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Mercoledì, 12 Dicembre 2018 06:38

L'attività di Fit Out: cos'è e a cosa serve

I progetti Fit Out prevedono la riorganizzazione degli spazi interni di un'azienda, al fine di conferire all'ambiente uno stile professionale e funzionale, che soddisfi al meglio le esigenze dei lavoratori.

Il compito è quello di riorganizzare uffici e strutture aziendali già occupate, risparmiando tempo e denaro. In questo modo si provvede alla creazione di ambienti confortevoli e dal design sofisticato in cui intrattenere i rapporti d'affari in un'atmosfera rilassata e ben organizzata.

Inoltre l'attività di Fit Out si occupa anche di adeguare gli spazi preesistenti all'eventuale presenza di macchinari tecnologici, in modo tale che i dipendenti possano usufruirne agilmente.

La professionalità e l'esperienza sono i motori creativi dei progetti Fit Out, il cui compito è quello di creare degli ambienti esteticamente gradevoli e funzionali in cui lavorare, ottimizzando spese e tempi progettazione.

I progetti di Fit Out si basano su una logica manageriale professionale. La collaborazione con specialisti del campo del management progettuale fa si che ogni soluzione risponda al meglio alle richieste dei clienti, supportandoli durante le fasi di progettazione e di elaborazione.

Ogni lavoro è svolto nel massimo rispetto delle normative e degli standard più elevati, così da esaudire i desideri dei clienti più esigenti.

Fit Out lavora con una clientela eterogenea, andando incontro alle richieste di albergatori, imprenditori, e dirigenti d'azienda. Ciascun cliente si affida alla competenza e al rigore del team di progettazione, che propone soluzioni innovative e diversificate per ciascun ambiente.

Il personale di Fit Out deve essere preparato e dinamico, così da offrire a tutti i clienti opzioni valide secondo le loro necessità. Gli addetti operano a stretto contatto con architetti e Project manager, fondendo le loro conoscenze, al fine di produrre risultati notevoli.

Come lavora il team Fit Out

Per la buona riuscita del progetto è necessario che il team di specialisti si confronti preliminarmente con i clienti, ne accolga consigli, richieste, ed esigenze, così da soddisfare al meglio i loro desideri.

Tutto ciò perché ogni ambiente presenta ubicazioni e necessità interne differenti. È fondamentale comprendere al meglio quali siano le esigenze dei clienti, così da poter esaudire le loro richieste in maniera esaustiva.

Una seconda fase del progetto consiste nel valutare dimensioni e condizioni "fisiche" dell'area su cui operare. Svolgendo un'analisi simile il team Fit Out sarà in grado di ideare le soluzioni migliori per ogni tipo di spazio.

Successivamente bisogna testare lo spazio, valutarne eventuali limiti e peculiarità strutturali, in modo da pianificare una riorganizzazione interna che soddisfi le esigenze estetiche e pratiche dell'area in questione.

Laddove fossero richiesti, si creano nuovi spazi, che possiedono tutte le generalità richieste da quel tipo di ambiente lavorativo. Ogni area è differente da un'altra, e per questo motivo è fondamentale che il team di esperti interagisca con i clienti, così da comprendere quali siano le esigenze pratiche di questi ultimi.

Alcuni uffici sono progettati nella logica "open space", in cui sono presenti degli spazi aperti, separati unicamente da vetrate o porte scorrevoli. Altri ambienti invece necessitano di una strutturazione differente, per questo motivo i project manager dovranno conoscere in fase iniziale quali sono le esigenze di ogni cliente.

In alcuni casi si opta per la soluzione "smart working", la quale punta a creare spazi integrati, con la finalità di ridurre i mq. La fase finale consiste nell'arredamento, e nell'allestimento di impianti tecnologici di ottima qualità, che completano la configurazione di ogni spazio, conferendogli un design moderno e sofisticato.

Un general contractor inoltre, propone un servizio che consente ai clienti di usufruire di consulenze private e professionali, grazie alle quali potranno avviare il progetto di riconfigurazione di interni.

