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Dopo il successo ottenuto dalle precedenti collaborazioni tra Mantova Outlet Village e ONO arte contemporanea, il nuovo evento sarà la mostra fotografica "Da Andy Warhol a Jean-Michel Basquiat. Dalla Pop Art alla Street Art". L'esposizione è curata da ONO arte contemporanea e sarà inaugurata da Daniela Sogliani, storica dell'Arte, domenica 8 gennaio alle ore 16.30.

Parma, 5 gennaio 2016

Trentasei fotografie in diversi formati protagoniste della mostra nata dalla collaborazione tra Mantova Outlet Village e ONO arte contemporanea. Un percorso che attraversa la fotografia racconta due icone dell'arte contemporanea come Andy Warhol a Jean-Michel Basquiat.

Dopo aver studiato arte pubblicitaria nel corso degli anni Cinquanta ed aver capito l'impatto che poteva avere sui media e sul pubblico, Andy Warhol, nel corso del decennio successivo sarà uno degli artisti che rivoluzionerà per sempre il mondo dell'arte, facendosi portatore di un'idea di estetica "bassa", che dalle sale dei musei doveva necessariamente uscire e fondersi con il mondo massmediatico e soprattutto con il grande pubblico.
Concetti come la serialità, l'esposizione di sé, la ripetizione e il prodotto di fabbrica diventano le chiavi di volta per leggere la Pop Art che, sebbene fosse nata nel 1956 a Londra con Richard Hamilton, esploderà poi a New York nel decennio successivo, proprio grazie alle intuizioni di Andy Warhol. Le sue operazioni estetiche, a colpi di serigrafie seriali, ponevano sullo stesso livello mercificatorio lattine di zuppa di pomodoro, riproduzioni di Marylin e immagini di incidenti stradali riprese dai giornali. Warhol era riuscito insomma a campionare la maggior parte delle icone della musica, della moda e dello star system in generale, arrivando ad offrirci quasi un compendio dei vari prodotti della pop culture, che proprio in quegli anni sta raggiungendo il suo apice. Ma quella stessa cultura popolare Warhol non si accontenta di prenderla "già fatta", dal di fuori, ma vorrà contribuire lui stesso a crearla. Così nasce la Factory, paradiso artificiale di sperimentazione che aveva aperto i battenti all'inizio degli anni sessanta ed era stata una vera e propria fucina di talenti e macchina di creazione di "Superstar". L'arte era così diventata popolare e in questo processo si era trasformata definitivamente. Musica, pittura, fotografia, performance: ora tutto concorre a dare vita ad una nuova sinestesia, alla ricerca dell'opera d'arte totale. Man mano che gli anni passano, la carica travolgente di Warhol rimane invariata: la Factory e tutti i personaggi che la popolano, nel corso degli anni Settanta e Ottanta, si riversano nelle strade di New York, sia quella più "estroversa", fatta di glam, feste e di lustrini, così come quella più legata al sotterraneo, che si sviluppa tra le metropolitane e tra i vicoli di Manhattan. Inevitabile è quindi l'incontro con un altro grande artista, Jean-Michel Basquiat. La sua attività come graffitista era iniziata nel 1977. All'epoca Basquiat aveva 17 anni e insieme all'amico Al Diaz - un giovane che operava sui muri della Jacob Riis, a Manhattan – inizia a realizzare graffiti per le strade di New York firmandosi come SAMO, acronimo di "SAMe Old shit" (letteralmente sempre la stessa merda). Nel 1978, dopo aver lasciato gli studi, comincia a guadagnarsi da vivere vendendo delle cartoline illustrate da lui. E sarà proprio questa attività a farlo notare da Andy Warhol che, avvicinato in un ristorante di SoHo comprerà alcune delle sue opere.

Dopo aver frequentato per anni gli stessi locali – come il Club 57 ed il Mudd Club, frequentati anche da Madonna (con la quale avrà una relazione) e da Keith Haring, con il quale stringerà un'amicizia che durerà fino alla morte -, sarà proprio Warhol che lo aiuterà a sfondare nel mondo dell'arte, attraverso il trampolino di lancio che all'epoca era la sua Factory. I loro rapporti si intensificano al punto da iniziare a lavorare fianco a fianco nella produzione di alcune opere a quattro mani, in cui Basquiat inseriva tratti espressionisti, slogan e scritte. Una pittura istintuale e primitiva che si andava a miscelare a quella serigrafica, seriale di Warhol. Il loro rapporto era diventato quasi simbiotico, ma come spesso accade, due caratteri così dominanti, non saranno destinati a durare a lungo. Quando Warhol muore nel 1987, Basquiat ne sarà profondamente toccato. In breve, l'abuso di droga unita ai problemi mentali, lo portano ad una morte prematura: il 12 agosto del 1988 Basquiat muore di overdose nel suo appartamento newyorkese. Da molti considerato il padre della Street Art insieme a Keith Haring, è stato colui che ha saputo portare alla ribalta il graffitismo e ha chiuso l'epoca d'oro dell'arte contemporanea che negli anni '90 sposterà il proprio epicentro da New York a Londra.

ONO arte è particolarmente lieta di collaborare con Mantova Outlet Village. I risultati ottenuti nelle precedenti mostre sono talmente positivi da consolidare la nostra partnership e programmare nuove esposizioni legate sempre alla fotografia e alla cultura.

