Venerdì, 10 Giugno 2022 13:34

Continuano le ricerche dell’elicottero disperso in Appennino Ancora nessuna traccia del mezzo e delle sei persone a bordo In evidenza

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A bordo del velivolo, partito da Lucca e diretto nel Trevigiano per una fiera di settore c’erano sette persone, tra cui sei imprenditori stranieri, quattro turchi e due libanesi, e il pilota italiano, Corrado Levorin, 33 anni, professionista esperto.


MODENA – Ancora nessuna traccia dell’elicottero, un Agusta Koala, disperso dal pomeriggio di ieri nella zona tra Pievepelago e San Pellegrino in Alpe, al confine tra Emilia e Toscana. Le ricerche sono riprese questa mattina, attorno alle 6.30, con una squadra di soccorso di cui fanno parte 20 vigili del fuoco, 10 carabinieri, una dozzina di uomini del Soccorso Alpino e i volontari della Protezione Civile. Impiegati sette mezzi, tra cui un elicottero del 118 di Pavullo, uno dei Vigili del Fuoco e un mezzo dell’Aeronautica Militare con imbarcato personale del Soccorso Alpino.

A bordo dell’elicottero disperso c’erano sette persone, sei imprenditori di origine straniera, quattro cittadini turchi e due libanesi, e il pilota italiano, il padovano Corrado Levorin, 33 anni, considerato un professionista esperto, specializzato proprio nel trasporto passeggeri.

L’elicottero, un mezzo privato noleggiato dall’azienda reggiana Electric80 di Viano, in provincia di Reggio Emilia, era partito ieri mattina attorno alle 10 dall’aeroporto di Capannori-Tassignano, nel lucchese. Da tre giorni, infatti, faceva la spola, con due viaggi al giorno, al mattino e al pomeriggio, per portare alcuni potenziali clienti straniere a Castelminio di Resana, in provincia di Treviso, presso la Roto Cart, dove è in corso la fiera “It’s Tissue”, evento di importanza internazionale dedicato alla tecnologia del settore cartario.

Ieri, però, l’elicottero non è mai arrivato a destinazione. L’ultimo segnale radar è stato rilevato nella zona di Pavullo, sull’Appennino modenese, mentre l’ultima cella agganciata dal telefonino del pilota è nella zona di Pievepelago, dove, quando il velivolo ha fatto perdere le sue tracce, era in corso una forte perturbazione con fulmini, vento, pioggia e grandine. L’allarme è stato lanciato attorno alle 16 dall’azienda che aveva noleggiato l’elicottero.

Le ricerche sono partite subito, impiegando Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile, sia via terra, sia con elicotteri, che hanno sorvolato la zona del crinale tra Emilia e Toscana, dove è stata rilevata l’ultima traccia dell’Agusta. Ricerche poi sospese perché rese difficoltose dal buio e riprese questa mattina.

Tra le ipotesi c’è quella che il pilota abbia tentato un atterraggio di fortuna, senza però riuscirci a causa delle difficili condizioni metereologiche. Secondo i tecnici, infatti, se l’elicottero si fosse schiantato, avrebbe dovuto partire un segnale di allarme, che però non è stato rilevato da nessuno.

Le ricerche, coordinate dalle Prefetture di Modena e Pievepelago, continuano senza sosta.