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Il commercio di vicinato del territorio è messo a dura prova da diversi fattori:
1) dal mercato “ON LINE“ o e-commerce;
2) dalla desertificazione dei centri storici per eccessiva tassazione e fiscalità;
3) dal proliferare di centri commerciali limitrofi alle città e medi centri urbani.

L’obiettivo è ovviamente quello di proteggere il negozio “OFF LINE” quello che funge anche da presidio sulla microcriminalità, una luce accesa, un passaggio costante di persone, un decoro urbano scoraggia indubbiamente il verificarsi di fatti criminosi. Per garantire ciò e sostenere il piccolo imprenditore bisogna innanzitutto far leva sulle tassazioni, o sostenere con contributi o finanza agevolata le attività stesse. Siamo anche coscienti del fatto che esistono, soprattutto nei grandi centri urbani cifre per affitti che spesso sono sproporzionati e insostenibili, l’industria pertanto del commercio tradizionale è caratterizzata dalla necessità di coprire alti costi fissi che si traducono in erosione del fatturato. A questo punto misure concrete di intervento anche della Regione si dovrebbero mettere in atto attraverso aiuti concreti e strumenti di facile applicazione iniziando dalla “sburocratizzazione”.

Non saranno certo i bandi per finanziare l’acquisto di arredi o ristrutturazioni, ma piuttosto:
1) abbassamento della TARI
2) politiche mirate e concrete come una gestione sostenibile delle città agevolando la mobilità delle persone e delle merci con parcheggi e navette gratuite
3) limitazione della costruzione di nuove aree commerciali ma piuttosto recupero delle aree sfitte all’interno dei centri storici.
4) sostenibilità dell’ambiente dotando le città di biciclette elettriche e piste ciclabili che siano degne di questo nome, infrastrutture e abbattimento delle barriere architettoniche
5) lotta all’abusivismo sia del mercato in sede fissa che del mercato ambulante

Così  si è espressa Daisy Bizzi (Fratelli d’Italia) candidato alle regionali. 

Non solo Commercio, ma anche l'agricoltura è al centro delle attenzioni della candidata BIZZI.
"Ieri pomeriggio - sottolinea Daisy Bizzi - ho avuto il piacere di incontrare il Presidente di Coldiretti Nicola Bertinelli, il Direttore Alessandro Corsini, i segretari di Provincia e diversi esponenti del mondo dell’agroalimentare del territorio, li ringrazio per la accoglienza e per gli spunto di condivisione che sono emersi durante la discussione.

Sostenere l’IMPRESA AGRICOLA, promuovere il territorio, difendere l’enogastronomia e i prodotti della nostra terra, petrolio italiano.
Penso che sia fondamentale per la Regione incontrare sistematicamente a tavoli tecnici gli attori del comparto, perché solo così chi legifera può avere percezione e conoscenza dei problemi e delle strategie da adottare.

È necessario tutelare la qualifica di IMPRENDITORE AGRICOLO nel rispetto della sua missione di “custode” delle nostre terre in pianura e in montagna.

Incentivare e promuovere i mercati agricoli di prodotti a KM “0”.

Educare le famiglie e le nuove generazioni al consumo dei prodotti del territorio, supportando le Associazioni di categoria a promuovere nelle scuole dalle materne fino alle scuole medie inferiori il consumo e la conoscenza del nostro patrimonio enogastronomico.

Sostenere le giovani coppie CON CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO che vogliano trasferirsi in campagna o nelle terre alte con finanziamenti mirati alle ristrutturazione degli edifici già esistenti.

Tutela e progettualità per la gestione delle RISORSE IDRICHE.

Sburocratizzare le e snellire le procedure, introdurre il meccanismo giuridico del SILENZIO ASSENSO.

Ritornare quindi ad un sostegno del comparto mirato e rinnovato alla luce di un nuovo modo di fare impresa, coscienti del contributo economico alla economia nazionale che l’agroalimentare può dare."

