Redazione

Redazione

Soddisfazione tra le aziende espositrici che hanno incontrato migliaia di buyer esteri e nazionali – Presente tutta la filiera, dal mondo agricolo alle insegne della Grande distribuzione – Il futuro del cibo e della produzione alimentare analizzato in decine di convegni

(Parma, 10 maggio 2018) – Confermando tutte le attese, alla diciannovesima edizione di Cibus hanno partecipato 3.100 aziende alimentari che hanno presentato una grande quantità di prodotti nuovi (oltre 1.300) a circa 82 mila visitatori. Straordinaria la partecipazione degli operatori stranieri, che hanno chiuso molti accordi commerciali. Presente tutta la filiera, dal campo al supermercato, con gli stand delle associazioni rappresentative del mondo agricolo e tante insegne della Grande distribuzione, italiana ed estera.

Decine di convegni e workshop hanno preso in esame le tematiche legate al futuro del comparto agro-alimentare, attirando l'interesse di oltre 1.000 giornalisti, presenti tutte le testate nazionali, cartacee e televisive.

Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione dinamica tra Fiere di Parma e Federalimentare, con il sostegno di ICE-Agenzia e il contributo fattivo delle Regioni.
"La soddisfazione delle aziende per questa edizione di Cibus è tangibile e prospettica – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – perché conferma le enormi potenzialità, fortunatamente ancora inespresse, del Made in Italy alimentare. Da un lato, i buyer di tutto il mondo non vedono l'ora di tornare a Parma per continuare a manutenere e rinnovare i propri assortimenti, dall'altra le nostre imprese sono altrettanto impazienti di proporre loro nuove e continue soluzioni per far mangiare sempre meglio i consumatori internazionali".

Cibus-9mag18-FilieraItaliaDSC05438_Foto_Lorenzo_Moreni-Tremonti_1.jpgNumerosi gli incontri anche nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus.
Tra questi, il convegno di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, intitolato "Next Generation Chef: l'identità della cucina italiana nello scenario internazionale". All'evento ha preso parte anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha detto: "Sta nascendo una nuova generazione di gastronomi, che deve essere consapevole che il cibo nasce nella terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato. Prima di tutto occorre conoscere i territori, poi studiare le tecniche, più naturali possibili, di coltivazione, allevamento e pesca. Seguono le tecniche di conservazione e trasformazione in cucina, infine la narrazione al cliente finale. Il tutto permeato dalla Storia, la tradizione e la cultura che provengono dai territori d'Italia".

Confagricoltura ha presentato l'associazione per i progetti dell'agro industria "Agronetwork", costituita da diverse imprese alimentari, vari centri di ricerca, e Confagricoltura stessa; una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le nostre eccellenze all'estero. Intervenendo alla tavola rotonda odierna sul tema della filiera del grano duro BIO, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha affrontato il tema dell'incremento della disponibilità di grano duro biologico nazionale, in particolare attraverso la valorizzazione dei grani antichi.

Di pomodoro Bio si è occupato l'incontro organizzato da Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia, riferendo che la filiera del pomodoro ha aumentato i controlli, anche oltre quanto stabilito dalla normativa per la certificazione Bio, al fine di garantire al consumatore un prodotto biologico salubre, sostenibile e di qualità.
Il tema dei novel food è stato affrontato con il contributo di figure di spicco del mondo scientifico nel workshop di Confconsumatori che ha illustrato le frontiere della ricerca sui nuovi cibi, come i cibi a base di insetti e la carne coltivata.

Alla chiusura della 19° edizione di Cibus, i volontari di Banco Alimentare hanno recuperato tra gli stand diverse tonnellate di cibo, che verranno distribuite a strutture caritative del territorio.

L'appuntamento è con Cibus Connect dell'aprile 2019 e la 20° edizione di Cibus nel maggio del 2020.