Mantova Outlet Village, inaugurato nel 2003, attualmente conta oltre 110 punti vendita dei brand di moda più famosi. Di proprietà del Gruppo Blackstone e gestito da Multi Outlet Management Italy Srl e di recente oggetto di riqualificazione, rappresenta insieme a Franciacorta, Valdichiana, Palmanova e Molfetta Outlet Village, uno dei principali Network italiani del settore. È meta ambita di un importante numero di visitatori (3.000.000/anno) e turisti - vista la vicinanza con il Lago di Garda e la città di Verona, oltre che al posizionamento strategico sull'A22, uscita di Mantova Sud.
L'Outlet, che nasce per essere una realtà commerciale, si caratterizza ed è noto sul mercato, come struttura promotrice e attiva nell'organizzare al suo interno grandi eventi di carattere artistico (mostre d'arte), culturale (rassegne cinematografiche e incontri letterari con autori di spicco), musicale (grandi concerti, opere liriche, circo contemporaneo) e molti altri. L'influenza e la collaborazione con la città di Mantova, famosa per i grandi Festival, oltre che per il patrimonio culturale (quest'anno ha ricevuto al nomina di Capitale Italiana della Cultura 2016) hanno sicuramente promosso lo sviluppo di queste caratteristiche da parte del Village.

La mostra (8 gennaio – 5 marzo 2017) è composta da 36 fotografie in diversi formati, l'ingresso è libero.

DOVE:
Mantova Outlet Village
Via Marco Biagi
Bagnolo San Vito (MN)
Per info e orari: 0376/25041
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www.mantovaoutlet.it  

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Lunedì, 31 Ottobre 2016 10:38

Verdi Off, le migliori opere premiate

Presso il Ridotto del Teatro Regio, la cerimonia di premiazione del primo concorso Verdi Off realizzato per il Festival Verdi del Teatro Regio con l'associazione 360 Creativity Events e Parma, io ci sto!

Parma, 31 ottobre 2016

Si è svolta ieri, presso il Ridotto del Teatro Regio, la cerimonia di premiazione del primo concorso Verdi Off realizzato per il Festival Verdi del Teatro Regio con l'associazione 360 Creativity Events e Parma, io ci sto! ha visto la giuria selezionare venti opere sulle 300 presentate da partecipanti di tutta Europa. Artisti emergenti o affermati, professionisti e non, hanno dato sfogo alla propria creatività sul tema "Giuseppe Verdi" in chiave contemporanea e utilizzando linguaggi diversi quali pittura, fotografia, scultura, disegno, illustrazione, arte digitale, grafica. I lavori selezionati sono stati esposti per tutto il periodo del Festival Verdi in gallerie d'arte, spazi creativi, negozi ed esercizi commerciali, all'interno di un percorso artistico diffuso nel centro storico di Parma.

Presso il Ridotto del Teatro Regio è stato consegnato ieri, a Antonello Sportillo - autore dell'opera vincitrice "Verdi Out" - un primo premio di €1.000 da Alessandro Chiesi. I cinque premi più importanti sono andati a Maria Silvia Margot Del Turco, Tiziano Robello, Marco Goi, Erica Di Noia, Davide Forleo, Annalisa Di Meo e Federica Poletti. 

Foto di Francesca Bocchia

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le foto continuano in fondo alla pagina 

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 26 Ottobre 2016 09:06

Il murales ecologico "La città che respira"

Torna a Parma Seacreative per proseguire l'opera "La città che respira" nel sottopasso di via Trento. Per la realizzazione del murales l'artista sarà affiancato da tre studenti del Liceo Toschi.

Parma, 26 ottobre 2016

Alla luce del successo riscontrato per il wallpainting dello street artist Seacreative, realizzato lo scorso giugno nel sottopassaggio di Via Trento nell'ambito del #IKEAlovesEARTH, il Comune di Parma promuove la prosecuzione del murales ecologico "La città che respira", progetto artistico a cura di Others Associazione Culturale, al fine di ampliare l'opera di pittura murale anche sugli altri tre ingressi del sottopassaggio.
Nel corso della messa in posa dell'opera si è infatti riscontrata un'attenzione positiva ed entusiasta inerente al lavoro ed è stato mostrato da diverse persone, trasversali per età e provenienza, un vivo interesse per il progetto artistico che ha svolto la molteplice funzione di riqualificare un'area degradata della città e di promuovere la realizzazione di un'opera pubblica di grande valenza estetica e ambientale.
Considerato, infatti, il significativo livello di inquinamento della zona individuata - visto il crocevia di treni e mezzi pubblici e privati - il Comune di Parma ha deciso di sostenere il completamento del progetto "La città che respira" di Seacreative che impiegherà, anche per questo lavoro, speciali pitture in grado di ridurre la concentrazione delle particelle di ossido di azoto nell'aria, favorendo la diminuzione dell'inquinamento atmosferico, messe a disposizione dell'artista grazie alla preziosa collaborazione dell'azienda che produce Airlite.

Seacreative comincerà a lavorare all'opera a partire da oggi, mercoledì 26 ottobre e nella stessa giornata, alle 18.30 al Centro Giovani Casa nel Parco (Via Naviglio, 4/1), presenterà il suo lavoro incontrando i giovani interessati ad approfondire i temi relativi alla street art.
Per la realizzazione del murales l'artista sarà affiancato da tre studenti del Liceo Toschi nell'ambito della convenzione che il Comune di Parma ha stipulato con le scuole superiori della città per promuovere il progetto Alternanza scuola-lavoro.