Il team di esperti mette a disposizione le proprie competenze e conoscenze così da assicurare ai clienti un percorso di management stimolante e all'avanguardia.

Fonte delle informazioni: https://spaziocompany.it/fit-out/ 

 

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Lunedì, 10 Dicembre 2018 06:53

I 10 vantaggi di aprire un negozio in franchising

Il rapporto dell'Osservatorio di Confimprese rivela che, nell'anno 2017, in Emilia Romagna si è registrata una crescita delle aperture del +25%. In questo contesto l'idea di aprire un negozio non sembra così folle, a maggior ragione se decidi di affidarti ad un franchising.

Perché il franchising? Perché sta decisamente crescendo il mercato e l'Emilia Romagna si trova, inoltre, al quarto posto nella classifica nazionale per punti vendita aperti in franchising. Ma, tralasciando i dati, affiliarsi ad un franchising significherebbe dover investire un budget decisamente inferiore rispetto ad un'apertura ex novo.

Ti basti sapere che riusciresti ad aprire un negozio già potenzialmente affermato con una cifra che può variare dai 20.000 ai 50.000 euro. Mica male, no?

E questo non è niente, si sono altri per cui affiliarsi ad un franchising, io te ne fornisco 10:
• Accesso ad un know how già collaudato. Ovvero entreresti a far parte di una macchina già decisamente oliata, con dei meccanismi e delle dinamiche collaudate e già potenziate. Insomma niente esperimenti da fare sulla tua pelle (e sui tuoi soldi).
• Clienti già fidelizzati al marchio. Un marchio conosciuto è un marchio che attira automaticamente i potenziali clienti. In pratica saresti già conosciuto e godresti di tutti i benefici derivanti.
• Formazione e assistenza costante. Sei un aspirante imprenditore che parte da zero? Nessun problema! Affiliandoti ad un franchising avresti accesso sia alla formazione pre-apertura sia ai corsi di aggiornamento successivi. E non dimenticare che godresti di assistenza costante da parte della casa madre.
• Assistenza al marketing. Sarà il settore marketing del marchio ad occuparsi di questo aspetto. Il tutto con i mezzi più potenti a loro disposizione. Mezzi che probabilmente avresti difficoltà a permetterti in caso di apertura di un negozio con un marchio tuo.
• Assistenza nella scelta del punto vendita. Molti franchisor, tramite ricerche di mercato, ti aiuterebbero nella scelta della location che meglio si adatterebbe al punto vendita.
• Assistenza nell'iter burocratico. Aprire una partita iva, allestire un locale a norma, richiedere la posizione Inail, ecc ecc... questi sono solo alcuni dei passaggi necessari per aprire un negozio; ma niente paura, anche in questa fase saresti assistito dal franchisor.
• Allestimenti forniti dalla casa madre. Scegliere uno stile che sia coerente con il tuo marchio o affidarti ad un designer di interni, dover cercare l'arredamento... Dimentica tutto questo: affiliarsi ad un franchising significa anche non doversi preoccupare di come allestire il tuo negozio, ti fornirà tutto la casa madre.
• Contatti e accordi con fornitori fidati. Non dovrai cercare fornitori a cui dare fiducia, la casa madre ha già una collaudata rete alla quale potrai appoggiarti senza timori.
• Esclusività territoriale. Molti franchising garantiscono ai propri affiliati l'esclusività territoriale, in questo modo non rischieresti di ritrovarti dei concorrenti come "vicini di casa".
• Minore rischio di impresa. Oltre ad una sostanziale differenza di costi rispetto all'apertura di un negozio da zero, il contratto di affiliazione ti riconosce anche delle garanzie che diversamente non potresti avere.

Insomma i vantaggi di aprire un negozio in franchising sono tanti, ma se vuoi saperne di più vai su Intraprendere e scopri come aprire un franchising.