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 07 Gennaio 2020 10:51

Bizzi, priorità alla famiglia.

Desy Bizzi, candidata per Fratelli D'Italia alle elezioni Regionali del 26 gennaio, punta sulla famiglia e al suo ruolo centrale nella società. Investire sul sociale abbandonando invece le logiche assistenziali, questo in sintesi il cuore del suo programma.

“Alla famiglia deve essere riconosciuto - sottolinea la candidata Bizzi vicesindaco di Noceto (PR) e Assessore alle attività produttive - il suo ruolo di assoluta centralità per il suo fondamentale valore nella società civile, credo che il futuro della nostra Regione debba necessariamente passare attraverso un welfare che sostenga la natalità perché i figli sono il bene sociale: La politica nel sociale deve definitivamente svincolarsi dalle logiche assistenzialistiche del passato, per orientarsi su quelle dell’investimento sociale, volte alla promozione della crescita individuale, nella tutela della dignità di tutti. Bisogna pensare a delle politiche per sostenere le giovani coppie che vogliano acquistare o ristrutturare casa, sostenendo in modo trasversale anche le zone rurali e appenniniche attraverso incentivi ad abitare in centri più delocalizzati. Ripopolare le zone rurali dà valore aggiunto anche alla funzione sociale del territorio decentrato, spesso abitato solo da anziani che rimangono isolati senza servizi. Pensare ad un sostegno a chi volesse aprire attività commerciali che fungano da negozio “multiservizi” sul modello della Regione Valle d’Aosta. Politiche chiare e dirette, cercando di conoscere meglio le problematiche e avendo a cuore il bene comune.

 

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Pubblicato in Politica Parma
Martedì, 26 Novembre 2019 11:19

Il passaggio del Colmo di piena del Po

Il Po sta transitando e grazie alla tregua meteo delle ultime 24 ore molto probabilmente non lascerà ricordi negativi oltre al consueto timore reverenziale verso il grande fiume.

Ecco alcuni scatti delle ore 11,00 in località Gramignazzo di Sissa con l'acqua del Taro che lambisce la strada.

 

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Pubblicato in Ambiente Parma

Scandalo Bio-on, Bertani (M5S): “possibili ripercussioni sull’attività della Sebiplast. Regione fermi impianto chimico a parma”

Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, chiede lo stop alla procedura della valutazione di impatto ambientale per la struttura della Sebiplast, azienda collegata alla star-up bolognese travolta da un’inchiesta giudiziaria, che dovrebbe sorgere a Sissa-Trecasali.

“Lo scandalo Bio-on pone seri interrogativi anche riguardo alla realizzazione del sito produttivo nell’area dell’ex zuccherificio di Sissa-Trecasali realizzato dalla Sebiplast posseduta al 50% proprio dall’azienda oggi al centro di questo scandalo giudiziario”. È quanto sostiene Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in un’interrogazione presentata in Regione e che prende spunto dall’inchiesta che ha portato all’arresto dei vertici della start-up bolognese Bio-on specializzata nella realizzazione di bioplastiche, per chiedere lo stop al progetto che vede la realizzazione di un sito industriale a Sissa-Trecasali, comune della provincia di Parma, nell’area dell’ex zuccherificio e che vede come proponente una società legata proprio alla Bio-on, la Sebiplast. “Per la realizzazione di questo impianto la Sebiplast ha partecipato a un bando regionale per la concessione di un contributo – spiega Andrea Bertani – Finanziamento che, ovviamente, era ed è legato all’individuazione e al mantenimento di precisi impegni occupazionali. Lo scandalo che però sta travolgendo la Bio-on rischia di avere delle pesanti ripercussioni anche sull’attività della Sebiplast. Dato che il territorio della bassa parmense ha manifestato consistenti preoccupazioni rispetto alla reale natura dell’iniziativa, che rischia di installare un vero e proprio polo chimico industriale in un’area con una vocazione agroalimentare e connotata anche da fragilità idraulica e dall’esposizione a possibili alluvioni, quello che chiediamo alla Regione è di decidere lo stop al procedimento di valutazione di impatto ambientale e quindi pensare per quell’area un nuovo futuro” conclude il capogruppo regionale M5S.