L'Assessore alla Cultura Laura Ferraris sostiene il valore dell'iniziativa in tutte le sue implicazioni: "Il completamento del progetto artistico di Seacreative accoglie le numerose richieste dei cittadini, che hanno apprezzato la riqualificazione di un luogo attraverso un intervento estetico e dal profondo significato. Si prosegue così il percorso avviato nel dare ufficialmente spazio a forme d'arte, prima poco rappresentate, e farlo anche attraverso il coinvolgimento di artisti di fama nazionale e internazionale e di promettenti curatori, che vivono nella nostra città".
"In linea con le più recenti mostre a tema ecologico - sottolinea la curatrice Valentina Rossi di Others Associazione Culturale - e con una continua attenzione al soggetto dettata da incontri e convegni, l'opera pensata da Seacreative ha lo scopo di attivare delle riflessioni inerenti alla tematica attuale come quella appunto dell'ecologia, quindi di approfondire il rapporto tra ambiente, uomo, natura e cultura. Attraverso un wallpainting - realizzato con delle pitture ecologiche - viene creata l'occasione per interrogarsi, riflettere e affrontare le questioni sollevate legate all'ambiente e meditare sull'urgenza di cambiare lo stato attuale delle cose, simboleggiato dalla figura maschile che irrompe nello strato culturale per fare rifiorire quello naturale. Il tentativo è quello di creare una maggiore consapevolezza, l'opera non ha lo scopo di informare e formare la coscienza sui nostri ruoli, ma è semplicemente un monito su quello che possiamo ancora fare per l'ambiente".

Seacreative

Fabrizio Sarti, in arte Seacreative, nasce nel 1977 a Varese, dove dai primi anni Novanta comincia ad esprimere la sua creatività sui muri di varie città facendosi conoscere nel mondo del writing come Sea.
Maturato artisticamente, Sea rimane affascinato dalle opere di Barry McGee e Phil Frost e abbandona l'utilizzo di bombolette spray sostituendole con pennelli e colori acrilici. Muta anche il tratto che diventa più grafico ed è influenzato dagli studi di graphic design e dalle esperienze lavorative in varie agenzie di pubblicità e studi grafici.
Nel 2006 l'artista partecipa con le sue opere alla collettiva di street artists italiani "Street art sweet art" al Padiglione d'Arte Contemporanea (P.A.C.) di Milano dove, grazie ai numerosi visitatori, si fa conoscere anche al grande pubblico.
Oggi, oltre ai circuiti espositivi convenzionali, Sea Creative dipinge ed "espone" i suoi personaggi nelle aree industriali abbandonate, in un progetto artistico dove la street art si allontana dalla strada, dai muri delle città, per fondersi invece con l'archeologia industriale, con quei luoghi pieni di storia, che emozionano solo a entrarvi.
E' un artista con un suo stile ben definito: lineare ma attento ai particolari di un universo caotico dove il suo mondo fatto di personaggi grotteschi incuriosisce lo spettatore. Uno stile che esula dalla vera rappresentazione figurativa per allargarsi all'esperimento grafico/cromatico.
Il microcosmo dei suoi personaggi non appartiene a nessuna città, a nessuno specifico panorama urbano; i volti con espressioni stupite, attonite, assenti, appartengono solo alla mente dell'artista che rielabora esempi provenienti dal mondo reale lasciando allo spettatore libere chiavi di lettura.
Seacreative oggi vive e lavora tra Milano e Varese. Continua la sua produzione artistica con mostre nazionali e internazionali e collaborazioni nei più svariati ambiti creativi www.seacreative.net.

Others Associazione Culturale

L'associazione culturale Others è nata nel 2014 da un gruppo di ricerca legato all'Università degli Studi di Parma ed è composta da storici dell'arte e curatori, in particolare di arte contemporanea, biblioteconomi esperti di sistemi informativi e teorie dell'informazione, professionisti della comunicazione e project manager.
Others è attenta alle innovative pratiche di curatela del contemporaneo, alla progettazione e organizzazione di mostre, eventi, workshop e festival, e ha aperto un filone di ricerca sul concetto di "archivio", declinandolo in tutte le sue forme compresa quella digitale, legate alla moltiplicazione dei supporti, alla contaminazione dei linguaggi e delle modalità conservative e di valorizzazione: in questo ambito si inserisce MoRE museum, un museo digitale di progetti di arte contemporanea mai realizzati www.moremusueum.org.

Airlite

Airlite è una nuova rivoluzionaria tecnologia, 100% naturale, che si applica come una normale pittura su ogni tipo di superficie. Utilizzando l'energia della luce, riduce gli inquinanti nell'aria, elimina i cattivi odori, rende impossibile la crescita di muffe e batteri e, applicata all'esterno, riflette la componente calda del sole mantenendo gli ambienti freschi.
I prodotti Airlite, grazie alla propria tecnologia, attivano un processo naturale con cui vengono catturati e distrutti gli agenti inquinanti presenti nell'aria.
Airlite ha lo stesso effetto di un bosco: dipingere una superficie di 100m2 con Airlite riduce l'inquinamento dell'aria al pari di un'area di 100m2 coperta da alberi ad alto fusto. it.airlite.com  

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Sino all'11 dicembre presso la Fondazione Magnani Rocca, di Parma, sono esposte le celebri Ninfee di Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926), provenienti dagli Stati Uniti, insieme ad altri due capolavori del pittore francese.

Monet alla fine dell'Ottocento approda alle famose "serie", in cui uno stesso soggetto è ripetuto più volte in momenti o condizioni atmosferiche differenti. Questi studi, ravvisabili a partire dal 1876, anticipano il tema della serialità, che sarà proprio della Pop Art, e rappresentano quasi una profezia dell'Informale.

Sempre alla Magnani Rocca sino all'11 dicembre si può visitare la grande mostra sulla Pop Art italiana, curata da Stefano Roffi e Walter Guadagnini, composta da circa settanta opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e prestigiose collezioni private. Una lettura articolata e innovativa delle vicende che hanno portato alla nascita e alla diffusione di una "via italiana" alla Pop Art. Due opere esemplari provenienti dalle stesse collezioni della Fondazione, una 'Piazza d'Italia' di Giorgio de Chirico e un 'Sacco' di Alberto Burri, due fonti primarie, storiche, dell'approccio italiano alla contemporaneità, alla figurazione e all'oggetto danno il via alla mostra.