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Come Cambia lo scenario del recupero crediti e dei prestiti bancari il giorno dopo l'introduzione di regole più stringenti per la copertura delle sofferenze bancarie.

di Mario Vacca Parma 9 dicembre 2018 - Lo scorso mese di Marzo sono stati pubblicati gli aggiornamenti alle linee guida della Vigilanza BCE con le quali sono state introdotte nuove disposizioni per la copertura dei crediti deteriorati in pancia alle banche. Tra le altre disposizioni, si prevede che la copertura dei crediti deteriorati non garantiti sia compiuta entro due anni e quelli garantiti entro massimo 7 anni.

I crediti deteriorati vengono classificati in tre categorie:
 posizioni scadute da almeno 90 giorni di importo rilevante, pari ad almeno il 5% dell'esposizione da misurare sulla singola linea di credito e sull'importo ancora dovuto;
 inadempienze probabili, generalmente detti Unlikely to pay (UTP), per le quali le banche rilevano un rischio in capo al debitore indipendentemente dallo scaduto; si tratta di segnali di allarme ma non di obblighi ed il tutto è condizionato dalla decisione dei singoli istituti;
 le sofferenze vere e proprie, dette Non performing loans (NPL), che riguardano la cessazione del rapporto a seguito dell'insolvenza del debitore.

La questione dei debiti bancari cammina di pari passo con il concetto di crisi d'impresa e le nuovi disposizioni hanno genesi in un momento in cui anche la riforma fallimentare introduce molte novità. La problematica fondamentale riguarda le procedure di recupero che sono caratterizzate da una cronica lentezza delle procedure giudiziali.

Con le nuove linee guida viene modificato essenzialmente il modo in cui le banche procederanno alla gestione del credito, con ovvi appesantimenti dei loro bilanci a fronte di procedure di recupero che molto probabilmente avranno tempistiche superiori ai due anni entro i quali si prevede la svalutazione del 100% del credito.

Naturalmente sarebbe opportuno che le due situazioni tendessero a coincidere e questo traguardo potrebbe imprimere un'accelerazione verso il ritorno degli istituti ad erogare nuovamente credito ad imprese e famiglie oggi ai minimi storici.

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Domenica, 09 Dicembre 2018 08:13

Dall'IO al NOI con la trigonometria

La trigonometria è quella parte della matematica che si occupa di misurare tutte le grandezze di un triangolo quando si hanno a disposizione almeno tre grandezze note.

Di Guido Zaccarelli 8 dicembre 2018 - Trigonometria è una parola greca formata dall'associazione del termine trígōnon e metría, ovvero, misura del triangolo e si prefigge, come branchia della matematica, di studiare i triangoli partendo dagli angoli. Le sue origini portano alle stelle, allo studio della loro posizione nella volta celeste: una trigonometria sferica.

Lo studio e le applicazioni dell'elettronica generale implicano una profonda conoscenza della trigonometria, senza la quale diventa difficile calcolare le diverse grandezze elettriche, che s'incontrano nella progettazione dei circuiti elettronici. Ricordo ancora molto bene la prima pagina del capitolo di introduzione alla trigonometria e qualche pagina dopo, dove, dato un sistema di assi cartesiani, era ben raffigurato un cerchio e una linea che partendo dal centro raggiungeva un punto della circonferenza. Il seno, il coseno la tangente, erano i termini magici con i quali bisognava dialogare ed entrare in sintonia per calcolare le grandezze elettriche. Tutto il resto è sfumato nel tempo e ora rimangono solo ricordi lontani di formule complesse. La materia è ricca di opportunità per la capacità di stimolare le persone a guardare oltre la realtà che la circonda, e condurle a proiettare lo sguardo verso nuovi orizzonti, partendo da punti conosciuti. Un esercizio quotidiano che occorrerebbe ripetere ogni giorno per le implicazioni che ha nel favorire ragionamenti sempre differenti.

Cosa lega la trigonometria all'IO e alla sua relazione con il NOI?
L'IO è ben rappresentato dal triangolo acuto che desidera raggiungere l'obiettivo da solo, circondato da un ristretto numero di persone necessarie allo scopo. Il NOI è ben rappresentato dal triangolo ottuso che consente di raccogliere un ampio numero di persone per raggiungere uno scopo comune.