Pubblicato in Ambiente Parma

Cavandoli (Lega): "Premiati i progetti di Melloni, Toschi, Romagnosi, Sissa-Trecasali e Salso"

Roma, 17 luglio 2019 - "Dal Governo arriveranno nella provincia di Parma oltre 600 mila euro di contributi per la progettazione di interventi di messa in sicurezza degli Edifici Scolastici. Il contributo premia i progetti presentati dalla Provincia di Parma relativi agli istituti superiori "Melloni", "Romagnosi" e "Toschi" in città e delle scuole dei comuni di Sissa-Trecasali e Salsomaggiore.Il bando del Ministro Bussetti della scorsa primavera testimonia che per la Lega investire nella sicurezza delle scuole sia una scelta necessaria ed urgente, soprattutto se pensiamo alle difficoltà in cui abbiamo trovato molti istituti italiani", dice Laura Cavandoli deputato parmigiano della Lega e membro della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.

Il contributo più alto lo riceverà il Comune di Sissa-Trecasali con 326.270 euro seguito dalla Provincia di Parma relativamente agli istituti Melloni (60 mila), Romagnosi (80 mila) e Toschi (90 mila) e dal Comune di Salsomaggiore con 46 mila euro per l'istituto di via Bacchelli.
"La Lega al Governo sostiene con decisione gli enti locali, cui i precedenti governi dell'austerità hanno tagliato i contributi e scaricato sempre nuove responsabilità. Investire sull'educazione e sulla sicurezza dei nostri figli è una nostra priorità e come sempre siamo passati dalle parole ai fatti", conclude l'esponente del Carroccio.
"Già a Febbraio il Governo aveva stanziato oltre 700 mila euro per i piani antincendio delle scuole in provincia di Parma. Questo nuovo contributo segue di poche ore l'allarme su presunti tagli alla scuola lanciato dalla Giunta regionale di Bonaccini sempre più in campagna elettorale. Con curioso tempismo, le polemiche del PD vengono immediatamente smentite dai fatti", ironizza la Cavandoli.

di LGC Sissa Trecasali 11 giugno 2019 - Un violento temporale si è abbattuto a Parma e in provincia. Nella bassa particolarmente colpita è stata Trecasali dove il forte vento e la grandine hanno provocato notevoli danni.

Piante cadute, tetti divelti e in un caso una parte della copertura è stata scaraventata a molta distanza.

Molti gli interventi dei Vigili del Fuoco che stanno ancora lavorando per liberare una strada, interrotta da un grosso albero che si è abbattuto di traverso impedendo il transito a tutti i veicoli.

A seguire le foto di Sissa Trecasali.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 07 Maggio 2019 09:09

Sissa: verrà abbattuto il "fungo"

La dismissione del serbatoio pensile di viale Battei, ormai inattuale, avverrà nel 2020

Si avvia verso la demolizione il serbatoio pensile di viale Battei, a Sissa: EmiliAmbiente – gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Sissa Trecasali - ha infatti avviato l'iter per l'abbattimento del "fungo", che avverrà nel del 2020.

Il serbatoio è rimasto in esercizio fino al 2010; questa consisteva, in particolare, nella possibilità di utilizzare l'acqua stoccata al suo interno per limitare al massimo le interruzioni del servizio nel centro abitato in caso di guasti o interventi di manutenzione sulla rete di adduzione (cioè il reticolo di grandi condotte che trasportano l'acqua dalle centrali di captazione alle reti di distribuzioni dei singoli Comuni).