Ciò che rende questa mostra un autentico unicum, è la possibilità di vedere una serie di sculture nelle straordinarie sale della Villa dei Capolavori, la dimora storica di Luigi Magnani, artefice della Fondazione Magnani Rocca: gli animali in metacrilato di Gino Marotta, le sculture di Pino Pascali, i legni di Mario Ceroli, la "Prima televisione a colori" di Gianni Ruffi dialogano con gli arredi e i dipinti della Fondazione, in un sorprendente confronto tra il mondo classico e la cultura popolare degli anni Sessanta. Anche uno splendido e rarissimo quadro di Domenico Gnoli, grande artista morto giovanissimo, proveniente da un'importante collezione privata, entra in dialogo con capolavori della pittura antica della Fondazione.

In mostra, accompagnano le opere pittoriche e scultoree alcuni significativi pezzi di design dell'epoca, oltre a rimandi all'editoria e alla discografia, che permettono allo spettatore di immergersi appieno nel clima culturale del tempo, momento cruciale di svecchiamento della cultura italiana in chiave internazionale, al confronto diretto con la nuova cultura di massa, analizzata in quegli stessi anni da grandi intellettuali attivi nel nostro paese come Pier Paolo Pasolini o Umberto Eco. Nel percorso della mostra, il video sul mondo del Piper Club di Roma, vero tempio della musica e del costume popolare anni Sessanta, completa l'affresco di questo particolare periodo.

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Tutte le foto nella galleria immagini infondo, ph. Francesca Bocchia 

Pubblicato in Cultura Parma
Domenica, 16 Ottobre 2016 15:45

Nel tempio della duchessa tra reale e virtuale

Maria Luigia, San Ludovico e gli artisti parmensi a cura di Alessandro Malinverni 15 ottobre - 27 novembre 2016 Parma, Galleria San Ludovico. Periodo mostra: 15 ottobre-27 novembre 2016

Ha aperto ieri al pubblico la mostra "Nel Tempio della Duchessa tra Reale e Virtuale. Maria Luigia, San Ludovico e gli artisti parmensi", che sarà visitabile fino al 27 novembre in Galleria San Ludovico.

In occasione dei 200 anni dall'arrivo della "Duchessa più amata dai Parmigiani", la città di Parma propone una variegata offerta culturale dedicata ad approfondire l'età dei ducati parmensi e a valorizzare il territorio: 16 mostre, 16 luoghi e 16 temi, per un anno di eventi nel nome di Maria Luigia d'Asburgo.

Proprio con questo spirito di riscoperta e rievocazione contemporanea dell'innegabile influenza storica, artistica e culturale della Duchessa, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, grazie ai prestiti della Galleria Nazionale di Parma e della Diocesi di Parma e ai numerosi partner pubblici e privati, organizza e promuove la mostra "Nel tempio della Duchessa tra reale e virtuale. Maria Luigia, San Ludovico e gli artisti parmensi" tra le esposizioni pensate in occasione del Progetto Maria Luigia 16.

"Questa esposizione – ha esordito l'assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris nel momento dell'inaugurazione – è frutto di una ricerca filologica per valorizzare il patrimonio della nostra città, inserendo una significativa nota di innovazione. In particolare, come Amministrazione, abbiamo voluto restituire ad una dimensione pubblica alcune opere d'arte precedentemente collocate all'interno del Palazzo Municipale, la bellezza delle quali ora, come è giusto che sia, è a disposizione dei cittadini tutti".

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E' stato il curatore della mostra Alessandro Malinverni a spiegare nel dettaglio la genesi dell'esposizione e i suoi contenuti, ricordando infine Gianfranco Fiaccadori, storico insigne, autore di molte ricerche e saggi anche sull'epoca luigina.

Carlo Mambriani , delegato dell'Università per il progetto Maria Luigia ha sottolineato il significativo ruolo dell'Ateneo "soprattutto in termini di consulenza per ricostruire e ricreare un luogo, come San Ludovico, che ora ha sembianze e caratteristiche diverse, interagendo con le nuove applicazioni multimediali a disposizione".

Soddisfazione è stata espressa anche da Antonio Scuderi di ARtGlass® , che ha evidenziato come i progetti di tecnologia semplice applicati possano essere strumento di avvicinamento e nuova conoscenza dell'arte e del territorio per le persone.

A concludere il momento dell'inaugurazione è intervenuto il sindaco Federico Pizzarotti, elogiando l'esposizione come un'occasione di scambio tra arte tradizionale e innovativa. "Dobbiamo essere – ha detto il Sindaco – i primi promotori delle bellezze della nostra città. Intorno al progetto Maria Luigia tante realtà hanno fatto squadra e di questo abbiamo bisogno per ricordarci da dove veniamo e dove stiamo andando".

Obiettivo dell'esposizione è quello di rievocare l'antico assetto della cappella ducale di San Ludovico, riconsacrata nel 1817 proprio per volere della stessa Maria Luigia, che lì fece trasferire una tela realizzata appositamente e ne commissionò numerose altre dando inizio così al suo mecenatismo.
Inoltre, sarà possibile ammirare per la prima volta i dipinti appena restaurati a cura del Comune di Parma, Cristo crocifisso di Giocondo Viglioli e La Vergine addolorata di Bernardino Riccardi, e l'antico assetto della Chiesa attraverso una sua ricostruzione virtuale, utilizzando l'innovativa tecnologia ARtGlass® che, grazie a visori di ultima generazione, rende possibile la fruizione di beni culturali attraverso la Realtà Aumentata.
ARtGlass®, società monzese appartenente al Gruppo Capitale Cultura, è stata la prima al mondo a introdurre nei siti culturali l'esperienza delle video-guide indossabili su occhiali multimediali.