L'IO inizia a camminare da solo verso il proprio obiettivo con lo sguardo rivolto al vertice del triangolo. Lo spazio di azione è molto ristretto e poche sono le persone che possono condividere il territorio. Riduce enormemente il campo d'azione delle possibilità offerte dai richiami dell'ascolto altrui, grazie alla presenza di una forte identità personale, che non chiede confronto. Non valuta altre opportunità se non limitatamente agli sforzi che deve compiere per raggiungere la cima.

Il NOI raccoglie più persone sul proprio cammino che avanzano insieme verso un obiettivo comune: «il valore del risultato finale è maggiore della somma dei singoli apporti».
Così afferma la teoria della Gestald che fonda i suoi studi sulla percezione e sull'esperienza e consente di monitorare il comportamento delle persone sulla base della percezione della realtà, anziché quella che le persone in realtà vedono con i propri occhi.

Pensiamo allo sport, a quando i giocatori si uniscono prima, o dopo la partita, per condividere lo scopo dello stare insieme oppure quando l'allenatore dialoga con i giocatori, per infondere le idee su cui basare le mosse competitive. Lo stesso avviene nelle aziende, quando tutti sono seduti intorno ad un tavolo per stabilire come meglio procedere con la strategia. Pensiamo al teatro greco quando le persone erano poste tutte intorno ad osservare lo spettacolo.

Sono tutti comportamenti che aiutano a creare la logica del gruppo e alimentare il significato dell'appartenenza, verso la visione comune. L'importante è mantenere fede a quanto definito un istante prima e non farsi prendere dalla foga dell'IO. Dove nasce il cambiamento? Quando il triangolo ottuso incontra sulla propria strada il triangolo acuto. Lì, nasce una zona di condivisione dove l'IO (nelle differenti prospettive e dimensioni) viene assorbito nel NOI e grazie a questa nuova figura trigonometrica che si viene a formare, si crea una energia che spinge le persone verso lo scopo comune. Triangoli che si creano e che vengono assorbiti in modo dinamico per fare posto ad una più grande, immenso, unico e irripetibile: il triangolo della condivisione ben evidenziato dall'immagine di William Blake: «nessun uccello vola troppo in alto se vola con le proprie ali».

L'energia dell'IO che diventa NOI. Leonardo da Vinci con l'uomo Vitruviano dove la trigonometria è ben utilizzata per esprimere l'uomo e la sua centralità. Dalla punta estrema delle dita delle mani, è possibile intravedere un triangolo acuto immerso nello spazio circolare di un uomo aperto al mondo, che esprime con gioia lo spazio vitale, frutto dell'armonia e dell'esperienza felice, che vive ed esprime al mondo. La trigonometria ci insegna a calcolare la distanza con le stelle, avendo una visione sferica della realtà. Dovrebbe essere presa come riferimento dall'uomo, per calcolare la distanza esistente tra le persone e, dati alla mano, disegnare un modello dove avvicinarle per condividere, con un triangolo ottuso, la dimensione etica ed economica del futuro.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Riferimenti sitografici: https://it.wikipedia.org/wiki,

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

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Editoriale: - Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli" - Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su. - SIMA Innovation Awards: i vincitori - Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere. - Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza: -

SOMMARIO Anno 17 - n° 49 9 dicembre 2018
1.1 editoriale
Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi forse compromessa.
5.1 meccanica eventi SIMA Innovation Awards: i vincitori
6.1 la favola ambientale Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere.
6.2 ambiente Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza:
7.1 lattiero caseario Latte e derivati - tendenze.
7.2 tutela alimentare Tutela dei Marchi all'estero: 2 milioni in più per le imprese
8.1 vino eventi Lungarotti: cantine aperte a Natale
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

 

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Mercoledì, 05 Dicembre 2018 08:10

CMC Ravenna chiede il Concordato preventivo.

Mentre in Kwait la cooperativa ravennate è impegnata nel contenzioso che ha portato al fermo di due dipendenti, il CDA prende la decisione di  richiedere l'ammissione della Società alla procedura di concordato preventivo "con riserva".

Una montagna di debiti ma anche di contenziosi, (1,2 miliardi con l'ANAS) hanno indotto i vertici aziendali a fare fronte alle tensioni di cassa attraverso l'accesso alla procedura concorsuale.