(Segue Galleria immagini)

 

CIBUS_2018_FDP_072-1.jpg

 

 

Domenica, 13 Maggio 2018 08:33

Il Governo “populista”

Si prospetta il "Governo Populista" che l'Europa non avrebbe mai voluto. Il silenzio degli oppositori al "Grillismo" e a Salvini è molto sospetto. Che si stia preparando un trappolone?

di Lamberto Colla Parma 13 maggio 2018 -

La minaccia di un nuovo Governo tecnico o del Presidente infarcito di burocrati in ogni dicastero ha convinto i "Vincitori" del 4 marzo a allearsi con il beneplacito di Berlusconi che, facendo un passo indietro, ha salvato baracca e burattini, coalizione compresa.

Lo spauracchio di Bruxelles, ovvero un governo dei populisti, si è invece avverato senza che particolari polemiche o paure si siano levate né dall'interno del Paese e tantomeno dalla nutrita schiera di oppositori dei grillini e di Salvini in seno all'UE.

Se fossi nei due giovani leader mi preoccuperei. Quest'assordante silenzio potrebbe essere prodromico a qualche feroce trappolone che i loro nemici, interni e esterni ai confini italici, potrebbero essere in procinto di far scattare.

Voglio accennare a come era stata particolarmente critica, all'indomani delle elezioni del 4 marzo, la stampa europea. Il quotidiano economico britannico Financial Times, in un editoriale dedicato parte dal possibile ritorno al governo di Silvio Berlusconi, dichiarava che "L'Italia si merita di meglio".
L'altra testata inglese, Telegraph, aveva affidato le sue osservazioni addirittura all'ex capo delle strategie della Casa Bianca Steve Bannon come inviato a Roma per registrare "il più grande avvenimento politico del momento" reputando come il voto italiano abbia espresso un'avanguardia e una vittoria del movimento sovranista, più della Brexit e più di quanto sia accaduto negli Stati Uniti con Trump".

La Spagna, con El Mundo parlava di confusione e instabilità, mentre l'altro giornale iberico spagnolo, Abc, auspicava una grande coalizione che vedesse emergere Gentiloni, ma soprattutto Tajani, attuale presidente del parlamento Europeo, capace, a loro dire, di porre un freno alla corrente euroscettica di Salvini e Di Maio.
Infine il tedesco Handelsblatt rimarcava sull'assenza di un vero vincitore e sulla lotta per il potere che i partiti anti-Ue si prestano a combattere.

Un gran rumore per nulla perché, dopo 60 giorni di manfrine, ecco che l'impossibile si è avverato e il profetico murales che tanto scalpore fece, oggi diventa l'icona di questo nuovo, strano e chissà, auguriamocelo, Buon Governo!

Comunque, il "bacio" definitivo è rimandato a lunedi perché, come insegna la saggezza popolare, "Né di venere, né di marte. non si sposa né si parte, né si dà principio all'arte".

Murales-di-maio-e-salvini-verticale.jpg

(per restare sempre informati sugli editoriali)

La Polizia di Stato ha proceduto all'arresto in flagranza di un cittadino albanese, di anni 46, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Una pattuglia della Polizia Stradale appartenente alla Sottosezione di Modena Nord, durante un normale servizio di pattugliamento, sulla Autostrada A1, ha notato transitare un'autovettura Fiat Bravo, di non recente immatricolazione ed in pessime condizioni generali.

Gli agenti, pertanto, hanno proceduto al controllo ammnistrativo del veicolo per verificarne la regolarità di circolazione.
Il veicolo era gravato da provvedimento di fermo per motivi fiscali, richiesto da Equitalia nell'anno 2016.

Durante la fase di ispezione dell'autovettura è stato rinvenuto, adagiato sotto la ruota di scorta, un parallelepipedo termosaldato che, una volta aperto, è risultato contenere circa 1 chilogrammo di "cocaina" purissima del valore stimato sul mercato illegale di circa 200.000 euro.

L'albanese, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, al termine degli accertamenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati sottoposti a sequestro

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"