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I visitatori della mostra, indossando gli smartglass, potranno così entrare nel mondo di Maria Luigia.
A tutti i presenti - spiega Il curatore, Alessandro Malinverni, Conservatore del Museo Gazzola di Piacenza e collaboratore del Comune di Parma per le raccolte della Pinacoteca Stuard - sarà possibile rivivere la maestosità della Cappella, immergersi nella quotidianità delle persone che frequentavano la chiesa nel primo Ottocento osservandole pregare e chiacchierare, scoprire le vicende delle opere presenti riportate al loro assetto originale e, perché no, grazie a una tecnologia di grande impatto, incontrare la Duchessa in persona.

Questa rassegna, la prima esclusivamente dedicata all'arte sacra parmense in età luigina, rappresenterà inoltre per il pubblico un'importante occasione di approfondimento sul ruolo della committenza pubblica e sul mecenatismo luigino in campo artistico, oltre a valorizzare tanto il luogo espositivo quanto il patrimonio municipale: ben tre importanti dipinti già nella chiesa e lo stesso spazio espositivo appartengono infatti al Comune di Parma. Inoltre, essa si pone in continuità con quelle dedicate nel 2013 a Niccolò Bettoli e al Teatro Regio, realizzata in collaborazione con Parma Urban Center, nonché quelle organizzate nel 2016 dall'Accademia di Belle Arti e dalla Fondazione Cariparma.

Tradizione e innovazione sono collegate da un ponte tra passato e presente che sta percorrendo tutto il 2016 dedicato a Maria Luigia; ma mai così tangibilmente come per questa esposizione arrivano a fondersi l'una con l'altra fino a comporre un'unica intensa esperienza reale e virtuale.

La Cappella Ducale di San Ludovico:
Chiusa al culto nel 1806, la Cappella Ducale di San Paolo venne riaperta al pubblico e riconsacrata il 28 ottobre 1817, per volere di Maria Luigia, con la nuova intitolazione al santo di cui portava il nome, San Ludovico (San Luigi dei Francesi). La Duchessa vi fece trasferire tele realizzate nel passato, come San Ludovico che dona al Beato Bartolomeo di Breganze una porzione della Santa Croce di Giuseppe Peroni (oggi nel Palazzo Vescovile), e ne commissionò poi numerose altre, facendo del tempio una sorta di galleria dei migliori pittori parmensi.
Numerosi furono infatti gli artisti locali coinvolti in questo cantiere, che implicò anche una ristrutturazione del tempio affidata a Niccolò Bettoli: Giovanni Riccò, Giovanni Gaibazzi, Giocondo Vignoli, Francesco Pescatori, Bernardino Riccardi, oltre ad artigiani e maestranze diverse che si occuparono degli stucchi, degli arredi, dei paramenti, dell'organo (quest'ultimo commissionato ai fratelli Serassi di Bergamo).
L'importanza della chiesa e del suo cantiere, tra i primissimi atti mecenatistici di Maria Luigia, è attestata dalla litografia Veduta dell'interno della cappella di San Lodovico nel volume celebrativo Monumenti e munificenze di Maria Luigia d'Austria (1845), nonché dalle guide artistiche coeve.

(in allegato GALLERIA IMMAGINI a cura di Francesca Bocchia)

Per maggiori informazioni su tutti gli eventi del progetto Maria Luigia 2016: http://marialuigia2016.it/ 

Orario: Lun., mer., giov., ven. dalle 10.00 alle 17.00; sab., dom. e festivi dalle 10.30 alle 18.30.
Ingresso gratuito
Sede: Galleria San Ludovico, Borgo Del Parmigianino, 2 – 43121 Parma Tel: 0521-508184
Info: www.marialuigia2016.it  www.comune.parma.it/cultura 

2016 10 15 sindaco ferraris inaugurazione nel tempio della duchessa

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

L'associazione U.C.A.I. di Parma è lieta di presentare la mostra personale di

 Sauro Tessoni
"Opere 2006 - 2016"

 presso la GALLERIA S.ANDREA 
via Cavestro 6, Parma. 

Inaugurazione Sabato 15 OTTOBRE 2016 alle ore 17 

Dal 15 al 27 Ottobre 2016.

Parma, 8 settembre 2016

Proseguono le attività espositive presso la Galleria S. Andrea anche nel mese di ottobre con la mostra personale del pittore parmigiano Sauro Tessoni che esporrà nella mostra di quest'anno dipinti prodotti negli ultimi dieci anni, a testimoniare un percorso di ricerca e di crescita artistica.

Socio dell'associazione U.C.A.I. da diverso tempo, Sauro Tessoni è un esperto esecutore sia della tecnica ad olio che ad acquarello, interpretando tanto paesaggi e nature morte quanto figure con equilibrio compositivo e coloristico. Ha avuto riconoscimenti da vari critici locali come Tiziano Marcheselli e Manuela Bartolotti, e anche milanesi come Anna Bonanni. Di seguito alcuni estratti da testi critici.

