Domenica, 17 Dicembre 2023 06:33

Nicola Gratteri: “le mafie esistono perché hanno il consenso popolare” In evidenza

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Ospite di “Missione Parma”, il neo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha risposto alle domande di Luca Ponzi (giornalista RAI) sulle mafie e in particolare su come si sono evolute nel tempo.

Di LGC Pama, 16 dicembre 2023 – E’ stata Virginia Chiastra, presidente del movimento “Missione Parma” e consigliera comunale nelle file di “Vignali”, a introdurre l’illustre ospite e portare i saluti e i ringraziamenti da parte di tutti i componenti del movimento giovanile il cui intento. Ha dichiarato, è di cambiare e migliorare la Città e di solleticare l’interessa alla politica dei giovani parmigiani.  

“Ringrazio il neo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, per la sua disponibilità – ha esordito Virginia Chiastra – e con questo primo incontro si apre di fatto il secondo ciclo di seminari formativi di “Visione Italia””

Come farà la Ndrangheta senza di lei” è stata la simpatica provocazione di Luca Ponzi rivolta all’illustre magistrato.

Ai miei collaboratori ho insegnato ad essere arditi” ha esordito Nicola Gratteri, che nell’occasione parmigiana ha presentato il suo Libro, scritto in collaborazione con Antonio Nicasio, dal titolo “Il Grifone” (Come le tecnologia sta cambiando il volto della ‘Ndrangheta).

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Abbiamo fatto una rivoluzione – ha proseguito Gratteri – e soprattutto abbiamo dato nuove speranze ai calabresi che non si sono rassegnati”.

Il procuratore ha quindi illustrato alcune tecniche adottate per contrastare le mafie e di quanto i nostri sistemi di indagine fossero all’avanguardia mondiale sino a dodici anni fa. Oggi siamo stati scavalcati da polizia molto meno capaci ma che, grazie alla adozione di sofisticate tecniche di indagine elettronica, ottengono risultati interessanti, riuscendo anche a sfondare le piattaforme realizzate dai clan mafiosi. “Sino a dodici anni fa – sottolinea il procuratore Gratteri – nelle riunioni delle forze di polizia internazionali eravamo noi a dare le carte. Oggi non è più così, nel nostro come negli altri settori della meccanica e tecnologie nazionali.”

Nicola Gratteri fa quindi riferimento ai blocchi delle assunzioni che dal 2011 hanno colpito la pubblica amministrazione operando un vuoto generazionale. “Oggi troviamo i 25enni e i sessantenni negli uffici” perdendo quindi in competenze e capacità operativa proprio mentre invece le mafie si sono organizzate arrivando a dotarsi di sistemi autonomi di piattaforme web e social e di telefoni quasi irrintracciabili dal costo di oltre 3.000€ ciascuno. Mafie che anche attraverso i profili ufficiali, spesso attraverso i giovani delle famiglie mafiose, espongono spavaldamente le loro ricchezze e i loro successi, nel tentativo di attrarre nuovi adepti.

Un capitolo infuocato è stato quello dedicato alle intercettazioni telefoniche, ai loro presunti costi e alle incomprensibili limitazioni d’utilizzo.

Una stranezza è la impossibilità di utilizzare quella specifica intercettazione, autorizzata per il contrasto alla droga ad esempio, per reati mafiosi e di estorsione che quella intercettazione avesse portato alla luce. Ma se l’intercettazione avesse rivelato – e qui è il paradosso - che il pusher in questione intercettato avesse dichiarato di aver portato una bottiglia di vino appena rubata, ecco che invece l’intercettazione si sarebbe potuta utilizzare perché in flagranza di reato.

Quasi esistesse “una giustizia di classe” ha chiosato Gratteri.

Il foltissimo pubblico che ha partecipato all’invito di Missione Parma, ha più volte sottolineato l’apprezzamento con applausi e in chiusura ha tempestato di domande il procuratore Nicola Gratteri.

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