Nel tempo, tuttavia, gli investimenti compiuti da EmiliAmbiente sul territorio servito lo hanno reso inattuale: ad oggi, infatti, la distribuzione dell'acqua a Sissa è garantita anche in caso di guasto sulla rete di adduzione, perché questa può essere "sezionata" isolando la parte su cui si deve fare manutenzione, senza interrompere il flusso idrico verso l'abitato.

Nel 2011 il Comune di Sissa ed EmiliAmbiente, verificate le buone condizioni della rete di adduzione a monte del serbatoio e le necessità di approvvigionamento della rete, hanno quindi deciso di isolare il manufatto dal circuito della distribuzione idrica, pur mantenendo intatta la struttura.

Nel 2015, inoltre, è stato realizzato in zona un nuovo punto di interconnessione tra la rete di grande adduzione e la rete di distribuzione: la posizione di questo nuovo nodo è un ulteriore garanzia del fatto che nel caso di manutenzione sulla rete di adduzione il servizio idrico a Sissa non venga interrotto.

EmiliAmbiente sta avviando in queste settimane la progettazione dell'intervento di demolizione e salvo imprevisti affiderà i lavori entro fine anno; il costo complessivo di tutta l'operazione, sostenuto interamente dalla SpA, è stimato in circa 330mila euro.

 

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Grazie all'attività investigativa svolta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Parma unitamente ai carabinieri della stazione di Sissa Trecasali si riusciva a dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino marocchino classe 78 in Italia senza fissa dimora, censurato.

Il soggetto unitamente ad altri due era ricercato dal 2018 in quanto condannato dal tribunale di Avezzano per aver spacciato in più occasioni dosi di hashish e cocaina per un totale di circa 400 cessioni dal valore economico complessivo pari a circa 10.000 €.

Si trattava del terzo complice in quanto i primi due rispettivamente marocchino classe 62 e rumeno classe 97 si trovano già agli arresti domiciliari grazie all'attività svolta dalla compagnia di Avezzano lo scorso gennaio 2018.

I tre si erano arroccati all'interno di un casolare abbandonato nella provincia abruzzese, Ove approfittando della bassa vegetazione, nascondevano gli involucri contenenti sostanze stupefacenti.

L'attività di spaccio ben documentata dai colleghi della compagnia di Avezzano nel periodo intercorrente tra l'ottobre 2017 e il maggio 2018, ha consentito di raccogliere inconfutabili prove nei confronti dei tre soggetti resisi responsabili dello spaccio di sostanze stupefacenti portando così all'arresto dei tre correi.

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Un importante investimento su un centro servizi polifunzionale a servizio delle imprese agricole del territorio in un'area strategica della nostra provincia.

Sissa-Trecasali – (18 Aprile 2019) - Se la storia del Consorzio Agrario nella provincia di Parma ha avuto inizio ben 126 anni fa il presente consolida il rapporto di fiducia con soci e clienti delle numerose agenzie di servizi dislocate su tutto il territorio. Oggi, nel Comune di Sissa Trecasali - e più in particolare in località San Quirico lungo la strada Provinciale - è stato inaugurato, alla presenza delle autorità, dei vertici del Consorzio e dello staff consortile un nuovo centro polifunzionale di servizi del CAP a beneficio del comparto agricolo e agroalimentare della zona e non solo.

La nuova agenzia della Bassa infatti offrirà molteplici attività di consulenza tecnica professionale mirata per le imprese agricole del territorio sull'adeguato impiego di agro-farmaci, fertilizzanti , sementi, risparmio della risorsa idrica per la pratica irrigua, tutto per la zootecnia con focus su mangimi e integratori, igiene e attrezzature tecnologicamente innovative per le stalle ed il benessere animale. Oltre a questo si aggiungono informazioni aggiornate sui più recenti contratti di filiera e coltivazione, sui centri di raccolta e stoccaggio dei cereali e prodotti agricoli in generale, tutto per l'hobbistica, garden e giardinaggio e naturalmente la meccanizzazione a 360°, market e prodotti alimentari.