Già il 9 novembre scorso l'azienda aveva comunicato l'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni e "in un contesto di mercato già strutturalmente problematico, - annunciava CMC - per ragioni sopravvenute e imprevedibili, riconducibili in particolare a mancati incassi di commesse e/o di stati di avanzamento lavori, la Società sta vivendo una situazione di tensione di cassa. Per queste ragioni, la Società ha nominato primari advisors, segnatamente Mediobanca e Studio Trombone Dottori Commercialisti Associati, quali advisor finanziari, nonché lo studio del prof. Andrea Zoppini e l’avv. Fabrizio Corsini, quali advisor legali, per individuare, nel più breve tempo possibile, le misure necessarie al superamento in continuità aziendale della attuale situazione di difficoltà, per poi negoziare una complessiva manovra di riorganizzazione della propria esposizione finanziaria." 

Infine, lo scorso 2 dicembre, la comunicazione ufficiale di CMC Ravenna che dava notizia dell'avvio delle procedure concirsuali.

"Ravenna, 2 dicembre 2018 - CMC comunica che in data odierna 2 dicembre 2018 si è riunito il Consiglio di Amministrazione il quale ha deliberato di richiedere l'ammissione della Società alla procedura di concordato preventivo "con riserva" ai sensi dell'art. 161, sesto comma del R.D. 267/1942 (di seguito per brevità "L.F."); il deposito del relativo ricorso verrà effettuato nella giornata di martedì 4 dicembre 2018 presso il Tribunale di Ravenna.
In esito all'istruttoria realizzata con l'ausilio dei propri advisor legali e finanziari, già annunciata al mercato con comunicato stampa del 9 novembre 2018 al quale si rinvia, gli organi deliberanti di CMC hanno ritenuto che – nell'attuale frangente di tensione finanziaria di cassa – l'accesso al concordato con riserva rappresenti il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società e tutelare, in tal modo, tutti i portatori di interessi. Si rende noto che il piano concordatario - volto a conseguire il risanamento dell'esposizione debitoria delle Società e il riequilibrio della propria situazione finanziaria attraverso il presumibile ricorso al concordato con continuità aziendale ex art. 186-bis L.F. - è in fase di avvio di elaborazione e necessita di ulteriore tempo per essere finalizzato e formalizzato.
CMC provvederà a comunicare prontamente al mercato ogni aggiornamento rilevante in merito a tale procedura".

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Editoriale: - Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società!- Lattiero caseari. Volano le DOP principali. - Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo 

SOMMARIO Anno 17 - n° 48 2 dicembre 2018

1.1 editoriale
Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società! 
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Volano le DOP principali.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dello scontro finale?
4.1 lambrusco A Ciano d'Enza, il PALIO DEI LAMBRUSCHI
5.1 FICO Bologna Un anno di FICO
6.1 logistica alimentare Gema Magazzini Generali vince "Il logistico dell'anno 2018"
6.2 ambiente Matteo Catellani è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.
7.1 ambiente Acqua e cibo, un contest su facebook e instagram grazie alla Bonifica
7.2 ambiente Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo
8.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio preventivo 2019
8.2 tutela alimentare Prantera (Forza Civica): Tuteliamo le nostre eccellenze alimentari
9.1 banche e libretti .Libretti al portatore, un mese allo stop: cosa fare per estinguerli
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 02 Dicembre 2018 08:12

Semplificazioni fiscali

Il Disegno di Legge "Semplificazioni" proposto in Commissione Finanze prevede alcuni emendamenti che vanno dalla revisione delle società di comodo all'addio agli Isa, passando per l'accorpamento di Imu e Tasi ed il condono sulle irregolarità formali.

Per la revisione delle società di comodo è prevista l'esclusione dall'applicazione dei meccanismi per le piccole società e la soppressione dello spesometro transfrontaliero che avrà cadenza annuale.