"... Nei quadri di Tessoni tutto sembra sospeso, silenzioso, in attesa. E in questa attesa ogni cosa vibra nella luce, mentre i colori si compongono in orchestrazione perfetta. E' questo ordine, questo equilibrio a far credere all'incantesimo dell'immobilità, ma a ben vedere c'è sempre un assolo splendente, una deflagrazione solare, squillante. La pittura di Tessoni è il canto corale della vita in un'estate che sembra non finire mai: un INNO ALLA GIOIA. quello che sembra muto, porta in sè il soffio dell'esistenza: flebile ma perenne. E' il sussurro che richiama il giorno, acquattato nelle cose e nella speranza del dopo. E quest'artista invita ad ascoltarlo, opera dopo opera, in un crescendo gioioso, in un tripudio di colori. Una sinfonia. 
La nona?" Manuela Bartolotti – Parma.

"...di Giorgio Morandi si è esaltato il silenzio delle sue nature morte inconfondibili e immote nel tempo, ma si può affermare che questa caratteristica - presente anche nei lavori di TESSONI - ha molte variabili indotte dalla luce e dai colori che ne compongono tavolozza e spartito. La misura sta nell'equilibrio compositivo raggiunto da questo artista, le cui opere sono pervase da un innato ritmo musicale che ne esalta la pennellata elegante, l'orchestrazione raffinata e vibrante.
Una pittura in controtendenza nel panorama dell'Arte contemporanea che tra la scomposizione e la concettuallità ha rotto con la logica della rappresentazione pura. Viceversa TESSONI ha scelto l'incanto delle emozioni percettive quale formidabile veicolo sensoriale che l'artista, con vibrante intensità, ci trasmette dai suoi quadri pregni di luce e di una innata positività." Anna Bonanni.

Ingresso gratuito

ORARI
da Martedì a Sabato 10-12 e 16-19
Domenica 16-19 
Lunedì chiusura

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Ilaria Dazzi, brand manager: "La 35ma edizione sarà un fil rouge attraverso le figure femminili di epoche vicine e lontane". Made in Italy senza rivali: centinaia i buyer in arrivo da tutto il mondo.

Parma, 30 settembre 2016

Un abito tournure della Principessa Oboleskaya, dama di corte dei Romanov e l'ombrellino in argento della Regina Margherita di Savoia. Ma anche un carnet da ballo in tartaruga, pizzi, porta-profumi, e altri oggetti eleganti di una quotidianità lontana, quando ogni gesto femminile richiedeva eleganza e stile.
E' tutta "coquette" l'atmosfera della 35° edizione di Mercanteinfiera, la kermesse internazionale che dal 1° al 9 ottobre tornerà ad animare gli spazi di Fiere di Parma.
Antiquariato, modernariato, design e veri conversation pieces del collezionismo vintage, tipici di Mercanteinfiera sono infatti affiancati dalla collaterale "Segreti di regine e regine di segreti" (PAD 4), un suggestivo viaggio tra le memorie di Maria Luigia, Margherita di Savoia ed altre regnanti come Maria Cristina d'Asburgo, Maria Adelaide d'Asburgo Lorena d'Austria, per scoprire come l'arte nobilitava vezzi e gesti dei "reali".
Con Palazzo Reale di Genova e il direttore Serena Bertolucci, curatore della mostra, Fiere di Parma apre così le porte ad un percorso femminile appassionante, che unisce il collezionismo al gusto per il particolare.
Sempre al femminile la seconda collaterale in programma, "Le Muse in scena" (PAD 4) che racconta un secolo di velari e fondali degli scenografi parmensi per il teatro di Maria Luigia. L'esposizione, curata da Alberto Nodolini, Alessandro Malinverni e Carlo Mambriani si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per i duecento anni dall'ingresso di Maria Luigia a Parma.

La città antiquaria accoglierà 1.000 espositori provenienti dalle più importanti piazze europee e centinaia di buyers (Stati Uniti, Francia, Germania, Austria, Argentina, Svizzera alcuni dei paesi rappresentati) in 45.000 mq di superficie espositiva.
Confermata anche quest'anno Art Parma Fair (1-2 ottobre e 7-8-9 ottobre), la mostra dedicata all' arte moderna e contemporanea con autori importanti da Christo, a Damien Hirst, da Schifano a Rotella fino a Pistoletto, Arnulf Rainer e altri (PAD.7)

Mercanteinfiera si tinge di verde. Torna al PAD 5 Archi e Parchi ( 1-9 ottobre), la sezione dedicata ai pezzi d'epoca per ambienti esterni: opere monumentali in pietra o in legno, oggetti che portano con sè storie di parchi e ville lontane nel segno dell'eleganza e del romanticismo.
Al PAD 2 nel week-end di apertura (1-2 ottobre) il mondo del collezionismo si ritrova a Mercanteinauto dove i numerosi modelli d'antan si confronteranno con Ghibli, il recente modello Maserati.

Per la prima volta a Mercanteinfiera ci sarà il social hub (PAD.4), un angolo attrezzato di ogni comfort dove condividere attraverso la propria rete le emozioni provate immergendosi trai i tesori esposti .
Continua ne frattempo in città Mercanteinfiera OFF, il fuorisalone dell'arte della città di Parma organizzato da Fiere di Parma e dal Comune che quest'anno fino al 15 ottobre propone la mostra fotografica "Sarah Moon. Qui e Ora – Ici et Maintenant" curata da Carla Sozzani vincitrice del premio Mercanteinfiera 2016.
L'artista è Sarah Moon, fotografa francese che da molti anni indaga la bellezza e lo scorrere del tempo i cui scatti sono sono sposti a Palazzetto Eucherio Sanvitale, all'interno della suggestiva cornice del Parco Ducale a Parma.

