rosea. Ci dispiace che il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale nell'esercizio delle proprie funzioni partecipi a certe adunate politiche, ma in tempi di regime ciò è ovvio. I docenti italiani hanno subito proprio dal Pd e dai suoi alleati verdinan-cosentiniani un attacco senza precedenti, il più grave che sia mai avvenuto nella storia repubblicana.

La cosiddetta "Buona Scuola" è una legge che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che risponde ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, novità tristi che saranno portatrici anche di inevitabili casi di corruzione e clientelismo. Il Dirigente scolastico a sua discrezione deve assegnare bonus economici ai docenti che insindacabilmente riterrà "meritevoli". Gli insegnanti di ruolo per vedersi rinnovato l'ingaggio, di durata triennale, saranno facilmente ricattabili. La legge prevede anche di licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, dichiara: "Nelle scuole si respira già un'aria di regime, anche qui nel nostro territorio. Per adesso abbiamo l'arma del voto per difenderci".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Gilda degli Insegnanti denuncia la presenza, intrusiva, di esponenti del Pd in momenti di vita scolastica.

Parma, 21 giugno 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, associazione sindacale e professionale che aderisce al comitato promotore dei referendum sociali, esprime la completa solidarietà e vicinanza agli amici che nei giorni scorsi sono stati allontanati da una manifestazione pubblica che si stava tenendo a Baganzola (Parma). Il grave fatto sarebbe avvenuto mentre gli attivisti erano pacificamente intenti a raccogliere le firme a sostegno dei quesiti referendari, tra cui quelli per abrogare la legge contro la scuola promossa dal Pd e dal governo Renzi.

A Parma si respira aria di regime già da tempo, sono mesi che la Gilda degli Insegnanti denuncia la continua presenza, intrusiva, di esponenti del Pd in momenti di vita scolastica. Dopo le scuole usate come tribune per la ribalta mediatica dei politici, oggi qualcuno è arrivato, impunemente, ad allontanare gente da luoghi pubblici solo perché esprimeva idee e posizioni non condivise dai maggiorenti di regime.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, afferma: "Dobbiamo arginare tutte le forme di dittatura, questi sedicenti democratici declinano una strana forma di democrazia. La civilissima Parma non deve tollerare gente che si comporta ispirandosi al Cile di Pinochet o all'Unione Sovietica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La Gilda Insegnanti di Parma: "Non votiamo il Pd alle prossime amministrative di: Travesetolo, Borgotaro, Fontanellato, Busseto, San Secondo Polesine Zibello, Sala Baganza e Neviano."

Parma, 30 maggio 2016

I docenti italiani hanno subito un attacco senza precedenti dal partito di maggioranza, il Pd. Gli insegnanti, le loro famiglie e tutti coloro che vogliono bene alla scuola non possono esimersi dal reagire, l'arma del voto ci sembra quella più democratica per farlo, ci dispiace per i candidati locali del Pd che forse nulla determinano a livello nazionale, ma il dissenso deve partire dal basso in termini di consensi elettorali: il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, invita i cittadini dei comuni piacentini interessati dalle elezioni comunali a non esprimere i loro suffragi a quegli esponenti del Pd, candidati alle comunali, che non scelgono di dissociarsi pubblicamente dal violento attacco sferrato agli insegnanti italiani, chiamato furbescamente "Buona Scuola". Si sono occultati in liste che non hanno la denominazione ufficiale del Pd, segno che sanno di doversi nascondere. Si rivolgano ai loro capi per far cambiare queste regole tiranniche che hanno varato. La pseudo "Buona Scuola" è una legge balorda che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che risponde ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, novità tristi che saranno portatrici anche di inevitabili casi di corruzione e clientelismo. Il Dirigente scolastico a sua discrezione deve assegnare bonus economici ai docenti che ritiene insindacabilmente "meritevoli". Gli insegnanti di ruolo per vedersi rinnovato l'ingaggio, di durata triennale, saranno facilmente ricattabili. La legge prevede anche di licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)