L' emendamento voluto da Massimo Bitonci, Massimo Garavaglia e Alberto Gusmeroli prevede una sanatoria delle irregolarità formali per gli anni 2013-2017, che non siano frutto d'evasione ma errori formali e contabili: con un piccolo versamento non superiore ai mille euro per ciascun anno si consente la sanatoria di errori materiali e contabili contenuti nelle dichiarazioni.

Tra gli emendamenti c'è anche quello che cancella l'obbligo per la Guardia di Finanza di controllare ogni cinque anni le imprese di medio-grandi dimensioni mentre si lavora anche ad una proposta volta ad accorpare IMU e TASI, trattandosi di una duplicazione d'imposta, anche se non ci sia alcuna certezza dal momento che potrebbe essere inserita in un emendamento alla legge di bilancio o come proposta di legge.

L'emendamento Ruocco-Gusmeroli presenta l'addio definitivo agli ISA, gli Indicatori di affidabilità fiscale previsti per il 2019, al fine di evitare complicazioni alla vita delle imprese. La proposta nasce dalla considerazione che, per quanto gli ISA rappresentino uno strumento di compliance, mantengono in tutto l'impianto di richiesta dati previsto per i tradizionali Studi.

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Il bene unisce gli uomini. Il volersi bene è l'espressione immediata, e la dimensione autentica, con la quale l'emozione s'incammina verso l'altro, chiudendosi nel cerchio della reciprocità: è un dare senza perdere e un prendere senza togliere.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 29 novembre 2018 - Il bene è l'espressione vera che consente agli uomini di stare insieme e di condividere con il corpo, con la mente e con lo Spirito, l'evoluzione temporale della vita. Il corpo da solo è terra. La mente mette in movimento il corpo, per dare ragione della sua esistenza. Lo Spirito è l'energia vitale che dà senso alla vita, che da sola, sarebbe solo terra e mente. La nascita è un atto di amore, che vede l'abbraccio protagonista assoluto dell'accoglienza, con il quale il cosmo si dispone per farlo respirare a pieni polmoni.

L'abbraccio a metà arresta la sua funzione cardine, limitandone l'azione quotidiana e la consapevolezza di incoraggiare l'uomo alla relazione sociale, per farlo defluire nel mare della solitudine. L'identità futura è ancorata a quel momento, e l'imprinting che si genera è un DNA immodificabile, tranne quando appare all'orizzonte, un abbraccio più forte in grado di generare un'emozione di grado assoluto, al pari di uno tsunami. L'uomo avanza sulla strada della vita e incontra ogni giorno l'abbraccio del tempo, che vede in lui il motivo del suo esistere all'infinito.

Nel mondo reale, l'ideale dell'abbraccio si placa, quando appare l'individuo nella sua dimensione di "essere indivisibile", strenuamente proiettato nel suo mondo, alla ricerca di una identità soggettiva, priva di significato sociale ma ricca di personalismi. Ecco l'abbraccio a metà. La condivisione nasce quando le persone si sentono accolte in un abbraccio, che va oltre il significa economico, che li guida alla ricerca della felicità. Essere accolti in famiglia, a scuola, in una associazione, in qualsiasi contesto altro, rende le persone felici.

Un luogo di lavoro felice porta le persone ad abbracciare la dimensione economica e valoriale di una azienda, e contribuire alla crescita reciproca, dove i desideri degli uni si abbracciano nei bisogni dell'altro in modo circolare, sostenuto da un flusso di emozione, che opportunamente orientato, porta al successo di entrambi. Il benessere che si forma è l'ambiente ideale dove le persone desiderano rimanere, lontane da tutte quelle situazioni che possono togliere l'energia alla forza gravitazionale che li tiene uniti e che desiderano vivere in maniera incondizionata. Entrare in azienda e ricevere un abbraccio, non solo fisico, ma anche morale, rinforza l'identità soggettiva che vede la sua immagine proiettata in un disegno più grande, al pari di altri, che si muovono nella stessa direzione. Come nella serie del film, i pinguini di Madagascar, le cui immagini ci portano a vedere come i pinguini si muovono insieme: la dispersione del calore viene limitata dalla distanza che ognuno di loro raccomanda di mantenere a chi lo segue e a chi lo precede.