"La 35ma edizione sarà un fil rouge attraverso le figure femminili. Regine di epoche lontane, come Maria Luigia D'Asburgo, ma anche regine della contemporaneità come le protagoniste del nostro fuorisalone, Sarah Moon e Carla Sozzani - anticipa Ilaria Dazzi, brand manager di Mercanteinfiera. Tutte, in modo diverso hanno contribuito a marcare i tempi, mettendo in campo passione e creatività. Dedichiamo proprio alla creatività e alla passione delle donne questa edizione di Mercanteinfiera".
Si ringrazia, per la collaborazione ETT, Industria Digitale e Creativa di Genova, la Fondazione Teatro Regio, la Maison-Museo Daphné di Sanremo e il Comune di Parma.

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"Ferré e Comte DETTAGLI. Grandi interpreti tra moda e arte", progetto ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki, si snoda nelle sale del primo e secondo piano di Palazzo del Governatore di Parma da oggi, 30 settembre, al 15 gennaio 2017.

Parma, 30 settembre 2016

Al primo piano di Palazzo del Governatore si svolgerà la mostra "Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze", a cura di Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré, mentre il secondo verrà completamente dedicato alle installazioni di Michel Comte per la mostra "Neoclassic" curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani.

Fortemente voluta e sostenuta dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma, la doppia mostra Ferré/Comte è anche il chiaro desiderio di offrire, all'interno delle iniziative rivolte a valorizzare il territorio in occasione del 200° anniversario dell'arrivo della Duchessa, un evento che guarda alla contemporaneità all'interno di uno dei palazzi più prestigiosi e antichi della città.

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Le foto continuano nella galleria in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia 

 

Pubblicato in Cultura Parma

Anteprima stampa delle mostre Ferrè e Comte "Dettagli - Grandi interpreti tra moda e arte", alla presenza di assessore Ferraris, Michel Comte, Rita Airaghi, Gloria Bianchino e Alberto Nodolini. A Palazzo del Governatore di Parma dal 30 settembre 2016 al 15 gennaio 2017.

Parma, 28 settembre 2016

La genialità sartoriale di Gianfranco Ferré e l'arte fotografica di Michel Comte per due mostre che si inseriscono nell'ambito delle molteplici iniziative per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena a Parma, già Imperatrice dei Francesi e Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla.

"Ferré e Comte DETTAGLI. Grandi interpreti tra moda e arte", progetto ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki, si snoderà nelle sale del primo e secondo piano di Palazzo del Governatore di Parma dal 30 settembre 2016 al 15 gennaio 2017.

Al primo piano si svolgerà la mostra "Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze", a cura di Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré, mentre il secondo verrà completamente dedicato alle installazioni di Michel Comte per la mostra "Neoclassic" curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani.

Fortemente voluta e sostenuta dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma, la doppia mostra Ferré/Comte è anche il chiaro desiderio di offrire, all'interno delle iniziative rivolte a valorizzare il territorio in occasione del 200° anniversario dell'arrivo della Duchessa, un evento che guarda alla contemporaneità all'interno di uno dei palazzi più prestigiosi e antichi della città.

Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura di Parma: "Come Comune di Parma abbiamo voluto lanciare la sfida di uno sguardo che si proietta oltre il tempo che sembra essergli dato. Il progetto di Gloria Bianchino ed Alberto Nodolini restituisce infatti la possibilità inesauribile che nasce dal coraggio di non fermarsi alla superficialità delle cose, ai primi tre risultati su Google, al titolo senza leggere l'articolo. In questo modo forse il più innovatore tra i grandi stilisti della moda italiana e la forte e fragile duchessa "vissuta in un'epoca più grande di lei" possono incontrarsi, restando di fronte. Ai curatori la mia più sincera stima e gratitudine, anche per la capacità di rappresentare quella Parma dall'intelligenza non scontata e dal cuore generoso".

"Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze", realizzata grazie al fondamentale contributo della Fondazione Gianfranco Ferré, propone un'ampia selezione di capi delle collezioni Alta Moda e Prêt-à-Porter, frutto di un lavoro di ricerca finalizzato all'individuazione di "inattese assonanze" tra alcune declinazioni dello stile di Ferré e le passioni, il gusto e i tempi della "Buona Duchessa".
Una mostra giocata tutta sui dettagli della storia del costume reinterpretati in moda dal genio di Ferré. E' questo che evidenziano i 60 splendidi capi che saranno esposti in mostra, accompagnati dai bozzetti preparatori.
La mostra intende creare un percorso emozionale e filologico al contempo. Articolata in ambienti tra loro ben distinti, si dipana una vicenda, non solo e non tanto connotata in termini storico-temporali, quanto concepita ponendo l'accento sui gusti, le passioni, le fascinazioni dell'epoca e dunque della protagonista Maria Luigia.

Da sempre affascinato dalle grandi donne della storia, Gianfranco Ferré nelle sue collezioni vive come costante il richiamo alle mode del passato. In un gioco di assonanze estetiche, gli abiti esposti mostrano chiaramente come Ferré dialoghi con la cultura neoclassica cogliendo l'essenza del vestire, da Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone, alla "Buona Duchessa" Maria Luigia, consorte in seconde nozze di Napoleone.
Nel suo guardare al passato Ferré non lavora sull'insieme, ma sui particolari che, destoricizzati, vengono esaltati e resi contemporanei.

Scrive Alberto Nodolini nel suo testo in catalogo: "Abbiamo proposto un racconto che tiene conto di diversi elementi: dunque ecco in mostra un nucleo di immagini che propone una riflessione sul Direttorio: ecco uno spazio dedicato alle Camicie attraverso le quali Ferré crea volumi importanti e geniali spostamenti e altrettanto geniali tagli; e poi ancora maniche rimborsate, polsi alti, abbottonature militari ridisegnate. E ancora poi le Crinoline esposte in evidenza come strutture portanti del cono delle gonne e ancora le trasparenze, e le brache all'orientale che sono, se si riflette, citazioni ancora una volta della cultura napoleonica, quella moda orientale che l'Imperatore importa in Francia".