" Per il Consorzio Agrario di Parma quello della nuova agenzia di Sissa-Trecasali è un investimento rilevante che vuole incrementare e migliorare sempre di più l'attività di servizi e prodotti forniti all'impresa e ai clienti tutti in un'area come quella della Bassa parmense a vocazione agroalimentare e quindi decisamente strategica – ha sottolineato il presidente Giorgio Grenzi".

Un'azione di rilancio sul territorio che si fa sempre più capillare: " L'investimento sulle potenzialità di questa nuova sede di cui andiamo orgogliosi – ha ribadito il direttore generale del CAP Giorgio Collina - dimostra che la nostra programmazione ha lo sguardo rivolto al futuro : nei prossimi mesi avremo infatti ulteriori ed importanti occasioni per presentare il restyling di nuove agenzie dall'Appennino al Po che offriranno sempre maggiori servizi di ogni tipo a sostegno del comparto".

 

 

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Partner del battesimo del nuovo centro servizi del CAP anche il mercato di Campagna Amica di Coldiretti presente con i produttori che praticano la vendita diretta delle loro eccellenze alimentari. L'occasione sarà propizia per presentarsi ai frequentatori del nuovo punto vendita del Cap e farsi conoscere attraverso il loro "biglietto da visita" inconfondibile, il marchio Campagna Amica, simbolo di qualità, genuinità e tracciabilità dei prodotti provenienti dalle loro aziende agricole. Inoltre era presente uno spazio informativo di Coldiretti dove è stato possibile sottoscrivere la petizione "Scegli l'origine, stop cibo anonimo" per chiedere all'Europa di rendere obbligatoria l'indicazione di origine degli alimenti, per proteggere la nostra salute, prevenire le frodi alimentari e garantire ai consumatori il diritto a sapere, in modo chiaro e trasparente, cosa mettono in tavola.

All'inaugurazione erano presenti il Vicepresidente di Coldiretti Parma Luca Cotti, il Direttore Alessandro Corsini, i Segretari di Zona Gilberto Bodria e Marco Zanni, la presidente Agrimercato Parma Paola Bartoli e la Responsabile provinciale Campagna Amica Maria Adelia Zana.

 

 

La Polizia provinciale sequestra una rete da pesca di 80 metri nel Taro. Tra Borgonovo e Altocò. Sventato un episodio di bracconaggio fluviale. Sono scattate le indagini per identificare i responsabili.

Parma, 1 aprile 2019 –Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia provinciale, durante un servizio di vigilanza ittica, ha scoperto e sequestrato una grande rete di 80 metri, un "tramaglio", che sbarrava il corso del fiume Taro tra le di località Borgonovo di Sissa Trecasali e Altocò di Fontanelle di Roccabianca.

Il tramaglio era ancorato alle due rive e posizionato in modo da sbarrare totalmente il corso del fiume.
Questa attrezzatura era lasciata incustodita, priva dell'apposito contrassegno identificativo, e comunque era di una tipologia e di una lunghezza proibite dalla legge, anche per la pesca professionale.
Quindi si trattava evidentemente di un'operazione di bracconaggio fluviale.

La Polizia provinciale ha sequestrato la rete e ha raccolto tutti gli elementi utili per identificare gli autori dell'illecito.

La rete conteneva diversi barbi di grosse dimensioni, che sono stati prontamente liberati.

"Il bracconaggio ittico è una delle piaghe del nostro territorio, specialmente nelle zone rivierasche – dichiara il Comandante della Polizia provinciale Sergio Peri – ed è particolarmente dannoso in questo periodo di riproduzione della fauna ittica. Il tramaglio in questione costituiva anche un pericolo per la navigazione dei natanti, che in quel tratto è consentita."

Nella foto: la rete sequestrata dalla Polizia provinciale.

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