Venerdì, 13 Ottobre 2023 05:24

Il massacro dei terroristi palestinesi nella comunità di Kfar Aza In evidenza

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Di Flavia De Michetti Roma, 11 ottobre 2023 (Quotidianoweb.it) - Nella giornata di ieri, Hamas ha inviato ondate di combattenti pesantemente armati che hanno attraversato il confine da Gaza e si sono riversati nelle comunità rurali.

Sono stati, successivamente, trovati i corpi dei residenti israeliani, ma anche degli aggressori palestinesi fuori dalle case bruciate e saccheggiate nel kibbutz Kfar Aza (a soli due chilometri da Gaza), dove, secondo l’Esercito israeliano, gli aggressori hanno sfondato la recinzione, forse utilizzando una scavatrice, aprendo la strada a decine di altri uomini armati che hanno avuto la possibilità di entrare attraverso la breccia.

Poco dopo aver messo in sicurezza il kibbutz dagli assalitori di Hamas, la Forza Armata israeliana ha iniziato a rimuovere i corpi dei civili israeliani e dei combattenti di Hamas, recandosi casa per casa e raccogliendo i morti in grandi sacchi neri, caricandoli su un camion, testimoniando che “Donne, bambini, neonati e anziani sono stati brutalmente massacrati secondo il modo di agire dell'ISIS”.

Il Maggiore Generale Itai Veruv ha preparato i giornalisti, prima del loro ingresso nel kibbutz israeliano Kfar Aza, allo scenario che avrebbero visto e al pesante fetore dei corpi nell’aria: “Non ho mai visto nulla di simile nella mia carriera, mai in quarant’anni di servizio, è qualcosa che non avrei mai immaginato”.

Inoltre, i soldati israeliani che hanno setacciato lentamente il villaggio hanno avvertito i giornalisti in visita di non avvicinarsi alle case che non erano state sgomberate, poiché avrebbero potuto incontrare diverse trappole esplosive.

Kfar Aza è uno dei numerosi kibbutzim, comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina a opera del movimento sionista a partire dal 1909-1910 e affermatesi poi nello Stato di Israele, che hanno subìto il peso dell'assalto di Hamas nei giorni scorsi.

Infatti, sono stati presi di mira numerosi kibbutzim e città, tra cui anche Be'eri, Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Yated, Kissufim e Urim.

Anche i partecipanti a un festival musicale tenutosi nel deserto fuori Be'eri sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco e presi in ostaggio.

Israele ha reagito bombardando Gaza, dopo che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato “un assedio totale” all'enclave palestinese (interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante) con un'incessante campagna aerea che ha raso al suolo case, scuole, istituzioni mediche ed edifici governativi nella striscia assediata.

Il massacro a Kfar Aza

I kibbutzim, per molti, erano simboli di una buona qualità della vita e di sicurezza. Oggi si sono trasformati in un vero inferno.

L'IDF ha dichiarato di non poter ancora confermare il numero di persone uccise e di non voler entrare nel dettaglio delle modalità di morte.

“Ho visto centinaia di terroristi in armatura completa, con tutto l'equipaggiamento e tutta la capacità di fare un massacro, andare di appartamento in appartamento, di stanza in stanza – ha testimoniato il Maggiore Generale Itai Veruv - e uccidere bambini, madri, padri nelle loro camere da letto”.

Descrivendo una serie di atrocità, Veruv e altri soldati hanno spiegato che “Combattenti infuriati armati di fucili d'assalto, granate con propulsione a razzo e bombe a mano hanno ucciso dozzine di residenti e mutilato alcuni dei corpi”.

David Ben Zion, il vice comandante dell'Unità 71, i paracadutisti che guidavano le Forze israeliane a Kfar Aza, ha sottolineato “Li hanno uccisi e hanno tagliato ad alcuni di loro le teste, è una cosa terribile da vedere. Grazie a Dio abbiamo salvato le vite di molti genitori e bambini. Purtroppo alcuni sono rimasti bruciati dalle molotov. Sono molto aggressivi”.

Un giornalista del Washington Post ha testimoniato che l'attacco è stato talmente rapido che il latte e il caffè della colazione erano ancora sul tavolo di una casa, accanto al pavimento della cucina imbrattato di sangue.

Omar Barak, un ufficiale ventiquattrenne dell’Esercito israeliano ha spiegato che “Gli uomini armati palestinesi hanno preso d’assalto il kibbutz, appiccando il fuoco a diverse case per costringere i loro occupanti a uscire. Ma molti hanno preferito morire negli incendi, piuttosto che essere uccisi dai terroristi”.

Inoltre, una giornalista di i24 News, canale televisivo israeliano, ha raccontato che un comandante dell'IDF le avrebbe rivelato di aver trovato i corpi di circa quaranta bambini, alcuni dei quali erano stati decapitati.

Secondo i rapporti, il bilancio delle vittime in Israele dell'attacco e delle successive battaglie è salito a mille solo ieri. 

Oltre cinquecento persone sono rimaste ricoverate in ospedale, molte con ferite mortali, e oltre 2.900 sono rimaste ferite dai giorni scorsi. 

I terroristi hanno anche rapito circa centocinquanta uomini, donne e bambini e li hanno trascinati a Gaza prima che l'esercito potesse intervenire. 

Hamas ha inoltre lanciato oltre cinque mila razzi contro Israele e ha continuato a bombardare le aree meridionali e centrali, provocando sempre più morti e feriti.

(immagine  tramite screenshot, da jpost.com.)