Ferre e Comte mostra parma arte moda

Rita Airaghi, Direttore della Fondazione Gianfranco Ferré: "I perché della presenza delle creazioni di Gianfranco Ferré nel contesto della mostra rimandano ai criteri con cui affrontiamo il suo lascito creativo, per noi costante oggetto di ricerca e di studio. Il confronto sistematico con un patrimonio sfaccettato ed eterogeneo ci permette di affrontarlo secondo una logica flessibile, grazie alla quale da ciò che Ferré ha creato non è impossibile ricavare e proporre impressioni sempre nuove, capaci di sorprendere e spesso di stupire. Inattese, dunque, come le assonanze con il gusto e le passioni di Maria Luigia e del suo tempo".

Nella mostra Michel Comte "Neoclassic", situata al secondo piano di Palazzo del Governatore, curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani, le emozioni di un antico passato sono reinterpretate con rigorosa poesia da uno fra i più prestigiosi fotografi contemporanei.
Per Michel Comte il Neoclassicismo da sempre prima ispira e poi porta alla distruzione. Ma ancora oggi il fascino dell'arte neoclassica rimane immutato nella storia, nella moda e nel design. Comte racconta il suo modo di interpretare la parabola neoclassica attraverso un percorso di sculture, installazioni di luce e immagini fotografiche.
"La mostra di Parma è la mia analisi personale dello stile e del tempo neoclassico": Comte pone una riflessione ideologica attraverso l'espressione artistica consapevole che sì, possono andare in frantumi i simboli e gli uomini, non la bellezza artistica, che rimane al di là di ogni ideologia.

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"Ferré e Comte/Dettagli. Grandi interpreti tra moda e arte", è un progetto promosso dal Comune di Parma in collaborazione con Fondazione Gianfranco Ferré, realizzato con il sostegno di Istituto per i beni artistici culturali e naturali/ Regione Emilia Romagna, Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, con il contributo di Fiere di Parma, Cosmoproject, e prodotto da Ankamoki.
Si ringraziano inoltre Fidenza Village, CNA Parma, MacroCoop, Manetti
Un ringraziamento particolare infine a Rita Castaldini.

I cataloghi di entrambe le mostre sono pubblicati da Skira Editore

Ferré e Comte/ DETTAGLI. Grandi interpreti fra moda e arte
Palazzo del Governatore
Piazza Giuseppe Garibaldi , Parma
30 settembre 2016 – 15 gennaio 2017

Orari di apertura:
martedì-venerdì ore 10.00/ 18.00
sabato-domenica ore 10.00/20.00
24 e 31 dicembre ore 10.00/ 14.00
chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
aperture straordinarie 30 settembre, 1-2-8-9 ottobre ore 10.00/23.00
Informazioni e prenotazione al pubblico: www.mostredettagli.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
t. 0521 218035

Costo biglietti:
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 (over 65, portatori handicap, insegnanti, per ciascun visitatore di gruppi superiori alle 15 persone con prenotazione, altre categorie convenzionate )
Ridotto speciale € 4,00 (under 26, studenti e scolaresche con prenotazione, altre convenzioni)
Ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, giornalisti iscritti all'albo, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Martedì, 27 Settembre 2016 13:32

Christo, dal lago d'Iseo a Mercanteinfiera

Le opere dell'artista bulgaro-statunitense in mostra ad Art Parma Fair, la rassegna d'arte contemporanea di Fiere di Parma, che affiancherà Mercanteinfiera, in programma dal 1° al 9 ottobre, l'appuntamento di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, giunto quest'anno alla sua 35°edizione. Il genio creativo di Christo, sarà affiancato negli oltre 5.000 mq del PAD 7 da altri nomi di fama mondiale.

Parma, 27 settembre 2016

In giro per il mondo ha imballato fontane e monumenti. Ha creato con teloni in nylon recinzioni chilometriche tra i declivi delle campagne californiane, ricoperto una valle delle montagne rocciose in Colorado, impacchettato in poliestere il Pont Neuf di Parigi e stretto, in una cintura fucsia di polipropilene, le isole della baia di Byscaine a Miami. Infine, lo scorso giugno ha portato sul Lago d'Iseo oltre un milione di visitatori "galleggianti" sulla passerella "The Floating Piers".

E' l'artista bulgaro-statunitense Christo le cui opere - bozzetti e lavori preparatori della sua personalissima land art - saranno protagonisti di Art Parma Fair, (1-2, 7-8-9 ottobre), la rassegna dedicata all'arte contemporanea giunta alla sua quinta edizione e che, alle Fiere di Parma, affiancherà Mercanteinfiera, la kermesse dedicata all'antiquariato, modernariato e collezionismo vintage.
ll genio creativo di Christo, sarà affiancato negli oltre 5.000 mq del PAD 7 da altri nomi di fama mondiale come Damien Hirst, l'artista vivente "più" al mondo, più irriverente, più provocatorio, più trasgressivo più pagato del sistema dell'arte contemporanea, Giorgio De Chirico, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Vedova, il francese Maurice Utrillo e lo sloveno Zoran Music ( solo per citarne alcuni).

Un'ottantina in tutto le gallerie presenti, prevalentemente italiane ma anche estere. Tre i settori che caratterizzeranno la manifestazione, comprendendo capolavori che, in termini di valore, vanno dai 5.000 ai 400.000 euro.
Art Parma Fair affiancherà Mercanteinfiera, in programma dal 1° al 9 ottobre, l'appuntamento di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, giunto quest'anno alla sua 35°edizione.

MIMMO ROTELLA arte contemporanea parma

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