La visione d'insieme ci porta a vedere i pinguini immersi in un abbraccio che li guida verso un destino comune. «Ci servono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per mantenerci in salute e dodici per crescere», così sosteneva la psicoterapeuta statunitense Virginia Satir, nota in tutto il mondo, per il suo lavoro dedicato a ricostruire la famiglia, e utilizzato ampiamente per modificare i modelli organizzativi delle imprese.

L'intero lavoro è stato svolto per consegnare alle persone la possibilità di diventare più umani, partendo dalla famiglia, per arrivare al mondo. La Conoscenza Condivisa ambisce a correre sugli stessi binari, per raggiungere le organizzazioni aziendali, con lo scopo di rendere più umano e felice il lavoro delle persone nelle imprese. Virgina Satir, nel 1984, parlava alla gente relativamente alla relazione tra le persone: «le persone sono davvero rotonde. Ciò significa per me guardare le persone come persone che hanno un potenziale che può essere realizzato, come le persone che possono avere sogni e avere i loro sogni risolvere. Ciò che le persone mi portano sotto forma di problemi sono i loro modi di vivere che li tengono ostacolati e orientato patologicamente, quello che stiamo facendo ora è vedere come l'educazione ci permette di andare verso più gioia, più realtà,più connettività, più realizzazione e maggiori opportunità di crescita per le persone».

I talenti debitamente tenuti all'oscuro sotto la linea di galleggiamento dell'esistenza umana, rendono impraticabile la via della relazione verso l'abbraccio, orientato ad accrescere il valore economico e patrimoniale del singolo, e dell'impresa in valore assoluto. Reprimere lo Spirito è un danno incalcolabile per l'intera umanità, che s'indebita ogni giorno di nuove ricchezze, perdendo lo scopo della sua stessa natura, che spinge l'uomo fin dalla sua nascita, all'accoglienza, per godere della forza aurea della reciprocità.

Riferimenti La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli. https://www.wikipedia.org/ 

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

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Si allunga la vita produttiva di Gran Turismo e Gran Cabrio, in arrivo due nuovi modelli entro il 2021. Esce, invece, dalla produzione l'Alfa 4 C.

Sono le notizie sullo stabilimento Maserati di Modena che giungono da Torino, dove stamattina si è svolto l'atteso incontro dei sindacati con l'ad Fca Global Mike Manley e il responsabile per l'area Emea Pietro Gorlier.

«Diversamente da quanto annunciato, prosegue la produzione delle Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio, che hanno ancora richieste e saranno adeguate all'evoluzione dei mercati – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - Oltre che per queste due vetture, Modena sarà il sito di produzione di due nuove supersportive:
una Alfa e una Maserati, che saranno sviluppate tra fine 2019 e 2020, per entrare in produzione nel 2021. Almeno una delle due nuove vetture sarà prodotta in versione elettrica.
In termini occupazionali – continua Uriti - questo significa che abbiamo davanti mesi non facili per i 221 addetti alla produzione, dal 2 novembre in contratto di solidarietà.
Come abbiamo sempre fatto, li accompagneremo cercando di assicurare quanto più lavoro possibile allo stabilimento modenese, nell'ottica della salvaguardia retributiva dei lavoratori, anche attraverso un'equilibrata rotazione e piani di formazione. Come previsto dal contratto di solidarietà, entro fine gennaio incontreremo l'azienda per chiedere notizie più precise su numeri e prospettive dello stabilimento di Modena che, comunque, - sottolinea il segretario dei metalmeccanici Cisl di Modena e Reggio Emilia - mantiene la sua vocazione industriale e produttiva».

«Riteniamo importante l'impegno assunto da Fca di portare nuove produzioni specialties e supersportive nello stabilimento modenese – aggiunge Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl presente all'incontro torinese - L'obiettivo che ci siamo sempre posti è mantenere produzioni a Modena; nell'incontro questo ci è stato assicurato.
Dobbiamo gestire il periodo di transizione e sollecitare l'azienda ad accelerare il più possibile la partenza dei due nuovi modelli».

 

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Giorgio Uriti

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena